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Ipertermie febbrili e non febbrili Pag. 1
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Termoregolazione

Centri termoregolatori costituiti da:

  • Neuroni detti W: avvertono le variazioni positive e negative della TC.
  • Neuroni detti w: risposta termodispersiva.
  • Neuroni detti c: risposta termoconservativa.
  • Neuroni detti i: integrano i segnali termici ricevuti.

Tutti i centri termoregolatori sono quiescenti finché ricevono segnali termici che corrispondono alla temperatura di riferimento (37°C). Quando i neuroni W avvertono una TC>37°C, trasmettono segnali ai neuroni w che innescano una risposta termodispersiva. Al contrario, quando i neuroni W avvertono una TC<37°C, trasmettono segnali ai neuroni c che innescano una risposta termoconservativa.

Ipotermie e ipertermie non febbrili

Ipertermia: aumento al di sopra di 37°C. Ipotermia: diminuzione al di sotto di 37°C.

Ipertermia di origine endocrina

  • Ipertiroidismo: eccessiva produzione di ormoni tiroidei T3 e T4. L'eccesso di T3 e T4 viene trasformato...
in T per essere attivo) esalta l'effetto termogenico che induce fisiologicamente, perché induce la penetrazione intracellulare di ioni (Ca, Na, K) che attivano le ATPasi, con eccessiva liberazione di ATP e di energia; inoltre, la T stimola anche la lipolisi con ossidazione degli acidi grassi, reazione che produce calore. L'ipotiroidismo è causa di ipotermia per ragioni inverse. Ipertermia maligna Malattia ereditaria molto rara asintomatica che si manifesta a seguito di somministrazione di anestetici o di eventi stressanti, con grave sintomatologia e innalzamento termico fino a 46°C, fino a culminare nella morte. Il gene mutato codifica per dei canali proteici per il calcio che presentano un difetto ultrastrutturale che ostacola la loro chiusura, dopo che sono stati stimolati all'apertura. La maggiore quantità di Ca attiva in maniera persistente le ATPasi, con eccessiva produzione di calore. La febbre Febbre: particolare forma di ipertermia che si manifesta,

In numerose condizioni patologiche, a causa di un'alterazione funzionale reversibile dei centri termoregolatori, che consiste nell'innalzamento della soglia di riconoscimento della temperatura di riferimento (fisiologicamente 37°C), con la conseguenza che i meccanismi di termoconservazione e termodispersione vengono attivati ad una temperatura sempre superiore ai 37°C.

Periodo di latenza: lasso di tempo tra il momento dell'inoculazione dei germi/endotossine e la comparsa del rialzo termico.

Sostanze pirogene (in grado di produrre febbre):

  • Pirogeni esogeni (si formano fuori dall'organismo): endotossine, costituenti batterici e altri composti non batterici.
  • Pirogeni endogeni (si formano all'interno dell'organismo): citochine.

Le endotossine e i batteri vengono riconosciuti nell'organismo dai macrofagi e dai PMN, che producono diverse citochine infiammatorie: alcune agiscono da pirogeni endogeni, altre inducono altre cellule a

sintetizzare pirogeniendogeni. La membrana ematoencefalica è impermeabile alle proteine, quindi le citochine per raggiungere i centritermoregolatori la attraversano nell'area cibrosa, che circonda la regione preottica dell'ipotalamo, una regione in cui
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A.A. 2019-2020
3 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camelia.serban di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Bertelli Cesare.