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Estratto del documento

La norma quindi è il significato che si attribuisce alla disposizione.

La disposizione è l'insieme di parole che compongono un articolo di legge.

L'articolo è composto da commi (parte dell'articolo che termina con il punto) e

allinee (più frasi che compongono lo stesso comma). Presenta anche una rubrica

che definendo il contenuto dell’articolo può orientare il significato della disposizione.

In alcuni casi la disposizione può avere un contenuto già chiaro "in claris non fit

interpretatio" quindi non occorre l'interpretazione.

Laddove c'è coincidenza tra la norma e ciò che emerge dalla disposizione

l'interpretazione si limita a produrre un effetto dichiarativo.

Altre volte l'interpretazione produce un effetto estensivo o riduttivo quando la norma

ha un contenuto più ampio o ridotto da quello che emergerebbe da una prima

lettura del testo.

Le preleggi al codice civile individuano il primo criterio d’interpretazione che è

quello letterale. Art. 12 Interpretazione della legge

“Nell'applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto

palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse, e dalla

intenzione del legislatore.

Se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione, si ha

riguardo alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe; se il caso

rimane ancora dubbio, si decide secondo i principi generali dell'ordinamento

giuridico dello Stato”

Dall’art 12 vengono individuati due criteri:

- Letterale: non bisogna attribuire alla legge un significato ultroneo a

quello che emerge dalla lettura delle parole.

- Logico: bisogna cogliere il rapporto logico tra le parole.

In questo articolo, nel fare riferimento all’intenzione del legislatore si richiamano

le ragioni che spinsero il legislatore storico, cioè quello di un determinato

momento, ad adottare quel testo normativo (criterio storico).

Bisogna distinguere la ratio legis dalla ratio legislatoris, cioè la ragione così

come voluta dal legislatore storico dal significato della legge quale vive

nell’evoluzione dell’ordinamento, e a seguito della trasformazione complessiva

dell'ordinamento giuridico che avviene attraverso la produzione di nuove norme.

Quindi fare riferimento all'intenzione del legislatore vuol dire inserire quella

disposizione nel contesto di tutte le disposizione dell'ordinamento attribuendogli

il senso che ha in questo momento storico alla luce dell'evoluzione

dell'ordinamento. Questo è l'attività più complessa affidata all'interprete, che non

deve fermarsi alla lettura testuale delle parole o a collegare le parole fra di loro

ma deve cercare di capire qual è il significato di quella norma nella fase attuale

dell'evoluzione dell'ordinamento.

Un terzo criterio è quello sistematico: la norma non è una monade isolata ma vive

nel sistema dell'ordinamento e risente delle sue evoluzioni.

L’interpretazione della legge perciò è complessa, bisogna tener conto del sistema

complessivo.

Nel cogliere il significato di una norma del sistema è opportuno chiedersi qual è

l'interpretazione costituzionalmente orientata.

- Interpretazione costituzionalmente orientata: nella costituzione ci

sono dei principi che devono orientare l’interpretazione dell’ordinamento. Il

più importante è quello personalistico (art 2). Qualsiasi norma che può avere

più interpretazioni va intesa nel senso più conforme al principio del rispetto

della dignità umana che è il valore fondante del nostro ordinamento

costituzionale.

L'interpretazione può essere fatta da diversi soggetti:

- Interpretazione diffusa: fatta dai cittadini.

- // burocratica: fatta soprattutto da chi è preposto alla pubblica

amministrazione.

La circolare è un documento che circola fra gli uffici. Le circolari più

importanti sono quelle interpretative, cioè degli atti di indirizzo posti in

essere da chi si trova in posizione o gerarchicamente subordinata o che sia

dotati di poteri di indirizzo, con la quale si dice che la legge va interpretata in

una certa maniera. La circolare interpretativa è un particolare tipo di

interpretazione che opera all'interno della pubblica amministrazione e che

spesso incide sull'autonomia del funzionario di applicare direttamente la

legge. Se c'è una motivazione adeguata il funzionario potrebbe anche non

osservare la circolare. L'interpretazione burocratica avviene per lo più da chi

ha un potere o di sovraordinazione gerarchica o di direzione e indirizzo.

