Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Forme di stato e forme di governo
Per forma di stato si intende il rapporto che si instaura tra governanti (stato-apparato) e i governati (stato-comunità). Avremo differenti forme di stato a seconda del rapporto tra di loro instaurato. Le forme di stato solitamente elencate seguono il criterio storico-evolutivo e sono:
- Forma di stato feudale: composto da una pluralità di società particolari con numerosi e svariati interessi generali, da tanti territori a sé stanti, patrimonio del sovrano e dei vari feudatari, i quali cercano di perseguire i propri interessi all'interno del loro territorio. Non si ha, quindi, un interesse seguito da tutti ma tanti interessi particolari.
- Forma di stato assoluto: si configura come un apparato autoritario con al vertice un monarca che in sé racchiude tutti i poteri ed esprime degli interessi dei sudditi. Una forma razionalizzata di stato assoluto è lo stato di polizia, dove l'obiettivo è di...
La forma di governo è il modo in cui le funzioni dello Stato sono distribuite ed organizzate fra i diversi organi costituzionali. Avremo differenti forme di governo a seconda dei modi in cui le funzioni sono distribuite ed organizzate. Le più importanti sono:
- Forma di governo parlamentare: è caratterizzata dal rapporto di fiducia tra le Camere ed il Governo. Quest'ultimo è necessario per poter iniziare a svolgere l'attività di indirizzo politico del Governo e per poter poi rimanere in carica. Il principio di separazione dei poteri è, quindi, in questa forma di governo attenuato.
- Forma di governo presidenziale: il Capo dello Stato si vede affidate sia la funzione esecutiva che l'attività di indirizzo politico (es: USA). La separazione dei poteri è relativamente rigida.
- Forma di governo direttoriale: prevede un
organo collegiale (il Direttorio), che viene eletto per 4 anni dalle Camere riunite in Assemblea Federale, al quale è affidata la suprema autorità di governo della Confederazione (es: Svizzera). Il Presidente della Confederazione è eletto per un anno tra i membri del Consiglio. Ciascun componente del Consiglio svolge funzioni di governo.
Forma di governo semi-presidenziale: è la perfetta commistione tra la forma di governo parlamentare e quella presidenziale (es: Francia).
LA COSTITUZIONE
La Costituzione può essere intesa in senso formale o in senso materiale.
FORMALE: è il documento in cui vengono raccolte le norme costituzionali. Essa ha una posizione di supremazia nei confronti delle altre fonti.
MATERIALE: è quella a cui faceva riferimento Costantino Mortati. È intesa come quel nucleo essenziale di fini e di forze che regge ogni singolo ordinamento.
Solitamente quando si parla di Costituzione si fa riferimento alla Costituzione formale.
al vero e proprio documento. Una Costituzione può essere modificata tramite un procedimento aggravato nel caso di costituzione rigida o ordinario nel caso di costituzione flessibile. La Costituzione italiana è rigida, quindi per essere modificata necessita di un procedimento aggravato. Esistono, però, 2 tipi di limiti a tale modifica: - Limiti derivanti dal diritto positivo: possono essere espliciti (è il caso dell'art.139 secondo cui la forma repubblicana è immodificabile) o impliciti quando non sono espressi ma sono desumibili (es: non possono essere modificati il principio democratico, i diritti inviolabili, il principio di uguaglianza). - Logici: derivano da un ragionamento logico (es: immodificabilità delle norme che stabiliscono i metodi di revisione costituzionale). Le Costituzioni possono essere distinte secondo vari criteri. Si distingue tra: - Costituzione scritta: c'è un testo scritto che racchiude tutte le leggicostituzionali.- Costituzione consuetudinaria: non c'è un documento che racchiuda tutte le norme costituzionali ma sono singole leggi che regolano particolari rapporti perché l'assetto costituzionale è in gran parte regolato dalle norme consuetudinarie (es: Gran Bretagna).
Guardando al procedimento da seguire per modificare la Costituzione si distingue tra:
- rigida: quando per essere modificata è necessario un procedimento aggravato ad hoc (la semplice legge ordinaria non può apportare modifiche). Le costituzioni rigide devono necessariamente essere scritte. Es: la Costituzione italiana.
