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Periferiche di Output
Le periferiche di output si occupano di presentare le informazioni elaborate
all’utente. Le 2 più importanti periferiche di output sono il monitor e la
stampante. Il Monitor è uno schermo che serve per visualizzare le informazioni
elaborate da un computer ed è necessario che sia connesso ad una scheda video
per comunicargli quali punti devono essere attivati per produrre il testo o
l’immagine. Le tecnologie utilizzate per realizzare i monitor si basano sull’uso del
tubo catodico (CRT) usati per le tv e più ingombranti o dei cristalli liquidi (LCD)
che hanno lo schermo piatto e sono più leggeri. I monitor hanno diverse
dimensioni e si misura in base alla diagonale dello schermo espressa in pollici.
Quando si parla invece di risoluzione dello schermo si intende il numero di pixel
che compongono lo schermo ovvero i punti che costituiscono l’immagine
visualizzata. La distanza tra questi punti è detta dot pitch ovvero la distanza tra
un pixel e quello successivo dello stesso colore. La Stampante è una periferica di
input che serve per visualizzare su carta un immagine o un testo. La qualità della
stampa dipende dalla risoluzione utilizzata dalla stampante e viene misurata in
base al numero di dpi (dots per inches) ovvero di punti che la periferica è in grado
di stampare per pollice lineare. Esistono le stampanti a getto d’inchiostro dove
l’inchiostro viene fatto riscaldare, vaporizzato e spruzzato sulla testina di stampa;
le stampanti laser ovvero le più comuni che utilizzano il processo elettrostatico
per far affluire il toner sulla carta e le stampanti multifunzione che integrano le
funzionalità di stampanti, scanner, fotocopiatrici e fax e possono essere a getto
d’inchiostro o laser.
Periferiche di Telecomunicazione e Connessione
Per poter connettere un computer ad una rete è necessario disporre di una
scheda di rete oppure se si vuole utilizzare la rete telefonica si necessita di un
modem. Il modem si occupa di trasformare i segnali analogici in segnali digitali
(demodulazione) e viceversa (modulazione). Oltre al modem analogico esistono i
modem DSL che consento la connessione Internet ad alta velocità e permettono
di utilizzare la linea telefonica; i modem via cavo che sfruttano il cavo TV per
connettersi alla Rete e i modem satellitari che consentono di ottenere accesso a
Internet mediante le ricezione e la trasmissione dei dati attraverso l’antenna
parabolica. Nelle comunicazioni di rete è necessario disporre di specifici software
che supportino e interpretino l’insieme delle regole che i diversi computer e
dispositivi collegati devono rispettare per poter stabilire una trasmissione: queste
regole vengono dette protocolli di trasmissione. Le periferiche di connessione
invece consentono a tutti i componenti hardware di comunicare tra loro. Le
schede di espansione includono schede video, audio, di rete e modem. Sono
dotate di un proprio processore specializzato nell’elaborare le informazioni
destinate ad una particolare periferica. A seconda della periferica è necessario
utilizzare un diverso tipo di porte ovvero le prese di collegamento che si trovano
all’esterno del case del computer nelle quali si inseriscono i connettori delle
periferiche. Tra i connettori più diffusi ricordiamo: il connettore seriale che
consente il passaggio di un solo bit alla volta, il connettore parallelo che permette
la trasmissione di un Byte alla volta e quindi più veloce del seriale, il connettore
USB che è il più diffuso e sfrutta la possibilità di auto configurazione, le porte IrDA
utilizzate da periferiche wireless e sia la periferica che il computer deve disporre
di una di queste porte, la distanza tra i dispositivi deve essere ridotta e non ci
devono essere ostacoli ed infine le porte dedicate che sono porte in cui è
possibile collegare solo uno specifico tipo di periferica (tastiera, mouse).
Capitolo 2 – Parte 2 – Infrastruttura dei Sistemi Informativi:
Fondamenti e Tendenze
Software: Architetture e Tendenze
Il software è una parte intangibile del pc costituito da programmi composti da
insiemi di istruzioni, tramite i quali il pc esegue determinate funzioni di
elaborazione. Il suo compito è quello di fornire istruzioni che consentono a tutti i
componenti del sistema di comunicare tra loro. Il software può essere: di Sistema
(Linux, Windows, Android) che ci permette di creare l’ambiente di lavoro nel quale
utilizziamo l’hardware e Applicativo (Office, Adobe) ovvero legato ad una serie di
software applicativi.
