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SCIOPERO DEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI
IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA è l'organo costituzionale a cui spettano le assunzioni, le assegnazioni, i trasferimenti. È formato da Capo dello Stato, primo Presidente, procuratore generale presso la Corte di Cassazione, vicepresidente e 24 membri (togati, cioè eletti da tutti gli appartenenti all'ordine giudiziario con voto personale, e laici, cioè eletti dal Parlamento tra professori universitari giuridici e avvocati con almeno 5 anni di esperienza).
GARANZIE DI AUTONOMIA E INDIPENDENZA
- AUTOGOVERNO → solo una propria amministrazione della condizione giuridica della carriera, dell'incarico e della responsabilità, per preservare dal rischio di condizionamento dello Stato
- ACCESSO IN MAGISTRATURA PER PUBBLICO CONCORSO → principio di pari opportunità
- INAMOVIBILITÀ DEI MAGISTRATI → cioè non possono adempiere ad altri ruoli
DISTINZIONE SOLTANTO PER
DIVERSITÀ DI FUNZIONI SVOLTE RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE FUNZIONI → commessi nell’esercizio delle funzioni giuridiche EXTRAFUNZIONALI → fuori dalla funzione FUNZIONE GIURISDIZIONALE Può essere: - ORDINARIA (affidata all’ordine giudiziario) → civile (interviene a difesa di ogni diritto soggettivo) o penale (esegue l’accentramento dei reati) - SPECIALE (affidata alla magistratura specializzata) → amministrativa (è esercitata nei confronti degli atti della PA lesivi dei diritti soggettivi), tributaria (riguarda il contenzioso tra Stato e privati per le imposte) o contabile (risolve le controversie tra PA e privati in materia finanziaria) Contiene una serie di diritti concessi: - DIRITTO D’AZIONE GIURISDIZIONALE DI DIFESA → è la garanzia dei mezzi finanziari per l’esercizio di tali diritti per coloro che sono in condizioni di disagio - PRINCIPIO DI PRECOSTITUZIONE PER LEGGE DEL GIUDICE NATURALE → ilIl giudice deve essere stabilito preventivamente dalla legge per evitare pregiudizi.
PRINCIPIO DI LEGALITÀ PENALE → la configurazione di un reato può essere prevista solo dalla legge formale. Introduce il principio di irretroattività della legge incriminatrice (“nessuno può essere punito se non in forza di una legge che è entrata in vigore prima del fatto commesso” - art. 25 Cost.) e il principio di tassatività (la legge penale deve descrivere le condotte che integrano una figura di reato previste dalla legge).
RESPONSABILITÀ PENALE → è personale (art. 27 Cost.).
PRESUNZIONE DI NON COLPEVOLEZZA → “l’imputato non è considerato colpevole fino alla condanna definitiva” (art. 27 Cost.).
FINALITÀ RIEDUCATIVA DELLA PENA
DIVIETO DI TRATTAMENTI PUNITIVI CONTRARI ALLA DIGNITÀ UMANA
PRINCIPI IN MATERIA DI GIUSTO PROCESSO:
- Principio accusatorio → il
Il processo deve svolgersi nel contradditorio tra le parti, in condizioni di parità, per garantire l'estraneità del giudice (terzo e imparziale).
Principio di ragionevole durata del processo → l'eccessivo protrarsi di un processo finirebbe per tradursi in una negata giustizia.
Obbligo di motivazione per tutti i provvedimenti giurisdizionali → permette ai destinatari dei provvedimenti di conoscere dettagliatamente le ragioni delle decisioni giurisdizionali.
Principio del doppio grado di giudizio → dopo la decisione di 1° grado, è permessa la possibilità di riesaminare la questione da un organo diverso.
L'ARTICOLAZIONE TERRITORIALE DELLA REPUBBLICA
Lo Stato è l'insieme degli organi centrali di governo della Repubblica e degli enti territoriali. Dividiamo lo Stato semplice (in cui i poteri sono posti al centro) dallo Stato composto (in cui i poteri sono articolati verticalmente e godono del principio di residualità).
Lo Stato composto, a sua volta, può essere: federale (in cui la federazione esercita la potestà legislativa e c'è il bicameralismo differenziato), confederazione di Stati (cioè accordo tra Stati che agiscono in maniera uguale, come USA, Messico, Canada, Argentina, ...) e regionale (in cui c'è una notevole devoluzione di funzioni a favore delle regioni).
BICAMERALISMO DIFFERENZIATO (Parlamentare)
CAMERA BASSA → si occupa di interessi unitari
CAMERA ALTA → si occupa degli interessi sub-statali e costituisce il principio di leale collaborazione fra centro e periferia
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE
Inizialmente era costituita da una struttura complessa (Regioni, province e comuni). La legge 142/1990 riconosce agli enti locali la potestà statuaria, mentre le leggi Bassanini del 1997 i principi di sussidiarietà ed adeguatezza. In particolare la 1° legge Bassanini attribuisce alle Regioni e agli enti locali l'esercizio delle
Funzioni residue
La 2° legge adegua la struttura degli enti locali alle competenze. Dal 2001, "la Repubblica è costituita da comuni, province, città metropolitane, regioni e Stato" (art. 114 Cost.).
