Intermediari Finanziari
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Mercato telematico secondario di titoli di stato. È regolamentato e controllato dalla borsa d'Italia.
Vengono scambiati titoli di stato italiani e altri titoli a reddito fisso. È un mercato secondario
all'ingrosso dove ci sono solo operatori specializzati quali le Sim, banca d'Italia e il ministero
dell'economia. È un mercato quote driven. I partecipanti sono market makers e market takers.
LA REGOLAMENTAZIONE E I SISTEMI DI VIGILANZA
La regolamentazione è un insieme di norme imposte agli operatori da parte degli organo di
vigilanza. L'attività di controllo ha l'obiettivo di verificare che i singoli intermediari operino in modo
conforme alle norme. Gli obiettivi della regolamentazione sono 4:
Tutela dei risparmiatori
A. Stabilità dei singoli intermediari e del sistema finanziario
B. Efficienza cioè buon funzionamento dei canali di intermediazione. Si ricollega al grado di
C. concorrenza
Correttezza e trasparenza dei comportamenti degli intermediari
D.
Questi, regolamentazione sarà maggiore per l'importanza che gli intermediazione hanno rispetto a
quello indiretto. In quest'ultimo l'obiettivo principale è quello di conseguire la stabilità degli
intermediari. Per il canale diretto gli obiettivi principali sono assicurare che arrivino le info
necessarie agli investitori e garantire correttezza e trasparenza degli intermediari. Gli interventi di
vigilanza possono essere ex ante quali:
Vigilanza regolamentare che interviene sulla operatività degli intermediari. Sono controlli
I. strutturali, prudenziali e di correttezza e trasparenza
Vigilanza informativa che ha l'obiettivo di monitorare l'operatività degli intermediari
II. Vigilanza ispettiva con verifiche sul campo
III.
Oppure ex post.
Nei principali paesi industrializzati vi è una regolamentazione prudenziale degli intermediari che si
basa sulla possibilità di elaborare le proprie esigenze di business con adeguate risposte
patrimoniali e con un sistema di risk management.
REGOLAMENTAZIONE IN ITALIA
Modello di banca universale, modifiche al TUIF sugli intermediari con la creazione delle sgr, sui
mercati con la privatizzazione e sugli emittenti con maggiori tutele per gli investitori. La banca
d'Italia controlla la stabilità delle banche, sgr e sim, supervisiona i mercati e, insieme alla bce,
sorveglia il sistema dei pagamenti. La Consob vigila sulla trasparenza e correttezza degli
intermediari e sugli emittenti.
OPERAZIONI FINANZIARIE
Sono trasferimenti di potere d'acquisto nel tempo tra soggetti. Sono scambi di denaro oggi contro
denaro futuro. Gli elementi essenziali sono: la natura monetaria delle prestazioni, tempo e rischio.
In base alla natura contrattuale, i contratti finanziari si suddividono in: contratti di debito,
partecipazione, assicurazione e derivati.
Profilo economico-tecnico
Denominazione in valuta estera che ha rischio di cambio e valutario
• Natura prenditore di fondi e consente di definire il rischio di credito
• Durata contrattuale che può essere determinata o no. Durata a breve tipica del mercato
• monetario o a lungo tipico del mercato finanziario.
Esecuzione prestazione: definisce l'ammontare atteso e l'effettiva sequenza dei pagamenti. Tipo
• di remunerazione, condizione di rimborso e particolari facoltà a favore delle parti
Trattamento fiscale che determina il rendimento netto
• Liquidità/negoziabilità: le attività quotate e scambiate in mercati finanziari sono maggiormente
• negoziabili. Il grado di negoziabilità dipende dalla liquidità dell'operazione finanziaria. La liquidità
naturale è la scadenza dell'attività mente quella artificiale è il recupero dei capitali impiegati
ottenuto dalla cessione a terzi del contratto finanziario.
Trasferibilità con titoli al portatore, nominativi, cartacei e dematerializzati.
•
RENDIMENTO
Tasso di interesse nominale: remunerazione periodica espressa in % del valore nominale
Tasso di rendimento effettivo a scadenza (yield to maturity): tasso di rendimento ex ante, valore
attuale dei flussi di cassa stimati con il prezzo di mercato
Tasso di rendimento richiesto: tasso di equilibrio calcolato ex ante
Tasso di rendimento realizzato: tasso calcolato ex post maturato effettivamente sull'investimento.
VARIABILI PER LE DECISIONI FINALI
Per le PF: durata e costo
Per le AF: liquidità, rendimento e rischio.
FUNZIONE OBIETTIVO DELL'INVESTITORE
È la combinazione tra rendimento e rischio: tra le due variabili c'è una relazione diretta.
TUIF
Prodotti finanziari: strumenti e ogni altra forma di investimento in natura finanziaria (NO c/c
1. bancari e postali). Includono anche i contratti finanziari non sufficientemente diffusi,
Strumenti finanziari: fanno parte dei prodotti finanziari e sono valori mobiliari, strumenti
2. mercato monetario, quote di investimento collettivo e strumenti derivati (NO mezzi di
pagamento e contratti riconducibili alla moneta bancaria). Sono tutti i prodotti finanziai
sufficientemente diffusi.
