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TGF-BETA (FATTORE DI CRESCITA TRASFORMANTE beta)
à
Ø TGF , prodotto dai fagociti mononucleati attivati da LPS e da molti altri tipi cellulari,
ha la funzione di inibire la proliferazione e l'attivazione dei linfociti e leucociti.
Infatti, TGF inibisce la proliferazione e le funzioni effettrici dei linfociti T e
- l'attivazione dei macrofagi, agendo su altre cellule (ad esempio i neutrofili e le
cellule endoteliali), principalmente antagonizzando gli effetti pro-infiammatori indotti
dalle altre citochine.
Inoltre, TGF- regola la differenziazione di distinte sottopopolazioni di linfociti T,
- bloccando lo sviluppo di TH1 e TH2.
Agendo sui linfociti B, TGF- promuove lo scambio isotipico verso gli anticorpi IgA, i
- principali a livello delle mucose,
e regola il processo di riparo dei tessuti sopo l'attenuazione dei processi
- infiammatori, stimolando nei macrofagi nei fibroblasti la produzione di collagene e
degli enzimi preposti al rimodellamento della matrice extracellulare. 34
35
36
L'immunità innata fornisce segnali che agiscono insieme con l'antigene per
è
stimolare la proliferazione e la differenziazione dei linfociti T e B antigene-specifici.
Quindi la risposta innata non solo costituisce una prima linea di difesa, ma sa anche inizio
alle risposte adattative, grazie soprattutto a delle molecole prodotte durante la prima fase
che funzionano come segnale per l'attivazione dei linfociti.
Queste molecole comprendono:
8. le proteine costimolatorie (per le cellule T),
9. le citochine (per le cellule sia T che B)
10. e i prodotti di degradazione del complemento (per le cellule B).
I secondi segnali generati durante le risposte immunitarie innate antimicrobiche non solo
amplificano l'entità della risposta adattativa che segue, ma ne influenzano anche la natura.
IMMUNITà ADATTATIVA
Esistono 2 diversi tipi di risposta immunitaria adattativa, mediate da componenti diversi del
sistema immunitario e hanno il compito di eliminare tipi diversi di microbi:
L'immunità umorale è mediata da molecole presenti nel sangue e nelle
ü à
secrezioni mucosali, chiamate anticorpi, che sono prodotte da cellule denominate
linfociti B.
Gli anticorpi riconoscono gli antigeni microbici neutralizzandone l'infettività e
identificandoli per la successiva eliminazione da parte di vari meccanismi effettori.
L'immunità umorale è il principale meccanismo di difesa contro i microbi
extracellulari e le loro tossine poiché gli anticorpi secreti possono legarsi sia ai
microbi sia alle tossine agevolandone l'eliminazione. Inoltre, gli anticorpi possono
attivare meccanismi effettori diversi.
Alcuni promuovono l'ingestione dei microrganismi dalle cellule dell'ospite
(fagocitosi), altri si legano e scatenano il rilascio dei mediatori della flogosi da parte
di alcuni leucociti come i mastociti.
L'immunità cellulare, detta anche immunità cellulo-mediata, è mediata dai
ü à
linfociti T.
I microbi intracellulari, come i virus e alcuni batteri, sopravvivono e proliferano
all'interno dei fagociti e di altri tipi cellulari e diventano inaccessibili agli anticorpi
circostanti.
L'immunità cellulare allora elimina i serbatoi di infezione attraverso l'eliminazione dei
microbi residenti nei fagociti o nelle cellule infettate.
L’immunità adattativa può essere anche:
ATTIVA = La forma di immunità indotta dall'esposizione ad un antigene estraneo
§ perché l'individuo immunizzato ha un ruolo attivo nella risposta all'antigene.
11. Individui e linfociti che non hanno incontrato un particolare antigene sono detti
näive.
12. Soggetti che hanno risposto a un antigene microbico e sono protetti dalla
successiva esposizione allo stesso microbo sono detti immuni. 37
PASSiVA = L'immunità può essere inoltre conferita ad un individuo mediante il
§ trasferimento di siero o di linfociti da un soggetto vaccinato.
Il ricevente, dunque, diventa immune a quel particolare antigene senza mai essere
stato esposto o avere risposto ad esso.
Tutte le risposte immunitarie ad un antigene estraneo, sia umorali sia cellulari, possiedono
alcune caratteristiche fondamentali, che riflettono anche le proprietà dei linfociti:
Le risposte immunitarie sono specifiche verso
porzioni distinte di una singola proteina
complessa, di un polisaccaride o di altre
macromolecole.
Le porzioni dell'antigene, che sono specificamente
SPECIFICITà E DIVERSAIFICAZIONE riconosciute dai linfociti, sono chiamate
determinanti o epitopi. Inoltre, i linfociti di un
individuo possiedono la capacità di riconoscere un
enorme numero di antigeni definito repertorio
linfocitario.
Si calcola che il sistema immunitario sia in grado
di discriminare tra 10*7 e 10*9 distinte
determinanti antigeniche. Questa proprietà è detta
diversificazione ed è il risultato della variabilità dei
siti di legame con l'antigene dei recettori
linfocitari.
L'esposizione del sistema immunitario ad un
antigene estraneo aumenta la sua futura capacità
MEMORIA a rispondere a quell'antigene. Le risposte alla
seconda e alle successive esposizioni allo stesso
antigene, chiamate risposte secondarie, sono in
genere più rapide, più potenti e spesso
qualitativamente diverse dalla risposta primaria.
