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I DIRITTI COSTITUZIONALI
Germania: Rechtsstaat – Lo Stato ordinamento può riconoscere ai cittadini diritti pubblici soggettivi verso lo Stato apparato: lo stato si autovincola per concedere libertà ai cittadini.
In Francia vi fu una distinzione tra stato ordinamento e stato apparato: lo stato si autovincola affinché i cittadini possano esercitare le proprie libertà. Lo stato apparato non interviene quindi a sopprimere queste libertà, in quanto lo stato stesso ha posto un limite alla propria sovranità.
Nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, si afferma che "tutti i cittadini nascono liberi ed eguali nei diritti": nessuno può quindi sopprimere questi diritti, in quanto sono innati (la persona nasce già dotata di quei diritti). Nell’art. 4 della Dichiarazione, tuttavia, vengono posti dei limiti: è il limite oltre il quale un diritto del cittadino va a detrimento del diritto di un altro cittadino.
altro cittadino. Per cui è la legge che determina cosa è libertà: è legicentrica, al centro c'è la legge. I francesi erano ancora influenzati dalle teorie di Rousseau per cui la volontà collettiva diviene sovrana. In Inghilterra invece le libertà vengono conquistate per tappe, gradualmente. Una volta conquistate diventano irretrattabili.
Italia: a partire dall'Art. 2 (La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo), nella nostra Costituzione gli articoli riguardanti le libertà espressamente riconosciute sono moltissimi (art. 13, 14, 21 etc.). Essendo diritti inviolabili, questa parte della Costituzione non può nemmeno essere modificata (non possono costituire oggetto di revisione costituzionale). Inoltre, leggi e atti aventi forza di legge sono sottoposti al controllo di costituzionalità ogni volta che sorge il dubbio che un atto possa violare la costituzionalità. Spesso, nella
Concezione comune, si ha l'impressione che i diritti lo siano solo nei confronti dei soggetti pubblici. In realtà, i nostri sono diritti anche nei confronti degli altri soggetti privati (efficacia orizzontale dei diritti).
Esistono poi altri diritti di "seconda e terza generazione":
- Diritti politici (eleggere i propri rappresentanti ed essere eletti): si parla di elettorato attivo e passivo. Con il diritto di voto, la sovranità trova un limite nella rappresentanza popolare. Soltanto con lo Statuto Albertino si afferma un Parlamento, con la camera dei deputati elettiva (anche se il diritto di voto era rivolto solo a coloro che potevano partecipare al gettito fiscale: borghesi); era un suffragio limitato su base censitaria. Agli inizi del 900 si afferma il suffragio universale maschile e nel '47 anche quello femminile.
- Vi sono poi i diritti sociali, che nascono in concomitanza con la seconda rivoluzione industriale. Diritto alla salute, all'istruzione,
Soprattutto quei Paesi molto grandi ma poco popolati (es. Argentina). In Italia è ammesso solo in caso di genitori apolidi o sconosciuti.
Esiste anche la Iuris Communicatio: permette ad una persona di diventare cittadino italiano contraendo matrimonio con un cittadino italiano (seguendo certi requisiti).
Si può poi ricevere la cittadinanza per concessione: Capo dallo Stato per particolari eventi; svolgere in modo lodevole certi impieghi; vivere in Italia per almeno 10 e dimostrare di conoscere la lingua italiana.
L'articolo 4 della legge del 92 dice però che lo straniero che nasce in Italia da genitori stranieri può diventare cittadino italiano se vive continuativamente fino alla maggiore età in Italia (beneficio di legge) e, dopo i 18 anni, dichiari nell'anno successivo di voler acquisire la cittadinanza (atto di volontà). La cittadinanza diventa così un fatto elettivo: la persona decide volontariamente di scegliere di diventare cittadino italiano.
diventare cittadino. Un cittadino europeo possiede inoltre la cittadinanza europea, ovvero ha alcuni diritti in più: circolare liberamente, proporre atti legislativi, diritto di votare per Parlamento europeo ma anche alle elezioni comunali. Esistono libertà civili e diritti politici e sociali. Come si comportano con la cittadinanza?
