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INTRODUZIONE ALLA DIALETTOLOGIA E ALLA SOCIOLINGUISTICA ITALIANA: LINGUA E DIALETTO NELL'ITALIA DI OGGI (L-FIL-LET/12)
Vignuzzi 3/10/2007
FATTORI IMPORTANTI PER L'ITALIANO:
L'italiano nasce nel 1525 con "Le prose della volgar lingua" di PIETRO BEMBO, che utilizza il modello petrarchesco per quanto concerne la poesia: "Il Canzoniere", e il modello di Boccaccio per quanto concerne la prosa: il "Decameron". 1797 nasce la BANDIERA ITALIANA. 1861 UNITA' D'ITALIA. L'italiano è una lingua strana: non è stata imposta, ma è stata adottata su un modello di 200 anni prima; il nostro lessico si è formato per il 90% su Dante, ed anche con Petrarca e Boccaccio. Ad esempio Dante non diceva la hasa (toscano di oggi), bensì la casa => fonetica conservativa, e morfosintassi estremamente conservativa. Le TRE CORONE (Dante, Petrarca e Boccaccio) sono stati un modello per la lingua di BEMBO. L'Accademia
della Crusca: cui motto "Che il più bel fior ne coglie" verso petrarchesco.
MANZONI ha scritto che l'italiano è una lingua morta
1954 nasce la televisione in Italia, importantissimo è "Lascia o raddoppia?"
1960 Olimpiadi
1945 l'Italia è per lo più un paese contadino
Che cos'è un DIALETTO? È una lingua vera (la lingua del cuore), ma non completa, locale.
Che cos'è una lingua- l'italiano? L'italiano è una lingua che ha fatto carriera. 9/10/2007
Per arrivare a capire cos'è una lingua occorre partire dal DIALETTO.
- Per CESARE PAVESE il DIALETTO è sottostoria, è negativo. In "PAESI TUOI" Pavese fa' parlare un contadino dialettofono: Berto in italiano, questa è un'operazione non realistica.
- Per GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI il DIALETTO è lingua del sottopopolo.
- Per ANDREA CAMILLERI il DIALETTO è la lingua del cuore,
è una lingua calda, in opposizione all’ITALIANO che è lalingua della mente, per questo è fredda.
Nel 1900 il DIALETTO diventa LINGUA LETTERARIA, con vari esponenti come Di Giacomo.
Il dialetto non è sottostoria, perché ogni lingua ha dietro un dialetto.
L’ITALIANO è il FIORENTINO DEL 1300 DELLE OPERE DI: DANTE, PETRARCA E BOCCACCIO (“La DivinaCommedia”, “Il Canzoniere”, “Il Decameron”).
Al DIALETTO per essere una lingua manca il possesso di un lessico tecnico-scientifico. 10/10/2007
Opposizione (1) DIALETTO, (2) LINGUA: prima ci sono i dialetti, poi viene la lingua. I DIALETTI sono: lingue o sistemilinguistici, lingua dell’identità-comunità locali.