38
In seguito all'incontro con l'antigene, i linfociti
vanno incontro a una forte proliferazione.
ESPANSIONE CLONALE Il termine espansione clonale si riferisce
all'aumento del numero dei linfociti che esprimono
un recettore identico per il medesimo antigene e
quindi appartengono allo stesso clone.
Il sistema immunitario risponde in modo
differenziato ai diversi tipi di microbi, sfruttando al
meglio l'efficienza dei meccanismi di difesa. Ciò
SPECIALIZZAZIONE significa che risposte umorali o cellulari sono
attivate da classi diverse di microbi oppure dallo
stesso microbo in stadi diversi dell'infezione
(extracellulare e intracellulare) e ciascun tipo di
risposta protegge l'ospite da quella particolare
classe di microbi.
Tutte le risposte immunitarie normali si
RISOLUZIONE E OMEOSTASI esauriscono nel tempo dopo la stimolazione
antigenica, riportando il sistema immunitario al
suo stato di riposo ( anche grazie all'apoptosi dei
linfociti), una condizione definita omeostasi
Una delle proprietà più importanti del sistema
immunitario di ogni individuo sano è la sua
capacità di riconoscere, rispondere ed eliminare
antigeni estranei all'organismo (nonself) senza
reagire pericolosamente alle sostante antigeniche
NON REATTIVITà AL SELF proprie dell'individuo (self). Questa tolleranza agli
antigeni self viene preservata grazie a molti
meccanismi come l'eliminazione dei linfociti che
esprimono recettori specifici per alcuni antigeni
self.
Alterazioni nell'induzione o nel mantenimento della
tolleranza al self determinano risposte immunitarie
contro antigeni self, che spesso sfociano in
patologie anche molto gravi dette autoimmuni.
Componenti cellulari del sistema immunitario adattativo
Le cellule principali del sistema immunitario sono:
13. i linfociti,
14. le cellule accessorie
15. e le cellule effettrici.
I LINFOCITI sono le cellule che riconoscono e rispondono in modo specifico agli
ü antigeni estranei e quindi rappresentano i mediatori dell'immunità umorale e
cellulare. 39
Esistono sottopopolazioni distinte di linfociti che differiscono per il modo di
riconoscimento dell'antigene e nelle loro funzioni effettrici.
16. I linfociti B sono le sole cellule in grado di produrre anticorpi; essi riconoscono gli
antigeni extracellulari (compresi quelli presenti sulla membrana cellulare) e si
differenziano in cellule secernenti anticorpi, svolgendo pertanto il ruolo di mediatori
dell'immunità umorale.
17. I linfociti T, le cellule dell'immunità cellulare, riconoscono gli antigeni dei microbi
intracellulari e agiscono uccidendo i microbi o le cellule infettate ma, non producono
anticorpi.
I linfociti T hanno una specificità ristretta nei confronti degli antigeni; riconoscono
infatti solo antigeni peptidici associati ad alcune proteine, codificate dai geni del
complesso maggiore di istocompatibilità (MHC) e che sono espresse sulla
superficie delle cellule dell'ospite.
Come risultato le cellule T riconoscono e rispondono agli antigeni associati alla
superfici cellulari, ma non a quelli solubili.
I linfociti T sono costituiti da popolazioni funzionalmente distinte:
18. le meglio definite cono quella dei linfociti T helper In risposta alla stimolazione
à
antigenica, i linfociti T helper secernano proteine denominate citochine, che
stimolano la proliferazione e la differenziazione dei linfociti T stessi così come di
altre cellule, quali i linfociti B, i macrofagi e altri leucociti.
19. e quella dei linfociti citolitici, o citotossici (CTL) I CTL uccidono cellule che
à
producono antigeni estranei, come le cellule infettate da virus o da altri microbi
intracellulari.
20. Alcuni linfociti T, chiamati linfociti T regolatori, svolgono principalmente il ruolo di
inibire le risposte immunitarie.
21. Una terza classe di linfociti le cellule natural killer (NK) sono coinvolte nella
risposta immunitaria innata contro i virus e altri microbi intracellulari.
L'inizio e lo sviluppo delle risposte immunitarie adattative richiedono che l'antigene sia
catturato e presentato ai linfociti specifici.
Le cellule che svolgono questo ruolo sono chiamate cellule accessorie o cellule che
presentano l'antigene (APC).
Le APC più specializzate in questa funzione sono le cellule dendritiche, che catturano
antigeni microbici presenti nell'ambiente esterno.
Gli antigeni vengono quindi portati agli organi linfoidi e presentati ai linfociti T naïve per
dare inizio alla risposta umorale e cellulare.
L'attivazione dei linfociti in seguito al riconoscimento dell'antigene innesca molteplici
meccanismi volti all'eliminazione dell'antigene.
Spesso, l'eliminazione dell'antigene richiede la partecipazione di cellule effettrici che
mediano l'effetto finale della risposta immunitaria, vale a dire liberarsi dal microbo.
I linfociti T attivati, i fagociti mononucleati e altri leucociti fungono da cellule effettrici
delle diverse risposte immunitarie. 40
Risposte dell'immunità adattativa
L'immunità adattativa utilizza tre principali strategie:
1. La secrezione di anticorpi che legano i microrganismi extracellulari e ne
impediscono l'interazione con le cellule dell'ospite.
Gli antic