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DIAGRAMMA DI UNA PUT
Il diagramma di una put è speculare rispetto a quello di una call.
Abbiamo sempre sull’asse delle x prezzo e sull’asse delle y pay off. Facciamo che il prezzo di
esercizio è 20 e il premio è 2, quindi io ho la facoltà di vendere a termine per 20 euro e pago il
premio a t0 di 2 euro. A termine eseguo se il prezzo di mercato è inferiore al prezzo di
esercizio, non eseguo se il prezzo di mercato è superiore a 20. Il break even questa volta ce l’ho
a 18 (prezzo di esercizio - premio)
Grafico buyer: PER IL BUYER
Pm < Bep Opzione in the money e guadagno
Pm < Pes Opzione in the money ma se compresa tra Bep e Pm non 45
produce reddito
Pm = Pes Opzione at the money
Pm > Pes Opzione out the money, il buyer non la esercita
Quando il prezzo di mercato è superiore a 20 non esercito la mia facoltà e perdo 2 (il premio).
Quando il prezzo di mercato è superiore al prezzo di esercizio la mia opzione è out of the money. È
in the money quando il prezzo di mercato è inferiore al prezzo di esercizio, quindi l’opzione ha
valore. È at the money quando il prezzo di mercato è uguale al prezzo di esercizio e quindi mi è
indifferente esercitare o non esercitare tanto perdo comunque il premio che ho pagato.
Il guadagno per il buyer si ha quando il prezzo di mercato è inferiore al prezzo di esercizio meno
il premio (18) e perde quando il prezzo di mercato è superiore al prezzo di esercizio.
Grafico writer (è speculare)
In entrambi i casi (call e put) il writer ha una perdita potenzialmente illimitata e un guadagno
limitato al premio che ha ottenuto; invece, il buyer ha una perdita limitata al premio che ha
pagato e un guadagno teoricamente illimitato. In questo senso il contratto è asimmetrico.
L’opzione mi consente di limitare le perdite avendo guadagni illimitati, però ha un costo che è il
premio e non è un investimento, il costo lo perdo.
Allora chi sceglie di fare il writer? È una questione di aspettative. Dovrebbero tendere all’infinito i
pay off, ovvero i risultati delle operazioni. Inoltre il writer è un soggetto che ha bisogno di liquidità
immediatamente.
Esercizio: scelta tra due alternative
Un investitore ha 50mila euro (capitale da investire) a disposizione per fare un investimento e si
trova di fronte a due strategie:
1. Comprare azioni ENEL, il cui prezzo di mercato è 2,5
2. Comprare opzioni aventi come sottostante l’azioni ENEL con premio pari a 0,10. Tali opzioni
hanno un prezzo di esercizio oggi (al prezzo t0) di 2,5, ossia pari al suo sottostante.
in portafoglio mi sto mettendo il rischio di prezzo in entrambi i casi (rischio di oscillazione di
prezzo dell’azione ENEL).
COSA SCELGO? 46
Esempio di copertura: non avrò la scelta tra due strumenti ma uno strumento che ho già in
portafoglio o compro contestualmente ad un derivato.
“Ho un’azione in portafoglio che a t0 vale 15 (Pm) è sempre a t0 compro (quindi sono buyer di
una PUT) compro una PUT con Pe= 15 (sottostante) e premio =1.
Costruisco il profilo di redditività dei due strumenti. 47
→
Effetto leva con la stessa cifra a disposizione io mi posso comprare una posizione molto più
grande con le opzioni rispetto che col derivato sottostante. È come se io moltiplicassi la posizione
che ho sullo stesso strumento. Con lo stesso capitale anziché esporre il mio portafoglio con le
azioni, io espongo il mio portafoglio all’effetto dell’eventuale rialzo o ribasso di molte più azioni
perché compro le opzioni che costano molto meno delle azioni. A scadenza il prezzo può essere
salito oppure può essere sceso e devo confrontare i due guadagni o le due perdite.
ALTRE STRATEGIE COMBINATE: STRUGGLE, STRANGLE E SPREAD
Abbiamo altre strategie, dove metto insieme due o più strumenti derivati per ottenere un
determinato profilo che desidero. Sulla base delle mie aspettative, i prezzi si muoveranno in una
certa direzione e posso mettere insieme due strumenti derivati per beneficiare delle variazioni che
il sottostante avrà e in alcuni casi ridurre i costi della mia operazione.
Divento
● buyer:
○ in una call se il prezzo sale
○ in una put se il prezzo scende
● writer
○ in una call se il prezzo scende
○ in una put se il prezzo sale
Ad esempio, un investitore può comprare sia una call che una put contemporaneamente (sono
buyer sia di una call che di una put) e chi sottoscrive una strategia del genere pensa che i prezzi
varieranno molto, ma non sa se varieranno al rialzo o al ribasso. È un periodo in cui i mercati
magari sono molto turbolenti.
Con questa strategia, che però è costosa perché pago il premio due volte, io mi lascio la
possibilità di avere guadagni illimitati sia che i prezzi salgono sia che i prezzi scendono.
straddle
Questa tipologia di strategia si chiama , dove compro sia una put che una call e quindi
se i prezzi variano molto io guadagno in ogni caso,
mentre se i prezzi non variano o non guadagno nulla
o ci perdo, ma perdo solo il premio (che ho pagato
due volte).
