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Estratto del documento

PLASMACELLULE

Linfociti T: appartengono ad almeno 2 distinte popolazioni: alcuni esprimono CD3, altri CD4.

T.HELPER: produttore di citochine coordinano l'intera risposta dell'organismo verso l'aggressore. Alcune sono fattori di crescita per gli stessi helper, altre citochine stimolano i linfociti B a proliferare ed evitare plasmacellule (potenziano la risposta anticorpale), altre ancora stimolano le cellule del midollo osseo e infine alcune citochine producono cellule NK durante il differenziamento acquisiscono degli antigeni di superficie che gli permettono di riconoscere il not self.

Tutte le cellule dell'organismo derivano dallo zigote tutte le cellule hanno lo stesso genoma, tutte le cellule esprimono l'MHC di classe primario. Le cellule NK sanno riconoscere le MHC di classe prima self, che possiedono anche loro se la cellula toccata dall'NK non ha l'MHC di classe giusta, le NK sono subito mandate in

apoptosi.

PIASTRINE:➔non sono cellule, sono frammenti di citoplasma di una grossa cellula che non abbandona mai ilmidollo osseo.

Le piastrine hanno una porzione centrale ripiena di granuli, che contengono varie sostanze, tra cui ilFIBRINOGENO, la SEROTONINA, ATP e ione calcio.

Sono coinvolte nei fenomeni di emostasi l'endotelio libera delle prostaglandine che sono dei→potenti inibitori delle piastrine, se l'endotelio manca (esempio per un taglio o per una patologia comel'aterosclerosi) viene meno l'effetto inibitorio e si espone il collagene, per il cui le piastrine hannorecettori attivatori le piastrine si attivano nel giro di secondi e contraendosi espellono i loro granuli→per esocitosi. Le piastrine attivate formano uno strato di piastrine (TROMBO BIACNO) che colmaprovvisoriamente il varco nell'endotelio puograve; arrestare temporaneamente la fuoriuscita di sangue.→Nella nuova membrana esposta sono incastonate delle proteine: FATTORI

DELLA COAGULAZIONE. Le piastrine sanno poi produrre fattori di crescita per l'endotelio, il quale ricresce sopra al coagulo. EMATOPOIESI: Studia i meccanismi con i quali nel midollo osseo sono prodotti i diversi tipi di cellule mature del sangue. Tutte le cellule del sangue derivano da una cellula staminale multipotente: esprime un antigene: CD34. TESSUTO MUSCOLARE: Le proteine contrattili in questi tessuti consentono il movimento in base all'organizzazione di queste proteine. Si distinguono: 1. Tessuto muscolare STRIATO: ACTINA e MIOSINA si organizzano ordinatamente costruendo strutture interne chiamate MIOFIBRILLE, in cui i filamenti actinici si dispongono a banda alternandosi a quelli miosinici creando un cristallo proteico per tutta la lunghezza del filamento. Poiché le proteine si dispongono ordinatamente, si nota una striatura trasversale che corrisponde alla disposizione delle proteine contrattili. Si divide a sua volta in: - Striato SCHELETRICO: muscolaturavolontaria;- striato CARDIACO o MIOCARDIO: muscolatura del cuore. 2. tessuto muscolare LISCIO: contiene stesse quantità di actina e miosina, ma sono sfuse, non avendo questo rigoroso ordine spaziale non presentano striature trasversali. Questo tessuto o forma dei fascetti (come erettori del pelo) o, più spesso, formano delle lamelle, che costituiscono la muscolatura involontaria di tutti i visceri cavi la loro contrazione coordinata genera la peristalsi. MUSCOLARE STRIATO SCHELETRICO: ● in sezione longitudinale è costituito da elementi, non cellule (troppo grandi) SINCIZI: enormi edifici multinucleati, che si sono formati nella vita embrionale da cellule staminali chiamate MIOBLASTI, i quali, quando hanno iniziato a differenziarsi si sono allineati uno dietro l'altro per poi fondersi tra loro generando il MIOTUBO, per poi fabbricare le MIOFIBRILLE dentro il miotubo occupano il grosso del volume del citoplasma, portando i nuclei in superficie. Si sonoformati così grossi cilindrimultinucleati che sono chiamati propriamente FIBRE MUSCOLARI STRIATE SCHELETRICHE. Si formano BANDE A e BANDE I se la fibra si tagliasse trasversalmente si vedrebbe la superficie della fibra, con i nuclei disposti nel citoplasma periferico, e diversi puntini che corrispondono alle miofibrille. Si usano dei nomi per designare le strutture delle fibre: - la membrana plasmatica si chiama SARCOLEMMA; - il citoplasma SARCOPLASMA; - il REL si chiama RETICOLO SARCOPLASMATICO. (dal libro:) i muscoli scheletrici del corpo sono costituiti da fascetti muscolari a loro volta costituiti da FIBRE MUSCOLARI: unità sinciziali derivanti dalla fusione delle cellule. Le fibre sono strutture polinucleate con aspetto cilindrico e diametro variabile, rivestite da una membrana plasmatica: SARCOLEMMA rivestito da una membrana basale costituita da proteine, polisaccaridi e un intreccio di fibre reticolari. All'interno delle fibre muscolari il citoplasma(SARCOPLASMA) contiene numerosi mitocondri, apparati di golgi, reticolo sarcoplasmatico (REL), glicogeno e mioglobina. La maggior componente della fibra muscolare è rappresentata dalle MIOFIBRILLE: costituite dall'assemblaggio di filamenti contrattili le bande chiare/scure delle miofibrille sono disposte sullo stesso piano caratteristica striatura trasversale apprezzabile al microscopio. Le fibre muscolari sono più o meno lunghe in base al muscolo. Nella costituzione di un muscolo le fibre muscolari sono tenute assieme da tessuto connettivo. La capsula di connettivo fibrillare denso che avvolge il muscolo nel suo complesso è l'EPIMISIO da cui si dipartono sottili setti di connettivo: PERIMISIO, che circonda ciascun fascetto muscolare. Dal perimisio si stacca una sottile trama di connettivo reticolare che forma l'ENDOMISIO e riveste le singole fibre muscolari. Il punto di contatto tra tessuto muscolare e tendine: GIUNZIONE MIOTENDINEA.muscolo scheletrico è riccamente vascolarizzato ed innervato grazie a vasi arteriosi, venosi, linfatici e nervi arrivano al muscolo per distribuirsi alle singole fibre muscolari. →SARCOMERO: ➔il sarcomero è l'unità morfofunzionale della miofibrilla. Ciascuna miofibrilla presenta un'alternanza di BANDE CHIARE e SCURE BANDE A (scure) e →BANDE I (chiare). La banda I presenta al centro una linea detta Z che divide la banda in 2 emibande il tratto →compreso tra 2 linee Z consecutive: SARCOMERO ogni sarcomero è costituito da un'emibanda I, →una banda A e dall'emibanda I adiacente. La banda A presenta al centro una zona più chiara: banda H o STRIA di HENSEN suddivisa a sua →volta da una linea scura centrale: LINEA M. filamenti di ACTINA e MIOSINA: ➔i filamenti di actina sono detti filamenti sottili, è composto da 2 catene di monomeri di G-ACTINA (proteina globulare) si aggregano formando catene simili a file di

