Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 11
Italiano per la comunicazione 1 Pag. 1 Italiano per la comunicazione 1 Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 11.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Italiano per la comunicazione 1 Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 11.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Italiano per la comunicazione 1 Pag. 11
1 su 11
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il TONO

Il tono è l'effetto che si vuole produrre sul destinatario. Effetto: - Informare = denotativo (scrittura oggettiva e neutra) - Colpire = connotativo (prosa soggettiva e brillante) il destinatario Tono denotativo (e-mail, depliant, report) Lessico: semplice, chiaro, significativo e univoco Sintassi: semplice e lineare Punteggiatura: poco marcata Tono connotativo Lessico: brillante, vocaboli alterati, figure retoriche di significato (iperboli, metafore, similitudini), espressioni del parlato Sintassi: uso di artifici retorici (iperbato, antitesi e chiasmo) Punteggiatura: marcata

IL REGISTRO

Il registro dipende dal contesto della comunicazione. - Formale: distanza con il destinatario (email con un superiore) - Informare: rapporto più vicino con il destinatario (email con un collega) Registro formale Lessico difficile e astratto Sintassi enunciati articolati ampio uso di ipotassi subordinate Registro informale Lessico: comune, vicino all'uso colloquiale Sintassi: enunciati brevi con mio uso di

FASI PER LA PREPARAZIONE DI UN TESTO SCRITTO

  1. Lettura attenta del "raw material", isolando i contenuti da riutilizzare
  2. Preparazione della scaletta (informazioni in ordine gerarchico)
  3. Creazione generale dei contenuti
  4. Sistemazione dei contenuti (in sequenze logiche e monotematiche, no frammentazione)

Organizzare il testo in capoversi (blocchi) omogenei e distinti (da titolazioni numerazione grassettocorpo del carattere)ff ff ffi ff fi ff fi fi fi fi fi

Due modalità di segnalazione per lettera ed e-mail:

  • salto di una riga
  • rientro di testo (1.5 cm)

LETTERA PROFESSIONALE

lettera:

Le otto caratteristiche strutturali della

Indirizzo del destinatario scritto su tre righe. Prima riga: aggettivo di cortesia Gent. seguito• anche dal nome se conosciuto, seconda riga: via e numero civico, terza riga: codice postale

Se il destinatario è un'azienda:

si privilegia la realtà lavorativa (Spett.), se conosco il nome dell'agenzia lo scrivo e se

Conosco il• nome della persona sica lo scrivo, facendolo precedere da c.a. (cortese attenzione). Dò un invio tra un’informazione e e l’altra. Scrivo luogo e data. A volte si trova il termine• ‘li’ (esempio: Milano, li 15 ottobre 2019), che non deve essere accentato, perché derivadall’antico italiano ‘li die’, forma arcaica per ‘il giorno’. Nella lettera l’oggetto non è obbligatorio, mentre nelle e-mail sì. Un buon oggetto deve• essere breve, non superare la riga, e cace ed informativo, quindi devo cercare già di veicolaredelle informazioni proprio per agevolare il mio lettore. Formula di saluto, quindi riscrivo l’aggettivo di cortesia per intero, scrivo il titolo ed elimino il• nome di battesimo scrivendo solo il cognome. Dobbiamo poi fare un rientro tanto esteso quanto la formula di saluto, dato che deve rimanere• isolata, quindi ci collochiamo sotto la virgola.

Dal secondo capoverso in poi possiamo scegliere: di tenere una riga bianca netta oppure il rientro e la scelta deve essere mantenuta no alla ne. Nel primo capoverso dò le informazioni varie e necessarie, quindi non devo suscitare interesse nel lettore. Alla fine della lettera creo un saluto finale. Le forme sono molteplici: - ringraziandoLa per la cortese attenzione, Le porgo i miei migliori saluti (rientro con spazio bianco minore dell'introduzione) - in attesa di un Suo gentile riscontro, pongo distinti saluti - rinviamo le nostre scuse per il disagio da LEI subito Mi colloco sulla destra e scrivo due volte il nome (la prima firma corrisponde alla firma a mano), la seconda è la firma digitale e per ultimo si specifica il proprio ruolo all'interno della propria realtà lavorativa, tra parentesi. Sulla sinistra colloco: - nome e cognome - nome agenzia (specicare nuovamente il ruolo) - indirizzo - cap Indirizzo di contatto rapidi: - numero telefonico - e-mail

ffi fi fi fi fi fi

E-MAIL PROFESSIONALE

  1. Analizzare la vicinanza che sia ha con il destinatario (tu, lei, voi), non ci devono essere passaggi e bisogna mantenerla no in fondo. Se decido di essere formale (lei, voi): la ‘L’ e la’V’ devono essere maiuscole; questo avviene anche in questi casi: ‘nel rivolgerLe, Suo’. Il registro sarà formale e il tono neutro.

