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I RAPPORTI GIURIDICI REALI
I rapporti giuridici reali sono delle correlazioni tra situazioni soggettive che hanno come riferimento
essenziale un bene, un oggetto, in particolare i rapporti giuridici reali si dividono in:
- rapporti giuridici su COSA PROPRIA PROPRIETà
- rapporti giuridici su COSA ALTRUI diritti reali di GODIMENTO e diritto di
GARANZIA
La PROPRIETà è il diritto per eccellenza, il diritto supremo come simbolo di emancipazione
economica del soggetto.
Art. 823: il proprietario ha diritto e dovere di disporre delle cose in osservanza degli obblighi
stabiliti dall’ordinamento giuridico
La proprietà quindi consiste in due fasce di potere:
- potere di godimento: trarre dalla cosa qualsiasi utilità economica ovvero la possibilità di
utilizzare un bene
- potere di disposizione: si riferisce a tutti gli atti di disposizione del bene (vendere, donare,
distruggere un bene) in modo pieno ed esclusivo pienezza ed esclusività allude al fatto
che il titolare del diritto di proprietà ne abbia la disponibilità assoluta senza alcun tipo di
vincolo, a patto che l’esclusività sia circoscritta ai limiti che la legge stessa individua. I
limiti possono essere di carattere:
- PRIVATO: limitano le distanze tra le costruzioni. Ad esempio art. 833 vengono vietati gli
atti emulativi
- PUBBLICO: attività che la pubblica amministrazione svolge attraverso le espropriazioni;
procedure complesse di un esproprio ad un privato per un interesse pubblico
ATTI E DIRITTI REALI di godimento su cosa altrui: sono situazioni limitate di godimento su
cose altrui, cioè situazioni soggettive limitate che consentono il godimento di un bene che
appartiene ad altri; sono una sorta di limitazione del pieno diritto di proprietà perché attribuiscono
ad un soggetto il godimento su un bene che però appartiene ad altri:
superficie, enfiteusi, uso e abitazione, servitù previali (di frodo) e usufrutto.
- superficie: rappresenta un’eccezione perché stabilisce che chi possiede un suolo è
proprietario anche di ciò che vi è costruito sopra. Il diritto di superficie è il diritto di
costruire o mantenere una costruzione sopra un suolo appartenente ad altri. Art. 952 ad
esempio i pali della luce su un territorio altrui, hanno un diritto di superficie perché sono su
un territorio che non appartiene all’Enel.
- usufrutto: è un diritto di godimento su cosa altrui e consiste nel fatto che il proprietario
cede ad un soggetto il godimento di un bene affinché questo soggetto ne tragga i frutti. Può
essere su un bene di tipo naturale (piantagioni su un campo) o un bene di tipo artificiale (una
casa il cui reddito va al soggetto beneficiario) ed è ben diverso dalla locazione.
- servitù previali: peso metaforico imposto su un fondo per l’utilità di un altro fondo, per
esempio il diritto di passaggio sul fondo del vicino; la servitù consiste nella presenza di due
situazioni soggettive di due soggetti a cui fanno riferimento due fondi, ma uno dei due è in
una situazione di svantaggio: la servitù attribuisce un peso al fondo con vantaggio. Si
possono sostituire sia volontariamente (per contratto o testamento) sia per legge (il titolare
del fondo dominante ha il diritto di chiedere la servitù). Le servitù possono essere apparenti
(in cui vi è un’opera visibile funzionale all’esercizio della servitù stessa) o non apparenti
(non vi sono opere visibili). Le servitù possono essere continua (il cui esercizio avviene con
continuità senza la necessità dell’intervento dell’uomo) o discontinue (il cui esercizio
dipende da un’attività umana).
Le caratteristiche dei RAPPORTI GIURIDICI REALI è che si realizza l’interesse del soggetto
immediatamente su una cosa e questa situazione è intrinseca con un bene, cioè l’interesse del
soggetto non si realizza grazie alla cooperazione, ma attraverso la soddisfazione su un bene. I diritti
reali di godimento sono tutte situazioni giuridiche soggettive, sono diritti soggettivi, quindi
espressione di una giuridica rilevanza. Solitamente chi è titolare della situazione soggettiva reale è
anche colui che esercita quella situazione soggettiva. C’è coincidenza tra il titolare della situazione
soggettiva e chi effettivamente la esercita. Ma non è sempre così ad esempio il ladro esercita il
potere di godimento della bicicletta ma non è titolare del diritto, perché sono ancora io. Quindi vi è
un’altra distinzione, non di carattere giuridico ma di carattere fattuale che è il POSSESSO che da
rilievo al solo esercizio, è una situazione di fatto che si realizza attraverso un’attività di atti che non
è necessariamente coincidente con la titolarità della situazione soggettiva corrispondente. Art 1140
il possesso è il potere sulla cosa che si manifesta in un’attività corrispondente all’esercizio o alla
titolarità del diritto reale, è una situazione di fatto che si realizza attraverso un’attività che
corrisponde al contenuto del diritto reale o di proprietà, ma non necessariamente coincide con la
titolarità del diritto
Il possesso è caratterizzato da:
- la materiale disponibilità della cosa, cioè averla e utilizzarla
- il possesso è tale perché non riconosce l’altruità del diritto (animus possidendus) di titolarità.
