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INDIVIDUALISMO METODOLOGICO

La teoria economica standard (neoclassica) assume una precisa metodologia riassumibile in 6 punti:

  1. Postulato dell'individualismo: Qualsiasi fenomeno sociale deriva da e deve essere analizzato come la combinazione delle azioni, credenze ed opinioni individuali. Solo gli individui, e non le organizzazioni, sono capaci di azioni, e possiedono credenze e opinioni.
  2. Postulato della comprensione: è possibile comprendere e spiegare un fenomeno sociale solo se si è in grado di capire quale senso hanno per l'individuo le proprie azioni, credenze ed opinioni.
  3. Postulato della razionalità: il senso che un individuo attribuisce alle proprie azioni, credenze ed opinioni costituisce la ragione per le quali egli le adotta.
  4. Postulato della consequenzialità: il senso che l'individuo attribuisce alle proprie azioni, e quindi la motivazione delle azioni stesse, si fonda sulle conseguenze che l'individuo si attende da esse.

Postulato dell'egoismo, tra tutte le possibili conseguenze derivanti da un'azione, l'individuo è interessato solo a quelle che lo riguardano personalmente.

6. Postulato del calcolo costi-benefici, nella scelta delle proprie azioni, l'individuo decide sempre di compiere quelle in grado di massimizzare la differenza tra il beneficio personale e il costo personale.

La scelta dell'individualismo metodologico (IM-TRS) è una scelta di metodo e quindi non è né univoca né immutabile.

Es. Teoria classica basata su una metodologia strutturalista.

L'IM non prescrive di essere individualisti, né afferma che essere individualisti sia un bene per la società. Non dobbiamo affiancare una visione politica o ideologica ed essa non va confusa con una posizione normativa.

Inoltre, il comportamento individualista non deve essere considerato di tipo egoistico, al contrario della sua versione speciale TSR.

L'INDIVIDUALISMO METODOLOGICO

È UTILIZZATO NELL’ANALISI DEL PROBLEMA ECONOMICO DELLA SOCIETÀ PERCHÉ:

  1. Siamo interessati allo studio dei comportamenti intenzionali (non ci interessa sapere se per caso gli individui risolvono il PEdS);
  2. L’individuo è l’unico depositario del comportamento intenzionale;
  3. L’individuo è l’unico depositario dei propri bisogni.

AGENTI ECONOMICI E PRINCIPIO DELLA RAZIONALITÀ

Gli agenti economici rappresentano gli individui che agiscono rispetto ad un obiettivo economico. La teoria economica non s’interessa di qualunque soluzione del problema economico, ma solo di quelle che possono scaturire dal comportamento degli individui finalizzato alla soddisfazione dei propri bisogni. Soluzioni di questo genere richiedono un comportamento razionale.

Definizioni del comportamento razionale:

  • Procedurale -> l’adozione dei mezzi appropriati al raggiungimento di un obiettivo dato, tenendo conto di eventuali vincoli.
raggiunge il miglior risultato possibile. La teoria economica standard si basa sulla razionalità sostanziale, che considera gli agenti economici capaci di adottare un comportamento finalizzato al raggiungimento del miglior risultato possibile, tenendo conto di determinati vincoli. L'approccio consequenzialista si basa sull'analisi di tre principi: 1. L'individuo è il depositario dei propri bisogni, la cui soddisfazione costituisce l'obiettivo della propria attività economica. 2. L'individuo ha conoscenza delle conseguenze delle proprie azioni. 3. L'individuo ha a disposizione un insieme di azioni possibili e sceglie quella che porta al miglior risultato possibile.è più prossimaall’obiettivo. La colonna “Azioni” riporta tutte le azioni (o decisioni) possibili per l’agente economico. A ciascuna azione è associata una o più conseguenze rilevanti in base all’obiettivo dell’agente. Di conseguenza, si ottengono tutte le conseguenze possibili per l’agente stesso. Esempio: Dovete effettuare un viaggio dalla città x alla città y, e il problema decisionale che dovete risolvere riguarda la scelta del mezzo di trasporto. La colonna delle “Azioni” riporterà tutte le scelte del mezzo di trasporto a vostra disposizione, ad es: a1 = auto, a2 = treno… Ora dovete individuare quali conseguenze di ciascuna azione sono rilevanti rispetto all’obiettivo, ad es: durata e comodità. Quindi avremo c1(a1) = durata con auto, c2(a1) = comodità con auto…, c1(a2) = durata con treno, c2(a2) = comodità con treno … La costruzione dello

Lo schema azione-conseguenza richiede due condizioni fondamentali da parte dell'agente: conoscenza e informazione.

La conoscenza è necessaria per poter associare ad ogni azione l'appropriato insieme di conseguenze.

L'informazione concorre con la conoscenza a determinare l'insieme appropriato delle conseguenze di ciascuna azione, segnalando all'agente in quale condizione ambientale o "stato" si verifica l'azione. Le conseguenze di un'azione saranno diverse in base allo "stato" in cui si verificano.

Es. Conoscenza (acqua bolle), informazione (litri, altitudine, calore)

I PROBLEMI DECISIONALI POSSONO ESSERE DI 2 TIPI:

  1. Quando la conoscenza dell'agente è completa
  2. Quando la conoscenza dell'agente è incompleta

SCELTA OTTIMA

Il principio della razionalità implica che l'agente scelga l'azione la cui conseguenza è la più appropriata al raggiungimento dell'obiettivo.