Chi è sottoposto a sottoscrivere una straddle come
writer? Chi crede che i prezzi non varieranno e
accetta di sottoscrivere una strategia così rischiosa
chi al tempo 0 ha bisogno del premio e quindi di
denaro.
Solitamente i writer decidono di fare i writer perché
hanno bisogno di incassare denaro.
La straddle funziona che il soggetto investitore mette
in portafoglio 2 opzioni: compra una call e una put e
le va a cercare con lo stesso prezzo di esercizio a t0.
Quindi al tempo t0 ho una call e una put che valgono
entrambe 20 (prezzo d’esercizio) e pagano entrambe 48
un prezzo premio di 1.
strangle
Con la , strategia molto simile alla struggle, anche in questo caso ho delle aspettative
(di rialzo o di ribasso dei prezzi, quindi mi aspetto che i prezzi si muovono ma non so in quale
direzione) ma con la differenza che, mentre nella straddle il prezzo di esercizio dei due è lo
stesso, nella strangle il prezzo di esercizio della call è più alto del prezzo di esercizio della put.
Il costo di questa strategia quindi di conseguenza sarà meno costosa e ha meno probabilità di
reddito. Dal punto di vista del buyer è una strategia che costa meno dal momento che ho meno
probabilità di realizzare l’opzione con questo strumento (tanto più infatti l’opzione è “in the
money”, tanto più il suo valore sale e il premio è elevato, tanto più l’azione viene emessa o
circola sul mercato con delle minori probabilità di essere esercitata tanto più dovrà essere
basso). Dunque nella scelta tra una struggle (conveniente dal punto di vista delle probabilità di
realizzo) e una struggle(che è meno conveniente dal punto di vista delle probabilità di realizzo),
la differenza è proprio che il costo complessivo della strategia stangle è inferiore (costa meno).
Dall’analisi grafica dell’esempio vediamo che mentre nella struggle nella parte centrale (ossia
quando il prezzo di mercato rimaneva vicino ai due prezzi di esercizio) avevo una perdita pari
alla somma dei due premi (prezzo della strategia), qui abbiamo un prezzo della strategia più
basso (1) ma i due bep si iniziano a spostare lateralmente e quindi rimane più ampia la zona in
cui la strategia non viene esercitata e quindi sostanzialmente perdo il premio pagato.
Nella struggle dunque, esattamente come nella struggle, io guadagno se i prezzi si muovono
(che siano al rialzo o al ribasso) rispetto ai prezzi di esercizio ma nella prima strategia, affinché
questa sia profittevole, i prezzi si devono muovere molto di più. 49
spread
Ulteriore strategia è lo che prevede che una persona sia contemporaneamente il buyer
e il writer di una obbligazione (o call o put, ma generalmente è una strategia che si costruisce
con le call). Anche in questo caso compro una call che ha più probabilità di essere realizzata
(perché ha un prezzo di esercizio più basso) e sempre sulla una call divento writer ma di una call
che ha un prezzo di esercizio più alto e quindi con maggiori probabilità non verrà realizzata.
Questa è una strategia che si mette in piedi, al contrario delle altre due, quando mi aspetto dei
movimenti di prezzi abbastanza contenuti e voglio risparmiare sul costo della strategia.
Normalmente nella realtà il premio della seconda call su cui sono un writer è più basso (e non
quindi come il nostro esempio uguali).
Il prezzo di esercizio in cui sono buyer è più basso di quello in cui sono writer perché così aumenta
le possibilità di comprare ad un prezzo più basso quando sono buyer e diminuiscono le possibilità di
perderci quando sono writer. E’ quindi una strategia che ha un costo ma è un costo calmierato dal
fatto che sono sia buyer che writer.
Osservando l’esempio mi accorgo di aver costruito una strategia che mi consente di rinunciare
ad un aumento del payoff perchè mi aspetto che i prezzi di mercato salgono ma poco e
rinunciando alla possibilità di beneficiare di un incremento dei prezzi senza limite io beneficio
del fatto che il costo della mia strategia sia nel nostro esempio zero e in generale nella realtà è
comunque inferiore a quanto avrei pagato comprando solo la call (quindi ad essere solo buyer). 50
Forward e future
Il secondo tipo di derivato è costituito dalla forward/future. Sostanzialmente essi sono dal
punto di vista del profilo economico della redditività lo stesso strumento ma hanno modalità di
negoziazione completamente differenti. Noi ci focalizzeremo sul future maggiormente anche se
è più semplice utilizzare il forward per visualizzare il diagramma di redditività e metterlo a
confronto con un'opzione.
FORWARD
Il forward, a differenza dell’opzione, è sempre un contratto derivato che è tipicamente
negoziato OTC, ha un underlying asset e al tempo t0 io fisso il prezzo al quale a una certa data
futura io realizzo il contratto. Il prezzo di esercizio nel forward si chiama delivery price (prezzo di
consegna) e sono sempre venditore se sono in una posizione corta e compratore se sono in una
posizione lunga. La logica è sempre la stessa: a t0 fisso il prezzo di esercizio (delivery price,
prezzo al quale darà luogo al pagamento del contratto) e si tratta di un contratto simmetrico -
quindi per ogni buyer c’è un writer e nessuno dei due ha l’opzione di fare qualcosa ma
semplicemente a scadenza il contratto verrà esercitato. La logica quindi è sempre la stessa: se