  2. Sono brevi testi informativi con circolazione privata o pubblica; hanno in comune molti elementi, ma permette:

    • L’invio e la ricezione in termini molto rapidi
    • È scritta e letta rapidamente (smartphone), ma se ha valore legale deve essere rivista
    • È più sintetica
    • Prevede e consente l’invio di numerosi allegati
  3. Le principali caratteristiche della e-mail sono:

    • Nella e-mail scrivo il destinatario (possono essere molteplici e inseriti tra < >)
    • C/C: copia conoscenza, non è il mio vero destinatario, ma deve essere messo al

corrente di una• cosa che non lo riguarda direttamenteCC/n: copia per conoscenza nascosta• Oggetto• Aggettivo di cortesia, titolo e solo il cognome• fiNella e-mail non si possono fare i rientri (se il testo lo vogliamo più formale lasciamo una• o due righe per far si che sia meno denso e più chiaro). Importante è lasciare sempre lostesso numero di righe no alla neIl testo è articolato in blocchi• In ne abbiamo a sinistra (nome e cognome)• La stringa (blocchetto dell’emittente) nale di sinistra non deve essere creata, ma è automatica• ogni vota che si apre e chiude una e-mail. Nel blocchetto ci sono: nome e cognome, direzione,indirizzo, codice postale con Milano MI, numerofi fi fi fi

La prosa divulgativaLa prova divulgativa ha l’obiettivo di persuadere e divulgare contenuti, comportamenti e/oinformazioni.Lo scopo pubblicitario1. L’utilità sociale2.Il destinatario non è uno

Specialista come potremmo esserlo noi. Il nostro lettore non ha dedicato alcuna attenzione alla tematica. Il lettore non è nemmeno consapevole di non sapere certe informazioni. Il lettore non ha le stesse conoscenze, quindi siamo noi a dovere mantenere l'attenzione elevata.

Funzione:

  • Informatica e persuasiva con ricaduta sociale
  • Veicola contenuti poco noti a un'ampia fetta di popolazione
  • Informa e crea comportamenti virtuosi
  • Lo scritto può essere destinato ad un target preciso

Pubblico eterogeneo/definito, dobbiamo scrivere un testo che possa essere compreso e possa interessare ogni singolo lettore. Bisogna mettersi nei panni di chi leggerà il testo. È più difficile immaginare ciò che può interessare al mio lettore immaginario. Inoltre bisogna stimolare la sua attenzione.

La prima fondamentale regola:

Essere chiari (precisione con un lessico condiviso). La semplicità è frutto di una continua revisione e ridefinizione.

(uso del dizionario).
Scopi
1. Informare
-Avvicina a tematiche importanti
-Veicola informazioni poco diffuse
2. Promuovere
-Sollecita la partecipazione
-Favorisce comportamenti positivi
Strategie per attirare l'attenzione
1. Conoscere il target di riferimento. A chi devo scrivere? Chi è il mio lettore?
2. Porre domande. Il testo può essere strutturato in domande e questo ci aiuta in fase di stesura anon perdere nulla, quindi ho ben chiaro cosa venga acquisito. La domanda per il lettore èpiuttosto accattivante e inoltre anticipo le domande del lettore e gli dò la risposta, prevedendole sue domande.
3. Costruzione dei decaloghi. Dò una schema ben preciso che ha il vantaggio di veicolare inmaniera sintetica molte informazioni. Il decalogo mi costringe ad una sintesi.
4. Catturare l'attenzione partendo anche da possibili vantaggi personali. Quindi catturol'attenzione del mio lettore, portandolo a noi.
Il buon divulgatore
1. Deve selezionare i contenuti,

senza inserire direttamente tutto ciò che ha acquisito. 2. Il lessico deve essere semplice, quindi largamente condiviso, ma non vuole dire essere generici o banali (non usare 'questa cosa' o 'vari motivi', quindi individuo termini puntuali evitando la ridondanza). 3. Sintassi lineare, preferire la paratassi quindi la coordinazione, ma non creare troppe brevi frasi, perché si crea un discorso franto. La subordinazione deve essere bassa, ma la coordinazione deve essere usata correttamente. 4. Tendenzialmente i testi sono brevi. Gli strumenti principali della prosa divulgativa sono il dépliant e l'opuscolo 1. Dépliant - Pubblicità - Divulgazione con ricaduta sociale - Il dépliant è il testo più diffuso perché è facile da produrre - È snello - Contiene un testo breve - Prevede immagini e colori, quindi elementi accattivanti - Facile da distribuire (casa, lasciato liberamente in)

Struttura del dépliant

Il dépliant è composto da vari punti, distribuiti per strada. È un testo duttile con una struttura standard di 2-3-4-6 pagine.

Ha tre pagine esterne, che sono la copertina, la retro copertina e la pagina 4. Inoltre, ci sono tre pagine interne, che sono la pagina 1, la pagina 2 e la pagina 3.

Ognuna di queste pagine ha un ruolo, un aspetto e delle componenti ben precise.

La copertina

  1. Il ruolo fondamentale della copertina è di attirare l'attenzione del lettore. Deve catturare l'attenzione in modo tale che il dépliant superi il test dei 10 secondi e faccia sì che il lettore si interessi alla lettura.
  2. Si lavora su due canali:
    • Intento formativo: è abbastanza neutro.
    • Intento emotivo: in questa ottica si vuole lavorare sulla componente emotiva, quindi la presentazione dovrà essere più d'impatto. La copertina dovrà essere più brillante e accattivante sia nel lessico che nel colore.

I seguenti elementi possono essere presenti sulla copertina:

  1. Logo e nome di chi diffonde e produce il dépliant (posizionati in alto o in basso).

Argomento del testo: slogan o titolo neutro (informativo) o d'impatto (non è solo di carattere pubblicitario, sono quindi connotati).

3. Luogo e data possono essere presenti, ma di prassi non sono previsti. Questi sono previsti quando si hanno eventi, convegni... quindi luogo e data sono funzionali in quei casi.

4. Immagine d'effetto.

5. Colore (bianco quando è denotativo)

RETRO COPERTINA (nome, logo esteso, informazioni pratiche e concrete)

1. Serve a fornire informazioni per quanti volessero approfondire la propria conoscenza sull'argomento. Qui vengono inserite le informazioni utili. Essendo un luogo informativo, deve essere estremamente preciso.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
11 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilaria000 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Italiano per la comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Aprile Giorgia.