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Sistema RH
Valuta la presenza o assenza della proteina D sui globuli rossi:
- D presente -> Rh +
- d assente -> Rh -
RETICOLOCITA= pre-globulo rosso
Non ha il nucleo ma ha il reticolo endoplasmatico abbondante quindi fa sintesi proteica
Sono circa l'1-2% : se ce ne sono di meno il midollo lavora male mentre se ce ne sono di più si parla di anemia
GLOBULI BIANCHI (leucociti) (1%)
35000-9000 per mm
LEUCOPENIA -> pochi leucociti
LEUCOCITOSI -> troppi, sono simbolo di un infezione (20'000-40'000 per mm)
LEUCEMIA -> alto numero ma è una proliferazione neoplastica delle cellule staminali
FORMULA LEUCOCITARIA= rapporto percentuale tra i diversi globuli bianchi
- 20-35% linfociti
- 50-70% neutrofili
- 2-8% monociti
- 2-4% acidofili o eosinofili
- 0-1% basofili
Ruolo: risposta immunitaria
Immunità aspecifica: risposta tramite fagocitosi, è indipendente dal patogeno ed è la prima risposta
Immunità specifica: risposta solo per quel patogeno, di tipo
citotossica quando entrano in azione i linfociti T che distruggono le cellule patogene mentre è di tipo normale quando entrano in azione i linfociti B che formano anticorpi
PROPRIETA':
- Movimento ameboide
- Chemiotassi: richiamo da parte di certe sostanze
- Diapedesi: uscita dei globuli bianchi dal vaso -> i linfociti possono rientrare in circolo, granulociti e monociti no
CLASSIFICAZIONE:
- granulociti: con granulazioni citoplasmatiche
- Granulociti/polimorfonucleati: nucleo con forma variabile infatti presenta dei lobi dimeri uniti da ponti di cromatina. Presentano nel citoplasma dei granuli di composizione diversa
- Granulociti neutrofili
- Granulociti eosinofili o acidofili
- Granulociti basofili
- agranulociti: privi di granulazioni citoplasmatiche
- Monociti
- Linfociti
NEUTROFILI
Cellule tondeggianti con nucleo plurilobato (3-5 lobi) uniti da ponti di cheratina
Drumstick (prolungamento piccolo del lobo) nelle donne rappresenta l'x silente
Difesa
aspecifica -> primi che arrivano: azione di fagocitosi. Si autoeliminano dopo la distruzione del patogeno senza entrare in circolo.- Azzurrofili: contengono enzimi lisosomiali --> degradazione
- Secondari: azione antibatterica
- Terziari: enzimi gelatinasi -> sciolgono il connettivo amorfo
- Rilasciano ISTAMINA= sostanza con effetto vasodilatatore (=vasi più permeabili quindi avviene più
b. Rilasciano EPARINA= liberata nel connettivo, funge da anticoagulante quindi fluidifica facilitando il movimento cellulare
Mastociti e basofili contengono entrambi eparina ma non sono parenti infatti derivano da cellule diverse
AGRANULOCITI
Non hanno granulazione
Due tipi di cellule: linfociti e monociti
Funzioni:
a. diventano cellule del connettivo diventando macrofagi quindi fanno fagocitosi
b. Liberano delle sostanze immunitarie per risposta citoplasmatica
LINFOCITI
In circolo per il corpo sono quiescenti
Nucleo tondeggiante con cromatina fortemente condensata. Occupa praticamente tutto il corpo cellulare ed è circondato da un orletto citoplasmatico dove possiamo vedere granulazioni azzurrofile.
i. B: escono dal midollo già maturi e funzionali. Negli organi linfoidi secondari producono plasmacellule (l'anticorpo) dopo aver incontrato l'agente patogeno.
Risposta di tipo umorale
Hanno recettori per le IGG o le IGM e si
attivano dopo il legame con un antigene batterico
T: dal midollo escono inattivi -> si devono stazionare in un organo preciso per specializzarsi (nel timo)
Determinano la morte della cellula patogena
Nucleo tondeggiante con piccolo alone citoplasmatico
Si dividono in citotossici (provocano la lisi del patogeno) e T helper (stimolano la proliferazione di linfociti B)
NK: in grado di reagire con tutte le cellule: non sono specifici
MONOCITI
Presentano un nucleo reniforme che si colora debolmente
Forma tondeggiante/ovale con citoplasma abbondante
PIASTRINE (1%)
Non sono cellule ma frammenti cellulari (provenienti dal midollo con la frammentazione del megacariocita)
Biconvesse e caratterizzate da una zona scura chiamata cromomero che contiene granuli specifici per l'attività e una zona intorno più chiara costituita da microtubuli ad anello che danno la forma
Sono i primi elementi che entrano nel vaso in caso di rottura andando a legarsi con le fibre collagene
dell'endotelio portando alla formazione del coagulo. Sono tra le 200.000-300.000 per mm3.
APPARATO LINFATICO
Vasi linfatici che hanno la funzione di accompagnare l'apparato circolatorio ed evitano che si formi del liquido in eccesso che non riesce a rientrare nel vaso sanguigno. La linfa si raccoglie nei vasi linfatici (prima capillari linfatici poi in vasi di maggior calibro) e circola subendo passaggi di filtrazione attraverso i linfociti.
TESSUTO MUSCOLARE
Caratteristiche
Capacità di contrazione dovuta da filamenti di proteine specializzate.