- Libertà civili: i primi articoli della Costituzione sono un po' contradditori (uomo-cittadino), ma i diritti di libertà costituzionali sono spettanti a ogni uomo (non solo cittadini): anche agli stranieri sono riconosciute le libertà costituzionali. Questo perché:
- L'Art. 2 parla di diritti inviolabili, proprio dell'uomo in quanto tale.
- Dal 1948, si sono succedute dichiarazioni internazionali che tutelano le stesse libertà (Dichiarazione dei diritti dell'uomo del '48, Convenzione europea dei diritti dell'uomo nel '50, Carta fondamentale dei diritti dell'UE).
Testo unico dell'immigrazione, modificato da svariate forze politiche (Bossi-Fini: limitazioni dure a stranieri senza regolare permesso), comunque afferma che le libertà costituzionali sono riconosciute a tutti, anche allo straniero irregolare; non gode però dei diritti civili, quindi è molto limitato (non chiedere di avere un'abitazione, un lavoro). Non si parla di persone in fuga dal proprio Paese (in questo caso è Asilo Politico, quindi gode del diritto di soggiornare nel Paese).
- Diritti politici: possedere la cittadinanza significa possedere i diritti politici: gli stranieri non godono di questi diritti. La Costituzione afferma che la sovranità appartiene al popolo, ovvero il diritto di partecipare alla vita politica. Fa eccezione il diritto del cittadino europeo di partecipare alle elezioni comunali.
- Diritti sociali: sono diritti finanziariamente condizionati, ovvero la loro soddisfazione comporta un costo (es. diritto alla salute).
Libertà di associazioni - Art. 19: diritto di professare liberamente la propria fede (pluralismo religioso: il paese ammette una pluralità di culti) - Art. 21: libertà del pensiero
In ogni articolo esiste un oggetto di tutela. Dal 1948 ad oggi, si è affermata l'esigenza di nuovi diritti (senza modificare le tutele già presenti): es. godere di una natura salvaguardata (dal 2001), anche se l'art. 9 parla di tutela del paesaggio e il 32 di tutela alla salute.
Per via interpretativa, esistono diritti che non sono chiaramente espressi, ma sono comunque presenti. Es. mutamento dell'identità sessuale: è stato riconosciuto dalla Corte Costituzionale, in quanto oggi il disagio psichico (i medicinali più diffusi ad oggi sono gli antidepressivi) fa parte della tutela della salute, per cui non è anticostituzionale (non è un diritto costituzionale, ma viene tutelato).
Tutti questi nuovi diritti però
iniziano a entrare in collisione tra loro: es. diritto di cronaca e diritto all'oblio (diritto a cancellare foto, video, notizie proprie).
Di fronte a due diritti costituzionali che si scontrano, è quindi necessario bilanciare questi diritti con il principio della ragionevolezza: il criterio è verificare che la compressione di uno dei diritti sia giustificata rispetto alla tutela dell'altro, purché la compressione sia limitata nel tempo.
Es. Caso: oggi esiste una legge sull'interruzione della gravidanza. Prima che venisse varata, la Corte Costituzionale ebbe a che fare con un caso di interruzione, quando ancora non era tutelato: la donna venne processata e gli avvocati sollevarono la questione di costituzionalità, in quanto la donna aveva un grave disturbo alla vista che si sarebbe aggravato portando avanti la gravidanza. Si scontravano così diritto alla salute e diritto alla vita: la Corte stabilì che se vi è un problema grave,
medicalmente accertato, per la donna, essa non debba rispondere penalmente dell'interruzione di gravidanza (scriminante). Modelli di tutela delle libertà costituzionali: Art. 13: la libertà personale è un diritto inviolabile, che può trovare limite nei soli modi e casi previsti dalla legge (riserva di legge) e per atto motivato dell'autorità giudiziale (riserva di giurisdizione). Riserva di legge: deve esistere una legge che specifica i casi in cui la libertà personale può essere limitata; riserva di giurisdizione: deve tenere un comportamento verso cui la legge/atto prevede una restrizione (autorità giudiziaria: prevede imparzialità, indipendenza + Atto motivato: deve recare motivazioni, prove, testimoni, che rendono impugnabili quell'atto). L'art. 13 si riferisce a modelli di tutela che si applicano a tutte le libertà costituzionali: riserva di legge e giurisdizione. Riserva di legge: una determinatamateria (o atto) non può che essere disciplinata con una fonte