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Introduzione alla pedagogia, pedagogia del movimento e comunicazione educativa Pag. 1
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PEDAGOGIA

Introduzione alla pedagogia

Il concetto di pedagogia deriva dall' Antica Grecia ("pais"+"ago"), più precisamente dagli ideali di "paideia fisica", intesa come cura del corpo, e "paideia psichica", cioè l'adesioni agli ideali nobili di democrazia. La definizione di pedagogia si riferisce quindi a quei processi comunicativi che mettono in relazione un membro più competente e uno meno competente in un determinato contesto, soffermandosi sulla relazione interpersonale che si instaura durante questo rapporto. Il fine ultimo di tale rapporto è, ovviamente, l'educazione.

La pedagogia presenta due differenti tipi di impostazione:

Adultocentrismo: mira all'inserimento di un individuo adulto in uno schema sociale precostituito;

Puerocentrismo: inserimento nel rispetto dell'autonomia e della libertà del bambino.

Entrambe queste impostazioni, seppur ben diverse, fanno capo ad

alcuniaspetti comuni fondamentali, che tengono conto di:
  • originalità di ciascun individuo;
  • ambiente di riferimento;
  • continuo mutamento dell'ambiente e del contesto di riferimento.
In conlcusione, possiamo dunque affermare che lo sviluppo e la crescita di un individuo seguono leggi generali che non possono però prescindere da aspetti emotivi. Il lavoro pedagogico richiede il rispetto dei ritmi personali e necessita della creazione di un ambiente continuamente stimolante. La pedagogia del movimento La cosiddetta pedagogia del movimento riflette su tre aspetti fondamentali:
  • ruolo e compito del movimento;
  • ruolo educativo delle attività motorie;
  • strategie educative da mettere in atto.
In generale, è necessario che prima dei 10-11 anni di età il fine dell'attività sportiva non sia né competitivo né salutare, bensì educativo. Ciò non implica il divieto di praticare sport in giovane.età: le manifestazioni sportive sono essenziali per stimolare gli allievi, ma non devono rinunciare al loro fine educativo diventando esclusivamente tecniche o agonistiche. L'obiettivo primario dell'educazione motoria è quello di sviluppare tutte le funzioni delle diverse aree della personalità. Esistono tre tipi di funzioni fondamentali: - funzione sociale (capacità di collaborazione) - funzione motoria (precisione del movimento e coordinazione) - funzione intellettiva (padronanza del linguaggio e facilità di apprendimento). L'avvento di nuove funzioni nel bambino equivale alla scoperta di nuovi stimoli, che permettono all'individuo di rivolgere l'attenzione a soggetti o aspetti magari precedentemente ignorati o considerati diversamente. L'azione educativa dunque dovrà essere basata sull'interesse degli alunni, assecondando il loro sviluppo funzionale. In conclusione: Il movimento è un mezzo.

A disposizione dell'educatore per sviluppare la personalità dell'allievo, pertanto l'educazione motoria occupa un ruolo rilevante nel contesto educativo sociale. È opportuno specificare che con "personalità" intendiamo il soggetto modificato e influenzato dal contesto e dall'ambiente in cui vive.

Ora analizziamo le varie correnti di pensiero, ognuna rappresentante un metodo per esprimere al meglio la finalità educativa della pedagogia del movimento:

Metodo naturale (Hebert): l'attività in un ambiente naturale offre maggiori possibilità di soddisfare le proprie esigenze psicofisiche.

Movimento razionale (Ling): la lezione era suddivisa in una fase iniziale di avviamento motorio, una intermedia finalizzata al raggiungimento dell'obiettivo prefissato e una finale di ritorno alla quiete. Inoltre, l'apprendimento avveniva attraverso l'impostazione di carichi di lavoro progressivi (dal...

facile al difficile, dal semplice al complesso), risultando semplice ed efficace;

Sport educativo (Arnold): il gioco sportivo diviene parte integrante del metodo educativo, attraverso la proposta di giochi fisici, esercizi e gare al livello scolastico, facendosi portatore dei sani valori tipici del "fair play";

Riflessione scientifica (Le Boulch): l'apprendimento di nuove situazioni dinamiche viene facilitato dall'integrazione tra dati sensoriali nuovi e dati invece già presenti nella cosiddetta "memoria motoria";

Educazione psicomotoria (Dupré): riferimento a un ambito delle scienze educative che evidenzia la correlazione tra sviluppo delle funzioni motorie e sviluppo delle funzioni psichiche;

Teoria delle intelligenze multiple (Gadner): l'uomo possiede più intelligenze che si combinano in vari modi, privilegiandone una piuttosto che un'altra, a seconda dell'individuo. Una corretta azione

educativamira a favorire l'espressione di tutte le capacità dell'alunno. Qui di seguito, elenchiamo le 9 intelligenze di Gadner:
  1. Spaziale (abilità di orientamento ed organizzazione nello spazio);
  2. Musicale (capacità di distinzione e riproduzione di suoni organizzati);
  3. Corporeo-cinestetica (controllo e coordinazione dei movimenti);
  4. Interpersonale (capacità di relazionarsi positivamente con gli altri);
  5. Intrapersonale (capacità di esternare positivamente le proprie emozioni);
  6. Naturalistica (corretto uso e conoscenza di oggetti naturali);
  7. Esistenziale (capacità di riflessione su grandi temi);
  8. Linguistica (corretta padronanza del linguaggio verbale);
  9. Logico-matematica (capacità di compiere ragionamenti deduttivi).
La comunicazione educativa Una corretta impostazione della comunicazione educativa viene analizzata da Watzlawick nella sua opera "Pragmatica della comunicazione umana", in cui l'autoreanalizzare i punti fondamentali della comunicazione. La comunicazione è un processo inevitabile, in quanto ogni comportamento è un messaggio. Non è possibile non comunicare, poiché anche l'assenza di comportamento trasmette un messaggio. La comunicazione ha due elementi fondamentali: il contenuto e la relazione. Il contenuto si riferisce al messaggio che si intende trasmettere, mentre la relazione riguarda il modo in cui viene trasmesso il messaggio. Una relazione efficace favorisce l'accettazione di contenuti difficili. Esistono diversi canali di comunicazione, sia digitali che analogici. La comunicazione verbale avviene attraverso canali digitali, mentre la comunicazione non verbale, che include tono di voce, gesti e mimica, avviene attraverso canali analogici. La comunicazione può avvenire in modo simmetrico o complementare. Nella comunicazione simmetrica, le informazioni vengono scambiate tra persone con competenze paritarie. Nella comunicazione complementare, invece, si instaura una relazione tra una persona più competente e una meno competente in un determinato ambito. La "Pragmatica della comunicazione umana" mette in evidenza il legame tra comportamento e comunicazione. Afferma che tutti possono comunicare, ma non tutti sanno come farlo in modo efficace.

Per farsi capire, è importante modificare il proprio approccio in base al destinatario. La comunicazione ha diverse funzioni:

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Publisher
A.A. 2019-2020
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elbuitre di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Mancuso Antonio.