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ORMONI

Che hanno il compito di liberare le nostre morfine naturali: endorfine, encefaline e simili. Le provocano una diminuzione del dolore e della tensione, permettendo il raggiungimento di uno stato di relax e tranquillità. Le sembrano esaltare il sistema immunitario, aiutando a meglio combattere le malattie.

MUSCOLATURA

Quando si ride parte della muscolatura, soprattutto a livello del torace e degli arti superiori, alternativamente si contrae e si rilassa e innesca una ginnastica addominale che migliora le funzioni del fegato e dell'intestino. Solo col riso muoviamo alcuni muscoli del corpo e soprattutto del viso. Quando il cervello invia il messaggio "ridi", ben quindici muscoli del viso vengono attivati dal segnale. La risata si riflette dall'espressione facciale ai muscoli del torace e dell'addome (le spalle e il torace si sollevano aritmicamente) sino agli sfinteri. Il primo beneficio provocato da una risata lo riceve la respirazione, che

grazie RESPIRAZIONE: ad essa diviene più profonda. L'aria nei polmoni viene rinnovata attraverso fasi di espirazione e inspirazione tre volte più efficace che in stato di riposo. Le alterazioni del ritmo respiratorio intervengono sull'ossigenazione del sangue. La risata favorisce, attraverso la respirazione profonda, CIRCOLAZIONE SANGUIGNA: l'ossigenazione e la circolazione del sangue con aumento della pressione arteriosa. Il riso crea un calore interno generalizzato che ossigenando tutte le cellule del corpo, può accelerare la rigenerazione dei tessuti e stabilizzare molte funzioni corporee, contribuendo a difendere il fisico da infezioni. Durante una risata, il cuore aumenta le pulsazioni anche fino a 120 al minuto. Numerose CUORE: ricerche sugli effetti derivanti dal ridere, hanno evidenziato come il riso possa essere uno strumento terapeutico di rilievo rivolto non solo allo spirito ma anche al corpo. Possedere la capacità di saper percepiregli aspetti comici e di abbandonarsi all'ilarità è un requisito fondamentale per prendere la vita per il verso giusto, sapendone apprezzare gli aspetti positivi senza troppo lasciarsi condizionare dalle situazioni sfavorevoli. Il riso aiuta a superare più facilmente le situazioni difficili, anche di salute. Gli studi del professor William Fry della Stanford University hanno dimostrato in maniera inconfutabile che la risata è un perfetto esercizio aerobico. In particolare, incrementa l'apporto di ossigeno ai polmoni, aumenta la resistenza cardio-polmonare (un minuto di risata equivale a dieci minuti di esercizi sul vogatore), rilassa i muscoli, massaggia gli organi interni, migliora la circolazione sanguigna, favorisce il sonno calmo e rilassato. Un altro scienziato americano, il dottor Lee S. Berk dell'Università di Loma Linda in California, ha verificato che la risata aumenta il livello delle globuline A nella mucosa respiratoria, e dunqueil ruolo del matematico, dimostrando che anche loro possono avere un senso dell'umorismo e una capacità di apprezzare il divertimento. Il libro "Il riso di Talete - Matematica e umorismo" è scritto da Gabriele Lolli, professore di Logica matematica presso l'Università di Torino. L'autore vuole sfatare l'immagine comune del matematico come una persona priva di sentimenti e fredda, mostrando che anche loro possono apprezzare l'umorismo e il divertimento. Ridere ha numerosi benefici per la salute. Aiuta a rafforzare il sistema immunitario e può essere di grande aiuto per chi soffre di asma e bronchiti. Inoltre, ridere aumenta il livello di endorfine, riduce lo stress e combatte attivamente la depressione. Studi hanno dimostrato che ridere aumenta anche il numero di linfociti T e delle cellule "natural killer" nel sangue. Il messaggio è chiaro: ridere è come fare jogging per l'anima, una medicina senza controindicazioni.

Questa immagine che il matematico ha sempre dovuto subire senza nessuna possibilità di ribellarsi al suo destino. Nelle pagine che si susseguono viene portata avanti la tesi che il matematico sia tra i più prolifici autori e inventori di umorismo, storie, barzellette, aneddoti, prese in giro di colleghi e di se stessi, delle proprie manie e del gergo scientifico e accademico. Questa loro capacità è supportata dalla considerazione che il matematico è un essere abituato a pensare, proprio perché questo è il suo lavoro, libero da vincoli e da schemi, l'unico che ha il permesso di essere sorpreso con la testa fra le nuvole, senza essere preso in giro. Da tutto ciò nasce la sua creatività che si esprime nei modi più svariati possibili, dalle barzellette alle poesie, ai giochi. Gabriele Lolli presenta una serie di aneddoti nei quali vengono messi a confronto gli atteggiamenti mentali dei matematici rispetto ai colleghi.

Rivali fisici e ingegneri. Talvolta i matematici recitano soli, oppure dimostrano di non essere adatti alla vita quotidiana. Come l'aneddoto che narra del figlio di un Logico che torna a casa e racconta al padre che è arrivato a scuola un nuovo compagno, ma è difficile parlargli, perché non sa una parola di italiano. "<< Ah si? >>", chiede il padre sovrapensiero, "<< Quale? >>".

