Anteprima
Vedrai una selezione di 18 pagine su 83
Istituzioni di diritto romano  Pag. 1 Istituzioni di diritto romano  Pag. 2
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 6
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 11
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 16
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 21
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 26
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 31
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 36
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 41
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 46
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 51
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 56
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 61
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 66
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 71
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 76
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di diritto romano  Pag. 81
1 su 83
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

DOLO DETERMINANTE

Non ho l'allergia e me lo sarei comprato lo stesso anche se non a quella cifra: DOLO

INCIDENTE Ulteriore distinzione: DOLO MALUS - DOLO BONUS

Esempio della pubblicità: rappresentazione pubblicitaria di un prodotto porta ad un'infatuazione del prodotto -> esempio di DOLO BONUS. Se io acquisto una crema antirughe metteranno una donna molto bella, quando la compro mi aspetto un effetto benefico. Questa enfasi nella rappresentazione positiva delle caratteristiche del prodotto non può determinare una conseguenza cioè una reazione da parte dell'ordinamento. Quando si eccede nella rappresentazione diviene malus.

Il dolo bonus come rappresentazione fisiologica ottima e del prodotto che non determina la conseguenza tipica del dolo malus.

La storia del dolo vede contrapposte quella di ius civile e ius honorarium.

Ius civile considera come unica forma di invalidità quella consiste nella mancanza dell'elemento essenziale.

contrario ogni qual volta la volontà sia presente, tanto basta per far sì che ius civile dica che il negozio è valido. Come spieghiamo la nella conclusione di un negozio?

L'inganno nella conclusione di un contratto rappresenta la più grave delle violazioni di buona fede in senso oggettivo. Nella Roma arcaica la violazione della buona fede era inimmaginabile, per questo ius civile non si occupa di cogliere il valore dell'inganno in quanto era un'evenienza alla quale non si poneva mente dato che avveniva raramente.

Momento nel quale questo stato di cose cambia radicalmente -> conquista di Cartagine, guerre contro Cartagine, la nuova dimensione geo-politica di Roma in quanto controlla il Mediterraneo, nord Africa determina un'esplosione dell'economia ed è qui che i vecchi vincoli morali vengono meno, che l'idea della città come luogo che assicura il controllo salta e l'idea del commercio acquista rilevanza concreta come in luogo.

dove tutto è consento si forma -> comincia adl’inganno, a seguito di un mutante culturale e nel tipo di relazioni che i privati instaurano. È quiche deve intervenire il vincolo giuridico. Interviene l’editto nel pretore davanti al verificarsidell’inganno negoziale. Come interviene: gli strumenti per il dolo si affermano verso 70 a.C.Aquilino Gallo è un giurista e pretore dell’anno 66 a.C. Alcune fonti dicono che è grazie a lui chevengono introdotti strumenti -> organo consultivo e soggetto decisionale insieme. Cambia lastoria del dolo introducendo due strumenti:

  • Eccezione di dolo, così dice il pretore “se qualcuno verrà da me lamentando di essere statoingannato io darò l’eccezione di dolo”. Che significa concedere l’eccezione? L’eccezione didolo verrà concessa nel caso in cui la vittima dell’inganno abbia assunto l’impegno perché concluso il negozio

ma non abbia ancora e seguito l relativa prestazione. -> la situazione concreta in cui si può trovare rimedio è che la parte ingannata ancora non ha eseguito la prestazione.

È NEGOZIO EFFICACE? SI perché lo dice ius civile che garantisce che è valido e dunque efficacie dato che non è privo di volontà. L'eccezione è lo strumento di difesa del convenuto. Se risulterà che è stato ingannato il contenuto sarà assolto, non dovrà pagare.

Questa sentenza può essere appellata? Per tutta l'età classica la sentenza del processo civile romano è di primo e unico grado. Il meccanismo è processuale, la vittima si difende con l'eccezione e grazie ad essa la sentenza lo assolve e l'assoluzione avviene tramite una sentenza che non è appellabile -> SENTENZA CHE FA STATO TRA LE PARTI, non può essere più cambiata. Potrebbe esserci un altro processo sulla

stessa causa? No perché già è stata risolta e sulla stessa controversia non si pronunciano due soggetti diversi. Questi passaggi processuali.

La vittima dell'inganno assolta dall'obbligo di pagare non paga oggi e non pagherà mai. Il negozio estorto con l'inganno non produce effetti. Secondo lo ius civile questo negozio era efficace. ECCO COME SI CREA IL DOPPIO BINARIO.

Cosa accade se la vittima dell'inganno è caduta così tanto che ha eseguito subito la prestazione e se ne accorge solo dopo aver eseguito la prestazione? Non si può utilizzare l'eccezione perché non c'è possibilità che la controparte ti chiami in processo. La vittima dell'inganno possa citare in giudizio chi lo ha ingannato e:

  • Azione di dolo malo, la ottenere in caso di condanna il pagamento del simplum. Il simplum è il multiplo di uno. Paga una somma di denaro pari al danno che ha sofferto. Perché il

Il pretore usa questa formula? - SE RENDI LA STESSA SOMMA: RISARCIMENTO - SE RENDI IL DOPPIO: PENA

26 Aprile 2023

L'azione di dolo nella sostanza alla fine provoca l'eliminazione degli effetti che quel negozio ha creato. Il dolo è un reato e il pretore punisce il reato andando ad eliminare gli effetti del negozio senza dichiararlo.