Valori mobiliari che sono negoziati nel mercato dei capitali. Sono naturalmente destinati alla
3. circolazione e allo scambio in mercati organizzati (impiego del risparmio).
CONTRATTI
Si definiscono bilaterali i contratti negoziati attraverso un contratto diretto tra le due parti che si
accordano sul contenuto e caratteristiche e le adeguano alle proprie esigenze. Alcuni contratti
bilaterali sono standardizzati specie nel comparto bancario ed assicurativo.
Si definiscono multilaterali quando c'è un solo emittente e più controparti (sottoscrittori). Si
utilizzano procedure standard.
I contratti di partecipazione trasferiscono risorse ad un'impresa da parte di un soggetto che
assume la veste di proprietario. Comporta assunzione del rischio d'impresa, diritti patrimoniali ed
amministrativi.
I contratti di assicurazione trasferiscono i rischi dall'assicurato all'assicurato: questi rischi trasferibili
sono rischi puri. Operazioni finanziaria aleatoria perché c'è una contrapposizione tra una
prestazione certa ed una eventuale.
IL FABBISOGNO FINANZIARIO
Individua le scelte di finanziamento e deriva dalla diversa dinamica dei flussi monetari in entrata ed
uscita che caratterizzano l'attività dell'impresa. I fattori che determinato il fabbisogno finanziario
derivano dalla tipologia di mercato in cui operano e dall'andamento economico. Il totale attivo di
bilancio sono gli investimenti in essere e in attesa di realizzo e corrispondono al fabbisogno
finanziario complessivo. Il fabbisogno finanziario addizionale è l'incremento dell'attivo di bilancio. Il
fabbisogno esterno corrisponde alle sole fonti di coperture esterne all'impresa cioè finanziamenti a
titolo di debito o di capitale.
COPERTURA DEL FABBISOGNO FINANZIARIO
Autofinanziamento: non è previsto il rimborso, è una risorsa generata dall'azienda quindi
A. autonoma. Non crea squilibri nel sp ma è limitato. Autofinanziamento netto è solo l'utile della
impresa non distribuito. Autofinanziamento lordo: utili non distribuiti e l'ammortamento cioè
cash flow.
Capitale di debito: con indebitamento sotto forma di contratti con banche; può essere a breve/
B. medio e lungo termine. Ho dei vantaggi se ROI>1. Svantaggi sono la rigidità dei tempi di
rimborso, tasso variabile, garanzie e possibile squilibrio nel passivo nel sp.
Capitale di rischio: chi lo conferisce è titolare dell'impresa e partecipa al rischio d'impresa. Il
C. patrimonio netto è una risorsa stabile, durata illimitata e non c'è obbligo formale di
remunerazione.
GARANZIE RICHIESTE DALLA BANCA
Non assicurano il buon fine del finanziamento ma rendono più immediato il recupero del credito in
caso di inadempimento. Possono essere:
Reali: privilegio, pegno e ipoteca che gravano su beni mobili o immobili
• Personali: avallo e fideiussione che attribuiscono al creditore diritti nei confronti di terzi diversi dal
• debitore. Nella fideiussione un terzo si obbliga personalmente nei confronti del creditore ad
adempiere ad una obbligazione altrui.
ACCORDO BASILEA BANCHE
Obiettivo di adeguare le risorse patrimoniali delle banche ai rischi sostenuti. Il patrimonio della
banca deve essere superiore al 10,50% dell'attivo ponderato per i rischi. Per il rischio di credito è
stato introdotto il rating. I sistemi interni utilizzati dalle banche si basano su queste valutazioni:
- Analisi di bilancio
- Analisi degli aspetti qualitativi dell'azienda cioè posizionamento di mercato
- Valutazione della conduzione manageriale
- Valutazione delle prospettive future
Vengono anche valutati i dati concernenti il volume e l'andamento degli affidamenti dell'impresa
con tutto il sistema bancario italiano.
TITOLI DI DEBITO
Sono strumenti finanziari emessi da soggetti in deficit per soddisfare i propri bisogni di
finanziamento e vengono sottoscritti da soggetti in surplus. Quelli a reddito fisso sono le
obbligazione che sono un dedito pecuniario che l'emittente assume verso terzi e i titoli di stato.
Con i titoli a reddito fisso l'emittente promette in anticipo un compenso che non dipende dai suoi
risultati reddituali. Per essere quotate, gli emittenti devi i redigere il prospetto informativo che deve
essere accettato dal consob.
Hanno tre elementi distintivi:
Durata fissa al momento dell'emissione
• Diritto al rimborso del capitale
• Diritto al pagamento degli interessi se c'è la cedola o se è zero coupon gli interessi sono già
• incorporati nel prezzo di rimborso
Natura dell'emittente
Definisce il rischio di inadempimento dell'obbligazione.
Periodicità dei flussi
Se esiste un solo flusso di cassa in uscita (pagamento prezzo) e uno in entrata (capitale
rimborsato) sono titoli zero coupon bond. Se ci sono una successione di flussi di cassa nella vita
del titoli questi si chiamano coupon bond.
