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FONETICO/FONOLOGICO
Fonetica - fonologia: consonantismo:
- Numero consistente di consonanti e vocali (variazione tra le lingue);
- Il consonantismo (sistema delle consonanti) non mostra caratteristiche particolari dal punto di vista tipologico;
- Le lingue uraliche conoscono consonanti occlusive e spiranti, tra queste ultime troviamo anche sibilanti e affricate. Ogni lingua ha consonanti nasali e liquide. Le differenze si manifestano negli elementi delle sottoclassi;
- Nell'ambito delle occlusive non tutte le lingue conoscono l'opposizione sonora - sorda (per esempio, il finnico, il khanty o il mansi), quindi la sonorizzazione non è una caratteristica fonemica caratterizzante;
- Rispetto alla ricchezza consonantica esistono, tuttavia, delle eccezioni con un sistema consonantico molto più semplice --> per esempio, il finnico presenta un consonantismo estremamente semplice.
Eccezione con un sistema consonantico semplice: finnico.
Nella tabella sono disposti...
orizzontalmente i punti di articolazione daanteriori a posteriori, verticalmente i gradi di apertura del canalefonatorio da occlusivi ad approssimanti.Possiamo osservare che il finnico ha un’unica serie di occlusive su soliquattro punti di articolazione, senza correlazioni sonore. Ha poi unafricativa, due nasali, due liquide e tre approssimanti, cui però siaggiunge la durata, che ha quasi sempre valore distintivo.Bilabia | Labio-d | Palatal | Glottal | |
---|---|---|---|---|
Occlusive | p | t,d | k [ʔ] | |
Fricative | s | |||
Nasali | m | n [ŋ]*1 | ||
Liquide: laterali | l | |||
Liquide: vibranti | r | |||
Approssimanti | v | j | h | |
Durata | - [:]** ogni consonante, ad eccezione di d, h, j, v, ha una coppia lunga con valore distintivo; la lunghezza viene indicata nell’ortografia con il raddoppiamento del grafema: kuka ‘chi?’ cf. kukka ‘fiore’. |
L'occlusiva glottale del finnico [ʔ], che ricorre solo in finale di parola, oppure come membro di composto. Non è segnata dall'ortografia standard, mentre nelle grammatiche è normalmente segnalata da un apostrofo. Si realizza con un'improvvisa cessazione della sonorità. Spesso rappresenta la reminiscenza di una consonante antica finale persa. Come le consonanti, chiude la sillaba e quindi dà origine al fenomeno di alternanze morfo-fonologiche chiamato gradazione. L'occlusiva glottale non è mai pronunciata, ma è sempre assimilata alla consonante della sillaba successiva.
tule tänne 'vieni qui!' --> fonologicamente: /tule'tänne/ --> foneticamente è realizzato ['tuletæn:e] (la t risulta geminata poiché l'occlusiva glottale [ʔ] si è assimilata ad essa);
mene sinne 'va' là' --> fonologicamente: /mene'sinne/ -->
foneticamente: [menes:in:e] (la s risulta geminata poiché l'occlusiva glottale [ʔ] si è assimilata ad essa);
Una delle pochissime discrepanze tra pronuncia ed ortografia nel finnico è data in effetti proprio dalla mancata rappresentazione dell'occlusiva glottale nei composti. Per cui, ad esempio, tervetuloa 'benvenuto', scritto con una sola t, foneticamente risulta [tervet:uloa], raddoppiando la consonante t.
Anche l'allofonia, per quanto riguarda le variazioni posizionali, è modesta => interessa solo la n nasale che suola velare [ŋ] davanti ad una velare:
aurinko 'sole' [auriŋko] (tale fenomeno si verifica anche in italiano quando la nasale viene pronunciata come velare se precede le occlusive velari [k] e [g], come ad esempio nelle parole 'ancora' ed 'angheria').
Ad eccezione delle lingue baltofinniche (come il finnico e l'estone), le lingue uraliche hanno una serie di consonanti palatali.
Lapalatalizzazione uralica originale è fonematica, indipendente dallavocale seguente (quindi diversa dalla più recente palatalizzazione slava),e già rintracciabile nel protouralico (l’ipotetica lingua ancestraledelle lingue uraliche). Le lingue baltofinniche hanno perso lapalatalizzazione, ma le lingue orientali l’hanno recuperata.