- flessibile: quando può venire modificata da semplici fonti primarie, seguendo il procedimento di formazione di una legge ordinaria (es: Statuto albertino). Le costituzioni flessibili per eccellenza sono quelle non scritte.
Tenendo conto, invece, delle materie disciplinate si distingue tra:
- costituzione lunga: disciplina non solo la materia
costituzionale ma anche altre materie.
Costituzione corta: disciplina solo la materia costituzionale (es: USA).
Altra distinzione può essere fatta tra:
- Costituzione bilancio: intende dare una forma giuridica ad una realtà sociale già esistente.
- Costituzione programmatica: fissa nuovi obiettivi da raggiungere e gli strumenti idonei allo scopo.
Ultima distinzione va fatta tra:
- Costituzione ottriata: quando viene concessa dal sovrano ai suoi sudditi.
- Costituzione votata: quando è di emanazione popolare, redatta e approvata dai rappresentanti del popolo.
La Costituzione italiana è scritta, rigida, convenzionale (in quanto non promanò da un unico partito ma dall'accordo di tutte le forze politiche dell'epoca) e votata. La redazione del progetto di costituzione venne concluso il 31/01/1947 e votato e discusso dall'intera Assemblea costituente fino al 22/12/1947. Promulgata dal Capo provvisorio dello Stato il 27/12/1947.
entrata in vigore il 1/01/1948. I caratteri dello Stato italiano si ritrovano in più punti della Costituzione:- È uno Stato repubblicano (art.1, comma I).
- È uno Stato democratico (art.1): pur permanendo la distinzione tra governanti e governati, i primi vengono posti in continuo collegamento con i secondi affinché l'attività di governo risponda alle esigenze del popolo. Gli strumenti per realizzare il principio democratico sono la democrazia rappresentativa (il popolo partecipa indirettamente tramite i propri rappresentanti che elegge; il Governo deve avere la fiducia del Parlamento ai sensi dell'art.94), la democrazia diretta (mediante referendum abrogativi, costituzionali, di creazione, modifica e fusione territoriale dei comuni; iniziativa popolare delle leggi; petizione), democrazia decentrata o pluralista (il popolo demanda ai partiti politici o ai sindacati l'attività politica).
- È uno Stato fondato sul lavoro, che
concorre al progresso materiale o spirituale dei singoli.
È uno Stato sociale. È infatti compito dello Stato intervenire nei rapporti economici per il benessere dei cittadini.
È uno Stato parlamentare.
È uno stato decentrato. La Repubblica è una e indivisibile ma vengono riconosciute le autonomie locali quali Comuni, Province, Regioni ed enti autonomi, cui vengono attribuiti poteri e funzioni.
È uno stato non confessionale. La Costituzione attribuisce libertà religiosa ed eguale libertà di tutte le confessioni religiose in quanto di natura è uno Stato laico.
È uno Stato aperto alla comunità. Si è impegnato, infatti, ad uniformare il suo ordinamento alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute, a disciplinare la condizione giuridica dello straniero, a ripudiare la guerra in condizione di parità con gli altri stati.
IL SISTEMA DELLE FONTI
Per produrre diritto è
È necessario far riferimento ad una fonte. Le fonti del diritto sono quegli atti o fatti mediante i quali vengono poste le norme giuridiche dell'ordinamento. La fonte del diritto è costituita da un aspetto formale, rappresentato dal fatto che per arrivare alla forma finale si è seguito un determinato procedimento, un aspetto sostanziale, rappresentato dalle disposizioni che si sono scritte per arrivare alla forma finale, un aspetto contenutistico rappresentato dalla norma giuridica che si desume. Una prima essenziale distinzione va fatta tra:
- FONTI SULLA PRODUZIONE: sono quelle fonti che determinano gli organi e le procedure di formazione del diritto, delle fonti di produzione. (principali esempi: art.138 = fonte sulla produzione che spiega come si forma la legge costituzionale, l'art.70 per la legge ordinaria, l'art.76 per la legge delegata, l'art.77 per il decreto-legge, l'art.87 per i regolamenti governativi, l'art.75 per il referendum
FONTI DI PRODUZIONE: sono gli atti a cui l'ordinamento riconosce l'idoneità a produrre diritto oggettivo nell'ordinamento giuridico. Tali fonti-a