perle: F-ACTINA, che a 2 a 2 si→avvolgono ad elica per formare il filamento di actina.

Il filamento di actina sarcomerico presenta proteine accessorie: TROPONINA e TROPOMIOSINA.

La troponina è formata da 3 subunità proteiche:

  • subunità T legata alla tropomiosina, è una proteina filamentosa che si avvolge sul→● filamento di actina e la stabilizza;
  • subunità I legata all’actina;→●
  • subunità C capace di legare lo ione calcio.→●

In assenza di contrazione la tropomiosina copre i siti utili al legame della miosina espressi sul filamento di actina.

I filamenti di miosina sono detti filamenti spessi, sono composti dall’assemblaggio di più molecole di miosina (MIOSINA I).

Il filamento di miosina presenta:

  • un tratto centrale: banda H liscio, formato dalla disposizione coda/coda delle molecole di→● miosina lungo la linea M;
  • 2 tratti con ponti trasversali che corrispondono alle porzioni laterali più scure.
della banda A
Organizzazione dei filamenti nel sarcomero: la particolare disposizione dei due filamenti è responsabile delle diverse densità che si trovano all'interno del sarcomero. I filamenti di actina si ancorano alle linee Z e da qui si dirigono verso il centro del sarcomero, senza però raggiungerlo si arrestano al confine tra banda H e parte laterale della banda A. I filamenti di miosina, invece, occupano tutta la lunghezza della banda A. Quindi: - la banda I contiene solo filamenti sottili è la parte meno densa del sarcomero; - la banda H contiene solo filamenti spessi densità maggiore della banda I ma minore rispetto alle parti laterali della banda A; - le parti laterali dei dischi scuri contengono entrambi i filamenti parte più densa. La corretta posizione ed intersezione dei filamenti è garantita da proteine accessorie: TITINA o CONNECTINA: stabilizza la posizione di entrambi i filamenti è tesa dalla.linea M→ alla linea Z;NEBULINA: avvolge e stabilizza il filamento di actina; DISTROFINA: collega le miofibrille tra loro ed al sarcolemma. Fa parte di un complesso molecolare che partecipa alla formazione del COSTAMERO collega le miofibrille al→sarcolemma e alla matrice extracellulare sincronia della contrazione + protezione del→sarcolemma (per stress meccanico della contrazione). Alterazioni di queste molecolepossono portare a delle patologie note come DISTROFIE MUSCOLARI.Reticolo sarcoplasmatico:
➔è una specializzazione del reticolo endoplasmatico lisciocon funzione di accumulo di ioni calcio.è costituito da tubuli longitudinali disposti parallelamentealle miofibrille, in corrispondenza del confine tra banda A ebanda I confluiscono in una formazione trasversale dicalibro maggiore che circonda ogni miofibrilla: CISTERNATERMINALE.Nei mammiferi al confine tra banda A e banda I si trova unacoppia di cisterne terminali in cui si

inserisce un'invaginazione del sarcolemma: TUBULO T.L'insieme di due cisterne terminali e il tubulo T compreso tra loro: TRIADE DI PORTER E PALADE (ogni sarcomero è dotato di 2 triadi) passaggio di informazioni dal tubulo T alle cisterne terminali→le cisterne, quando così attivate, rilasciano ioni calcio nel sarcoplasma si legano alla subunità C→ →della troponina portando alla liberazione dei siti attivi sul filamento sottile contrazione del→sarcomero. La triade trasforma segnali elettrici in eventi meccanici.

PLACCA MOTRICE (o sinapsi neuromuscolare o giunzione neuromuscolare):➔è una specializzazione che consente il passaggio dell'impulso elettrico dalla terminazione nervosa

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
39 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aurora_____ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Bani Daniele.