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GAG: acidi polisaccaridici nel connettivo
GAG sono lunghi polimeri lineari di unità disaccaridiche ripetute, secrete dalle cellule del connettivo. Queste ultime sono derivati degli zuccheri (acido glucoronico, glucosammina, galattosammina) acetilate o esterificate con acido solforico, per questo sono classificati in solforati (condroitinsolfato A/B/C, cheratansolfato, eparansolfato, eparina) e non solforati (acido condroitinico, acido ialuronico). Dunque i GAG sono acidi, idrofili e conferiscono viscosità. Per esempio l'acido ialuronico è formato da unità disaccaridiche costituite da acido glucoronico e N-acetilglucosammina che si ripetono. Esso è il GAG più diffuso nella sostanza, ed è l'unico GAG ad essere libero, ossia non associato ad un core proteico. Questo inoltre funziona anche da filtro molecolare le cui maglie dipendono dal tipo di GAG.
Proteoglicani sono formati da uno scheletro proteico (core) a cui si legano numerose GAG o polisaccaridi acidi. Più
proteoglicani si possono aggregare tra loro grazie ad interazioni elettrostatiche formando un gel. La componente glucidica è il 80-90%. Per esempio nei tessuti cartilaginei i proteoglicani legano un coreaggrecanicentrale di acido ialuronico mediante legami stabilizzati da proteine, formando così gli(incomprimibili).glicoproteine Le (presenti in minore quantità rispetto ai GAG e ai proteoglicani) mediano non solo l'interazione fra cellule contigue interagendo con specifici recettori localizzati sulla membrana plasmatica, ma anche l'adesione delle cellule alla matrice extracellulare. Infatti presentano siti di legame per alcunicomponenti della matrice come il collagene, i proteoglicani e i GAG. Il loro ruolo è quello di stabilizzare la matrice extracellulare, di regolare le sue funzioni in relazione al movimento e alla migrazione delle cellule. Legano corte catene oligosaccaridiche ramificate di fucosio, acido sialico, galattosio, glucosio ecollagene, costituite da fibrille collagene che si organizzano in fasci. Le fibre collagene sono le più abbondanti nel tessuto connettivo e conferiscono resistenza alla trazione. Le fibre reticolari, invece, sono più sottili e formano una rete tridimensionale che fornisce supporto strutturale ai tessuti. Le fibre elastiche, infine, sono costituite da elastina e conferiscono elasticità ai tessuti. Le glicoproteine e le componenti fibrillari sono fondamentali per la struttura e la funzione del tessuto connettivo. Svolgono un ruolo importante nel mantenimento dell'integrità dei tessuti, nel supporto meccanico e nella comunicazione cellulare.Le fibre elastiche sono costituite da elastina e fibbrilina.
Le fibre collagene sono costituite da collagene, prodotto dalle cellule del tessuto connettivo, e hanno una struttura a fasci. La loro unità costitutiva sono le tropocollagene (di diverse tipologie), caratterizzate dalla ripetizione di triplette indicate con Gly (glicina, sempre presente) – X - Y (prolina e idrossiprolina). Queste vengono sintetizzate a livello dei ribosomi e successivamente passano all'interno del RER, dove subiscono modifiche post-traduzionali: l'eliminazione del peptide segnale; idrossilazione della lisina e della prolina (per cui è richiesta la Vitamina C); glicosilazione dei residui ossidrilici. Successivamente, sempre all'interno del RER, tre catene alfa si avvolgono ad elica per formare una tripla elica detta procollagene, in cui le porzioni N-terminale e C-terminale non sono avvolte ad elica. Il procollagene passa attraverso le vescicole del Golgi peptidi di registro.
E poi viene rilasciato nella matrice, in cui delle peptidasi tagliano i (porzionitropocollageneall'estremità del procollagene) formando molecole di . A questo punto le triple elica siassemblano tra di loro (parallelamente e testa-coda lasciando uno spazio) formando le microfibrille dicollagene. Le microfibrille si aggregano mediante legami covalenti a formare le fibrille, che a sua voltaformeranno le fibre di collagene.
Le microfibrille di collagene presentano un bandeggio, poiché le molecole di tropocollagene che si associanotesta-coda sono sfalfate di un quarto della loro lunghezza. Dunque le sezioni in cui mancano tali molecole sidepositano metalli usati per la microscopia elettronica.
Esistono tantissimi tipi di collagene sia per presenza di vari tipidi catene alfa sia per il diverso assembramento di queste. Ingenerale possiamo distinguere quattro categorie di collagene:
Collageni fibrillari
- (collagene I che è il più diffuso, IIe III)
Rivestito da una rete di microfibrille di fibrillina (10%). Le molecole di elastina formano delle eliche che si associano mediante legami crociati, formando delle reti. Se ricevono uno stimolo, si possono estendere e successivamente tornare alla propria forma originale, conferendo elasticità al tessuto connettivo elastico.
