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Capitolo IX: Tecniche Interpretative
Le tecniche interpretative che possono essere adottate dai giudici o dai giuristi sono molte, malgrado la loro diversità possono essere divise in 2 categorie:
- La prima è occupata da una sola tecnica, l'interpretazione letterale. Essa fa riferimento al significato comune delle parole o argomentando "a contrario". Il significato letterale che le parole avevano al momento dell'entrata in vigore del testo normativo non sempre coincide con il significato letterale che le parole assumono nel momento in cui il testo è interpretato o applicato.
- La seconda comprende tutte le rimanenti tecniche interpretative, cioè quelle che conducono ad un risultato diverso da quello letterale. Esse sono riconducibili ad un qualche uso dell'argomento della intenzione del legislatore. L'argomento dell'intenzione del legislatore può essere usato in due modi: come argomento autonomo e per se concludente. Come argomento ausiliario, parte di una
più ampia strategia argomentativi. Per interpr letterale possono intendersi fondamentalmente due cose:
- un intepr prima facie "aprima vista"
- un' interpr non contestuale o a-contestuale che si contrappone a quella testuale, che nell'attribuire significato ad un testo normativo tiene conto degli elementi extratestuali come la supposta interp del legislatore, le circostanze di fatto in cui il testo è stato emanato, altri testi contigui. A-contestuale ad applicare regole semantiche e sintattiche della lingua di cui si tratta, si guada dunque al contenuto concettuale del testo.
Un terzo senso di interpr letterale può essere un' interpr non correttiva che né estende né restringe il supposto significato "naturale", oggettivo, del testo normativo.
L'interpr correttiva può estendere la disp non solo alle fattispecie letteralmente incluse in essa ma
Anche ad altre fattispecie, e può restringere cioè non applicare a tutte le fattispecie comprese nella disp ma solo ad una sotto classe di esse.
Un quarto senso dell'interpr letterale può essere un'interpr che si astiene dal costruire normeinespresse.
Un quinto senso può essere un'interpr che riproduce la disp interpretata, evitando di parafrasarla con l'aggiunta o la sostituzione di qualsivoglia parola o riformularla.
Il significato proprio delle parole. Consiste nel fare appello alle regole semantiche e sintattiche – della lingua o del linguaggio settoriale in cui il testo normativo è formulato. Per testi del linguaggio comune, quando non siano fatti oggetto di definizione legislative o dottrinali, costituisce interp letterale l'uso delle regole semantiche desumibili dai dizionari di lingua. – Per i termini tecnici, propri dell'una o dell'altra disciplina scientifica che non siano fatti oggetto di
–definizioni legislative, si useranno le regole semantiche proprie della disciplina di riferimento. Per termini tecnico giuridici costituiscono interpretazione letterale l'uso delle regole semantiche determinate, secondo i casi, o dallo stesso legislatore per i termini da esso definiti, o dalla dottrina per i termini rimanenti. L'argomento a contrario. Si fonda sull'assunto che il legislatore abbia detto esattamente ciò che voleva dire, quindi ciò che il legislatore non ha detto, non intendeva dirlo. Chi argomenta a contrario si attiene al significato naturale del testo e si rifiuta di estenderlo. L'intenzione del legislatore. Tale argomento può essere usato come argomento autonomo o arg. l'intenzione del legislatore vale a sostenere Ausiliario. In quanto argomento autonomo direttamente una conclusione interpr “ la disp D esprime la norma N perché questa era l'intenzione del legislatore”. Volontà del legislatoreÈ l'intenzione del legislatore stocirò, si dovrà indagare sui lavori preparatori. Al contrario la volontà della legge è la ratio legis ossia la ragione, il motivo e lo scopo, il risultato pratico, per cui una certa norma è stata emanata. Una seconda coppia di varianti è costituita dall'alternativa intenzione fattuale vs. intenzione controfattuale, la prima è quella che può essere ricostruita in relazione alla fattispecie che si suppone la legge abbia disciplinato; la seconda è quella che si può congetturalmente attribuire al legislatore in relazione a fattispecie che il legislatore non abbia previsto, "se il legislatore avesse previsto la fattispecie F, avrebbe disposto che..", mentre l'intenzione fattuale è un argomento per selezionare un significato, cioè per attribuire ad un testo normativo una preferenza di altri, l'intenzione controfattuale è una tecnica per.Colmare lacune significa trovare congetturalmente la disciplina di fattispecie sulle quali il legislatore non ha avuto, di fatto, alcuna intenzione. L'intenzione del legislatore è ciò che egli intendeva dire con le parole della legge; lo scopo è ciò che il legislatore intendeva fare mediante la legge. Occorre integrare l'intenzione del legislatore facendo ricorso ad altre tecniche interpretative, come l'argomento a contrario (per esempio, l'argomento a contrario produttivo). Qui, data una norma che connette una qualsivoglia conseguenza giuridica G ad una qualsivoglia fattispecie F, si costruisce una norma "implicita" che riconnette una conseguenza giuridica opposta a "non G" alla fattispecie opposta "non F".