Le produzioni ironiche dei matematici sono per lo più freddure che spesso fanno ridere solo colui che le fa, se proposte ad un pubblico non del mestiere; sono barzellette elitarie fatte da matematici per matematici o affini. A conferma di questo si può leggere tutta una serie di necrologi che sono riportati. Ad esempio: Dirichlet riposa entro questo contorno. A queste coordinate giace Cartesio. Riemann riposa sotto la superficie. In questo spazio giace David Hilbert.

Nessun matematico può dire di essere perfetto se non è anche un po' poeta.

La poesia richiede cultura, ragionamento, pensiero, riflessione, intelligenza, abilità e non per ultimo sentimento. Essendo dunque le poesie composte da matematici, essi non possono essere robot. Molto interessante è poi la parte dedicata alla produzione dei giochi. Mentre le barzellette le capiscono solo i matematici, i giochi sono principalmente rivolti a fruitori non matematici, che però non si accorgono di fare matematica, sotto la veste di fiammiferi, colori, parole o palline (come il noto gioco del cubo di Rubik). Vi sono due motivi principali di divertimento e di soddisfazione per quanto riguarda i giochi: in primo luogo rappresentano una sfida, e secondariamente la soluzione, di solito, rappresenta un elemento di sorpresa, consistente nel fatto che la risposta è contraria a quello che ci si attende. Si potrebbe ancora sostenere contro l'evidenza che la produzione di giochi è una matematica speciale, non elevata. Ma ciò non è deltutto vero perché gli argomenti riguardano spesso la teoria dei numeri e il calcolo combinatorio. Certo, nella maggior parte dei casi i giochi, non provocano eccessivo umorismo, ma chi li fa, li crea divertendosi. Alla fine della prima parte Lolli, da buon matematico, presenta un modello matematico applicabile al fenomeno del riso. Il più consono è quello di Paulos, detto delle catastrofi. Il punto chiave è che la storia raccontata presenta un significato apparente ed uno secondario, questi significati si trovano su due livelli differenti separati da una regione ambigua. La battuta conclusiva permette il salto di significato da quello apparente a quello secondario, tutto a condizione che si superi la linea critica. Raccontare male la storia significa che il cammino si svolge tutto in una zona che non attraversa la linea critica, e non si arriva al riso. Nella seconda parte del libro si cerca di fare una rassegna, a detta dell'autore, largamente incompleta, di

paradossi veri o presunti. Ma in realtà ne viene fuori una raccolta abbastanza ampia e soddisfacente, e questo credo sia il primo paradosso. In greco paradosso vuol dire "contro l'opinione corrente", o "contro l'apparenza", ma in genere si intende un argomento che appare contraddittorio ma che deve essere accettato. Vi sono paradossi della percezione: si possono trovare tantissimi disegni ambigui che sembrano ingannare la realtà o le leggi fisiche. Il paradosso del non essere di Parmenide, il paradosso dell'autoriferimento. Il celebre paradosso di Zenone e quello del mentitore. A quest'ultimo si rifà il paradosso dello spergiuro di Aristotele: una persona giura che romperà il suo giuramento; in seguito, giura di fare qualcosa ma non la fa, e sostiene di aver così rispettato il giuramento di rompere il giuramento. Vi è il paradosso di Cartesio e quelli dell'epistemica legati ai concetti di

conoscenza e di credenza. Paradossi delladecisione e della previsione. Paradossi dei fondamenti e naturalmente paradossi matematici, allabase dei quali però si nasconde sempre un errore mascherato. Quello che accomuna tutti i paradossiè comunque l'aspetto divertente, perché si tratta di sorprese, e all'inaspettato, si reagisce con il riso.Tuttavia c'è una caratteristica dell'umorismo matematico che chiunque è in grado di percepire,anche se non è la caratteristica di suscitare ilarità: l'umorismo matematico suscita inquietudine. Nonsi tratta solo dell'inquietudine che ci prende a osservare in quali giochetti dissipino il proprio tempopersone in fin dei conti pagate spesso con denaro collettivo. È l'inquietudine, molto più importante,che ci prende quando osserviamo come l'attività della mente sia sorretta da una propulsioneautonoma che la fa muovere e persino annaspare senzasosta anche di fronte al nonsenso, anche difronte al vuoto, in territori dove di territorio non c'è più. JOYCE – PIRANDELLO

The twentieth century marked the end of faith in progress and in Positivism because of the new conquests of the scientific thought have influenced the contemporary culture. Infect the theory of relativity discarded the classical concepts of time and space giving them a subjective and relative connotation.

Nietzsche declared: "God was dead" This crude assertion means that all the absolute values and metaphysics idea of truth are fallen. So started a new cultural phase totally different from any previous one because of the lack of principles and reference points for European culture.

The literature of the first half of 20 reflects this spiritual crisis. Pirandello was perfectly aware of it: he saw the artistic and cultural world is characterized by relativity, that is the impossibility to have firm certainties. Pirandello, in his essay

“Saggio make a distinction between sull’umorismo”, general art and humorous art. The first idealize reality. The second shows its contradictions.

Dettagli
Publisher
A.A. 2006-2007
21 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MrStout di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi dell'umorismo in italiano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze Storiche Prof.