DIALETTO CIVILE => dialetto dei signori, che veniva scritto
Ogni dialetto è legato ad un paese, è la prima articolazione diatopica (dello spazio) del territorio italiano. Ogni comunitàlocale si identifica nel
dialetto.DANTE nel “DE VULGARI ELOQUENTIA” ci classifica tutti i dialetti del suo tempo. Dialetto => lingua locale, municipale (municipio dal latino: comune). Nessuna lingua prima è scritta e poi orale. Dialetto => lingua quotidiana, della concretezza. Lingua => intellettuale e astratta. 23/10/2007. La lingua è un dialetto che ha fatto carriera. Ogni lingua deriva almeno da un dialetto, ad esempio l’ITALIANO deriva dal FIORENTINO DEL 1300 DELLE OPERE DI DANTE, PETRARCA E BOCCACCIO. Dialetto legato ad un comune, municipale, lingua legata ad una nazione: nazionale. 476 d.C. => caduta dell’impero romano d’Occidente, viene deposto Romolo Augusto. 1910 => la maggior parte della popolazione italiana è dialettofona, e analfabeta. 150 anni fa il 90% della popolazione è analfabeta, in una situazione del genere il dialetto è parlato (orale), la lingua serviva solo per gli usi scritti, quelli che dovevano restare nel.tempo.Alla base dell'italiano c'è il fiorentino del 1300 delle opere di Dante, Petrarca e Boccaccio. Per Tullio De Mauro non esiste una pronuncia standard dell'italiano. Dal 1525 al 1910 l'italiano è solo scritto. Manzoni parla dell'italiano come di una lingua morta: egli fa una ricerca di 20 anni per trovare una lingua adeguata a "I Promessi Sposi". Nel 1525 circa il francese è deciso dal re di Francia, in Italia non c'è un centro, quindi c'è un accordo tra gli intellettuali. Nel 1900 l'italiano diventa orale (gli italiani sono bilingui: dialetto + italiano). Tra il 1970 e il 1980 c'è un boom che porta all'ITALOFONIA. Sembra che Manzoni mentre scriveva "I Promessi Sposi" avesse con sé tre vocabolari: milanese, francese, e poi quello della Crusca. Dialetto => quotidiano, concreto Lingua => non quotidiana, intellettuale, astratta 24/10/2007 Differenza(1) LINGUA, (2) DIALETTO:
(1) secondaria, sopralocale; (2) primario, locale, varietà parlata.
In Italia esistono circa 10.000 dialetti, dei quali oggi 5.000 sono messi per iscritto.
L'italiano nasce come lingua scritta. L'italiano vuole conquistarsi una pronuncia, ci sono tuttora dei dibattiti tra isociolinguisti, infatti in Italia la pronuncia è divisa in due aree: centro nord (-s sonora) e centro sud (-s sorda). Nell'italiano non esiste una pronuncia standard, ci sono pronunce vicine ai dialetti: cioè ITALIANI REGIONALI => varietà dell'italiano, iniziato nel 1860.
1861 => l'italiano è parlato grazie all'UNITÀ D'ITALIA.
L'intonazione dell'italiano non è mai stata descritta da nessuno. L'ortografia non segna l'intonazione, nessuna grammatica italiana la prescrive. Un problema principale in Italia è rappresentato da passato prossimo e passato remoto.
Per BEMBO il
comunità locale, che si differenzia dalla lingua nazionale o standard. Spesso il dialetto è caratterizzato da una pronuncia, una grammatica e un lessico propri. In Italia, ad esempio, esistono numerosi dialetti regionali come il napoletano, il siciliano, il veneto, il romanesco, ecc. Nel corso dei secoli, l'italiano ha subito influenze da diverse lingue e dialetti, soprattutto durante il periodo del Rinascimento. Un esempio di questa influenza è il petrarchismo, uno stile poetico che prende spunto dalle opere del poeta italiano Francesco Petrarca. Il petrarchismo si caratterizza per l'uso di un linguaggio colto e raffinato. Tuttavia, l'italiano concreto, la lingua parlata e utilizzata nella vita quotidiana, ha assorbito molti termini dal dialetto. Ad esempio, parole come "pizza" (dal napoletano), "ciao" (dal veneto, che significa "schiavo suo"), "mafia" (dal siciliano), "supplì" (romanesco) sono diventate parte integrante del vocabolario italiano. Inoltre, esistono anche i geosinonimi, cioè termini che hanno lo stesso significato ma che variano a seconda delle diverse aree geografiche. Ad esempio, al nord si usa il termine "branzino" per indicare un pesce, mentre al sud si utilizza il termine "spigola". In conclusione, l'italiano è una lingua che ha subito influenze da diverse fonti, tra cui i dialetti regionali. Questa varietà linguistica arricchisce la lingua italiana e ne riflette la diversità culturale del paese.la classe sociale alta. La lingua standard è quindi legata a queste élite culturali. Con l'avvento della stampa, la diffusione della lingua scritta si amplia e si crea una distinzione tra lingua scritta e lingua parlata. La lingua scritta diventa un modello da seguire, mentre la lingua parlata continua a evolversi e ad adattarsi alle diverse situazioni comunicative. Il pregiudizio che il dialetto non abbia una grammatica è infondato. Ogni varietà linguistica, compreso il dialetto, ha le sue regole grammaticali. Tuttavia, queste regole non sono codificate come nella lingua standard e possono variare da luogo a luogo. È importante sottolineare che il dialetto non è una forma inferiore di linguaggio, ma una variante legata a una specifica comunità linguistica. Il dialetto può essere un elemento di identità culturale e può essere utilizzato come strumento di comunicazione quotidiana all'interno di una comunità. In conclusione, la lingua standard è quella descritta e prescritta dalle grammatiche, ma non bisogna sottovalutare l'importanza e la ricchezza delle varietà linguistiche, come i dialetti, che rappresentano la diversità e la vitalità delle lingue.ricchi.Nel 1861 MASSIMO D'AZEGLIO dice "L'ITALIA È FATTA, ORA BISOGNA FARE GLI ITALIANI" per quanto concerne la cultura, e la lingua.