Argomento analogico, detto anche "a simili", si fonda sull'assunto che la
La formulazione legislativa non riflette la reale volontà del legislatore; o che il legislatore, pur non avendo contemplato una certa fattispecie, l'avrebbe tuttavia contemplata qualora l'avesse presa in considerazione. L'analogia è un'operazione che si compie risalendo da una norma espressa a un principio in essa contenuto e dal quale è dato ridiscendere alla formulazione di una norma non espressa, quella appunto che contiene la regola del caso "analogo" a quello espressamente disciplinato. L'argomento analogico può essere raffigurato in due modi: 1) esso serve a dare sostegno a una tesi strettamente interpretativa (relativa cioè al significato di una disposizione), che si risolve nella estensione del campo di applicazione della disposizione di cui trattasi. 2) esso serve alla formulazione di una norma nuova, onde colmare una lacuna, si tratta qui non tanto di un argomento interpretativo ma di un argomento produttivo. Analogia e interpretazione estensiva.
L'interpr estensiva è un'operazione che consiste nell'attribuire ad un termine un significato più ampio di quello comune o prima facie; o nell'attribuire ad un termine vago "open textured" un significato tale da includere nel suo riferimento anche fattispecie che si situano nella posizione di "penombra".
L'applicazione analogica per contro, è atto di creazione normativa, consiste nell'applicare una conseguenza giuridica a una fattispecie non prevista, se simile a quella prevista. Entrambe hanno effetti simili, essi si risolvono nel connettere una conseguenza giuridica ad una fattispecie che non ricade nel significato letterale della disposizione di cui si tratta. In realtà l'estensione per via interpr del campo di applicazione di una norma può essere raffigurata come creazione di una norma nuova.
Finzioni giurisprudenziali. È una tecnica giurisprudenziale diretta a innovare una norma esistente.
minus, per esempio: se è vietato praticare interessi al 30%, allora sarà vietato anche praticare interessi al 40%. L'argomento a fortiori è spesso utilizzato per estendere l'applicazione di una norma in situazioni simili ma non esplicitamente previste dalla legge. Si basa sull'idea che se una determinata situazione è regolamentata in un certo modo, allora una situazione simile ma più intensa o più grave dovrebbe essere regolamentata nello stesso modo o in modo ancora più restrittivo. L'argomento a fortiori è un importante strumento interpretativo del diritto che consente di adattare le norme alle mutate condizioni sociali e di garantire una maggiore giustizia e adeguatezza del sistema giuridico.majus; per es: se è vietato introdurre in un locale animali domestici allora sarà vietato introdurvi anche tigri. La parola chiave per entrambi i casi è "a maggior ragione". Sia questo che l'analogia presuppongono una congettura intorno alla ratio legis.
L'argomento a fortori si distingue dall'analogia solo per il fatto che non richiede assunzioni intorno alla somiglianza delle 2 fattispecie. Anche questo argomento può essere interpretativo o produttivo.
L'argomento della dissociazione. L'interpretazione restrittiva si fonda su un giudizio di differenza tra fattispecie (l'interpretazione estensiva si fonda sulla somiglianza). L'interpretazione restrittiva consiste: nell'attribuire ad un termine un significato meno esteso di quello comune o prima facie, così da escludere dal campo di applicazione della disposizione interessata fattispecie che secondo l'interpretazione letterale vi rientrerebbero, ovvero, nell'attribuire a un
termine vago "open textured" unsignificato tale da escludere dal suo riferimento fattispecie che si situano nella sua zona "ombra". La tecnica di dissociazione si fonda: o sull'assunto che il legislatore abbia sottinteso una certa distinzione; o sull'assunto che il legislatore pur non avendo fatto una certa distinzione, tuttavia l'avrebbe fatta se avesse preso in considerazione il caso. L'interpretazione sistematica in senso lato. Vi rientrano tecniche interpretative diverse, il cui tratto comune è forse quello di fare appello: 1) al contesto entro cui si colloca la disposizione da interpretare e 2) alla presunzione di coerenza e congruenza dell'ordinamento giuridico. Si dice sistematica ogni interpretazione che mostri di desumere il significato di una disposizione dalla sua collocazione nel sistema del diritto. In pratica si fa interpretazione sistematica ogni volta che, per decidere il significato di una disposizione, non si guarda alla disposizione stessa, singolarmente presa, ma al contesto in cui essa si inserisce.egge, o addirittura l'intero codice civile. In ogni caso, è fondamentale comprendere il contesto in cui un determinato passaggio è inserito per poterne interpretare correttamente il significato. Per formattare il testo utilizzando tag html, puoi utilizzare il tagper indicare un nuovo paragrafo:
Contesto in cui è collocata. Tale contesto può essere più o meno esteso, per esempio gli altri commi di un medesimo articolo, gli altri articoli di una stessa legge, o addirittura l'intero codice civile. In ogni caso, è fondamentale comprendere il contesto in cui un determinato passaggio è inserito per poterne interpretare correttamente il significato.