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ARTICOLO DETERMINATIVO
L'articolo determinativo indica una cosa ben definita, che si presuppone già nota. Viene impiegato per indicare una classe, un tipo, una specie, per descrivere l'astratto, parti del corpo, per i nomi che indicano cose uniche in natura, con i nomi di materia. In alcuni contesti svolge la funzione di aggettivo dimostrativo o di pronome. Può avere anche valore distributivo o temporale.
FORME DELL'ARTICOLO DETERMINATIVO:
- IL = maschile singolare
- I = maschile plurale
- LO = nomi maschili che iniziano per: s, z, x, pn, ps, gn, sc, i. Davanti alla u/w nelle parole italiane prendono l'articolo L' (forma elisa) quelle di origine straniera IL. Per il plurale si usano GLI e I.
- LO = parole che iniziano per h aspirata.
- L' = parole che iniziano per h non aspirata.
- La forma del plurale di LA corrisponde a GLI.
- LA = femminile che iniziano per consonante.
- L' = femminile che iniziano per vocale.
- LE = femminile plurale.
- L' = per il plurale.
In rapporto con le differenze di significato.
Nomi geografici: nomi di città e di piccole isole non vogliono l'articolo, lo assumono solo se sono accompagnati da un attributo o da un complemento. Richiedono l'articolo nomi di monti, fiumi, laghi. Prendono di regola l'articolo i nomi di isole grandi, regioni, stati, continenti.
Nomi propri di persona: rifiutano l'articolo. Possono averlo quando sono usati in senso traslato o se accompagnati da un nome o da un aggettivo. I cognomi di donne richiedono l'articolo così come i plurali dei cognomi. L'uso dell'articolo davanti al cognome si conserva nelle cronache giornalistiche e nel linguaggio burocratico. Davanti ad alcuni cognomi famosi prevale la forma senza articolo; per i personaggi più celebri possono o no avere l'articolo.
L'articolo è sempre presente davanti agli appellativi di patria.
AGGETTIVO POSSESSIVO: l'articolo si omette davanti ai nomi di parentela.
precedutida un aggettivo possessivo che non sia LORO. Si usa quando i nomi di parentela sono al plurale o accompagnati da attributi o dal possessivo. Chiedono l'articolo i diminuitivi e gli affettivi. Non vogliono l'articolo gli appellativi preceduti da vostra e sua. OMISSIONE DELL'ARTICOLO. L'articolo viene omesso: 1. locuzioni avverbiali. Es. in fondo, di proposito 2. espressioni che hanno valore di avverbi qualificativi. Es. con audacia 3. complementi di luogo. Es. tornare a casa 4. nomi che formano con il verbo una sola espressione. Es. sentire freddo 5. locuzioni in cui il sostantivo integra il significato dell'altro. Es. carte da gioco. 6. espressioni modali. Es. in pigiama 7. frasi proverbiali. Es. buon vino fa buon sangue 8. titoli o capitoli di libri. Es. grammatica italiana 9. per brevità nei linguaggi telegrafici o pubblicitari 10. si può omettere nelle preposizioni introdotte da senza. Es. girare senza (una) meta. PREPOSIZIONI ARTICOLATE. QuandoL'articolo è preceduto dalle preposizioni di, a, da, in su, con, si unisce a lesse dando luogo alle preposizioni articolate. L'ARTICOLO PARTITIVO Ha la funzione di indicare una parte, una quantità indeterminata (del, dello, della, dei, degli, delle). L'aggettivo è quella parte del discorso che serve a modificare il significato del nome a cui si riferisce, aggiungendone una qualità o una determinazione. Può avere due funzioni: - Funzione attributiva, quando il collegamento tra aggettivo e nome è in modo diretto. - Funzione predicativa, quando il collegamento non avviene in maniera diretta ma per mezzo di un verbo. Quando l'aggettivo segue un verbo si distingue in: - Funzione predicativa, quando il verbo serve da tramite per collegare l'aggettivo al nome e predicarne una caratteristica. (L'automobile è veloce) - Funzione avverbiale, quando modifica il significato del verbo. (L'automobile corre veloce). L'aggettivodipende dal nome, quindi se Eliminato, non ha conseguenze sul significato. Nominallizzato, non avendo il nome, acquista autonomia. AGGETTIVI QUALIFICATIVI E DETERMINATIVI QUALIFICATIVI, si uniscono ai nomi per esprimere particolari qualità della cosa o della persona che designano. Es. bello, brutto, caldo, freddo, povero, ricco, ecc... DETERMINATIVI, aggiungono al sostantivo una determinazione che serve ad individuarlo e specificarlo precisandone la quantità, il numero, la posizione. Es. mio, tuo, suo, quello, molto, uno, primo, ecc... AGGETTIVI DI RELAZIONE, sono quelli che derivano dai nomi e i suffissi sono: -ale, -ano, -ista, -istico; talvolta la derivazione può avvenire da radici diverse. Es. pesce-ittico. Gli aggettivi di relazione inoltre non possono: - anteporsi al nome. - non possiedono comparativo o superlativo. - non possono essere usati in funzione predicativa. AGGETTIVI QUALIFICATIVI Genere e numero. In relazione algenere e al numero si comporta come il nome.