A. Tessuto muscolare striato -> alternanza di bande chiaro-scure trasversali all'asse delle fibre. Diviso in scheletrico e cardiaco.
B. Tessuto muscolare liscio -> non presenta bande. È costituito da cellule di forma allungata chiamate fibre/fibrocellule perché ha un asse trasversale più corto dell'asse longitudinale.
Proprietà delle fibre -> contrattili grazie alle proteine actina e miosina ATP.
idrolizzata diventa ADP + P che libera calore e sprigiona energia dall'idrolisi
Sono:
- Eccitabili= reagiscono a stimoli nervosi
- Estensibili= si allungano quando vengono tirate
- Elastiche= tornano alla forma originale
Capacità di rigenerazione del tessuto muscolare:
Legata alla funzione delle cellule staminali satelliti che si differenziano nel caso di lesione poco grave.
Se la lesione è più grave viene sostituita da tessuto connettivo cicatriziale (per lo scheletrico)
Cellule staminali capaci di rigenerarsi ma limitatamente (per il cardiaco)
Cellule staminali con elevata capacità di divisione mitotica (per il liscio)
Fibrocellula
Forma cilindrica
Spessore di 10-100 µm a seconda del muscolo
Polinucleate con nuclei numerosi presenti in periferia --> È un sincizio perché durante lo sviluppo embrionale si fondono i mioblasti
Nucleo= posizione ipolemmale: appena sotto la membrana
Innervate da motoneuroni e riceve una terminazione nervosa
che costituisce una giunzione neuromuscolare chiamata placca motrice. Intervallate da tessuto connettivo epimisio che avvolge un certo numero di fibrocellule. L'endomisio si trova tra una fibra e l'altra. Lunghe tanto quanto il muscolo o, per i muscoli più lunghi, vengono legate dall'endomisio più fibre. BANDEGGIATURA dovuta alla disposizione parallela delle miofibrille. Nel citoplasma si trovano le MIOFIBRILLE a forma cilindrica con asse longitudinale parallelo lunghe come la fibrocellula. Le miofibrille riempiono tutto il citoplasma che si posiziona appena sotto la membrana plasmatica. Le bande delle miofibrille sono sovrapposte alle bande delle miofibrille vicine --> disposizione a registro. Sarcolemma = membrana basale che circonda la fibra. Sarcoplasma = citoplasma, al cui interno sono presenti: Reticolo sarcoplasmatico, Miofibrille, Mitocondri: molto numerosi, Apparato di Golgi: posizione perinucleare. Sarcomero = unità che si ripete sempre uguale che.giustifica la bandeggiatura. Si trova tra due linee Z
Banda scura: banda A (anisotropa), comportamento dei corpi sottoposti a certi eventi fisici
Banda H: zona chiara centrale alla banda A. è attraversata dalla linea M (più scura)
Banda chiara: banda I (isotropa), evento trasmesso ugualmente in tutti i punti del corpo
Linea Z: linea scura che separa la banda I in due semi-bande I
Sarcomero formato da: semi-bande I, banda A, banda H, linea M, delimitato dalle linee Z
Lunghezza sarcomero: a riposo 2,3 µm, in contrazione 1 µm e i filamenti spessi scorrono sopra quelli sottili
Miofibrille e miofilamenti
Le miofibrille sono le responsabili della contrazione che è a opera del calcio contenuto --> rappresentano l'APPARATO CONTRATTILE della fibra
Il REL ha rapporti stretti con le miofibrille infatti ne sono circondate
MIOFIBRILLA: costituita da strutture allungate= miofilamenti --> la loro organizzazione forma le varie bande
MIOFILAMENTO: costituito da proteine
filamentoseComposte da miofilamenti e altre proteineMiofilamento sottile
- Spessore 5 nm, lunghezza 1 μm
- Composto da due filamenti di actina: actina globulare (G-actina) formando actina filamentosa (F-actina)
- La G-actina si lega testa-coda quindi è polarizzata
I solchi presenti tra i due filamenti accolgono la Tropomiosina: proteina filamentosa costituita da due subunità avvolte da α-elica. È più corta della F-actina quindi più molecole di tropomiosina si legano
Ad ogni miofilamento sottile si associa una molecola proteica, la Troponina: formata da 3 subunità glomerulari
- T= sito di legame per la tropomiosina
- C= sito di legame per Ca
- I= sito di legame per la actina
Miofilamento spesso
- Composto da miosina (a forma di mazza da golf)
- 2 teste globulari (verso le estremità, legano actina e ATP). Ha attività ATP-plastica ovvero idrolizza ATP in ADP+P liberando energia. Le teste
sporgono dal filamento ad elicoide e sono in grado di flettersi ovvero divariare l'angolo che hanno con la coda.
Coda filamentosa creata da avvolgimento ad alfa elica delle porzioni C-terminali. (verso il centro=tratto nudo del filamento spesso)
2 regioni cerniera: parti del filamento che fungono da punti di snodo che le permettono di muoversi
Rapporto tra i due filamenti
Banda I solo filamenti sottili
Banda A solo filamenti spessi e porzioni di filamenti sottili sovrapposti ad essi
Banda H corrisponde alla coda del filamento spesso
Linea M zona di contatto tra filamenti spessi adiacenti. Contiene proteine che mantengono la giusta posizione del filamento
Linea Z lega i sarcomeri adiacenti; si ancorano i filamenti sottili ai filamenti spessi