L’ordinamento giuridico riconosce una tutela al possesso cioè l’USOCAPIONE: la possibilità che
si concede al possessore di acquisire la situazione giuridica corrispondente all’esercizio dell’attività
che compie, è un modo di acquisto dei diritto reali di proprietà o di godimento che consente
attraverso l’utilizzo del possesso continuo, l’acquisto del diritto corrispondente all’esercizio, a patto
però che il titolare del diritto sia inerte.
I RAPPORTI GIURIDICI OBBLIGATORI
I rapporti giuridici obbligatori sono quelli in cui esiste un dovere giuridico in forza del quale un
soggetto è tenuto ad eseguire un determinato comportamento per soddisfare l’interesse del soggetto.
Ad esempio i doveri coniugali, ma anche quelli di natura patrimoniale, detti in questo caso,
OBBLIGAZIONI.
Il rapporto giuridico obbligatorio cioè l’obbligazione è quel rapporto tra due centri d’interesse ai
quali sono riconducibili una situazione di credito e una situazione di debito (due situazioni
soggettive); un soggetto è tenuto a tenere un comportamento patrimoniale per adempiere ad un
debito di un altro soggetto.
L’obbligazione è una relazione giuridica complessa con poteri e doveri di entrambe le situazioni
soggettive. Art. 1173 le obbligazioni derivano da CONTRATTO, il FATTO ILLECITO e ogni altro
ATTO o FATTO IDONEO a produrre obbligazioni in conformità con l’ordinamento giuridico.
- il contratto è quell’obbligazione che sancisce il diritto del compratore ad avere un bene e
allo stesso tempo il dovere a paragonarlo per adempiere al diritto del negoziatore a ricevere i
soldi
- il fatto illecito art.2043 dice qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno
ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto al RISARCIMENTO DEL DANNO ovvero
il principio della responsabilità civile contrattuale perché causa un’obbligazione risarcitoria
- atto o fatto idoneo cioè vi sono delle altre ipotesi che non rientrano nella prima o nella
seconda ipotesi, ma che comunque sono idonee a produrre obbligazioni. Ad esempio il
manifesto appeso di promessa di 1000€ per chi ritrova il cane fufi.
Le caratteristiche del RAPPORTO GIURIDICO OBBLIGATORIO sono:
- patrimonialità: il comportamento al quale uno dei due soggetti è tenuto ha una rilevanza
economica altrimenti non è un’obbligazione
- specificità: allude al fatto che vi sia un concreto comportamento da tenere e un concreto
comportamento da prendere
- interesse del creditore: art. 1174 si può donare una casa al proprio figlio, costituendo un
rapporto giuridico obbligatorio patrimoniale, ma l’interesse del soggetto può essere non
patrimoniale, nel caso la volontà del genitore a donare la propria casa al figlio.
- prestazione: è il comportamento patrimoniale, il vincolo di comportamento per la
realizzazione dell’interesse del creditore è l’oggetto del rapporto giuridico obbligatorio,
dell’obbligazione. Le prestazioni possono essere POSITIVE: dare una cosa determinata
(consegnare una somma di denaro), fare una cosa determinata (imbiancare se sono
imbianchino) concludere un contratto: il contratto preliminare è una relazione contrattuale
che unisce due soggetti con l’obbligo poi di stipulare un contratto definitivo. Possono essere
NEGATIVE: non fare ossia quando il comportamento individuato è di astensione.
L’OBBLIGAZIONE NATURALE è un tipo di rapporto obbligatorio che sorge da semplici doveri
MORALI o SOCIALI, senza i caratteri tipici dell’obbligazione perché non c’è un comportamento
che si può pretendere.
Art 2044 esistono situazioni che hanno un contenuto patrimoniale ma che non hanno le
caratteristiche di un’obbligazione civile, in particolare la caratteristica della COATTIVITà, cioè
essere tenuti ad un comportamento.
Ad esempio essere in debito con una persona non estinguerlo per molti anni e una volta intervenuta
la PRESCRIZIONE, il creditore non è più in diritto a richiedere l’adempimento, ma il debitore può
adempiere lo stesso il debito svolgendo quindi un’obbligazione naturale (a seguito di un dovere
morale o sociale). Se però adempio il debito non posso più essere ripagato.
Sono vicende del rapporto giuridico:
- nascita: costituzione, acquisto: legame con la titolarità
- modifica: oggettivo, soggettivo
- estinzione: trascorrere del tempo, adempimento, abbandono o rinuncia
LA RILEVANZA DEL TEMPO SULLE SITUAZIONI SOGGETTIVE
Spesso l’ordinamento da rilievo al tempo considerandolo si come DURATA, inteso come periodo
che intercorre tra due momenti (ad esempio il tempo che passa tra l’atto di debito e la sua
estinzione per il trascorrere del tempo) sia come DATA come momento preciso: art. 2 “con la
maggiore età si acquista la capacità civile”. Il tempo è essenziale per determinare la certezza dei
rapporti giuridici e insieme alla certezza, serve anche a comprendere la titolarità delle situazioni
soggettive che è connesso alla certezza. Il motivo per il quale l’ordinamento giuridico disciplina il
trascorrere del tempo è:
- det