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Dalle disposizioni sulla cooperazione di polizia Giudiziaria in materia penale
Tale complessità è dovuta da:
Ragione Storica, l'unione rappresenta il frutto di una stratificazione, per un cinquantennio, di successivi interventi normativi eseguiti nella forma di modifiche e aggiustamenti dei precedenti Trattati e non in quella di radicale e sistematica riorganizzazione;
Ragione Politica, consiste nel fatto che, in alcuni settori di disciplina, gli stati sono più restii a cedere competenze e, quindi, a aumentare il livello di integrazione;
5.1 L'Evoluzione storico-politica del Diritto Europeo:
Per comprendere la complessità del fenomeno comunitario è utile ripercorrere le principali fasi evolutive di tale Ordinamento. In proposito si può procedere ad una tripartizione:
Prima fase Fondazione è identificabile nella della Comunità (la comunità economica Europea, la comunità del carbone e dell'acciaio,...
La comunità per l'energia atomica) e nell'originaria elaborazione sulla natura del Diritto comunitario e sui rapporti con gli ordinamenti degli Stati Membri. Si tratta di un arco temporale che va dal secondo dopoguerra ai primi anni 90 del secolo scorso e che è circoscritto, sul piano istituzionale, tra l'approvazione del Trattato Istitutivo della CECA (1951) e l'approvazione del Trattato di Maastricht del 1992;
seconda fase2. La può decorrere dal Trattato di Maastricht (1992) fino al Trattato di Nizza (2000). Un periodo questo caratterizzato dall'estensione dell'area di competenze comunitarie, ormai orientate a coprire anche settori non economici di rilevanza politica fino ad allora custoditi gelosamente dagli Stati nell'ambito della propria Sovranità;
terza fase3. La, tutt'ora in corso, è quella della progressiva "Costituzionalizzazione Con tale espressione" del Diritto Europeo. s'intende il
Tentativo di utilizzare, in modo consapevole ed esplicito, "tecniche" costituzionali (tipiche degli Stati Nazionali) nell'organizzazione e nella disciplina del fenomeno comunitario;
L'avvio di tale è legato all'opposizione processo di Costituzionalizzazione di fondo secondo la quale l'integrazione politica a livello Europeo dovesse essere perseguita, in via indirette, attraverso lo strumento di una progressiva integrazione economica.
La rilevanza politica della decisione di promuovere un'integrazione economica è dimostrata dall'obiettivo posto alla base del primo Trattato Comunità Comunitario: quello istitutivo della L'idea di fondare una CECA. del e dell'Acciaio Economica Carbone, mettendo in comune la produzione e la commercializzazione di tali materie prime, sorse, infatti, per consentire un progressivo riavvicinamento tra Francia e Germania.
Sulla base del Progetto del Ministro degli Esteri francese Robert Schuman
venne così istituita la predetta organizzazione internazionale (tra Francia, Germania, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo). Il trattato prevedeva:- un'alta autorità
- La creazione di una Commissione composta da nove membri designati dagli Stati, mafunzionalmente vincolati al perseguimento dell'interessesopranazionale;
- Dotata di poteri normativi, i cui atti potevano essere adottati a maggioranza dei componenti e per la cui efficacia non era richiesto alcun consenso da parte degli Stati (tranne in alcuni settori in cui si richiedeva l'assenso del Consiglio);
- Un rappresentante per ciascun Stato membro;
- Un'assemblea di delegati dei Parlamentari Nazionali;
- Una Corte Di Giustizia, un organo giurisdizionale incaricato di vigilare sulla corretta attuazione del Diritto Comunitario.
Mancata ratifica del relativo Trattato da parteNazionale Francese nel 1954, rappresentò la conferma dell’impossibilità diprocedere ad un’integrazione più stretta, di tipo politico, e rafforzò lestrategie “funzionaliste” basate sulla propulsione dell’integrazioneeconomica. Successivamente alla Conferenza di Messina 1955 edall’elaborazione del c.d. (dal nome del primo Ministro Belga)Piano Spaaksi giunse così nel 1957 all’adozione dei due Trattati istitutivi della CEE(Comunità Economica Europea) e dell’EURATOM (Comunità Europeadell’Energia Atomica).
Tali Trattati allargavano ad ogni settore della vita economica gli obiettividell’integrazione, perseguendo la creazione, mediante il passaggioattraverso un periodo transitorio, di:
- Mercato Comune
- Un “ ”, fondato sull’eliminazione delle barriereeconomiche interstatuali;
- Tariffe doganali comuni verso gli Stati
punto- ha sviluppato una giurisprudenza volta a fornire la base teorica per giustificare la particolare efficacia del Diritto Comunitario. Distaccandosi dalla dogmatica del Diritto Internazionale, la Corte ha riconosciuto all'ordinamento Europeo uno statuto particolare rispetto a quello proprio delle altre organizzazioni Internazionali. Ne ha affermato la capacità di imporsi agli ordinamenti degli Stati membri, regolando direttamente le situazioni soggettive al loro interno (teoria dell'effetto diretto), senza necessità di atti di adattamento o trasformazione da parte degli ordinamenti nazionali (giudici e pubblica amministrazione) il potere di disapplicare d'ufficio le norme Nazionali incompatibili con quelle Europee.
A metà degli anni '80 il processo di integrazione riprese nuovamente slancio a seguito della definizione degli obiettivi per il completamento del mercato interno attraverso l'eliminazione delle barriere interstatuali, L'Atto dopo
La battuta di arresto legata alla crisi della metà degli anni '60. Il Trattato Unico Europeo (firmato nel 1986) predispose una riforma delle istituzioni e dei procedimenti comunitari previsti negli originari Trattati, volta a consentire la realizzazione, entro il 31 Dicembre 1992, del mercato interno, inteso come spazio senza frontiere interne, nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali. Oltre al riconoscimento formale del Consiglio Europeo ed alla creazione di una Corte di Prima Istanza (il tribunale di primo grado), fu per la prima volta introdotta una procedura rivolta ad un significativo coinvolgimento del Parlamento Europeo nell'attività decisionale in importanti settori (la procedura di cooperazione) e si riconobbe il potere del consiglio di delegare alla commissione l'esercizio di potestà normative a carattere esecutivo. A ciò è da aggiungere l'estensione a numerosi settori.del regime di voto a maggioranza qualificata: specialmente l finedi favorire l'armonizzazione delle legislazioni nazionali per la realizzazionedel mercato interno. Nella stessa occasione furono estese le competenzecomunitarie ad ulteriori ambiti di particolare rilevanza (politica economicae monetaria, politiche sociali, coesione economica e sociale, ricerca,ambiente). 21L'avvio della cooperazione in materia di politica monetaria condusse,Trattato di Maastricht il quale fissavaqualche anno dopo, alla stipula del Unione Economica e Monetariain tre fasi il processo di creazione di unaUEM). Tale atto istituì anche L'Unione Europea, un'organizzazione sovranazionale che ha come obiettivo principale la promozione della pace, della stabilità e del benessere dei suoi cittadini.