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Parafrasi + Commento del I canto dell'inferno della Divina Commedia, per esame di Introduzione a Dante del docente Bellomo Saverio Pag. 1 Parafrasi + Commento del I canto dell'inferno della Divina Commedia, per esame di Introduzione a Dante del docente Bellomo Saverio Pag. 2
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Vedi la fiera che mi ha fatto retrocedere:

aiutami contro di lei, famoso saggio

perchè essa mi fa tremare le vene e i polsi”.

“A te conviene prendere un'altra strada”,

rispose dopo che m'ebbe visto piangere,

“se vuoi salvarti da questo luogo selvaggio:

perché questa bestia per la quale gridi

non consente ad alcuno di passare

ma lo ostacola tanto da ucciderlo;

e ha natura così malvagia e perversa

che non sazia mai i suoi appetiti ingordi,

e dopo ogni pasto ha più fame di prima.

Molti sono gli animali con cui si unisce

e saranno anche di più, fino a quando verrà il veltro

che le darà una morte dolorosa.

Questi non avrà desiderio né di possedimenti né di ricchezza

ma di sapienza, amore e virtù

e sarà di umile origine.

Egli sarà la salvezza di quella misera Italia

per la quale morirono di ferite

la vergine Camilla, Eurialo, Turno, Niso.

Il veltro caccerà la lupa da una città all'altra

finchè non l'avrà respinta nell'inferno

da dove la prima invidia (satana) l'ha tratta.

Perciò io penso e giudico che per te sia meglio seguirmi;

ti farò da guida

e ti condurrò da qui attraverso un luogo eterno (inferno).

Dove udirai le urla disperate,

vedrai le anime dolenti di quelli che vissero prima di te

e che piangono la morte della loro anima,

e vedrai coloro che, pur immersi nelle fiamme

sono lieti perchè hanno speranza

di giungere prima o poi tra i beati.

Se poi vorrai salire fino a essi,

ci sarà un'altra anima più degna di me a portare a termine tale compito:

quando mi allontanerò da te, ti lascerò con lei;

perchè quell'imperatore che regna lassù (Dio),

essendo io stato ribelle alla sua legge

non consente che io venga nella sua città.

Il suo potere si esercita in ogni luogo ma là è il suo regno,

là è la sua città, l'alto trono;

oh felice colui che destina lì”.

E io a lui dissi: “Poeta io ti chiedo

in nome di quel Dio che non conoscesti,

perchè io possa evitare questo male e altri anche peggiori,

che tu mi conduca là dove hai detto

in modo che io vedo la porta di San Pietro

e coloro che tu dici tanto afflitti”.

Allora Virgilio si mosse, ed io lo seguii.

Legenda

Selva: peccato

• Le sue spalle: metafora

• Pianeta: Sole: Dio

• lago del cor: metafora, allude a un ventricolo, alla parte del cuore che contiene il sangue, la

• paura influisce nel sangue

sì che 'l piè sempre era il più basso: il piede fermo indica il piede destro che è il piede più

• stabile secondo la trattatistica medievale. Il piede destro è sempre il più basso = percorso

laterale, sta costeggiando il monte e sta salendo verso destra (destra = direzione del bene,

sinistra = direzione del male).

Tutto l'inferno è una discesa verso sinistra, al purgatorio la salita sarà verso destra.

Leggera e Presta: dittologia sinonimica, agile e veloce.

• Più volte, volto: annominatio, gioco di parole.

• Con quelle stelle: Si diceva che Dio avesse creato il mondo con la costellazione dell'Ariete

• l'ora del tempo e la dolce stagione: alba e primavera

• testa alta: superbia

• il suo sguardo: Si diceva che il lupo avesse la capacità di immobilizzare le prede con lo

• sguardo. Nel medioevo c'erano i bestiari che descrivevano i vari animali e parlavano delle

loro proprietà e dei loro significati allegorici. Ogni animale rappresentava qualcos'altro.

Attraverso questo sistema si interpretava la bibbia (sistema di significati allegorici).

là dove il sol tace: sinestesia

• fioco: si può riferire sia all'udito che alla vista (lume fioco o fioco lamento), debole.

• Interpretazione letterale: se fioco pertiene al senso della vista (che si vede poco) il lungo

silenzio sarà una sinestesia, il silenzio del sole. Appare fioco per il grande silenzio del sole,

non occorre il sole per vedere un fantasma.

Altra ipotesi: fioco nel senso di debole nella parola e pare fioco per essere stato zitto per un

lungo tempo.

Parenti: parentes, genitori

• Lombardi: lombardia era tutta l'Italia settentrionale e i francesi chiamavano lombardi tutti

• gli italiani. Virgilio nasce a Mantova, con i genitori mantovani.

Sub Iulio: nacqui sotto il consolato di Giulio Cesare, benchè fosse tardi. (Cesare morì poco

• dopo la nascita di Virgilio). Augusto = Ottaviano. Al tempo del paganesimo. Non è nato

tuttavia sotto il governo di Giulio Cesare ma è nato sotto il consolato di Pompo e Crasso =

qualche critico pensò che Dante avesse informazioni sbagliate ma a Dante interessava far

dire a Virgilio che era nato sotto Giulio cesare, perchè da Giulio cesare ha inizio l'impero.

Quel giusto: Perchè giusto? Perchè ci fu un resoconto della guerra di Troia in latino che

• affermava che Enea era un traditore, che fu lui ad agevolare l'ingresso dei greci in Troia

(dante sta storia la conosce da fonti latine, dante non conosce il greco). L'illiade gli è ignota.

Enea scappando giunge in Italia, nel Lazio, sconfigge i latini e fonda una città, si insediano i

troiani. Dai discendenti dei troiani nasceranno poi romolo e remo, fondatori di Roma. Enea

andrà agli inferi dal padre e il padre gli racconterà il destino della sua stirpe. Eneide = scopo

encomiastico, vuole onorare augusto e celebrare grandezze di Roma = Roma deriva da Troia

e Troia era considerata una delle maggiori civiltà di un tempo.

Enea era stato giudicato da qualcuno quindi traditore ma non certo da Virgilio, Enea scappa

per mettere in salvo la famiglia e porta in salvo il figlio da cui derivasse la stirpe troiana.

Non era traditore Enea ERA GIUSTO, quindi Dante esclude questa ipotesi.

Superbo = alto, o i troiani hanno peccato di Superbia, (peccato di Paride, paride figlio di

• priamo si è innamorato di Elena e la rapisce e i greci per recuperare Elena assediano troia

fino a che la sconfiggono) (Achille dalla parte dei greci, dalla parte dei troiani, Ettore).

Lo riconosce, sei tu quel virgilio fonte di eloquenza, metafora si trovava in Macrovio che

• scrive un opera di varia filologia, di commento letterario in parte dedicata a Virgilio, che si

intitola i Saturnali, in cui Macrovio parla di Virgilio come fonte di eloquenza, (immagine

"copiata"), quel grande poeta (virgilio era considerato il massimo poeta latino) se ( con

l'accento con apostrofo, se = sei, con l'apostrofo ipotizziamo che Dante dicesse "sei", ma

non è possibile perchè nel 200 non esisteva la forma "sei" ma la forma "se", quindi si scrive

con l'accento grave).

Il tuo volume: il tuo libro, quello che comprende oltre all'eneide anche le bucoliche e le

• georgiche.

Stilo = la parola stile deriva dallo stilo che è quello che al tempo dei romani era la penna

• (bacchettino per incidere le tavolette cerate) poi è passato al signficato di genere letterario,

di modo di far poesia. Nel medioevo ogni argomento richiede un determinato stile e in

secondo luogo per trattare un argomento bisogna utilizzare la forma adeguata, esiste uno

stile basso e uno stile alto (stile comico-basso e stile alto-tragico).

Le parole comico e tragico originariamente indicavano dei generi teatrali nel medioevo

invece dove il teatro scompare indicano degli stili. Quello basso si occuperà di cose basse, di

personaggi non elevati, non nobili, di vicende non eroiche mentre quello tragico si occupa di

tematiche alte, personaggi eroici, re e regine e vicende = guerre, atti eroci.

Lo bello stilo = teoria della convenienza (per ogni tema si devono adeguare la scelta delle

parole.). Dobbiamo pensare a qualcosa che Dante ha scritto in stile tragico = le canzoni,

perchè dante allude a qualcosa che ha già scritto, si è ispirato a Viriglio per scrivere alcune

canzoni in stile tragico. Tuttavia non ci sono virgilianismi nelle canzoni di Dante.

Famoso saggio: Virgilio è presentato come poeta e come saggio, sapiente. Ancora Macrovio

• affermava che la sapienza di Virgilio è infinita, non gli era oscura nessuna disciplina.

Vene e polsi: le vene sono le vene e i polsi sono tutti i luoghi dove pulsa il sangue. La lupa

• gli fa paura a dante e gli fa battere il cuore.

Seconda morte: la prima morte (morte fisica) la seconda è la morte spirituale.

• Nella sua città: Città del paradiso = sant'Agostino, de civitate dei, la città di Dio. (metafora

• per chiamare il paradiso).

Dio è imperatore di tutto il mondo ma in paradiso regna = è a immagine e somiglianza

• dell'imperatore = ai tempi di dante l'imperatore era il re di Germania, veniva eletto da alcuni

principi che avevano il diritto di eleggerlo, Imperatore del Sacro romano impero, il re poi

veniva riconosciuto e incoronato imperatore a roma dal papa, gli si riconosceva il diritto di

avere un superpotere al di sopra di tutte le nazioni dell'impero, che comprendeva l'europa

centrale e tutta l'italia, (francia distaccata), ma l'idea di dante di impero,è che l'impero fosse

universale, l'imperatore avesse i diritti che vantava l'imperatore romano augusto. Idea di

imperatore che reggeva in Germania ma teoricamente era imperatore del tutto il mondo,

come Dio.

Commento

Il primo canto ha un valore proemiale, Virgilio espone l'argomento del poema.

Selva = vita dove si trova l'uomo quando raggiunge la maturità, nel culmine della sua

maturità/giovinezza dante si trova nella sua vita e si trova a dover fare delle scelte particolari,

scegliere la retta via e non la sceglie,si perde nella selva e cerca di raggiungere il colle che

rappresenta un elemento positivo, è la meta di tutti gli uomini, la gioia e la felicità.

Colle: sommo bene, rappresenta la nobiltà intesa come esercizio delle virtù

Felicità = Passo della monarchia numero 5

La monarchia è un trattato latino, monarchia = governo di uno, impero. Il mondo deve essere sotto

un unico impero e unico imperatore. Trattato che vuole dimostrare che è giusto per il bene comune

che ci sia un unico imperatore e che questa è anche la volontà di Dio, e l'imperatore è entità

indipendente dal papa, imperatore e papa devono essere come 2 soli non come sole e luna.

Guelfi = primato del papa e ghibellini = primato del imperatore.

Imperatore è l'unico che può assicurare la pace e ha il potere di farlo perchè è giusto, è esente da

qualunque cupidigia perchè possiede tutto.

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
6 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nora96_96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Introduzione a Dante e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Bellomo Saverio.