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PROCESSO COGNITIO EXTRA ORDINEM

Ultimo tipo di processo (predominante in età post-classica)

Il processo di Legis actiones le troviamo dall’inizio al 17 a.C quando Augusto le abolisce

(rimangono solo per i processi ereditari).

Il secondo tipo di processo è il processo formulare che compare nel 242 a.C a opera del pretore

peregrino è riservato alle liti tra romani e stranieri e introno al 130 a.C. Viene esteso a processi tra

soli romani. Questo processo formulare è quello di età classica che a partire dalla fine dell’eta

classica comincia a perdere di importanza perché comincerà a prendere importanza il terzo tipo.

Sarà una costituzione imperiale del 342 d.C. Che abolirà il processo formulare che era ormai desueti

nei fatti dalla morte di Alessandro severo nel 235 d.C. (Quindi dal 242 a.C. Al 17 a.C. Ci sono due

tipi di processo, si può scegliere quale usare). Nel tempo di Augusto sorge il terzo tipi di processo:

cognitio extra ordinem -> Augusto ammette che due altri litiganti anziché rivolgersi al pretore per

svolgere il loro processo si rivolgano all’imperatore (cioè ad Augusto stesso, perché Augusto mirava

ad esautorare sempre di più il potere del pretore (così faranno anche gli imperatori successivi), che

aveva la competenza di occuparsi dei processi civili tra le parti. Quindi accade che ad un certo

punto Augusto ha autorizzato due persone che avevano una lite fra loro a rivolgersi a lui e lui stesso

avrebbe giudicato la causa tra di loro.

Questo tipo di processo verrà formalizzato e diventerà un vero e proprio tipo di processo che andrà

a sostituire il processo formulare. (C’è quindi un periodo in cui il processo formulare e il cognitio

extra ordinem coesisto fino al 342 quando quello formulare sarà abolito).

Caratteristiche della cognitio extra ordinem: (=non c’e più il giudice preso dall’ordo ma siamo fuori

dall’ordo).

1. Non è più un processo bifasico. All’inizio il giudice è quindi l’imperatore ma siccome molti

attori scelgono di rivolgersi all’imperatore e non al pretore, l’imperatore non riesce a

occuparsi di tutti questi processi e inizia quindi a delegare questa funzione di giudicare e

delega ai giudici della cognitio che non sono più dei privati cittadini come nel processo

formulare ma sono giudici professionisti che sono stipendiati dallo stato. Si crea così una

funzione dello stato che sono i giudici professionisti stipendiati dallo stato. Iniziano quindi a

esserci giudici stabili nelle principali città dell'impero, in Italia e nelle province (questi

giudici sono delegati dall’imperatore, non sono più ignoranti di diritto ma sono

professionisti competenti nel campo giuridico, che hanno studiato il diritto).

2. La citazione in giudizio non avviene più in forma orale (come nei due processi precedenti).

L’attore per chiamare in giudizio in convenuto deve recapitare uno scritto al domicilio del

convenuto, detto libelius conventionem.

3. Se il convenuto non vuole recarsi in giudizio non ci va e il processo ha luogo comunque

senza di lui. (Non vuol dire che l’attore vincerà di sicuro ma non essendoci il convenuto non

può difendersi). Il convenuto che non si presentava era chiamato contumax (=contumace=

deriva da contemnere= offendere. Il convenuto che non si presenta offende l’imperatore).

4. La sentenza non è più orale ma scritta.

5. La sentenza non è più definitiva: esistono diversi gradi di giudizio. Colui che perde davanti

al giudice di primo grado può ricorrere al giudice di grado superiore. Esistono giudici di

diverso grado (sono più diffusi quelli di primo grado ma nei centri di maggiore importanza

troviamo i giudici d’appello che sono quelli di grado superiore). Vi era poi un terzo gradi di

giudizio che era solo presso l’imperatore (oggi è la cassazione).

L’appello doveva essere presentato entro 10 giorni al giudice che aveva emesso la sentenza

di primo grado il quale aveva sei mesi per scrivere una difesa della sua propria sentenza al

giudice dell’appello di secondo grado. 59

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Gloria Lorini

6. Con Giustiniano poteva fare appello in terzo grado di giudizio solo la parte che avesse perso

il secondo ma che aveva vinto il primo grado.

7. L’esecuzione della sentenza era attuata sia nelle Legis actiones che nel processo formulare

direttamente dalla parte vincitrice, nella conditio extra ordinem non è attuata dal privato

cittadino ma da alcuni ausiliari del giudice che vengono incaricato dal giudice stesso di

prendere possesso di quanto occorra del patrimonio del condannato per soddisfare quanto

occorra per la pretesa dell’attore. Non vi era quindi un intervento diretto del cittadino ma dal

giudice attraverso i suoi delegati.

