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ECONOMIA CHIUSA
Finora abbiamo esaminato tre delle componenti della domanda aggregata (G+I+C+X-M): i consumi C, gli investimenti I, la spesa pubblica G. In sintesi possiamo dire che:
La spesa desiderata per investimenti (I) dipende dalle scelte delle imprese di ampliare la capacità produttiva, ammodernare gli impianti sostituendoli con nuovi e più efficienti, introdurre nuovi prodotti o investire per potenziare le reti commerciali ed espandere così il proprio mercato. La domanda attesa è certamente un elemento determinante delle decisioni di investimento delle imprese. Non possiamo ritenere, invece, che le variazioni del tasso di interesse abbiano una influenza sistematica sul volume degli investimenti effettuati dalle imprese. Poiché la spesa desiderata per investimenti è indipendente dal livello del reddito corrente, nella determinazione del livello di equilibrio del reddito corrente essa può essere considerata come data. La domanda di
investimento è, da questo punto di vista, una componente autonoma della domanda: Id = I
La spesa desiderata per consumi (C) dipende dal reddito disponibile corrente (Yd), e da un insieme di altri fattori che possiamo considerare indipendenti da esso e che, presi nel loro insieme, abbiamo chiamato componente autonoma del consumo. Si noti che autonoma significa anche qui indipendente dal reddito corrente. Il consumo desiderato è dunque una funzione crescente del reddito disponibile corrente più una componente autonoma: dC = C+cYd dove 0 < c < 1, è la propensione marginale al consumo, e Yd è il reddito disponibile.
Per quanto riguarda le decisioni del settore pubblico (G), siamo giunti alla conclusione che quelle riguardanti l'acquisto di beni e servizi finali (G) e i trasferimenti a favore di famiglie e imprese (Tr) possono essere considerati indipendenti dal reddito corrente. Il livello delle imposte (T) dipende invece da due componenti: una è
indipendente dal livello del reddito e una è una funzione crescente del livello del reddito. Perciò: dG = G__Tr = Tr_T = T + tY dove 0 < t < 1 è l'aliquota marginale di imposta, considerata costante. In riferimento a una economia chiusa (che non ha rapporti con l'estero), la domanda aggregata può essere rappresentata come segue: dE = C + I + G = C+cYd+I+G Possiamo ora stabilire da cosa dipende il reddito disponibile, pari al reddito distribuito più i trasferimenti meno le imposte: Yd = Y+Tr-T = Y + Tr – T-tY = (1-t)Y+Tr-T Sostituendo questa espressione nella funzione del consumo otteniamo: dC = C + c(1-t)Y+cTr-cT Raggruppiamo le componenti autonome delle imposte dei trasferimenti (moltiplicati per la propensione al consumo) e del consumo in un'unica voce: Ca = C+cTr+cT La funzione del consumo diventa: C = Ca+c(1-t)Y E la domanda aggregata diventa: E= Ca+c(1-t)Y+ I+G Infine, raggruppandotutte le componenti autonome sotto la voce A = Ca+I+G La domanda aggregata può essere espressa come E = c(1-t)Y+A Date le componenti autonome, la propensione marginale al consumo c e l'aliquota marginale di imposta t, la domanda aggregata è una funzione crescente del livello corrente del reddito. Determinazione algebrica del livello di equilibrio del reddito Perché vi sia equilibrio, il reddito prodotto deve essere pari alla domanda aggregata: se il reddito è inferiore alla domanda aggregata significa che le imprese non producono a sufficienza per soddisfare la domanda. E = c(1-t)Y+A DOMANDA AGGREGATA Y = E CONDIZIONE DI EQUILIBRIO Y = c(1-t)Y+A trasformo Y-c(1-t)Y = A trasformo (1-c(1-t))Y = A trasformo Y = A / (1-c(1-t)) LA FUNZIONE DEL RISPAMIO Vi sarà un equilibrio in economia chiusa quando il risparmio sarà sempre uguale agli investimenti. Dalla contabilità nazionale sappiamo che il risparmio S è: S = Y - C - G Occorre orapassare dalla definizione al risparmio desiderato: Sd - Cd - Gd = Y _ _d Gd
Sapendo che C = c(1-t)Y-Ca e che = G
la funzione del risparmio desiderato è: _ _ _ _dS = Y- c(1-t)Y-Ca - G = (1-(c-t))Y-(Ca+G)
In equilibrio, quando cioè Y=E, il risparmio desiderato è uguale all’investimento desiderato
Sd d= ISd-Id= Y-E= variazione non desiderata delle scorte
Moltiplicatore del reddito in economia chiusa
Riprendendo l’espressione
1 _ _ _ _ _Ye = _______ x A dove A = Ca+ I+G
1-c(1-t)
Definiamo che la variazione del livello di equilibrio della produzione è un multiplo della variazione della componente autonoma della domanda aggregata. Per questo motivo, l’espressione risulta
1 _ 1ΔYe = _______ ΔA in cui ______ è il moltiplicatore del reddito in economia chiusa
1-c(1-t) 1-c(1-t)
UD 5ECONOMIA APERTA
Determinanti delle importazioni (M)
Le importazioni aumentano all’aumentare della domanda per consumi, investimenti, spesa pubblica ed esportazioni.
Se indichiamo con Z la spesa finale desiderata otteniamoZ = C+I+G+X
.
Le importazioni pertanto aumentano all'aumentare di Z secondo un coefficiente che definiamo propensione marginale all'importazione (m) M = mZ
con m<1.
Determinanti delle esportazioni
Le esportazioni dipendono dal reddito dei paesi destinatari delle esportazioni stesse, pertanto dalla domanda mondiale.
