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Ci sono pochissime disposizioni normative che ci dicono come si fa l'interpretazione.

Art 12 preleggi: “Interpretazione della legge - Nell'applicare la legge non si può ad essa

attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la

connessione di esse, e dalla intenzione del legislatore. (2) Se una controversia non può

essere decisa con una precisa disposizione, si ha riguardo alle disposizioni che regolano

casi simili o materie analoghe; se il caso rimane ancora dubbio, si decide secondo i principi

generali dell'ordinamento giuridico dello Stato”.

Ora noi ci accingiamo a capire cosa dice questa disposizione e per farlo dobbiamo interpretarla.

Non è facile interpretare la norma sull'interpretazione.

"Secondo la connessione di esse": contesto del discorso.

"significato proprio":

<< Siamo esperti in doveri altrui >> cit. Alfonso Amatucci.

L'unica interpretazione che conta dovrebbe essere quella letterale, se è chiara, ma la legge dice "e"

dall'intenzione del Legislatore. Ma che vuol dire? Il Legislatore sono due Camere, più persone,

come si coglie l'intenzione? E qual è l'intenzione, quella di quando l'ha fatta o quando la legge si

applica a quella precisa fattispecie? E nel caso in cui la lettera sembra dire una cosa diversa da

quella che avrebbe desiderato che dicesse quale dei due criteri prevale, quello letterale o logico

(ratio del legislatore)?

La legge non ci dice quale criterio prevale ma noi dobbiamo ricavarne una regola.

Art 14 preleggi: “Applicazione delle leggi penali ed eccezionali - Le leggi penali e quelle

che fanno eccezione a regole generali o ad altre leggi non si applicano oltre i casi e i tempi

in esse considerati”.

Artt 14 e 15 c.p.

Ma c'è il principio di "stretta interpretazione della legge penale".

Si può ricorrere, in base alla ratio legis, alla interpretazione estensiva. Oppure in civile si può

ricorrere all'analogia che supplisce ad una lacuna e che crea una nuova norma.

Il problema si pone per chi devi applicare la norma.

Il giudice in alcuni casi è autorizzato a creare norme altrimenti dovrebbe rifiutarsi di decidere in

mancanza di norma e non può farlo.

Il principio di uguaglianza dell'art. 3 si ricollega al 111: Contro le sentenze e contro i provvedimenti

sulla libertà personale, pronunciati dagli organi giurisdizionali ordinari o speciali, è sempre

ammesso ricorso in Cassazione per violazione di legge.

Come assicura la Cassazione la nomofilachia? Vincolando il giudice di rinvio e cancellando chi si

discosta dalle sue pronunce. Questo è il sistema a precedente non formalmente vincolante ma

immediatamente e indirettamente vincolante.

In Common Law invece il precedente è vincolante, il giudice è formalmente autorizzato a creare la

norma cosa che inevitabilmente sempre più accade in Civil law, perché ancora non riusciamo a

sbrogliare il caso del barboncino ossia non riusciamo a risolvere quelle controversie non

disciplinate da alcuna norma.

Cos'è il danno ingiusto? Ripassare evoluzione.

Ancora oggi non si afferma il risarcimento per la perdita di un animale di affezione (il caso del

barboncino) a meno che non sia un cane di accompagnamento di un cieco e quindi il diritto tutelato

non è la vita del cane ma del cieco.

Quando si chiede cos'è il danno ingiusto non limitatevi a dire "un danno che non è giusto".

Nel 2003 la Cassazione ha fatto un ragionamento innovativo e coraggioso applicando il 2059 anche

a diritti fissati da un testo normativo che sta sopra la legge e quindi la Costituzione. La lesione di un

diritto costituzionalmente protetto consente il risarcimento del danno in quanto ingiusto... Alla

faccia della interpretazione letterale. Alcune norme non sono cambiate di una virgola ma oggi

regolano cose diverse in quanto non significano più la stessa cosa.

Non è tanto importante sapere se si è fatta un interpretazione estensiva o analogica perché ciò che è

importante è risolvere il problema e far vivere meglio i cittadini. Lo scopo del diritto è dare delle

regole compiute alla società. Regole scritte da un soggetto e applicate da un altro.

<< Il 1789 è la ragione per cui noi siamo così! >>

Il senso della solidarietà è un principio generale (forse) dell'ordinamento giuridico dello Stato.

La borghesia dopo la rivoluzione francese, espressione del sovrano, era terrorizzata che i giudici

interpretassero la legge. Scrissero che l'interpretazione era permessa solo al Legislatore. Si temeva

l'autonomia interpretativa del giudice, ma pensate al barboncino. Come può il Legislatore occuparsi

di questi animali. Il problema quindi lo decide il giudice sulla base della propria cultura e non delle

proprie idee pregresse.

Così come c'è l'interpretazione estensiva c'è anche quella restrittiva, a contrario, e sistematica

ossia quella che da più norme ne ricava un principio e questo si ha nel caso della lacuna (1) e del

contrasto tra norme, antinomia vera (2). -> criteri di risoluzione delle antinomie.

Il criterio di specialità lo ritroviamo nel codice penale.

