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L’IMPLEMENTAZIONE DELLA STRATEGIA MULTINAZIONALE
• Riguarda tutte le attività necessarie al conseguimento degli obiettivi strategici
• Richiede procedure adeguate e spesso complesse per mettere in atto comportamenti
strategici alla scala internazionale
CONCLUSIONI
• Occorre distinguere tra imprese multinazionali e gestione alla scala multinazionale
(internazionale) delle attività
• Riconoscere i motori della globalizzazione
• I fattori chiave che identificano i manager internazionali
• L’approccio strategico alla gestione multinazionale 9
WHO IS US?
Possono esserci imprese che non vendono all’estero ma hanno una catena del valore globale. Ad
esempio ENI aveva la mission di dare energia all’Italia inizialmente quando era sotto il controllo
Dello stato non commercializzava all’estero ma aveva una catena fortemente internazionalizzata.
Si può anche avere una catena non internazionalizzata ma con vendita all’estero.
NOI CHI?
L’Italia sta perdendo posizioni nei confronti del resto del mondo. Bisogna mettere in campo
interventi per sostenere le imprese italiane che sono considerate il veicolo per l’aumento della
competitività. Proprietà Americana e presenza Italiana ad esempio impresa B. rispetto a un polo
dell’acciaio che perde colpi che viene acquistato da cordate straniere può avere un impatto
rilevante per il governo poiché conserva occupazione come ad esempio può succedere a Taranto.
La nazionalità si può quindi definire in diversi modi. Dobbiamo quindi fare delle scelte sugli
interessi dell’economia nazionale che probabilmente vanno ben oltre la nazionalità delle imprese.
Le classificazioni a cui eravamo abituati in passato rispetto al rapporto impresa paese non si
possono più fare. Ad oggi bisogna quindi puntare su nuove misurazioni per migliorare la
competitività del paese come ad esempio investire in risorse, bisogna migliorare il saper fare, non
in imprese necessariamente italiane, ma rispetto ai mercati internazionali, ad esempio senza la
Cina la fortuna di Apple non ci sarebbe non si può quindi dire che sia un’impresa Americana ma
questi attori a seconda della loro nazionalità portano benefici nei paesi in cui operano.
Questo vuol dire che la capacità concorrenziale nazionale dovrebbe essere affidata a qualunque
impresa che impiega italiani, a prescindere dalla nazionalità di chi controlla l’azienda?
Non proprio. Alcune società straniere sono strettamente legate agli interessi economici del loro
paese
I FATTORI CHIAVE DEL SUCCESSO ALLA SCALA INTERNAZIONALE
La merce di scambio più importante di un Paese sono la competenza e le conoscenze della sua
forza lavoro.
LE POLITICHE INDUSTRIALI
Le politiche nazionali dovrebbero premiare qualsiasi azienda mondiale che investe nella forza
lavoro di quel Paese.
La competitività delle società a controllo italiano non corrisponde alla capacità concorrenziale
italiana
alcune politiche che favoriscono la competitività Italiana alla scala mondiale sono:
• Investimenti pubblici e privati
• Investimenti pubblici a favore della ricerca e sviluppo a fini commerciali
• Spesa pubblica infrastrutture
• Spesa pubblica per la formazione di base e specializzata 10
• Incentivi alla formazione e riqualificazione professionale
INDUSTRY 4.0 SCENARI COMPETITIVI INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ
È uno dei fenomeni trainanti delle nuove forme di internazionalizzazione è quella che sarebbe la
quarta rivoluzione industriale. La analizziamo su 2 dimensioni
• Varietà di prodotti
• Volume di produzione per varietà
Nella seconda rivoluzione industriale i beni vengono sempre acquistati in sempre più paesi
passando da economie agricole ad economia industriale portando così ad un aumento dei volumi
a livello mondiale. Dal 1980 in poi risulta molto importante il marketing arrivando ad una sorta di
mass customization. Col passare degli anni, Si crea inoltre una biforcazione tra prodotti globali per
clienti globali dall’altra una regionalizzazione delle strategie che significa trovare una domanda
globale ma che va orientata ad esigenze locali ad esempio prodotti di McDonald in vari paesi.
Per quanto riguarda l’industry 4.0 c’è un incrocio tra le aziende che lavorano nel digitale e quelle
che lavorano nel mercato “reale”.
Il governo tedesco ha avviato per la prima volta questa rivoluzione per aumentare la capacità di
concorrenza delle sue industrie. Il 70% dei fondi sono messi a disposizione dalle imprese tedesche
per modificare la loro business strategy.
Industry 4.0: Una possibile definizione
Una profonda trasformazione del mondo della produzione, una sorta di Quarta Rivoluzione
Industriale caratterizzata dell’accresciuta digitalizzazione e interconnessione dei prodotti, delle
catene del valore e dei modelli di business. Nasce come una riflessione del modello industriale
tedesco (avviata nel 2011 e attuata nel 2013) che sta ripensando il proprio rinnovamento e la
propria collocazione competitiva alla scala internazionale e diventa agenda per l’innovazione del
sistema manifatturiero nell’UE. Analoghe trasformazioni e riflessioni sono in atto negli USA
(Internet of Things) e in Cina (Made in China 2015). Implicazioni di politica industriale (investimenti
attesi) e strategia competitiva.
