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Ipertensione arteriosa: Appunti di Medicina generale Pag. 1
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Ipertiroidismo: gli ormoni tiroidei in eccesso aumentano l’attività cardiaca e ri8ducono la

pressione diastolica

IPERTENSIONE ARTERIOSA ESSENZIALE

Viene definita essenziale un’ipertensione per la quale non sia individuabile un chiaro fattore

eziologico.

E’ una condizione caratterizzata da un’alterata regolazione dei meccanismi che controllano la

pressione arteriosa. Più che una malattia autonoma può essere considerato un fattore di rischio

per altre malattie. L’ipertensione essenziale rappresenta il 95% di tutte le ipertensioni.

La sua genesi è multifattoriale: associazione con età e altri fattori (obesità, iperuricemia,diabete

mellito…), ereditarietà, eccessivo apporto dietetico di sodio, influenza del sistema simpatico,

influenze psichiche.

L’aumento dei livelli pressori porta ad una patologia vascolare; l’aumento dei valori pressori

comporta un aumento del lavoro del ventricolo sinistro del cuore, il protrarsi nel tempo di questa

situazione provoca ipertrofia del ventricolo sinistro e successivamente dilatazione, fino allo

scompenso cardiocircolatorio. L’ipertensione è speso causa di trombosi ed emorragie cerebrali. I

glomeruli vengono danneggiati a causa dell’aumento di tensione nei capillari glomerulari.

Il paziente affetto da ipertensione essenziale è generalmente asintomatico, occasionalmente

riferisce cefalea, vertigine, epistassi. I primi segni sono dati da affaticabilità e dispnea da sforzo,

occasionalmente dolore anginoso e infarto del miocardio.

Caratteristico dell’ipertensione arteriosa è il riscontro di ipertrofia ventricolare sinistra con l’ECG.

Un’ altro modo è l’esame del fondo dell’occhio poiché è l’unica sede in cui sono visibili le arteriole.

La diagnosi di ipertensione si basa su una serie di valori pressori superiori alla norma. Le

rilevazioni devono essere effettuate su paziente supino da almeno 10 minuti e nella maggiore

tranquillità possibile.

IPERTENSIONI SECONDARIE

Ipertensioni endocrine

Feocromocitoma: eccessiva produzione di catecolamine.

E’ una causa rara di ipertensione ma ha una terapia chirurgica risolutiva. Si tratta di un tumore,

localizzato prevalentemente nella midollare del surrene e in pochi casi a livello di paragangli,

cuore, vescica, prostata, ovaie. Questi tumori secernono catecolamine(adrenalina e

α

noradrenalina). La noradrenalina ha un’attività sui recettori -adrenergici con vasocostrizione e

α β

aumento della PA. L’adrenalina agisce sia sui recettori che -adrenergici con

vasodilatazione e diminuzione della PA, in questi casi possono aversi crisi di malessere,

sudorazione, cefalea, tachicardia, tremori, sensazione di ansia, angoscia. L’eziologia del tumore è

ignota. Il rilascio delle catecolamine non viene in modo costante ma può essere favorito da

aumenti di pressione endoaddominale. Il paziente può essere del tutto asintomatico, in alcuni casi

possono presentarsi cefalea, sudorazione profusa,cardiopalmo, sensazione di angoscia, tremore.

La diagnosi può essere suggerita da pressione arteriosa ad andamento parossistico e dal

dosaggio delle catecolamine e dei loro metaboliti nel sangue e nelle urine. Successivamente si

pone il problema della localizzazione del tumore.

Iperaldosteronismo primitivo: eccessiva produzione di aldosterone.

È un adenoma localizzato a livello surrenalico. L’azione principale dell’aldosterone è data dal

riassorbimento di sodio e secrezione di potassio. L’aumento del sodio provoca importanti aumenti

di pressione e la secrezione di potassio porta a ipopotassiemia.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
3 pagine
SSD Scienze mediche MED/09 Medicina interna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bruscla di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Agnelli Alessandro.