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Estratto del documento

Il bambino

Squilibri emotivi dovuti all'ansia:

  • Ipermotricità. Limita l'esperienza
  • Passività motoria. Limita la relazione con l'ambiente
  • Stereotipia motoria. Non lo so fare

Processo di sviluppo:

  1. Fase istintuale: memoria della specie: patrimonio di riflessi che garantiscono protezione e sicurezza (Reazione circolare primaria)
  2. Fase intenzionale: memoria remota (sistema limbico): integra l'apporto emotivo garantendo una maggiore plasticità adattativa all'individuo. (Reazione circolare secondaria)
  3. Fase consapevole: memoria associativa: elabora la conoscenza e da senso ai simboli (leggere e scrivere) (Reazione circolare terziaria)

Processo di sviluppo motorio:

  • 3 anno: migliora equilibrio dinamico, deambulazione e corsa
  • 4 anno: migliora abilità grosso motorie, uso frasi
  • 5 anno: processo di lateralizzazione

Dai riflessi motori si sviluppano le abilità grosso motorie (padroneggia l'ambiente) e fino motorie (padroneggia gli oggetti)

Gli

schemi motori e posturali

Schemi motori di base: strisciare, rotolare, afferrare, portare

Schemi posturali di base: flettere, estendere, torcere

Si sviluppano con esercizi:

  1. tanti esercizi per un obiettivo
  2. sviluppati bene se nelle altre aree c'è sviluppo (area intellettiva, affettiva, sociale)

La combinazione degli schemi motori e posturali porta allo sviluppo della abilità motorie

  1. Fase di coordinazione grezza: impreciso e grossolano, manca timing e fluidità
  2. Fase di coordinazione: miglioramento
  3. Fase di coordinazione avanzata: abilità automatizzata e adattamento al gesto o a situazioni improvvise

MOTRICITÀ: complesso dei movimenti che possono essere realizzati nel rapporto con l'ambiente, oggetti, altre persone.

-Spontanea: non viene insegnata. Presente nei primi anni

-Di relazione: usata nella vita quotidiana. Influenzata da cultura e società

-Finalizzata: condiziona l'azione nel mondo del lavoro o sportivo

CARICO MOTORIO:

richiamo per generare il movimento-Fase 2: esecuzione del movimento-Fase 3: valutazione del movimento eseguito utilizzando lo schema di riconoscimento-Fase 4: correzione del movimento, se necessario, utilizzando il feedback fornito dalloschema di riconoscimento-Fase 5: ripetizione del movimento, se necessario, per consolidare il miglioramento Il principio della polivalenza implica che l'allenamento debba coinvolgere diversi schemi motori e integrarli con le aree della personalità. Ciò significa che non si deve concentrare solo su un tipo di movimento, ma piuttosto diversificarli per stimolare una crescita armonica e completa. Il principio della multilateralità suggerisce di utilizzare una varietà di mezzi e esercizi durante l'allenamento. Questo permette di lavorare su diverse capacità fisiche e di evitare l'adattamento e la stagnazione. La teoria dello schema si basa sull'uso di circuiti chiusi e circuiti aperti durante l'esecuzione del movimento. Nel circuito chiuso, il feedback è utilizzato per correggere il movimento durante la sua esecuzione, mentre nel circuito aperto il feedback non è valido per controllare l'esecuzione, ma corregge quella successiva. Lo schema di richiamo permette di generare il movimento, fornendo i parametri necessari al programma motorio generalizzato. Questo schema consente di selezionare la risposta appropriata per eseguire il movimento desiderato. Lo schema di riconoscimento valuta l'adeguatezza del movimento confrontando il feedback reale con quello atteso. Questo schema è fondamentale per valutare la correttezza del movimento eseguito. Le fasi di esecuzione del movimento includono una fase preliminare di valutazione delle condizioni iniziali, seguita dalla selezione dei parametri e dalla generazione del movimento utilizzando lo schema di richiamo. Successivamente, viene eseguito il movimento e valutato utilizzando lo schema di riconoscimento. Se necessario, il movimento viene corretto utilizzando il feedback fornito dallo schema di riconoscimento. Infine, il movimento può essere ripetuto per consolidare il miglioramento.riconoscimento per vedere il risultato aspettato Fase attuativa: realizza la risposta motoria Alla fine c'è l'analisi del risultato attraverso il feedback CAPACITÀ: insieme delle caratteristiche fisiche che un individuo ha e migliora con l'apprendimento (potenziale) e che permette l'azione delle varie azioni motorie - Condizionali (velocità, forza). Si sviluppano a partire dai 13 anni - Coordinative (eq, ritmo, orientamento spazio-temporale, reazione motoria). Si sviluppano dai 6 ai 12 anni. ABILITÀ: saper fare dal punto di vista tecnico-tattico / espressivo-sociale - open skill/closed skill/discrete (tiro a canestro)/continue (non ha fine e inizio netta)/a componente motoria (importante la qualità del movimento)/a componente cognitiva (per il processo decisionale) SAPERE: ciò che riusciamo a trattenere da un'esperienza POSTURA: compensazioni del soggetto che tendono ad incrementare la rigidità della catena posturale e ad

avere un assetto scorretto.

MODELLO TARGET: scelta di attività o compiti motori variati, di sfida rispetto ai livelli di abilità, interessanti dal punto di vista cognitivo ed emotivo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
4 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MicheleM97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria, tecnica e didattica dell'attività motoria preventiva e per l'età evolutiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Ceciliani Andrea.