I classe: Maschile Sing.=O; Plur.=I
Femminile Sing.=A ; Plur.=E
II classe: Maschile /Femminile Sing.=E ; Plur.=I composti
Per gli aggettivi al plurale muta solo la desinenza del secondo elemento.
Inoltre, il primo elemento può trovarsi in forma abbreviata in:
- aggettivi etnici; es. africano= afro
- aggettivi che appartengono alla terminologia scientifica; es. gastrico=gastro
- aggettivi del linguaggio politico; es. socialista=social.
Restano invariabili:
- locuzioni avverbiali (dappoco, dabbene, perbene, ecc...)
- sostantivi indicanti colori in funzione aggettivale (la gonna rosso cupo)
- infinito attributivo di Avvenire
- l'aggettivo Arrosto
- aggettivi di recente formazione composti da anti + sostantivo
Accordo dell'aggettivo qualificativo.
L'aggettivo qualificativo si accorda in genere e numero con il sostantivo a cui si riferisce.
Quando si riferisce a più nomi dello stesso genere
quantità relativamente ad un gruppo di persone.
Assoluto = esprime il massimo grado senza relazione con altri concetti.
AGGETTIVI DETERMINATIVI O INDICATIVI
Si distinguono in :
- Possessivi (la mia casa)
- Dimostrativi (questa casa)
- Indefiniti (alcune case)
- Interrogativi (quale casa?)
- Numerali (due case).
POSSESSIVI
Indicano la persona a cui appartengono determinate cose.
- I sing (Mio; Mia; Miei; Mie)
- II sing (Tuo; Tua; Tuoi; Tue )
- III sing. (Suo; Sua; Suoi; Sue )
- I plur. (Nostro; Nostra; Nostri; Nostre)
- II plur. (Vostro ;Vostra; Vostri; Vostre )
- III plur (Loro; Loro; Loro; Loro).
Vi sono altri due aggettivi possessivi :
- Proprio: può sostituire la II pers.sing./plur. Quando si riferisce al soggetto della frase.
- Altrui: indica un possesso indefinito e corrisponde alle espressioni di altri, degli altri.
USO: In genere i possessivi precedono il nome a cui si riferisce e si omette l'articolo.
DIMOSTRATIVI
dimostrativo determina una persona o cosa secondo il rapporto di vicinanza o di lontananza nello spazio, nel tempo o nel discorso.
DEITTICA può avere funzione quando mostra qualcosa, come se si facesse un gesto di indicazione.
USO:
- Questo: cosa o persona vicina a chi parla.
- Codesto: cosa o persona vicina a chi ascolta.
- Quello: cosa o persona lontano da chi parla e chi ascolta.
- Stesso/Medesimo: identità più o meno completa fra due elementi.
- Tale: usato nel senso di questo, quello con funzione anaforica.
INDEFINITI
Si uniscono al nome per esprimere un'idea più o meno vaga di quantità o qualità.
Sono indefiniti: Ogni, Ciascuno, Qualunque, Nessuno, Qualche, Alcuno, Certo, Poco, Molto, Ecc..
INTERROGATIVI
Servono a domandare la qualità, l'identità o la quantità del sostantivo a cui si riferiscono.
Sono interrogativi: Che, Quale, Quanto.
NUMERALI
Si distinguono in cardinali, così chiamati perché...
costituiscono il cardine della numerazione e determinano una quantità numerica precisa. Uso: si premettono al sostantivo ORDINALI, indicano l'ordine in una serie numerica, sono variabili nel genere e nel numero e si accordano al sostantivo. Possono essere scritti in cifre romane. Uso: si premettono al sostantivo, si possono trovare sotto forma di sostantivi. MOLTIPLICATIVI: Indicano quantità due o più volte maggiore di un'altra. FRAZIONALI: indicano una o più parti del tutto, si ottengono usando i numeri cardinali con quelli ordinali. DISTRIBUTIVI: Indicano il modo in cui