- Il mordvino è la lingua che ha il maggior numero di consonanti palatali--> in questa lingua ogni consonante ha la coppia palatale (nel mordvinoorientale, o erzja, ci sono ben 28 elementi consonantici);
- Esempi di consonanti palatali nell’ungherese moderno:
[n] - [ɲ] in anya [ɒɲɒ] ‘madre’;
[t] - [c] in hattyú [hɒc:u] ‘cigno’;
[d] - [ʝ] in magyar [mɒʝɒr] ‘ungherese’.
- L’opposizione quantitativa delle consonanti è caratteristica di quasitutte le lingue uraliche;
- A questo proposito sono meritevole di menzione il lappone e l’estone,
Quali hanno tre lunghezze diverse delle consonanti: breve/ lungo/extralungo;- Nelle lingue ugrofinniche, a differenza della famiglia indoeuropea, è presente la distinzione sia della quantità consonantica sia di quella vocalica.
Fonetica - fonologia: vocalismo:- Forte sensibilità alle variazioni di lunghezza anche nell'ambito vocalico è caratteristica delle lingue uraliche, anche se non di tutte--> non è presente in udmurt e in komi;
La quantità vocalica ha valore distintivo fonologico:
- FI: sata 'cento' ~ sataa 'piove';
- HU: öt (numerale) 'cinque' - őt (pronome personale di III persona singolare in caso accusativo) 'lo, la, lei, lui'.
In estone vi sono tre gradi distintivi di durata (breve, lungo, extralungo) non soltanto, come abbiamo già visto, in ambito consonantico, ma anche in ambito vocalico: aa, ee, ii, oo, uu, õ [ɤ] (vocale posteriore).
semichiusanon arrotondata), ää, öö, üü. Nei casi dove sia necessario distinguerele lunghe dalle extralunghe, si usa mettere un accento grave prima dellasillaba extralunga: sada ‘cento’ ~ saada ‘mandate’ ~ ‘saada ‘essere permesso’- In un buon numero delle lingue uraliche si rileva l’opposizione travocali arrotondate (come ö, ü in ungherese) e non arrotondate (come i,é in ungherese);- Le vocali hanno tendenzialmente 3 gradi di apertura: chiuse, centrali,aperte, ad esempio [i] - [e] - [æ];- La lingua che ha meno vocali è il mordvino erzja, con 5 elementi.- La caratteristica principale delle lingue uraliche è legata al sistemavocalico: si tratta dell’armonia vocalica, un sistema di alternanzecaratteristico della maggior parte delle lingue uraliche. Nella OxfordResearch Encyclopedia l’armonia vocalica è così definita => «Nella suaforma prototipica,
Questo fenomeno comporta un accordo (un’armonizzazione) tra tutte le vocali in una parola in base a qualche proprietà fonologica (come palatalità, labialità, o larghezza faringale). Tale accordo è evidenziato da modelli di accordo tra morfemi e dalle alternanze tra le vocali quando i morfemi si uniscono per creare parole complesse, creando alternanze allomorfe.»
Nel caso delle lingue uraliche ci interessano proprietà come la palatalità e la labialità, non ci interessa invece la larghezza faringale, un’articolazione in cui il canale della faringe si restringe, soprattutto nella parte mediana, così che la corrente d’aria subisca un decorso forzato con particolari effetti acustici -> questa articolazione è rintracciabile in arabo ed in altre lingue semitiche, ma non è pertinente per le lingue uraliche.
Tale categoria è stata individuata e definita dalla linguistica in base alle lingue uraliche.
ed altaiche, dove massimamente è diffusa; in seguito è stata riconosciuta anche in altre lingue, soprattutto africane ed amerinde.L'armonia vocalica:
- Le classi in cui le vocali vengono organizzate nei sistemi di armonia vocalica delle diverse lingue sono in genere determinate da un numero limitato di tratti:
- Anteriorità, determinante la cosiddetta "armonia palatale";
- Arrotondamento, determinante la cosiddetta "armonia labiale";
- Altezza / tensione, determinante la cosiddetta "armonia orizzontale".
- I sistemi così organizzati possono inglobare tutto l'inventario vocalico,
- o lasciare al di fuori alcune vocali, dette "neutrali", che nei sistemi di armonia palatale sono di solito la i ed eventualmente la e, mentre in quelli di armonia orizzontale è di solito la a.
- Fenomeno fonologico per il quale le vocali presenti nella desinenza di una parola adeguano il proprio tono a quello della