LE OBBLIGAZIONI

Le obbligazioni sono vincoli giuridici dalla cui forza siamo costretti a eseguire una certa prestazione

secondo il diritto del nostro stato. = l’obbligazione è un rapporto giuridico per cui il debitore è

tenuto a una certa prestazione nei confronti del creditore. L’obbligazione si fonda sul rapporto tra

debito e credito. Il credito è un diritto soggettivo, un diritto soggettivo relativo. La prestazione è

l'oggetto dell’adempimento. Se il debitore non adempie entrò in termini in cui è tenuto a farlo siamo

nell’inadempimento che può dipendere da vari fatti alcuni dei quali non hanno grandi conseguenze

per il debitore. Il debitore verrà convenuto in giudizio con un'azione e sarà infine condannato e

subita gli effetti della condanna= l’effetto varia nel tempo. L’inadempimento imputabile fa sorgere

responsabilità in capo al debitore quindi il debitore verrà convenuto in giudizio con un’azione e sarà

condannato e subirà gli effetti della condanna-> l’effetto della condanna varia nel tempo: nelle

Legis actiones diventa schiavo, in altri processi ha conseguenze economiche -> perde parte del

patrimonio.

Il vincolo è in senso materiale una catena, un legame infatti il debitore che non paga, che è

inadempiente per un inadempimento a lui imputabile subisce un’esecuzione (che lo lega al

creditore). Anche il termine obligatio sottolinea questo aspetto; ob + ligari= legare-> il debitore

inadempienze viene legato al creditore; viene legato alla fine, non quando sorge l’obbligazione,

viene legato quando diventa indemoniante. L'esecuzione può essere personale che patrimoniale

(entrambe sono un legame). Si tratta di vincolo potenziale. Nella obbligazione classica quando un

debito sorge il debitore non viene immediatamente vincolato. Quando l’obbligazione sorge il

vincolo è potenziale -> quando l'obbligazione sorge il debitore rimane libero, è un vincolo che

diventerà reale in caso di inadempimento imputabile con l’esecuzione forzata. L’esecuzione forzata

porterà a un vincolo che da potenziale diventerà reale: l’esecuzione sarà sulla persona in età arcaica

o sul patrimonio dall’età classica.

Questo rime di obbligazione come vincolo potenziale e poi reale nel momento dell’esecuzione non

è originario perché nella più antica forma di obbligazione, quella arcaica, l’obbligazione era fin

dall’inizio obbligazione da vincolo reale o materiale-> già in età arcaica scompare lasciando il posto

all’obbligazione a vincolo potenziale.

Obbligazione originaria da vincolo reale: poteva derivare da atto lecito o da atto illecito. Atto

illecito cioè ai delitti del diritto privato.

Es. nell’atto illecito delle lesioni (delitto): uno provocava ad un’altro la frattura di un arto (all'inizio

c'era la legge del taglione, poi il leso cattura l’offensore, lo tiene prigioniero a casa sua finché un

parente dell’offensore non offra di pagare una pena per il riscatto. È l’offeso che decide se accettare

la pena; se non la vuole accettare può attuare il taglione. Ad un certo punto diventerà obbligatorio

accettare la pena, lo stato imporrà una pena fissa a seconda dell’arto, se nessuno offre quell’importo

si attua la legge del taglione. -> colui che causa un atto illecito è immediatamente vincolato

all’offeso/al suo creditore.

Vincolo materiale da atto lecito: nexum: negozio giuridico usato per fare prestiti di danaro o di

derrate alimentari. Colui Che chiedeva il prestito veniva immediatamente vincolato al creditore. 60

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Si aveva quindi l’obbligazione da vincolo materiale. Il creditore lo teneva a casa sua, poteva anche

farlo lavorare finché non avesse pagato il suo debito o i suoi parenti/famigliare non a essere trovato

modo per liberarlo.

Un secondo tipo di obligatio originaria derivante da vincolo reale riguardava i vades: persone che

garantivano in caso di rinvio della udienza la presenza alla successiva udienza del convenuto e

restavano immediatamente vincolati il vas 1 all’attore e se il convenuto non si presentava

all’udienza il vas era responsabile e pagava in luogo del convenuto (valeva solo per le udienze

davanti al giudice, per quelle davanti al pretore veniva portato con la forza).

I praedes erano persone che nella Legis actio Sacramento in rem potevano ottenere il possesso della

cosa il quale garantiva che al termine della lite la cosa sarebbe stata consegnata a una delle due

parti, a quella che aveva vinto la causa.

Già in età arcaica ma ancora di più in età classica si supera questo concetto di obbligazione. Nelle

obbligazione classiche il debitore non è vincolato, si dice che che il vincolo è potenziale, il soggetto

debitore rimane libero e Verrà vincolato solo al termine del processo se non pagherà -> si avrà

quindi l’esecuzione forzata.

Fonti delle obbligazioni

Gaio (secondo secolo dopo cristo) nelle sue istituzioni ha scritto quelli erano secondo lui le fonti

delle obbligazioni. Scrive che le obbligazioni nascono o da contratto o da delitto. Il contratto è un

atto lecito volontario dal quale le parti volontariamente intendono far derivare obbligazioni. Un

conemloraneo di gaio che si chiama Perio (giurista) scrisse che alla base di ogni contratto vi era un

accordo delle parti (detto conventio). Gli altri giuristi romani non lo scrivono. Per loro il contratto

derivava dal compimento di determinati atti, non sempre sono d'accordo che il contratto ha alla base

un accordo tra le parti. A Roma vi era un numero chiuso di contratti; erano contratti solo e soltanto

quelli tipici. (Quindi è sbagliato dire che ogni accordo è contratto). Alcuni di questi potevano

concludersi solo tramite accordo

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A.A. 2016-2017
103 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gloria2909 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto romano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Gagliardi Lorenzo.