Se le fibre elastiche diventano molto abbondanti, formano il tessuto elastico, ovvero una categoria dei tessuti connettivi propriamente detti (polmoni, vescica, cute, legamenti). Le fibre elastiche vengono sintetizzate dai fibroblasti nei tessuti connettivi propriamente detti, dai condroblasti nel tessuto cartilagineo e dalle cellule muscolari lisce.
La cellula tipica del tessuto connettivo propriamente detto è il fibroblasto (derivante dalle cellule mesenchimali), un tipo di cellula avente una forma spesso affusolata con più o meno allungamenti, che produce la matrice cellulare in cui poi è immersa (attività sintetica molto intensa).
ma non attività fagocitaria).fibrocitaQuando questa cessa la propria attività, diventa quiescente e forma il , (ancora più affusolato), chein condizioni particolari (per esempio in seguito a una ferita) si può riattivare trasformandosi nuovamente inmiofibroblastifibroblasto. A volte si trovano anche un altro tipo di cellule dette , aventi un ruolo importantedurante la rigenerazione. Esse hanno caratteristiche intermedie tra i fibroblasti e i mioblasti: hanno una formaaffusolata; hanno molte molecole di miosina tra il citoscheletro; sono prive di membrana basale poiché sonoisolate ma possono stabilire delle connessioni tra di loro. In base alla quantità, qualità e disposizione dellefibre i tessuti connettivi propriamente detti si classificano in:
- Tessuto connettivo fibrillare lasso;
- Tessuto connettivo fibrillare denso;
- Tessuto connettivo reticolare;
- Tessuto connettivo elastico;
- Tessuto connettivo pigmentato;
- Tessuto
- Tessuto adiposo.
- Tessuto connettivo fibrillare lasso
Il tessuto connettivo fibrillare lasso o areolare è caratterizzato dalla scarsezza di fibre (sottili e in piccoli fasci) e dall'abbondanza di sostanza amorfa (ricca in acido ialuronico), per questo ha la consistenza di un gel viscoso. Le fibre sono sia collagene che elastiche che reticolari e sono disposte in modo casuale e lasso, che danno resistenza ed elasticità al tessuto. A causa della sua costituzione (poche fibre e molto matrice), esso è poco colorabile con le normali colorazioni istologiche, in quanto distruggono la sostanza amorfa (risulta bianca come le cellule mucipare). Al suo interno decorrono vasi sanguigni linfatici e nervi, e sono presenti vari tipi di cellule come i fibroblasti, macrofagi, linfociti e plasmacellule. Esso inoltre è fondamentale nella rigenerazione tissutale. Il tessuto connettivo fibrillare lasso o areolare si trova sotto gli epiteli di rivestimento e
Il tessuto connettivo fibrillare denso costituisce la lamina propria delle tonache mucose;
La sottomucosa e il connettivo della sierosa;
Ipoderma;
Tonaca avventizia di vene e arterie;
Costituisce lo stroma interstiziale tra organi e tessuti;
Avvolge i nervi e i muscoli.
Le fibre collagene a fresco sono bianche (a differenza di quelle elastiche che sono gialle), ma con l'Em-Eo assumono una colorazione rosata perché hanno residui laterali positivi quindi si colorano con coloranti basici (con eosina in rosa). Con Azan Mallory assumono una colorazione azzurro-bluastra con il blu dianilina. Dunque l'intensità di colorazione, in questo tipo di tessuto, è proporzionale al numero e allo spessore delle fibre contenute per cui un tessuto connettivo denso risulterà sempre più colorato di un tessuto connettivo lasso.
Tessuto connettivo fibrillare denso
Il tessuto connettivo fibrillare denso è caratterizzato da: la presenza di un elevato numero di fibre
Il tessuto connettivo compatto è costituito principalmente da fibre di collagene, soprattutto di tipo I, raggruppate in grossi fasci che lasciano tra loro scarsi interstizi. Presenta una scarsa sostanza fondamentale e un numero di cellule notevolmente inferiore rispetto al tessuto connettivo lasso, con i fibrociti come tipo cellulare più rappresentato. A causa della bassa presenza di cellule, l'attività metabolica del tessuto connettivo compatto è ridotta. Si trova principalmente nelle parti del corpo dove è richiesta una resistenza meccanica elevata, essendo molto resistente alla trazione. Il tessuto connettivo denso è più colorabile rispetto al tessuto connettivo lasso, ma non presenta confini netti e precisi con quest'ultimo. Le spesse fibre di collagene di tipo I possono essere classificate in:
- Fibre parallele (tendini, legamenti, aponeurosi)
- Fibre a fasci incrociati (cornea)
- Fibre a fasci intrecciati