Riparto della potestà legislativa
Dal 2001 si basa sul principio di residualità.
Limiti della potestà legislativa
La potestà è esercitata dallo Stato e dalle regioni nel rispetto della Costituzione e della comunità.
Potestà legislativa concorrente
Lo Stato opera attraverso leggi-cornici, mentre le regioni tramite le disposizioni dei rispettivi territori.
Potestà legislativa residuale delle regioni
Le Regioni sono enti con competenza legislativa generale in tutti quei settori non assegnati allo Stato.
Clausola di maggiore favore delle regioni a statuto speciale
Le disposizioni della Costituzione si applicano anche alle regioni a statuto speciale.
Regioni
Possiedono degli statuti che
devono contenere sia quello necessario che quello non necessario. Esistono 2 tipi di regioni:
- A STATUTO ORDINARIO → sono regioni aventi uno statuto (contenente forme e condizioni di autonomia) stabilito dalla Costituzione
- A STATUTO SPECIALE → sono regioni aventi per statuto una legge costituzionale speciale che gli conferisce dei poteri
Le regioni sono formate da: consiglio regionale (che esercita la potestà legislativa e può fare proposte alle Camere), giunta regionale (organo esecutivo delle Regioni), presidente della Giunta (che dirige la politica della giunta, promulga leggi e regolamenti regionali) e consiglio delle autonomie locali.
CRITERI PER INDIVIDUARE IL SOGGETTO ISTITUZIONALE COMPETENTE PER ADOTTARE LA DISCILINA LEGISLATIVA
CRITERIO DELLA PREVALENZA → una disciplina tende prevalentemente ad una materia. Può essere materiale (quando è evidente un punto fondamentale di esse) o teleologico (con finalità che la disposizione intende
(perseguire).PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE → non si riesce ad individuare la prevalenza di un complesso normativo
CRITERI E STRUMENTI DI FLESSIBILITÀ (quando vi sono discordanze tra Regioni e Stato)
MATERIE TRASVERSALI → le funzioni legislative statali possiedono la forza di penetrare anche nei settori assegnati alla competenza regionale
MODIFICA DEL PRINCIPIO DI SUSSIDARIETÀ A FUNZIONI AMMINISTRATIVE → è necessario un preventivo confronto tra Stato e regioni
SITEMA DELLE CONFERENZE
Sono le sedi in cui la cooperazione viene svolta. Ce ne sono diverse:
- CONFERENZA STATO-REGIONI → è la più antica sede di raccordo tra Sato e regioni ed è sentita su tutti i disegni di legge, i decreti legislativi di regolamento del governo. È formata dai presidenti di regione più province autonome di Trento e Bolzano
- CONFERENZA STATO-CITTÀ E AUTONOMIE LOCALI → è la sede di raccordo tra Stati ed enti locali
coordina i rapporti tra Stato e autonomie locali
CONFERENZA UNIFICATA → è la sede congiunta tra la conferenza Stato-regioni e la conferenza Stato-città e autonomie locali
CONFERENZA DELLE REGIONI → è la sede in cui si cerca di mediare tra interessi che sono molto spesso divergenti tra le Regioni
CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI → è l'organo di consultazione tra le regioni e gli enti locali
LE FONTI DEL DIRITTO
Sono atti o fatti idonei a porre in essere norme giuridiche. Rientrano in questa categoria sia gli atti normativi (che sono fonti originate dall'attività politica) sia fatti normativi (che sono fonti che nascono in seguito ad accadimenti). Distinguiamo:
FONTI DI PRODUZIONE → devono produrre norme per individuare e modificare l'ordinamento. Racchiudono fonti-atto (che sono atti giuridici creati da organi istituzionali) e fonti-fatto (che sono fatti giuridici creati da un soggetto istituzionalizzato)
FONTI DI COGNIZIONE → sono quei documenti che permettono la conoscenza del testo legale dalle fonti di produzione. Distinguiamo:
- Gazzetta Ufficiale (in cui vengono pubblicate le norme statali permettendo sia la pubblicità che l’entrata in vigore delle fonti di produzione)
- bollettini ufficiali delle regioni (in cui vengono pubblicati gli atti normativi adottati dalle varie regioni nei rispettivi ambiti di competenza)
- raccolte ufficiali degli USA (che permettono la diffusione di notizie)
- Gazzetta ufficiale dell’UE (in cui vengono riportate le norme nazionali e internazionali)
- Testi Unici Compilativi (che sono raccolte di più norme preesistenti e riguardanti un medesimo oggetto)
Parliamo poi di TIPICITÀ DELLE FONTI (che è indispensabile per permettere di creare un collegamento tra una determinata forma e la conseguente inefficacia dell’atto normativo) e la FORMA DELLA NORMA (soggetto + nome specifico dell’atto + procedimento di...
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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