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SEGMENTO ORIENTATO
Un segmento orientato detto passo AB è un segmento AB su cui è fissato un ordine per i suoi estremi:
- A precede B
Se A = B si dice che AB è detto segmento orientato nullo.
Un segmento orientato è composto da:
- MODULO di AB: è la lunghezza del segmento AB rispetto a una fissata unità di misura, AB ≥ 0
- DIREZIONE: retta su cui giace il segmento AB
- VERSO A → B: partente da A giungente a B
Due segmenti orientati AB e CD paralleli si dicono concordi se sono contenuti in una stessa semiretta determinata dalla retta a cui appartengono per A e per C.
Concorrenti
Due segmenti orientati AB e CD si dicono equivalenti se:
- Hanno lo stesso modulo
- Hanno direzioni parallele o coincidenti
- Sono concordi
AB ≅ CD
simbolo di equipollenza
L’equipollenza permette di passare da segmento orientato a vettore geometrico.
Un VETTORE GEOMETRICO detto spetto è l’insieme formato da tutti i segmenti orientati detti suoi equipollenti a un dato segmento orientato AB.
vettori equipollenti
[AB] = vettore geometrico determinato da AB = { segmenti orientati equipollenti ad AB}
V3 = vettori geometrici dello spazio {
+V3, xV3 → V3 operazioni interni
[AB], [CD] ∈ V3
V3 è uno spazio vettoriale poiché valgono le proprietà dello spazio vettoriale.
Consideriamo ora l’operazione esterna:
k ∈ R’V3 → kV3
keR’ [AB] ∈ V3
Valutiamo le due casi di k:
- k = 0 v.in [AB] = [Σ]
2) k > 0
Sia AB: il segmento tale che:
1) |AB'| = k|AB|
2) AB' e AB^-> hanno la stessa direzione
3) AB' e AB^-> sono concordi
3) k < 0
Considera il segmento orientato AB' tale che:
1) |AB'| = |k| |AB| = (–k) |AB|
2) AB' e AB^-> hanno la stessa direzione
3) AB' e AB^-> sono discordi
3) k[AB] = [kAB]
=> V, uno spazio vettoriale sul campo reale = spazio dei vettori geometrici.
Una funzione reale è un'applicazione f: R–>R
F(IR2) = {funzioni reali f: IR2–>R:3}
+ {F(R)2)x(FR)2–> (FR)2} interno.
f, g ∈ F(IR) –> f + g: R –> R
{f + g}(x) = f(x) + g(x), ∀ x ∈ R
=> λ R –> λ. f: R –> R
{λ . f}(x) = λf(x), ∀ x ∈ R
=> F(IR) è uno spazio vettoriale
(termine nullo = la funzione nulla i.e.: x ∈ R –> 0c (R)
–> { F(FR2) x F(FR) = R –> R
k: {x} x ∈ R –> {x} x ∈ R
=> F(IR) è uno spazio vettoriale sul campo reale = spazio delle funzioni reali
0 vettore nullo
a –> u = 0
0 ∈ V = 0
v ∈ V | s. se 1 . V = V
v ∈ V | s. se {1T} = 0
Legge di annullamento del prodotto
Sia V uno spazio vettoriale su un campo K, siano a ∈ K, u ∈ V
allora si ha:
a . u = 0 <= > a = 0 oppure u = 0
dim.
0 0 . u = 0 = 0 + 0 . u = 0 (dobbiamo dim questo)
. u = . u + 0 . u (0 –> u
. u + 0 . u = . u = 0 . u
0 + o . u –> o . u) = (o . u = o . u) (lo ottengo sommando (o . u) a entrambi i membri)
o . u = o . u = 0 – 0. u (dim questo)
-o . a + b (a – a) o . u –> 0
+ (c . (a – a) . o) . a o . u = - (o – 0) (dopo avere sommato (a . o) a entrambi i membri)
0 = a o . a
spessi o . u = 0
–> il teorema è dimostrato;
0 x tale
prendendo K un campo 1T = 1E o K: a, a2 = a2 = a = 1
=> 0 ∈ U.
(a = a . a, (a . a) = a . y ⊭ 0
0 = a Y
=> Y = 0
Vettoriale
Un sottoinsieme U di V si dice...