Seconda eccezione di dolo generale: strumento di tutela della buona fede oggettiva. Come garantire il rispetto della buona fede.

La seconda eccezione di dolo generale nasce a Roma. Per capire la differenza tra l'eccezione di dolo che tutela la vittima dell'inganno del raggiro negoziale e l'eccezione di dolo generale, la prima chiave argomentativa a cui affidarsi è quella temporale -> l'eccezione che tutela la vittima del dolo negoziale (cioè inganno e raggiro) è detta specificamente ECCEZIONE DI DOLO SPECIALE O DEL TEMPO PASSATO, questo per distinguerla dall'altra che si chiama ECCEZIONE DEL DOLO

GENERALE O DEL TEMPO PRESENTE. L'eccezione del dolo speciale si chiama anche del tempo passato, perché? Questa è l'eccezione con la quale si chiama in giudizio riguardo ad un negozio che ha già concluso e per la quale la controparte chiede adesso l'adempimento. È un inganno che rispetto al momento del processo è avvenuto primo -> tempo passato. È un dolo che è avvenuto primo. L'eccezione del dolo generale è l'eccezione del tempo presente, vuol dire che è una situazione che si crea nell'ambito del momento del processo. Fa riferimento al contesto processuale. L'eccezione di dolo generale protegge, tutela, difende, il convenuto nel processo rispetto ad una situazione iniqua che è legata allo svolgimento del processo, un evento che si è realizzato nell'ambito del processo. Riguarda direttamente il modo nel quale il processo si è instaurato. Questo significa che il

Il dolo generale, in quanto situazione genericamente iniqua, non ha di per sé alcun riferimento ad un inganno negoziale. L'idea di identificare un inganno negoziale nel dolo generale è un errore.

Una delle prime figure a cui il pretore concede il dolo generale riguarda l'azione di rivendica. L'azione di rivendica è l'azione di difesa della proprietà, è un'azione che difende un diritto reale, è quindi un'azione in rem, sono esperibili potenzialmente contro chiunque si trovi in una certa situazione.

In quale situazione si può esperire e subire un'azione di rivendica? Chi può promuovere una certa azione?

Legittimazione attiva: Legittimato a svolgere un'azione di rivendica è il proprietario che non ha o ha perduto il possesso di una cosa. Legittimato alla rivendica è il proprietario non possessore.

Chi può essere citato in giudizio? Legittimato passivamente: Quello che ha la cosa del proprietario.

Il possessore che ha il bene ma non è proprietario. Possessore NON proprietario. Quando pensiamo ad un possessore non proprietario si pensa ad un soggetto in mala fede, in realtà tale situazione può essere anche la situazione che si crea in presenza di colui che agisce in buona fede, buona fede di tipo SOGGETTIVA -> condizione di convinzione di non ledere i diritti altrui. -> Esempio: diritto ereditario. Strumento di tutela del convenuto rispetto a situazioni oggettivamente inique che si sono create nell'ambito del processo.

Secondo vizio della volontà: VIOLENZA. minaccia di La violenza come vizio della volontà -> Art. 1434 c.c.: la violenza consiste nella un male con la quale si induce la parte negoziale a concludere qual negozio che in assenza della minaccia non avrebbe concluso o avrebbe concluso a condizioni diverse. Di fronte alla violenza, il meccanismo logico è analogo a quello per il dolo. Siamo in presenza anche qui di una turbativa.

qualcosa che altera il processo di formazione della volontà, che tuttavia non esclude la volontà la quale si manifesta alla fine. La volontà che si forma per effetto della minaccia è più forte perché nel caos del dolo tu lo vuoi senza rendertene conto (ti dicono che è platino e sei portato a volere l'oggetto), nel caso della violenza la scelta del negozio è ancora più forte perché permette di evitare il male minacciato, il soggetto sceglie il negozio per evitare il male. Difronte al negozio estorto con la minaccia il pretore concede eccezione e azione che si chiamano: - Eccezione di paura - Azione di paura Rispetto al vizio rappresentato dalla minaccia, gli strumenti che il pretore offre sono questi e proprio grazie a loro capiamo che il vizio della volontà è chiamato metus nelle fonti. "La violenza deve essere di tal natura da fare impressione sopra una persona sensata e da farle temere di" (Art. 1435 c.c.).

"esporre sé o i suoi beni a un male ingiusto e notevole. Si ha riguardo, in questa materia, all'età, al sesso e alla condizione delle persone."

Il vizio della volontà non è la minaccia, il vizio della volontà sta nella paura, è la paura che spinge a concludere il negozio ed è soltanto in rapporto alla paura che si può chiedere l'annullamento del negozio stesso. È la paura che altera la formazione della volontà. La minaccia deve avere certe caratteristiche:

  • Minaccia seria: minaccia che provoca timore in una persona di media intelligenza
  • Di un male grave: il male è grave quando le sue conseguenze negative sono superiori a quelle derivanti dalla conclusione del negozio. La gravità postula sempre una valutazione comparativa cioè in confronto alla gravità della conclusione del negozio.
  • Di un male ingiusto: un male è giusto, che dunque esclude la configurazione di una

La violenza è considerata un vizio del volere e può portare all'annullamento del contratto.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
83 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher matildeg2310 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di Diritto Romano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Giunti Patrizia.