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Istologia - Cap. 9B sul tessuto muscolare Pag. 1
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Il tessuto muscolare è altamente specializzato e a seconda che abbia una contrazione

volontaria o involontaria si distingue in STRIATO SCHELETRICO , LISCIO,

CARDIACO. L’unità morfologica e funzionale del muscolo scheletrico è la fibra

muscolare, una cellula allungata cilindrica polinucleata che potremmo definire

SINCIZIO deriva cioè dalla fusione di numerose cellule embrionali mononucleate.

Ogni muscolo è formato da molti fasci di fibre e ogni fascio da numerose fibre; a

ricoprire il muscolo vi è una membrana connettivale detta EPIMISIO, a rivestire ogni

fascio c’è un’altra membrana della PERIMISIO e infine c’è l’ENDOMISIO che fa

da involucro a ogni fibra.( disegno)

Ogni muscolo è legato alle ossa mediante i tendini; abbiamo detto che ogni fibra è un

sincizio poiché deriva da MIOBLASTI EMBRIONALI che talvolta si trovano ancora

appena sotto il sarcolemma come cellule satelliti e prendono il nome di MIOBLASTI

QUIESCENTI che intervengono nel caso di una lesione. Come già affermato le fibre

sono possono essere definite cellule canoniche ,hanno infatti delle peculiarità prima

fra tutte la forma non sferoidale ma cilindroide con spessore che varia da 10 a 100

micron e lunghezza di alcuni cm; inoltre ogni fibra possiede i nuclei non nella parte

centrale ma appena sotto il sarcolemma. Il citoplasma di ogni fibra è detto

SARCOPLASMA e contiene le MIOFIBRILLE disposte longitudinalmente rispetto

alla fibra costituite a loro volta da MIOFILAMENTI spessi e sottili disposti in

registro responsabili della striatura caratteristica; ogni miofibrilla è avvolta dal rel che

prende il nome di reticolo SARCOPLASMATICO; tuttavia il sarcoplasma contiene

anche Golgi e RER.(disegno)

Nel sarcoplasma troviamo anche delle rosette di glicogeno,lipidi e una cromoproteina

la MIOGLOBINA responsabile del colore rosso del muscolo. Abbiamo detto che ogni

fibra è formata da miofibrille a loro volta formate da miofilamenti disposti in registro

a dare la tipica striatura; ciò è possibile poiché ogni miofibrilla possiede due zone una

chiara detta ISOTROPA I e una scura detta ANISOTROPA A; a loro volta le zone

chiare sono divise in due semibande da una linea Z ; la regione di spazio tra due linee

Z è detta SARCOMERO ed è l’unità contrattile della fibra. A metà tra le due

semibande A vi è la linea H che contiene solo filamenti spessi mentre nella zona I vi

sono solo filamenti sottili. I miofilamenti sottili contengono prevalentemente

ACTINA,ma anche TROPONINA e TROPOMIOSINA, mentre gli spessi contengono

solo MIOSINA. A metà della linea H vi è la linea M che così come la linea Z collega

tutti i filamenti di actina, collega tutti i filamenti di miosina. Esse hanno natura

proteica. I filamenti di miosina sono costituiti dalla proteina miosina che ha una

forma a MAZZA DA GOLF disposte coda-coda. La molecola di miosina è formata da

due catene di MEROMIOSINA PESANTE nella coda disposte a doppia elica che

quando arriva in prossimità della testa si rompe e due di MEROMIOSINA

LEGGERA nella testa. (disegno)

I filamenti sottili invece sono costituiti da actina più precisamente da due filamenti di

F actina disposti a elica costituiti da unità globulari di monomeri di G actina che

presentano un sito per il legame con il frammento S1 di miosina. Tra i due filamenti

di F actina si inseriscono due di tropo miosina costituiti da due catene polipeptidiche

ciascuno a elica spiralizzata , infine su ogni filamento di F actina a intervalli regolari

troviamo molecole globulari di troponina distinte in A- T- C. che si legno

rispettivamente all’actina, alla tropomiosina e al calcio.( disegno)

Il reticolo sarcoplasmatico è costituito da tubuli a percorrenza longitudinale

anastomizzati a formare cisterne di due tipi:una FENESTRATA in corrispondenza

della linea M e due TERMINALI in corrispondenza della zona di confine tra zona A e

I. le tre cisterne costituiscono una TRIADE. In prossimità delle cisterne terminali

troviamo i TUBULI T o TRASVERSALI che sono delle invaginazioni della

membrana plasmatica che si insinua tra le miofibrille. Il reticolo sarcoplasmatico è

una fondamentale riserva di Calcio utile per la contrazione muscolare.(disegno)

Affinchè un muscolo possa funzionare deve essere innervato; sappiamo che ai

muscoli arrivano due tipi di neuroni: motori che trasmettono gli impulsi dal sistema

nervoso al muscolo e sentitivi che raccolgono gli stimoli dai muscoli e li portano al

sistema nervoso. Ogni neurone può innervare più fibre nervose e arrivare a essa

grazie al BOTTONE SINAPTICO che una volta legato alla fibra costituisce la

PLACCA MOTRICE; essa è costituita dal bottone sinaptico rivestito dalla membrana

PRESINAPTICA e dalla membrana POSTSINAPTICA della fibra muscolare che

genera la DOCCIA SINAPTICA( disegno)

Il bottone sinaptico contiene microfilamenti,mitocondri e vescicole contenenti il

mediatore chimico. Quando l’impulso raggiunge il mediatore chimico esso provoca

e’esocitosi dello stesso che si lega con particolari recettori presenti sulla membrana

postsinaptica con conseguente apertura dei canali al sodio e insorgenza del potenziale

d’azione che viaggia lungo tutto il sarcolemma e arriva ai tubuli T dove raggiunge

facilmente la cisterna terminale grazie a giunzioni tipo nexus e arriva al reticolo

sarcoplasmatico che libera il calcio che va a legarsi con la troponina C ; se l’angolo

tra miosina e ATP è di 45 ° non ci può essere il legame poiché i siti di legame sono

mascherati che viceversa è possibile se l’angolo è di 90°. L’unità base della

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Publisher
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/06 Anatomia comparata e citologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher B.giachetti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Citologia e Istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Ferri Domenico.