Tipologia di flussi di cassa periodici
Ci sono titoli di debito a cedola fissa, a cedola variabile (varia in base a indicizzazione reale/
finanziaria/valutaria) e titoli strutturali che hanno caratteristiche contrattuali, di rischio e rendimento
innovative. Le obbligazione strutturali si suddividono in: obbl costruite attraverso strumenti derivati
sui tassi d'interesse, costruite attraverso strumenti derivati di natura azionaria, obbl con profilo
finanziario soggetto ad andamenti crescenti/decrescenti in base ad eventi.
Durata contrattuale del titolo
Breve termine entro 12 mesi, medio-lungo termine dai 12 a 60 mesi ed oltre.
Valuta di denominazione
Si basa sulla residenza del soggetto emittente. Titoli domestici emessi da un soggetto residente
con valuta nazionale.
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DEI TITOLI A REDDITO FISSO
Tasso nominale di interesse: rapporto tra l'interesse annuo e il valore nominale
• Valore di rimborso: di solito coincide con il valore nominale al netto della tassazione. Posto
• convenzionalmente pari a 100.
Controvalore espresso in euro: è l'esborso che io ho comprando un titolo.
• Durata del prestito: periodo tra emissione e scadenza finale
• Piano di ammortamento: stabilisce le modalità secondo le quali il prestito verrà rimborsato nel
• tempo
Trattamento fiscale: di solito 12,5% ma può salire a 20% per le obbligazioni societarie
•
RATEO DI INTERESSE
Se acquisto un titolo sul mercato secondario dovrò pagare sia il prezzo del titolo che il rateo cioè
l'interesse relativo alla cedola in corso che è maturato al precedente possessore da quando questa
è stata staccata. CEDOLA SEMPRE TASSO 3% ANNUO.
QUOTAZIONE
È corso secco se il prezzo esprime solo il capitale e non tiene conto del rateo maturato. È tel quel
se comprende sia il capitale che il rateo maturato.
TITOLI DI CAPITALE
Sono quote di capitale che rendono il sottoscrittore socio e la remunerazione non è sicura cioè si
basa sui risultati reddituali dell'impresa. Ogni azione della stessa impresa ha stesso valore e
attribuisce gli stessi diritti. L'azione è un titolo di credito di una quota di capitale sociale di
un'impresa S.p.A e cooperativa. Le azioni non possono emettersi per somma inferiore al loro
valore nominale. La data di scadenza non è fissata.
DIRITTI DEL TITOLARE DELLE AZIONI
Diritti di natura amministrativa quale diritto di voto con cui il socio può esprimere la propria
1. opinione e diritto di impugnativa con cui un socio può impugnare decisioni prese
dall'assemblea qualora fossero ingiuste.
Diritti di natura patrimoniale quale diritto agli utili in base all'andamento economico dell'impresa
2. e diritto alla quota di liquidazione
Diritti misti cioè diritto di opzione gli azionisti hanno la possibilità di acquistare nuove azioni per
3. mantenere inalterata la loro quota nella società in caso di aumento di capitale e diritto di
recesso
CATEGORIE DI AZIONE
Azioni ordinarie: sono nominative, remunerazione assicurata dai dividendi, pieni diritti
I. patrimoniali ed amministrativi
Azioni speciali con diritto di voto limitato: limitato del tutto o per argomento
II. Azioni speciali con diritti patrimoniali limitati: cioè remunerate in base a una quota fissa del
III. valore nominale o ai risultati ottenuti dalla società in un settore o ambito operativo
Azioni speciali con privilegi di natura patrimoniale: diverso trattamento del rimborso in caso di
IV. recesso del socio o di liquidazione della società.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Il rischio è espresso dalla variabilità e volatilità del risultato atteso. Il rendimento effettivo può
essere inteso come la media ponderata della distribuzione dei rendimenti. La volatilità è un
indicatore statistico che consente di quantificare in termini percentuali l'oscillazione del rendimento
del titolo attorno al valore medio. Un altro rischio è quello specifico connesso alla performance
della società emittente. Il rischio di mercato è presente perché si è esposti al l'influenza di eventi
esterni.
Per cautelarsi si fa riferimento al beta del titolo che misura in che modo l'andamento del prezzo del
titolo è legato all'andamento del mercato finanziario.
TITOLI IBRIDI
Obbligazioni convertibili
Titoli di credito rappresentativi di un diritto di conversione, sulla base di uno specifico rapporto di
cambio. Tale tipologia di prestito ha costi inferiori rispetto a quello del prestito ordinario. Il prezzo di
conversione dell'obbligazione è già stabilito in precedenza. L'obbligazionista ottiene l'azione senza
esborso di denaro.
Obbligazioni con warrant
Sono valori mobiliari che incorporano un diritto (warrant) che attribuisce al possessore la facoltà di
acquistare/sottoscrivere entro una scadenza un'azione ad un prezzo prefissato. Può essere
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ChiaVe14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Modena e Reggio Emilia - Unimore o del prof Gualandri Elisabetta.
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