- // dottrinale: fatta dalla dottrina. Nel nostro ordinamento vige il principio

della sottoposizione alla legge più che alla dottrina perciò questo tipo di

interpretazione non ha un significato particolarmente importante nel nostro

ordinamento. Oggi questa interpretazione ha una minore importanza rispetto

al passato.

Diritto vivente = interpretazione di una certa disposizione tendenzialmente data dai

giudici.

Un altro importante interprete è il giudice: si parla di interpretazione

giurisprudenziale.

Anche in presenza di un diritto vivente, che rappresenta un'interpretazione

pietrificata, ci può essere una svolta, può cambiare l'interpretazione.

Nel nostro ordinamento esistono diritti e interessi legittimi nel nostro ordinamento,

cioè quando abbiamo a che fare con la pubblica amministrazione spesso la nostra

posizione si traduce nell'aspettativa alla corretta azione da parte della pubblica

amministrazione e questa aspettativa si chiama interesse legittimo.

Due tipi di sistema giuridico:

- Sistema giuridico di common law (cioè del diritto comune, si caratterizza per

poche leggi e grande influenza del precedente giurisprudenziale che vincola la

decisione delle corti inferiori, questo è il principio dello STARE DECISIS cioè del

valore vincolante del precedente giudiziario).

- // // di civil law --> sono sistemi ispirati alla tradizione codicistica continentale

europea (il valore delle legge, i codici e la sottoposizione del giudice soltanto alla

legge). In questi sistemi (Italia, Germania, Francia), conta la legge infatti nel nostro

ordinamento troviamo un principio costituzionale che dice "i giudici sono sottoposti

soltanto alla legge".

La differenza tra i due sta nel peso che ha l’interpretazione giurisprudenziale.

Con la omogeneizzazione degli ordinamenti soprattutto a livello di UE si registra un

superamento del rapporto tra commow law e simil law.

La lettura giurisprudenziale è ancor più importante quando a farla è la Corte di

Cassazione che nel nostro ordinamento ha funzione nomofilattica, cioè

l'interpretazione uniforme dell'ordinamento. Quindi al vertice della giurisprudenza la

corte di cassazione spesso ha funzione di dare le sue decisioni uniformi che

incidono sulle altre decisioni.

Ultimo soggetto dell'interpretazione è il legislatore, che è il titolare

dell’interpretazione autentica: essa si ha quando una disposizione ha avuto una

difficile interpretazione al punto che giudici diversi l’hanno intesa in modo differente

e lo stesso legislatore sente l'esigenza di tornare a fare la legge per chiarire qual è

il vero significato da attribuire alla norma. Quindi l'interpretazione autentica è

fatta dal legislatore per chiarire una precedente disposizione di dubbio

significato.

Questa interpretazione si caratterizza perché è l’unico caso di legge che può

operare retroattivamente anche senza espressa deroga al principio

dell'irretroattività della legge espresso all'Art 11 delle preleggi.

In tanto opera retroattivamente la legge di interpretazione autentica in quanto il

significato che va a stabilire in modo inequivoco con l’interpretazione autentica

poteva già trarsi dalla disposizione interpretata, cioè dal testo della norma che ha

generato dubbi.

Immaginiamo che una disposizione esprimesse 3 possibili significati, cioè norme,

che indiciamo con A,B,C.

Passano due anni, e alcuni la interpretano in un modo A altri in modo B e altri in

modo C. Interviene il legislatore: se egli dice va bene l'interpretazione B opererà

automaticamente in modo retroattivo. Se invece il legislatore aggiungesse qualcosa

di nuovo rispetto a ciò che poteva già trarsi dalla disposizione originaria, questa

interpretazione non opererà in modo retroattivo a meno che non sia la legge stessa

successiva a derogare al principio di retroattività della legge.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
5 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Stefaniab. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Galdi Marco.