Industry 4.0 – Internet of Things - Made in China 2025
La logica dello sforzo tedesco su Industrie 4.0. quella di conseguire un’accresciuta differenziazione
e un aumento della capacità competitiva in un contesto globale dove la concorrenza è destinata
ad aumentare.
Investimenti in ICT volti a favorire l’interconnessione intelligente si stanno attuando e stanno
producendo forti trasformazioni sulle modalità. competitive delle imprese e sui modelli di business
anche in Nord America e in Cina. 11
Industrie 4.0
Il braccio operativo per l’implementazione delle innovazioni Industry 4.0 in Germania è la
Fraunhofer-Gesellschaft che raccoglie 66 istituti di ricerca applicata distribuiti nel Paese con 24mila
dipendende con un budget di 2 Mln. € generato al 30% da fondi pubblici e al 70% da commesse
private.
Internet of Things. Come cambierà il modello di produzione e quale risulterà vincente nei prossimi
20 anni?
• Recente survey di Accenture su 740 CEO globali: per implementare l'industria digitale,
nessuna nuova invenzione da invocare, quanto un migliore uso dei dato
• Domina l’ottica di mercato: Nuovi prodotti- servizi, nuove strategie di data mining, market
segmenting and targeting (big data analyisis), mass customisation, privacy
• L’industria digitale e il prodotto-servizio digitale sono proiezioni ancora distinte: l’industria
digitale ha e avrà proprie giustificazioni a prescindere dalla natura del prodotto realizzato
Game changer
“Anche le più consolidate verticalizzazioni potranno subire una destrutturazione esogena, essere
scomposte e fare proprie da soggetti; nuovi e imprevedibili e infine rese obsolete secondo modelli
di business innovativi e concorrenti.
Convegno su Advanced Manufacturing Strategies (Business International Convegno a Milano,
4/11/2015)
Industrie 4.0
• Qualità del singolo pezzo
• Tracciabilità del processo
• Integrazione tra pianificazione, produzione e logistica
• Collaborazione lungo filiere nazionali e internazionali a geometria variabile
• Intercambiabilità dei processi esternalizzati
• Miglioramento del post vendita (diagnostica, segnalazione, prevenzione, previsione)
• Grandi investimenti di lungo periodo
• Formazione
• Timore sulla reale inviolabilità dei dati
Made in China 2025
Lo scorso 19 maggio 2015 il Governo cinese ha annunciato il proprio piano in tre fasi con
investimenti da attuare entro il 2025 che dovrebbero consentire al Paese di diventare la maggiore
potenza industriale e il leader tecnologico mondiale entro il 2049, centesimo anniversario della
fondazione della Repubblica Popolare Cinese. 12
Le priorità annunciate sono:
• maggiore innovazione in ambito manifatturiero
• integrazione tra nuove tecnologie e industria
• rafforzamento dell’industria di base
• sostegno ai brand cinesi
• rafforzamento del green manufacturing
• incentivi alle innovazioni in 10 settori prioritari
• ristrutturazione avanzata del settore manifatturiero
• incentivi all’integrazione tra industria e servizi
• internazionalizzazione della struttura manifatturiera.
L’obiettivo delle politiche industriali cinesi:
• evitare di rimanere schiacciati tra l’accresciuta capacità competitiva dei nuovi Paesi emergenti
a basso costo e la capacità. innovativa dei paesi industrializzati.
• aumentare la cooperazione e la competizione con i maggiori paesi industrializzati.
1. ICT avanzata
2. Robotica e Macchine Utensili Automatizzate
3. Componenti e sistemi per l’aerospaziale e l’aeronautica
4. Componenti e sistemi avanzati per le costruzioni nautiche
5. Infrastrutture ferroviarie
6. Veicoli ecologici
7. Energia
8. Macchine agricole
9. Nuovi materiali
10. Biofarmaceutica e biotecnologie.
L’agenda del Governo Italiano
✓ Accelerare l’esecuzione del Piano ultrabroadband;
✓ Favorire lo sviluppo di standard tecnologici in nome dell’interoperabilità;
✓ Prevedere interventi normativi e regolamentari mirati a facilitare l’adozione delle nuove
tecnologie e l’evoluzione dei servizi pubblici e privati;
✓ investire sulla formazione di nuovi skill;
✓ Promuovere l’adozione delle tecnologie IoT per il miglioramento dei servizi pubblici,
partendo da progetti pilota;
✓ Deliberare strumenti fiscali ad hoc e fare leva sul credito di imposta;
✓ Favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo e inserire IoT e Manufacturing 4.0 nelle aree
del Piano Nazionale della Ricerca (PNR) e nell’evoluzione del Quadro di Sostegno e
Coesione della Comunità Europea 2014-2020;
✓ Tutelare la security e la privacy;
✓ Istituire una cabina di regia
✓ Implementare piani di comunicazione per diffondere la conoscenza sulle potenzialità e i
benefici dell’Iot e del Manufacturing 4.0 13
strategy
"Design innovative operating systems for the value chain of supply!" strategic orientation of EU
think thank to the H2020 funding program
• An operating system sets congruity rules between requests for service, available resources,
priorities and delivered service
• A collaborative value chain allows access to all needed information where and when
needed, without privilege betwe