DOMANDA AGGREGATA IN ECONOMIA APERTA
Sappiamo che la domanda aggregata è la spesa desiderata per i beni e servizi prodotti all'interno (economia chiusa): E= C+I+G+X-M
.
Poiché la spesa complessiva, che include tutti i beni prodotti sia all'interno che all'esterno, è: Z= C+I+G+X
e contiene anche le importazioni, è immediato che E=Z-M
.
E poiché M=mZ
allora E=Z-M = Z-mZ= (1-m)Z = (1-m)(C+I+G+X)
.
Utilizzando le nozioni viste precedentemente sulla composizione dei consumi abbiamo C= c(1-t)Y+Ca
.
Poiché G, I e X sono componente autonoma avremo E = (1-m)(c(1-t)Y+A)
.
REDDITO DIEQUILIBRIO IN ECONOMIA APERTA
Si esprime: Y= E = (1-m)(c(1-t)Y+A) da cui :1 _ 1Y = (1-m)A e (1-c(1-t)(1-m))
è il moltiplicatore del reddito in economia aperta
Domanda aggregata, reddito di equilibrio e saldo della bilancia commerciale
Il saldo della bilancia commerciale corrisponde alla differenza tra esportazioni e importazioni (BC=X-M).
Tale differenza è anche definita esportazioni nette.
Abbiamo visto che, mentre le esportazioni sono indipendenti dal livello del reddito (in una piccola
economia aperta), le importazioni variano in base al livello della spesa desiderata complessiva.
Per verificare l'influenza sulla BC del reddito e della domanda aggregata occorre esprimere le
importazioni con la seguente relazione:
M = (m/(1-m))Y
Data la propensione marginale all'importazione m, le importazioni aumentano all'aumentare del
reddito perché una parte della spesa desiderata generata da ogni aumento del redditovienesoddisfatta dalle importazioni. A questo punto la BC diventa:BC=X-M = X-(m/(1-m))Y
BILANCIA DEI PAGAMENTI
La bilancia dei pagamenti registra tutte le transazioni fra residenti e non residenti; le transazioni possono essere: partite correnti, movimenti di capitale o variazioni delle riserve ufficiali.
Partite correnti: comprendono tutte le transazioni tra residenti e non residenti che riguardano merci, servizi, redditi e trasferimenti;
Movimenti di capitali: si riferiscono a transazioni finanziari con l'estero.
Variazioni delle riserve ufficiali: riguardano le variazioni delle attività in valuta diverse dall'euro e in oro detenute dalla Banca Centrale Europea e da quelle nazioni; la voce errori e omissioni è attribuita agli errori e alle mancate registrazioni.
Registrazioni della bilancia dei pagamenti
- Esportazioni 18.113
- Importazioni -17.353
Saldo delle partite correnti (CA) 760
- Investimenti diretti 4.267
- Investimenti di
deflusso netto di fondi. Il portafoglio è di -7.640. Il saldo dei movimenti di capitali è di -3.373. Il saldo globale delle bilancia dei pagamenti (BP = CA + MC) è di -2.613. Le variazioni delle riserve ufficiali (∆RU) sono di 484. Gli errori e le omissioni sono di 2.129. Spiegazione: - Tutte le transazioni che comportano un pagamento a favore di non residenti sono voci del passivo e hanno segno negativo. - Tutte le transazioni che comportano un pagamento a favore di residenti sono voci dell'attivo e hanno segno positivo. - Il saldo delle partite correnti (CA) è la somma dei saldi di tutte le voci delle partite correnti. - Il saldo dei movimenti di capitali (MC) è la somma dei saldi di tutte le voci dei movimenti di capitali. - Il saldo globale della bilancia dei pagamenti (BP) è dato dalla somma del saldo delle partite correnti e del saldo dei movimenti di capitali (BP = CA + MC). - Il saldo globale esprime il risultato complessivo delle transazioni tra residenti e non residenti. - Un saldo negativo corrisponde a un deflusso netto di fondi, mentre un saldo positivo corrisponde a un deflusso netto di fondi.afflusso netto di fondi. Un saldo globale negativo riduce di altrettanto le riserve ufficiali, mentre un saldo positivo le accresce di altrettanto. In assenza di errori o omissioni nelle registrazioni delle transazioni internazionali, una riduzione delle riserve ufficiali compensa un disavanzo globale della bilancia dei pagamenti, mentre un aumento delle riserve compensa un avanzo globale della bilancia. In caso però vi sia un importo nella voce errori e omissioni, questa va detratta dal saldo globale, e la variazione rimanente sarà la variazione delle riserve ufficiali (a segno opposto rispetto al saldo globale).
In espressione BP+ΔRU=0 perché si annullano.
In caso di errori e omissioni BP+ΔRU+errori e omissioni=0.
Saldo partite correnti e variazione posizione netta sull'estero (PNE)
PNE= posizione netta sull'estero
PNE= attività – passività sull'estero
ΔPNE= Δattività – Δpassività
sull'esteroMC>0 indica un afflusso netto di capitali durante l'anno. Le passività estere aumentano
MC<= indica un deflusso netto di capitali durante l'anno. Le attività estere aumentano
ΔRU<0 durante l'anno, la BC acquisisce attività estere (valute). Le attività estere aumentano.
ΔRU>0 durante l'anno, la BC cede attività estere (valute). Le attività estere diminuiscono.
In conclusione CA+MC+ΔRU=0 (in assenza di errori e omissioni)
CA=-MC- ΔRU=ΔPNE
Mercato valutario e cambi