Art 15 c.p.: “Materia regolata da più leggi penali o da più disposizioni della - Quando più

leggi penali o più disposizioni della medesima legge penale regolano la stessa materia, la

legge o la disposizione di legge speciale deroga alla legge o alla disposizione di legge

generale, salvo che sia altrimenti stabilito”.

Se questo criterio lo spostiamo al civile, se la legge generale è successiva alla speciale?

La pensione di reversibilità non consente la compensatio lucri cum damno perché non dipende dallo

stesso fatto.

Spesso per risolvere problemi di questo tipo, si invoca la Costituzione.

Ora si dice che la Costituzione è il documento più politico che ci si possa immaginare in quanto è

un accordo tra le forze politiche dell’epoca, comuniste e liberali.

<< Il giudice non potrebbe creare norma perché si dice, controverebbe alla volontà popolare; ma vi

pare possibile che la volontà popolare sia quella di non voler decidere i casi e risolvere le lacune?

>>

La responsabilità medica è sempre contrattuale, da contratto sociale, ex art. 1218 c.c. perché così si

inverte l'onere della prova e si ha una diversa prescrizione. Questa è sì creazione della norma ma il

giudice la deve fare perché è un interpretazione della norma compatibile con la Costituzione.

Altrimenti non lo deve fare e se ha un dubbio deve demandare la questione alla Corte

Costituzionale.

Obbligazioni indennitarie e risarcitorie: la prima (per esempio nella legge sulle emotrasfusioni) è

una somma che lo Stato, con una forma di previdenza ex post, dà a titolo di indennizzo in

conseguenza di un danno da lui creato;

Dietro il diritto ci sono le persone, la carne della gente. Il diritto è apparentemente noioso ma vivere

il diritto in relazione a quello per cui serve è divertente.

<< Compito difficilissimo dei giudici: stare contemporaneamente dentro e fuori le cose, per capirle

ma poi per sceglierle e giudicarle. >> Bile.

Sull'interpretazione leggere: Guastini, Nuovo digesto italiano, voce Interpretazione. È straordinaria.

1790 in Francia la legge imponeva ai giudici di rivolgersi al legislatore per interpretare o creare

nuovo norme.

Possesso vale titolo, buona fede intesa in questo caso come ignoranza di ledere l'altrui diritto.

Buona feda in senso contrattuale significa comportarsi con lealtà e correttezza. Sono due cose

diverse è questo spiega l'inciso "secondo la connessione di esse".

Altro problema è quando il significato delle parole cambia nel tempo, ci sono testi normativi che

utilizzano parole straniere complicando l'interpretazione. Chi stabilisce per esempio il significato di

stalking?

Il risarcimento del danno, in civile, serve a spostare le conseguenze di un danno da un soggetto ad

un altro.

L'interpretazione non è un attività aritmetica ma intellettiva e allora cos'è bene, qual è la soluzione

giusta per l'interesse della società? Al di là del caso singolo, la soluzione sarà verosimilmente

istintiva in base all'attività conosciuta e al riconoscersi nel reo. Se non vi ci si riconosce si è portati

a dire che "forse facendo questo ha accettato il rischio".

Ad oggi il problema dei due cacciatori che sparano all'amico non è risolto. Bisognerebbe far

intervenire il legislatore ma figuriamoci se lo fa. Stiamo parlando dell'apporto casuale di più

persone, incerto, nel produrre l'evento.

Il rischio del giudice, molto serio, è che rimanga coinvolto dal sentimento popolare. In realtà non si

sa cos'è il nesso di causalità. E cosa succede quando non si sa qualcosa? In penale nel dubbio si

assolve ma in civile è un’altra storia perché non punisce mandando in carcere ma allocando

diversamente le risorse tra un soggetto ed un altro anche a vantaggio della società.

Il diritto vivente è quasi sempre creazione della norma. L'unica vera interpretazione letterale è

quella che riproduce esattamente la lettera della norma.

In Germania già nel 1938 si iniziò a parlare di contratti ad effetti protettivi nei confronti dei terzi.

Da noi il contratto ha forza di legge solo tra le parti e quindi ci troviamo di fronte ad una

costruzione ermeneutica complessa e difficilissima da giustificare in Italia, ma ci si sta arrivando.

Chi ha un dovere di attendibilità e di certificazione di quello che si dice?

Perdita di "chance". Tre significati: la prima è quella del soggetto a cui viene impedito la possibilità

di fare un concorso;

<< Anche a livelli molto nobili ciò che è considerato etico o laico è in genere ciò che nel

precipitato degli accadimenti precedenti alla società è convenuto che accadesse; quello che

corrispondeva agli interessi della società. >> Cit. Amatucci.

Come la consuetudine che è misteriosa e fuori di ogni logica quanto bella e in realtà piena di logica.

Il common law è fondato su queste cose.

La divisione dei poteri va benissimo ma finché e possibile e conviene. Art. 102.1 Costituzione, la

funzione giurisdizionale è esercitata dai magistrati.

Rapporti esauriti? No, si dice giudizialmente definiti.

La norma annullata dalla corte costituzionale non ha effetti nemmeno per il passato perché a quella

norma non era consentito di entrare nell'ordinamento e di essere in con

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
7 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Anacleto21 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto civile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Di Majo Adolfo.