COMMUTAZIONE DI CODICE => sentire in una lingua e reagire in un'altra< = deriva> = diventa 30/10/2007
L'italiano è un volgare: fiorentino letterario del 1300, scritto, di Dante, Petrarca e Boccaccio. Volgare => lingua del volgo, non grammaticalizzata. Nella storia della lingua italiana per millenni il dato fondamentale è l'analfabetismo: a Roma ¼ della popolazione è alfabeta, ¾ è analfabeta. Fino al 1861 l'alfabetizzazione è legata alla ricchezza, la scuola non è gratuita, l'Europa è maschilista da millenni.
VOLGARE ROMANZO => originariamente deriva da un avverbio riferito ai Romani, ROMANZO < ROMANICE < ROMANUS. Romanice parlare nel modo dei discendenti dei Romani, derivato dal latino.
L'Italiano è una
lingua romanza o neolatina. I dialetti partono dal latino, sono evoluzioni del latino, varietà di latino parlato.
DIGLOSSIA => compresenza di due varietà linguistiche diverse (dal greco 2); presente a Roma durante il periodo tra Cicerone e Augusto.
Galilei fu fortemente attaccato perché intendeva usare il volgare, e per questo si mise contro la Chiesa.
LATINO CLASSICO => modello, norma, lingua standard (dall'inglese stendardo: bandiera che in un combattimento serve dare riferimento a un punto di comando per tutto il gruppo.
A Roma quando i nobili diventano colti ci vuole anche una varietà scritta, nasce così la letteratura classica.
CLASSICI => signori di Roma appartenenti alla prima classe, a Roma durante il periodo della Repubblica (non democratica) si votava per CLASSI (soldi – potere): 1) GENTES 51% (votavano per primi); 2) CLIENTES si rivendevano i voti.
La lingua parlata dagli aristocratici diventa il modello della lingua scritta.
nel 476 la lingua dell'Impero è il latino classico. Ultimo scrittore del latino classico è SANT'AGOSTINO (nato nell'attuale Algeria). Il LATINO CLASSICO è conosciuto solo a scuola, e dai grandi letterati; il LATINO VOLGARE è quello sviluppato dal popolo che porterà ai volgari romanzi. 31/10/2007 LATINO VOLGARE => latino parlato da quando esiste il latino classico: II secolo a.C. in poi. La grammatica, la sintassi, e il vocabolario sono del I secolo d. C. (già Seneca non è più uno scrittore aureo). Il LATINO PARLATO si evolve, sarà sempre più svincolato, e nel 476 resta soltanto il latino parlato (per la precisione i latini parlati). Molti fattori spingono alla differenziazione tra LATINO CLASSICO e LATINO VOLGARE: - EPOCA E MODI DELLA LATINIZZAZIONE - LINGUE PRECEDENTI AL LATINO (SOSTRATI) - LINGUE SUCCESSIVE AL LATINO (SUPERSTRATI) - FATTORI RELIGIOSI - FATTORI CULTURALI Le conquiste dei Romani ela relativa alfabetizzazione: DACIA => conquista militare, livello di alfabetizzazione del soldati;GALLIA => mi