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PROSA FUNZIONALE

La prosa funzionale è una prosa lineare e semplice, usata esclusivamente nel contesto

professionale per rispondere ai ritmi e alle esigenze pratiche (rapidità, efficacia,

precisione). Ha l'obiettivo di favorire la lettura veloce e l'acquisizione rapida delle

informazioni.

Si usa in ambito lavorativo, quando scriviamo ad altri lavoratori. Qui sappiamo bene

quale sia la classe di persone che lo leggeranno. Scrivo solo se serve, risponde a

bisogni pratici. Posso scrivere a un mio pari o a un mio superiore. I livelli di

destinatario possono variare.

L’obiettivo:

Scambiare informazioni

 Fornire dati (report vendite)

 Chiedere informazioni (dati tecnici per Marketing)

 Ricordare appuntamenti (organizzazione riunione)

 Confermare accordi (richiesta training)

Caratteristica importante Durata nel tempo.

A differenza della prosa divulgativa, tutte le tipologie di prosa funzionale vanno tenute

nel tempo, vanno sempre archiviate perché sono documenti importanti a livello

aziendale.

Lettura nell’immediato e/o a distanza di tempo (singolo testo = anello di una

 lunga catena)

Archiviazione per ufficialità comunicazione

 Dati chiari per la codifica (data, destinatari, oggetto)

Il testo è soltanto informativo, molto denso, pieno di informazioni. Però deve rimanere

comunque chiaro.

- Tono: denotativo, neutro.

- Registro: formale o mediamente informale.

- Lessico: parole semplici (spiegare i tecnicismi), eliminare elementi superflui

(aggettivi, dittologie, avverbi) e semplificare perifrasi verbo-sostantivo (es. vi

diamo comunicazione vi comunichiamo).

- Sintassi: periodi brevi e lineari (periodi brevi con poca subordinazione), diatesi

attiva (snellire le frasi), sostituzione delle proposizioni relative con il participio

congiunto (es. la riunione che è stata svolta il 5 la riunione svolta il 5)

Si deve tener conto della fase di relazione e lettura. Abbiamo poco tempo a

disposizione, i contenuti non ci appartengono, non sono propri, magari dobbiamo

gestire testi di altri, scriviamo in contesti di disturbo (i colleghi, le altre richieste che ci

vengono fatte). Spesso è una scrittura a più mani, bisogna gestire testi, caratteri,

tempi…

- Chi legge: Anche lui avrà poco tempo per le medesime motivazioni. È una lettura

fatta per dovere e non per piacere, questa però è determinante per poi decidere se

attuare o meno, è il passaggio fondamentale per andare oltre. Anche chi legge lo fa

con elementi di disturbo. La lettura infine può essere frammentata proprio per

questo motivo

- Burocratese: degenerazione della prosa funzionale. Il testo che, per una serie di

elementi, è troppo formale, risulta piuttosto scuro, non ci sono termini semplici.

Cosa dobbiamo scegliere:

- Parole semplici, ma allo stesso tempo puntuali e precise

- Spiegare i termini tecnici

- Non usare parole astratte, ma concrete. (No edificio abitativo, ma casa)

- Parole neutre, no superlativi

- Togliere aggettivi

- Non usare il negativo ma il positivo.

Cosa evitare:

- Il linguaggio figurato

- Eliminare il superfluo. Aggettivi

- Evitare le coppie di sinonimi (es. non uso ‘entro’ e ‘non oltre’, solo uno dei due)

- Perifrasi più verbo. Non uso procedere all'analisi ma analizzare

- Espressioni attenuative.

A livello sintattico dobbiamo:

- Evitare le catene di termini astratti, uso i verbi

- Usare frasi brevi

- Collocare gli incisi o all’inizio o alla fine per non frammentare la frase

- Usare la forma attiva e non quella passiva che risulta più immediata

- Sostituire le preposizione relative con i participi congiunti (es. La decisione che è

stata presa la decisione).

presa

Importante è la veste grafica. Dobbiamo agevolare la lettura anche grazie a questa.

- Articolare il testo in paragrafi con il relativo titolo: il è testo più organizzato, chi

legge può scegliere solo alcune cose e il testo risulta più gradevole.

- Uso efficace del capoverso: lo uso per cambiare argomento

- Scelta adeguata del carattere o dell’interlinea.

- Giustificato: perché è un testo formale.

- Messa in evidenza.

- Uso liste, tabelle, grafici.

- Corpo del carattere 12.

- Il colore molto raro: lo uso solo se ha un senso.

Vari prodotti della prosa funzionale:

Report o memorandum

 Relazione

 Verbale

 Abstract

Memorandum/report:

Testo di lunghezza breve (una pagina – qualche pagina), che deve consentire una

fruizione rapida dei contenuti. Ha una sua impostazione strutturale standard e la sua

funzione è quella di informare. Tutto ciò che è superfluo va eliminato. È scritto su carta

intestata.

Caratteristiche:

- È un testo breve (2/3 pagine)

- Professionale

- Ha una circolazione interna

- Lettura rapida.

- Risponde ad un bisogno pratico.

Quando usare il report:

- Proporre

- Chiedere informazioni

- Dare dei dati precisi

- Illustrare procedure

- Ricordare appuntamenti e scadenze

- Confermare accordi presi

- Rispondere a delle richieste di informazione.

Chi realizza il report? Può essere un settore aziendale che si rivolge a un altro ufficio

della medesima azienda. Tuttavia, la comunicazione potrebbe anche essere extra-

aziendale.

