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I MODELLI DELL'APPARTENENZA (SCHEMA)
Le Res, classificazione delle cose in funzione dei soggetti cui appartengono (Giustiniano) :
-nel nostro patrimonio=Res privatae
-fuori dal nostro patrimonio=Res nullius, derelictae, ferae bestiae prima della cattura, Res divini
iuris
-comuni a tutti =Res communes omnium(aria, acqua corrente, mare), Res publicae
Res corporales /incorporales
-rilevante per possessio e traditio
-un diritto rimane una Res incorporales, anche se ha per oggetto una cosa corporale (es.
Usufrutto)
Res mancipi/ nec mancipi
-mancipi=fondi ed efficaci sul suolo italico, schiavi, animali che si domani per il collo o dorso, le
più antiche servitù rustiche
-nec mancipi=tutte le altre, le servitù urbane
Le servitù prima erano corporales ma dopo il processo di astrazione divengono Res mancipi
incorporales, unica eccezione.
Res mobiles /immobiles
-distinzione rilevante dal punto di vista del tempo necessario per usucapire le cose: possedute
per 2anni se immobili, 1 anno se mobili
La proprieta
-Non c'è definizione della proprietà
-Il termine dominium non fu utilizzato fin dalle origini
-si parla di potestas, manus, mancipium per indicare un potere indifferenziato su persone libere
soggette al pater
Meum esse
-usato nella legis actio, mancipatio, potestas, manus ed anche nella difesa processuale di
esigenze di sfruttamento diverse da quello del proprietario.
Emersione del dominium
-espansione del mediterraneo per cui irrompono sulla scena Res nec mancipi, Res non originarie
del patrimonio della famiglia
-cose di gran valore
-nascono nuovi diritti:usufrutto e servitu
Modi di acquisto del dominium
-moderni:
- a titolo originario= occupazione, accessione, specificazione, unione
- a titolo derivato=traditio, mancipatio, in iure cessio
-usucapione
-secondo gaio= si possono alienare le cose (traditio, mancipatio, in iure cessio) oppure
acquistarle per vie naturali (occupazione, accessione, specificazione, unione)
Usucapione
-solo per i cittadini romani:acquistano l'usus e la disposizione materiale della cosa
- Res habilis
- titulus
- fides(=convinzione iniziale di non recare pregiudizio alcuno)
- possessio (=condizione di signoria di fatto sulle Res corporales)
- tempus(=2 anni per immobili, 1 anno per mobili)
III - II sec a.C
Vindicationem formulare e non più legis actio, si specifica l'appartenenza come titolarità del
dominio (si escludono le servitù). A partire dalla Repubblica si elaborano formule confessorie e
negatorie.
17. Dalla Repubblica all'impero
Nel 300 a.C Appio Claudio scrisse l'opera "De usurpationibus" che raccoglieva formulari, la prima
opera in prosa. Questa gli fu sottratta dal figlio di un liberto, Gneo Flavio, che la pubblicò
abusivamente. La storia del furto copre in realtà una lettura politica:le istanze democratiche
sfociano in un movimento radicale, con figure tirannide popolari da un lato è questo è il caso della
pubblicazione di Appio Claudio che serviva ad indebolire i pontefici, dall'altro una commistione tra
aristocratici e plebei che è concretizzata dalla pubblicazione abusiva del figlio del liberto.
I più acerrimi nemici di Appio Claudio sono gli Ogulni che promulgarono la legge del 300 a.C per
far accedere i plebei al collegio pontificale.
Dopo questo plebiscito bisogna ricordare il Pontefice Massimo Tiberio Coruncanio, il primo ad
esercitare pubblicamente nel foro la sua professione:la manifestazione di produrre ius non è più
segreta ma riposa su un nuovo fondamento, quello razionale. L'abbandono della segretezza è
un'altra conseguenza della laicizzazione :la Repubblica si avvia all'impero, si espande nel
mediterraneo.
A Roma le cose cambiano: innanzitutto si diffonde l'odium regni, siamo in un epoca di
cambiamenti geopolitici ed istituzionali. La Repubblica si avvia al principato, nasce un sistema di
oligarchia ed al centro di questo funzionamento c'è l'esercito cui corrispondono le assemblee dei
cittadini. Tra il IV e III sec a.C emergono elites dirigenti :l' organo principalmente interessato è il
Senato prima composto da appartenenti all'aristocrazia patrizia, ora espressione di una nuova
nobilitas con elites plebee. Come avveniva la scelta delle elites?
C'era Un componente elettiva, le assemblee votano ma ogni 5censori verificano la sussistenza
del Senato attraverso la "lectio senatus"=controllo mediante lettura della lista dei senatori, allo
stesso tempo è una verifica. Questo meccanismo corrisponde alla battaglia dei plebei per
accedere alle magistrature e quindi al Senato. A partire dal II sec a.C la magistratura sarà solo il
consolato.
Un primo punto di rottura si ha quando l'oligarchia implode, pochissime famiglie si passano il
potere di mano in mano e questo fa saltare uno dei presupposti dell'oligarchia, il rispetto del
principio dell'uguaglianza. Le elites si restringono e nasce da parte degli altri un elemento di
diffidenza. Quali sono i fattori dell'evoluzione?
1) l'espansione della penisola produce un' enorme crescita demografica:le perdite inflitte da
Annibale venivano facilmente rimpiazzate. Un elemento di forza che sta dietro è l'assetto della
piccola proprietà agricola dove il padre aveva molti figli e riusciva a crescerli e mantenerli bene.