- O ∈ U
- ∀ u,v∈U ⇒ u+v ∈ U (U è chiuso rispetto a...)
- ∀k∈K,∀u∈U ⇒ k⋅u ∈ U (U è stabile rispetto a ...)
V spazio vettoriale sul campo K.
- U + U ⊆ U interna per lo
- ∀k∈K,∀u∈U ⇒ x⋅u ∈ U
Ho dimostrato che ogni sottospazio vettoriale contiene il vettore nullo. E la commutativa in U è perche lo è in V (proprietà 6, le altre valgono automaticam(nrk)).
Esempio: U = {0}
- U + 0 = U vale
- 0⋅0 = 0 vale
- sottospazio nullo k⋅0 = 0 vale
k3 = {(x1,0,0)}∈ K3, x1∈K3
- (0,0,1,0,1)=... perché la terza componente =0 e∈U
Esempio:
Un = {p(α)∈ K[χ] /gc(p(α)) ≤ n} n ∈ N
- pariamo nullo e ∈ Un
- p(χ₂), g(p(α)) = g(p(χ₂)) ≤ n
- q(χ₂), g(q(α)) = g(q(χ₂)) ≤ n
- ∀k∈K,∀p(χ₁)∈ Un ≥ g(p(χ₁)) ≤ n
sottospazio vettoriale di K[Σ]
K3
U= {(x,y,z)∈ K3 x,y,z = 0}
- (0,0,0)∈ U perché le tre componenti rispetano le combinazioni (x,y,z) ∈ 0 solamente a condizione di azzerarlo, ∀k∈K, ∀x ∈ U
Ogni spazio vettoriale V finitamente generato e ≠{0} possiede almeno una base.
Sia S = {v1, ..., vn} un sistema di generatori di V e supponiamo che il vettore nullo non appartenga ad S:
S0 = {S1, E, v1} = {0} ∪ {Ov2, ..., 0vn}
= {E 0, 0, v1, v2, ..., vn} è un sistema di generatori di V
S1 = {E 0, 0, v2, ..., vn} è un sistema di generatori di V
Sc := l'an dip. indipendente ⇒ S1 base di V
S1 l'an dipendente
- Siano Sn dim. dip. ⇒ un vettore di S1 ad esempio t1 che è comb.lin dei concorrennti.
S2 = S1 \ {v1, v2} è un sistema di generatori di V
Sn ind. indipendente ⇒ S1 base di V
S2 l'an dipendente
- v1 un vettore di S1 ad esempio v2 comb.lin dei concorrennti vettori
- S3 = S1 \ {v2} = S1 \ {v1, v2} è un sistema di generatori di V
Sn ind. indip. ⇒ S2 base di V
S2 l'an dip.
Dopo 1+...+ dim St + lv1 0
- St+1 l'generamento indipendente
Allo stesso sistema si arriva dim. indipendente e èune base di V
S1 rimangono vettori v1 ecc di procedimenti di prima fin quando il sistema non è solo l'an indipendente
LEMMA DI STEINITZ
Sia V uno spazio finitamente generato e ≠{0}
- Sia A = {a1, ..., an} un sistema di generatori di V e
- B = {b1, ..., bm} un sistema finitamente indipendente ⇒ m ≤ n
Se prendiamo ** qualunque sistema di generatori e un qualunque sistema linearmente indipendente il numero di vettori del sistema di generatori è sempre >= al numero di vettori del B, il sistema lin. indipendente
dim P.O. m > n
P.O. ∑ai ≠ 0, e, t, v1 + ... + tn ≠ 0
esiste almeno uno di questi coefficienti diverso da 0
a1 ≠ 0, u1 ≠ 0
8 u1 = a1 x1 + x x k
spponiamo u, ai_0 > a2 ... ∀ i < k
8 a1, ... =, moltiplica per ai
u1x1 = a1 x1 + a2 x2 + ... + xn + x x k
= vk + anx1 + x x k
= L k (anx1) curva vx, ak-1 + vnxn
v ai e comb.linera di a1, v2, ... vn
8 si * b1 + ... = 0, x1 sistema di generatori di V
bn-1表計文字 ai ui \phii, ... = 0, xm
对 si, bn = aix1 ≠ aibn-1 = 0, per esempio