Struttura:

1) Parte superiore intestazione

2) Parte inferiore corpo del testo (parte informativa del testo), messaggio da

veicolare

A: Nome Cognome, ruolo del destinatario

DA: uguale

DATA:

OGGETTO: specifico. (richieste informative, proposta di corsi- sono troppo generici).

La linea continua è obbligatoria per dividere la parte superiore da quella inferiore.

Parte superiore

A: Destinatario: nome, cognome, qualifica, azienda (az. solo se extra-aziendale)

 Es. Dott. Luigi Rossi, Direttore generale Sony Italia

DA: Mittente: nome, cognome, qualifica, azienda (az. solo se extra-aziendale)

 Es. Dott.ssa Silvia Bianchi, Agenzia Top Com

DATA: 3 novembre 2017

OGGETTO: deve centrare bene l’argomento trattato nel report. Deve essere breve,

chiaro e informativo, non generico.

Es. Presentazione definitiva nuova campagna pubblicitaria Sony

Es. sbagliati “Richiesta informazioni” (su cosa?)

“Proposta corsi” (per chi? Su quale argomento?)

Es. giusti “Richiesta informazioni nuovo modello Iphone 8”

 “Toledo 7-8 gennaio 2018. Panificazione del meeting”

Queste informazioni sono fondamentali per l'archiviazione. Il corpo è libero.

Parte inferiore

 1) Attacco: come cominciare

2) Corpo: sviluppo dei contenuti

3) Chiusura: come concludere

Attacco: è possibile usare diverse modalità di attacco

Scenario 1 Usare formula di collegamento a una comunicazione precedente

 

Es. “A seguito della riunione tenutasi in data 20 novembre 2017…”

Scenario 2 Introdurre il tema annunciato nel titolo

 

Es. “La campagna pubblicitaria si articola…”

Scenario 3 (Da non fare) Riferirsi all’interlocutore segnalato nella parte alta

 

del report

Es. “Gentile Direttore, le scrivo…”

Corpo:

Tono neutro, registro formale

 Struttura in capoversi

 Nuclei tematici isolati Non ripetere un concetto in più punti del testo

 

Uso di liste puntate e di marcatori grafici

 Intersezione di tabelle, grafici e immagini (favoriscono la lettura veloce)

Contenuti:

Esprimersi con essenzialità

 Idee chiare = testo chiaro

o Via gli orpelli

o

Usare sintassi lineare

 Linguaggio semplice e chiaro

 No tecnicismi inutili

o Attenzione al destinatario

o

Precisione

 Fare buon uso della punteggiatura

 Testo scorrevole

o Contenuti più chiari e lineari

o

Chiusura: coincide con l’esaurimento dell’esposizione dei contenuti. Non si usano

forme di congedo:

No saluto

 No ringraziamento

 No firma

Abstract:

Testo stringato. Mezza pagina. Si trova all’inizio di alcuni testi di approfondimento.

Delinea i contenuti che ci sono nel testo. Serve al lettore per capire se il testo può

essere utile.

Verbale:

Lunghezza variabile, dipende dalla lunghezza dell’ordine del girono. Riporta in modo

analitico quello che è stato scritto in maniera sintetica.

Relazione:

Testo di approfondimento. Corposo. Ha gli elementi propri di un testo.

PROSA GIORNALISTICA

I presupposti fondamentali della prosa giornalistica sono:

La notiziabilità

 Le fonti: dirette e indirette

 Le agenzie stampa

 La struttura: titolazione e attacco

 La prima pagina

 Lo stile

Notiziabilità

La notiziabilità è ciò che determina la scelta della notizia. Il giornalista deve cogliere il

senso profondo di un fatto. Non tutti i fatti sono una notizia, un fatto diventa notizia se

risponde ad alcuni criteri:

1. Interesse: interesse di carattere generale (es. la politica, interesse che coinvolge

tutti) o di carattere personale, specifico.

2. Straordinaria tragicità: un evento particolarmente tragico invita quasi tutte le

testate a parlarne (es. attentato)

3. Prossimità con il pubblico: vicinanza di carattere psicologico ed empatico, il

fatto di condividere e immedesimarsi nel contesto, altrimenti vicinanza

geografica, un fatto che accade vicino a noi ci interessa maggiormente rispetto

allo stesso fatto geograficamente lontano.

4. Straordinarietà: in termini più generali, esistono delle notizie maggiormente

eccezionali che vengono scelte e pubblicate per la loro straordinarietà

5. Quantità di conseguenze: maggiori sono le conseguenze, maggiore è la portata,

maggiore sarà l’interesse del pubblico

6. Importanza della fonte/soggetto: diventano notizia non per la notizia in sé ma

per il protagonista

Le fonti

È il canale da cui si origina l’informazione. Le fonti possono essere di due tipi:

Diretta: protagonista della vicenda o testimone

 Indiretta: comunicati stampa o dispacci delle agenzie

Il controllo delle fonti è essenziale, è parte della professione.

Le agenzie stampa

Le agenzie stampa nascono dalla metà dell’800. Sono imprese giornalistiche che

distribuiscono quotidianamente e sistematicamente informazioni/notizie a pagamento.

I giornalisti possono lavorare o in agenzie stampa o in una testata.

Esistono giornalisti che scrivono per i giornalisti o per enti interessati ad essere

sem

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
27 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Michi1313 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Italiano per la comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Aprile Giorgia.