2) concentrazione della proprietà Terrier, i grandi latifondisti producono per il
mercato(diversamente dal piccolo proprietario che produce per se)
3) le colonie che costituiscono nuovi territori e sono alla base della disciplina dell'area publicus,
ma c'è anche un limite alla capacità di sfruttamento della terra. C'è una mancanza di sviluppo
tecnologico che permette di sfruttare meglio la terra, l'unica cosa da fare è acquistare nuove
terre.
I discendenti del pater avevano territori sempre più piccoli che non consentivano nemmeno
l'accesso all'esercito perché se li suddividevano di volta in volta:diminuiscono gli adsidui(=reclute)
e serpeggia un'opposizione alla leva militare, andare in guerra non è più un'attività esaltante.
Roma arrivano tanti schiavi e ci sono dunque anche rivolte civili degli schiavi. Le elites si
dividono:alcune hanno un atteggiamento di violenza dei confronti dei soldati e degli schiavi, altre
vengono incontro ai soldati. Si propone la soluzione di restaurare un piccolo centro cittadino
redistribuendo la terra per ricomporre quei piccolinproprietari agricoli che avrebbero soddisfatto le
loro famiglie -->Riforma dei Gracchi. Questa trovo molte resistenze nei confr9nti del resto della
nobilitas, insieme a un'evoluzione dell' esercito professionale. La politica dei Gracchi voleva
salvare la Repubblica ma non poteva essere applicata a questo contesto.
Si decide di arruolare i proprietari, i nullatenenti con un compenso a fine guerra ad esempio un
pezzo di terra.
Adesso il meccanismo di distribuzione si applica ai nullatenenti che però non producono per la
comunità si ha una sorta di professionalizzazione delle terre, si ha un gruppo di persone reclutare
in base al compenso.
Tutto questo avviene nel periodo delle lotte tra Mario e Silla nell'81 a.C : queste evoluzioni
culminato nella restaurazione senatori proposta da Silla che rompe un'equilibrio, non vige più
l'uguaglianza tra i membri dell'elites. La revisione delle terre anche si nullatenenti produce un
legame tra essi è il loro comandante, c'è un rapporto con un capofazione.
Nel I sec a.C emerge G. cesare come grande comandante e la sua ascesa personale sfocia in
una guerra civile. Cesare commissione un grande errore a non condividere che anche lui provava
l'odium regni.
Augusto invece si mostro come un restauratore e comincio una serie di riforme in cui alternava
un comando senza pari alla restaurazione di un ordine repubblicano: egli propone attraverso il
senato consulto una serie di riforme tra cui la suddivisione in province nelle varie competenze.
"Augusto" deriva da un fondamento sacrale del potere. Ad un certo punto la durata del suo
consolato divenne imbarazzante e gli fu attribuita la tribunicia potestas che gli garantiva l'invio
l'abilità e l' agere cum plebe, divenendo il capo del popolo. Si riservo il comando dell'Egitto
ottenendo l' imperium (potere militare fuori da Roma, ma a lui fu consentito di mantenerlo
sempre) poteva arruolare le truppe, dare loro comandi attraverso i mandata, poteva emanare
regolamenti o convocare la plebe per approvare emendamenti, poteva comportarsi da magistrato
e iniziare il processo dell'appello nelle sentenze perché aveva anche l'imperium maius.
L'impostazione del principato si ha anche nella dislocazione delle province perché garantisce dei
servizi nei loro confronti:
-il controllo delle frontiere
-la protezione interna, il mantenimento dell'ordine
Il principato di Augusto fu un tempo di pace che durò per lungo tempo. I funzionari provinciali
otteneva dei tributi per mantenere l'ordine e in più ci si serviva degli istituti locali, delle elites locali
che sostenevano la potenza romana e che venivano cooptate.
Alla fine del I sec a.C i funzionari provinciali sono nobili i cui nonni avevano combattuto contro
Roma, questo indica la velocità di metabolizzare il nemico, di cooptarlo.
18. L'influenza greca
Nella piena età repubblicana ci troviamo una nuova giurisprudenza nobiliare cui corrisponde una
giurisprudenza di notabili, una Honoratiorenjurisprudenz. L'aristocratico repubblicano possiede
prestigio per la sua conoscenza del diritto privato, avevano un'autorità che andava anche oltre le
doti intellettuali. Pomponio è l'unico che ci racconta della sua epoca, dell'evoluzione dalla
sapienza dei pontefici alla laicizzazione della giurisprudenza. Quattro sono gli episodi
fondamentali di questo passaggio:
1.De usurpationibus di Appio Claudio
2.plebiscito Ogulnio
3.Tiberio Coruncanio
4."Tripertita",un'oper divisa in 3 sezioni e scritta secondo un'ordinanza preciso
L'attività dell'agere, predisposizione degli atti processuali, sarà essenziale per lo sviluppo del
diritto privato:la nuova struttura del sistema processuale sarà il processo formulare. Ma c'è un
altro elemento che influisce in questo passaggio: l'arrivo della filosofia greca attraverso supporti
materiali che incideranno sul discorso e la diairetica = arte del. Ragionare suddividono in generi
e specie. Emergono tre giuristi laici che secondo Pomponio furono gli autori del diritto civile: P.
Mucio Scevola, M. Giunio Bruto, Manio Manilio. Sono raggruppati insieme perché indicano
sicuramente un nuovo inizio, l'idea di sostanza e fondamento dello ius