Una

volta indentificata la/le conseguenza/e rilevanti l'agente deve:

  1. Ordinare le conseguenze.
  2. Scegliere l'azione la cui conseguenza ha il livello di preferenza massimo.

INCERTEZZA

L'idea consiste nell'attribuire una probabilità a ciascuno stato possibile, rispettando le regole fondamentali del calcolo probabilistico:

  • Gli stati devono essere "mutuamente esclusivi" (es. o c'è sole o c'è pioggia o c'è neve).
  • La somma delle probabilità degli stati deve essere uguale a 1.

Se l'agente è in grado di attribuire una probabilità a ciascuno stato, è possibile costruire un indice sintetico dei valori che assumono le conseguenze di ogni data azione nei diversi stati -> valore atteso.

Il valore atteso è utilizzato dal punto di vista della teoria neoclassica per determinare la scelta ottima in condizioni di incertezza.

Calcolo media ponderata -> X1 = (Xs*Ys) + Xp*(1-Yp) ->

Considerando i due eventi esclusivi, o c'è sole o c'è pioggia.

Valore atteso della durata del viaggio in auto -> (5 x 0,8) + (8 x 0,2) = 5,6

Valore atteso della durata del viaggio in treno -> 6 x (0,8 + 0,2) = 6

Questi dati indicano che, se l'obiettivo è scegliere il mezzo che minimizza la durata del viaggio, l'auto è preferibile al treno, data l'informazione disponibile.

Il valore atteso di 5,6 ore con l'auto non si realizzerà mai (la durata vera del viaggio in auto sarà o di 5 ore o di 8 ore). Inoltre, se l'agente sceglie l'auto e poi piove, egli impiegherà comunque più tempo che se avesse scelto il treno.

Qual è allora il fondamento razionale della scelta effettuata sulla base del valore atteso?

La scelta "auto" è la migliore possibile - in condizioni d'incertezza - in quanto il valore atteso indica che il "peso" che l'informazione disponibile

Attribuisce allo stato più sfavorevole (la probabilità di pioggia) è sufficientemente basso da rendere dominante la conseguenza dello stato più favorevole.

DIFFERENZA TRA RISCHIO E INCERTEZZA

Rischio -> se conosco la probabilità che un evento si verifichi o meno. Es 1 -> moneta 50%.

Incertezza -> non conosco la probabilità. Es 2 -> crescita del prezzo del petrolio sui mercati finanziari.

Dobbiamo però considerare che la probabilità è tale se parliamo di situazioni astratte. In situazioni reali le condizioni effettive dell'oggetto considerate, anche se minime, possono influenzare il risultato.

Il consumatore sceglie in base alle sue preferenze e alle sue esperienze rispetto al rischio. Se uno è avverso al rischio lo è per tutto (denaro, famiglia, salute). La teoria neoclassica prevede che il soggetto abbia una propensione al rischio e che essa sia la stessa riguardo al perdere 10€ o al farsi male.

Formattazione del testo

a una gamba.COSA, QUANTO E COME PRODURRESupponiamo che il nostro sistema economico sia un’isola.

  1. Risorse economiche
    • Naturali -> mare e terra
    • Produttive -> lavoro e capitale
  2. Bisogni
  3. Ciascun membro vuole consumare una certa quantità di mais e pesce

  4. Conoscenze tecniche
  5. Consistono nella conoscenza comune a tutti di come usare i fattori produttivi.

    PROBLEMA ECONOMICO DELLA SOCIETÀ

    Come allocare le risorse? Quanto mais e pesce produrre?

    Problema allocativo: date risorse, conoscenze e bisogni, come usare i fattori per soddisfare i bisogni trasformando le risorse in beni di consumo.

    Conoscenze tecniche: schede di produzione. Massimo prodotto ottenibile per vari livelli di utilizzo di un fattore (lavoro), data la quantità dell’altro fattore (capitale).

    Il rapporto tra capitale fisico e umano dà un “out come” costante e il rapporto d’uso è efficiente. Arrivati ad una certa soglia, questo diminuisce a causa di una minore

coordinazione.Produttività marginale -> di quanto varia la produzione variando l'utilizzo di un solo fattore tenendo costante l'altro.Es. aumentare le ore di lavoro degli operai di una data linea di produzione.

Produttività totale -> di quanto varia la produzione variando proporzionalmente tutti i fattori (variazioni discala della produzione).Es. aggiungendo una linea di produzione identica a quelle già esistenti.

PM(Np)=∆Qp/∆NpN = 250 lavoratori (capitale umano)Pescatori + Coltivatori -> P + C = 250B = 50 barche da pesca (cap. fisico)A = 100 aratri (cap. fisico)

FRONTIERA DELLE POSSIBILITÀ PRODUTTIVE

La frontiera della possibilità produttive indica tutte le combinazioni possibili di beni che possono essere ottenute utilizzando (allocando) le forze lavoro. Tra le varie combinazioni, per soddisfare i bisogni della società, si può aumentare la produzione di un bene diminuendo la produzione dell'altro. Mediante il

tazione visiva dei dati utilizzando tag html come
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Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
24 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Eliaseme02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Introduzione all'economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Mittone Luigi.

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