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LE FORME DI STATO
Le forme di stato si possono differenziare in base:
- alla loro struttura:
stato federale: insieme di stati in cui il singolo stato risponde ad una entità superiore di alcune
o materie come il fisco, la difesa, la politica economica; diversa dalla confederazione (unione tra
stati dove non è riconosciuta nessuna entità; obbiettivo: facilitare il commercio);
stato unitario: stato non associato con altro (Italia);
o
- alle relazioni tra governanti:
stato feudale: la sovranità appartiene al re che era proprietario del territorio;
o stato liberale: è un tipo di stato
o costituzionale (perché si basa sulla Carta Costituzionale, detta statuto Albertino);
di diritto (tutti i cittadini sono uguali dinanzi alla legge, è riconosciuta la libertà di stampa
e di riunione, vige l’inviolabilità del domicilio e del diritto di proprietà);
rappresentativo (organi statali eletti: potere legislativo al monarca che nominava i
senatori e la camera dei deputati; potere esecutivo al monarca che nominava i ministri;
potere giudiziario, ai giudici nominati dal monarca ma il Governo li controllava);
neutro;
antiassociativo (cittadini concorrenti tra loro).
- monarchia assoluta: tutti i poteri in mano al re che sosteneva solo gli interessi degli aristocratici;
- stato fascista: si ebbe dopo la prima guerra mondiale; era presente solo il partito Nazional - Fascista;
non più in vigore dopo la seconda guerra mondiale; il capo del governo era responsabile solo davanti al
re; furono soppressi i partiti diversi; furono emanate le leggi razziali; entrò in guerra al fianco di Hitler;
obbligava gli insegnanti a giurare fedeltà al duce; gli scienziati a sostenere il governo con tesi
scientifiche; il suo simbolo ere una donna prosperosa e sana; non si pubblicavano notizie sul
tesseramento sindacale.
* Costituzione: legge primaria o fondamentale; prima di essa vigeva lo Statuto Albertino; la Costituzione fu
approvato dopo il fascismo; essa è:
- lunga: comprende molti campi;
- scritta: è un documento scritto;
- programmatica: segue un programma ben preciso;
- rigida: per modificarla bisogna che “le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali
sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre
mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda
votazione. Le leggi stesse sono sottoposte a popolare quando, entro tre mesi dalla loro
referendum
pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o
non è promulgata se non è approvata dalla
cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum