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SOCIAL MEDIA
Social Media (nel nostro contesto) qualunque mezzo di comunicazione che:
- abbia un contenuto tecnologico;
- usi la risorsa Internet;
- crei agglomerati sociali sulla base di interessi, lingua, razza o altro;
- consenta lo scambio di informazioni tra gli utenti.
Social Network (Boyd & Ellison, 2007) sono servizi basati sul web che consentono agli individui di:
- costruire un profilo pubblico o semi-pubblico all'interno di un sistema limitato;
- articolare un elenco di altri studenti con cui condividono una connessione;
- visualizzare e attraversare la loro lista di connessioni e quelle fatte da altri all'interno del sistema.
La natura e nomenclatura delle connessioni varia da sito a sito. L'unicità dei siti di social network sta nel permettere agli utenti di rendersi visibili al loro social network, non tanto di conoscere estranei. Ciò permette di mantenere legami latenti con persone che
La maggior parte dei siti fornisce un meccanismo per comunicare:
- messaggi sui profili,
- espressione di gradimento (like),
- scambio di opinioni (commenti).
7Sixdegrees
Nel 1997 nasce Sixdegrees, primo sito di social network, da un'idea di Andrew Weinreich. Alla nascita esso presentava tutte le principali funzionalità dei moderni social network: profilo pubblico online, lista di contatti e private messaging. Il termine social network non era ancora utilizzato in informatica ed era riferito all'ambito sociologico → dimensione massima di un gruppo/rete unita da uno scopo comune. Weinreich applicò la teoria dei sei gradi di separazione, elaborata da Stanley Milgram (psicologo di Harvard) nel 1967. Dal 1997 al 2000 Sixdegrees raggiunse 1'000'000 di iscritti ma nel 2000 dovette chiudere per mancanza di risorse economiche necessarie al suo mantenimento. Nel 2003 il brevetto fu acquistato da Linkedin e Tribe.
Teorie
delle rete sociali, le principali teorie ritenute pilastri del fenomeno del social network e del networking in generale (sia tecnologico che per contatto diretto) sono: - La regola dei sei gradi di separazione (Stanley Milgram): la domanda a cui Milgram voleva rispondere era: dati due individui selezionati casualmente dalla popolazione, qual è la probabilità che il numero minimo di intermediari richiesti per collegarli sia 0, 1, 2,..., n? Il risultato dell'esperimento condotto da Milgram è che il numero medio di intermediari per arrivare al destinatario era compreso tra 4,4 e 5,7. La dimensione geografica sembra avere un impatto sulla lunghezza media del percorso, mentre altre informazioni come la professione no. Milgram selezionò 296 volontari (popolazione iniziale) e chiese loro di inviare un messaggio a un individuo specifico (persona bersaglio) che viveva e lavorava in un sobborgo di Boston. - Il numero di Dunbar (Robin Dunbar): questa teoria sostiene che gli esseri umani possono mantenere relazioni stabili con un numero limitato di persone, stimato intorno alle 150. Dunbar ha osservato che ci sono limiti cognitivi alla dimensione dei gruppi sociali che possiamo gestire efficacemente. Queste teorie sono fondamentali per comprendere la struttura e la dinamica dei social network e del networking in generale.Il messaggio non poteva essere inviato direttamente alla persona di destinazione (a meno che il mittente non lo conoscesse personalmente), ma era da inviare a un conoscente personale che poteva potenzialmente conoscere la persona target. La popolazione di partenza era stata selezionata come segue: 100 di loro erano persone che vivevano a Boston, 100 erano del Nebraska (cioè persone che vivevano lontano dall'obiettivo ma condividevano con lui la loro professione) e 96 erano stati scelti casualmente dal Nebraska. Tale esperimento prese il nome di "teoria del mondo piccolo".
Nel 2011 un esperimento su Facebook ha verificato 4 gradi di separazione accorciando la catena di ben due gradi (da 6 a 4). Il numero di Dunbar (1993)
Dunbar, antropologo britannico, in seguito a diverse osservazioni in ambito animale egli stabilì che il numero delle relazioni sociali che un individuo può monitorare contemporaneamente potrebbero dipendere da un vincolo cognitivo dato dalla
La dimensione dei social network nelle specie che vivono in gruppi intensamente sociali dipende dal numero dei neuroni neo-corticali che limita la capacità di elaborazione delle informazioni dell'organismo.
Domanda: quante relazioni sociali si possono avere?
Risposta: 150, numero "violato" dai moderni social.
Le moderne reti social che utilizzano la tecnologia di Internet hanno creato un'accelerazione alla socializzazione, sostituendo di fatto l'impianto neurale umano con i vari sistemi di memoria e quindi ampliando il potenziale.
Di fatto quindi i moderni sistemi hanno tentato di violare il principio di Dunbar o forse semplicemente hanno creato un nuovo modo di socializzare che richiede presupposti e basi scientifiche di analisi sicuramente differenti. La situazione attuale.
Il social media ha una posizione di predominanza in quanto presente in molte forme, le più diffuse sono:
- Social network;
- Chat;
- Social Gaming;
Impatto maggiore (particolarmente in quest'ultima) e che Facebook mantiene la sua posizione predominante, seguito da Instagram.
Facebook in Italia: 30 milioni di utenti attivi mensili (seguito da Youtube → 24 milioni).
- Internet addiction
La dipendenza da Internet è:
- una condizione mentale caratterizzata da un uso eccessivo di Internet;
- un disturbo mentale che coinvolge il comportamento compulsivo.
- Indicata anche come:
- Disturbo da dipendenza da Internet;
- Uso patologico di Internet;
- Uso problematico di Internet;
- Uso compulsivo di Internet;
- Uso eccessivo di Internet.
- Esiste ancora molta incertezza e disaccordo tra gli esperti sull'uso eccessivo di internet, sui sintomi, su come misurarlo e su come descriverlo.
Sintomatologia: preoccupazioni, impulsi o comportamenti eccessivi o mal controllati riguardanti l'uso del computer e l'accesso a Internet che portano a difficoltà; depressione e isolamento.
La dipendenza da Internet è un disturbo sociale.
Epidemiologia: il disturbo si verifica in tutto il mondo e sembra avere una preponderanza maschile.
Insorgenza: si manifesta nella fascia di età fra 20 e 30 anni, generalmente si presenta circa 10 anni dopo l'iniziale uso del computer.
Comorbilità psichiatrica: disturbi dell'umore, disturbi dell'ansia, disturbi del controllo degli impulsi e dell'uso di sostanze.
Patogenesi: la causa della dipendenza è sconosciuta tuttavia la ricerca è incentrata su influenze psicologiche, neurobiologiche e culturali.
Eziologia: multifattoriale e coinvolge numerosi meccanismi.
Trattamento: approcci comportamentali cognitivi e in alcuni casi divieto esterno o autoimposto all'uso del computer/Internet.
Storicamente la letteratura scientifica ha iniziato ad osservare la dipendenza dalla tecnologia con l'avvento del PC nelle case.
Il sintomo più caratteristico della dipendenza da Internet è il
tempo eccessivo "non essenziale" trascorso online.
1999: studio condotto da Black, Belsare e Sholsse su un campione di utenti dediti all'uso compulsivo del computer:
i soggetti analizzati si sentivano:
- a) eccitati (52%)
- b) felici (48%)
- c) potenti (19%)
l'utilizzo poteva alleviare sentimenti di:
- a) tristezza (38%)
- b) irritabilità (14%)
- c) frustrazione (10%)
i soggetti affermavano che l'uso del computer li distraeva dai propri problemi (52%)
- i soggetti gradivano ottenere nuove informazioni su Internet (29%)
- La maggior anche se da un lato ammetteva che l'uso del computer causava problemi con la famiglia o gli amici o con il lavoro o la scuola, dall'altra non riteneva che il disturbo fosse sufficientemente problematico da cercare un trattamento.
Internet addiction e apprendimento
Strumento per rilevare l'Internet Addiction:
Internet Addiction Questionnaire di Young (1988) un questionario di dipendenza online standardizzato e validato
contenente 20 item su una scala a 5 punti che va da 0 (mai) a 5 (sempre).
Lo stato dei soggetti è determinato da punteggi:
- da 20 a 39 (funzionale);
- da 40 a 69 (lieve dipendenza);
- da 70 a 100 (grave dipendenza).
2018: studio condotto da Shamsaei per studiare quanto Internet potesse incidere sull'apprendimento.
Poiché gli stili di apprendimento sono identici o in armonia con i tratti individuali e di personalità (Babadogan e Budakoglu, 2012); alcuni ricercatori descrivono gli stili di apprendimento basati sui tipi di personalità e sullo stato d'animo (Gholamzadeh & Alborzi, 2010).
Di conseguenza, lo stile di apprendimento si riferisce alle preferenze individuali nel metodo di apprendimento, 10 che sono descritte in quattro dimensioni di diverse creazioni:
Extra