Software di Sistema
Il software di sistema è l’insieme dei programmi che controllano le operazioni
fondamentali per la gestione del computer. Si può suddividere in: sistema
operativo, utility software e driver. I Sistemi Operativi coordinano l’interazione tra
utenti, software applicativo, hardware e periferiche e contengono i componenti
del software di sistema. Le sue funzioni principali sono: gestione della CPU,
gestione dei file, gestione dei task (multitasking), l’interfaccia e l’esecuzione del
software applicativo. Per quanto riguarda la gestione dei file, ognuno di questi
possiede uno specifico percorso (C:\Documenti\Relazioni\capitolo1.doc che
corrispondono alla directory radice, directory, subdirectory, nome del file ed
estensione). I sistemi operativi nel corso degli anni hanno subìto una serie di
evoluzioni relativi alle loro interfacce: nel 1981 vi era MS-DOS, nel 1984 vi era
Mac Os X (il sistema operativo del primo Macintosh introdotto dalla Apple
Computer), nel 1985 Windows 1.0, nel 1990 Windows 3.0, nel 1995 Windows 95,
nel 1997 Mac OS 8 e nel 2007 Windows Vista. In merito alle interfacce, nel
momento in cui il sistema operativo inizia a gestire il computer, predispone
l’interfaccia utente ovvero l’insieme di programmi specifici per consentire
l’interazione tra utente e computer. Ci sono due diversi tipi di interfacce: quella a
comandi che richiede l’immissione di comandi di testo nel computer per eseguire
le operazioni di base e la GUI o interfaccia utente grafica che è la più comune in
quanto utilizza immagino, icone e menù per inviare le istruzioni dell’utente al
sistema del computer. Per quanto riguarda l’Utility software (programmi di
servizio), svolgono operazioni legate al controllo e all’allocazione delle risorse del
computer ed estendono le funzioni esistenti o forniscono nuovi servizi non offerti
dal software del sistema operativo come: software di ripristino, software antivirus,
software per il recupero di file persi, programmi di disinstallazione, screensaver. I
driver, invece, sono l'insieme di procedure, spesso scritte in assembly, che
permettono ad un sistema operativo di pilotare un dispositivo hardware. I sistemi
operativi sono scritti in assembly, un linguaggio di programmazione che consente
al computer di operare veloce ed efficiente, e si occupano di eseguire tutte quelle
operazioni quotidiane come l’aggiornamento dell’orologio, la stampa dei
documenti o il salvataggio dei dati. Oggi i sistemi operativi supportano una serie
di funzionalità come l’esecuzione contemporanea di applicazioni (multitasking),
l’esecuzione di più processi dello stesso programma (multithreading) e per i
sistemi operativi di rete, l’accesso alle risorse e ai servizi di uno stesso computer
da parte di più utenti contemporaneamente (multiusing).
Software Applicativo
Il software applicativo (o programma applicativo) consente all’utente di
eseguire compiti specifici come scrivere una lettera ed ogni programma
applicativo interagisce con il software di sistema. Il software applicativo può
essere: verticale ovvero l’insieme dei programmi applicativi progettati per
rispondere alle esigenze specifiche (se riguarda un solo settore, mercato o
professione), orizzontale ovvero i programmi applicativi che svolgono specifiche
attività comuni (quindi riguarda più settori) e di produttività personale che
consente di svolgere molteplici attività (es. pacchetto applicativo Office). I
software per il mercato orizzontale e verticale hanno costi più elevati ma
rispondono in modo più efficace alle esigenze aziendali mentre i software di
produttività hanno un prezzo accessibile. Inoltre i software possono essere
standard ovvero commercializzati su licenza e realizzati per una molteplicità di
utenti e per diversi sistemi di hardware e software o dedicati ovvero creati per
una grande azienda in base alle sue esigenze. I vantaggi del software standard
sono: meno costoso, più rapido da adottare e meno rischioso I vantaggi del
software dedicato sono: possibilità di personalizzazione (adattato in base alle
specifiche esigenze in modo da ottenere un vantaggio competitivo) e specificità
(questo software deve soddisfare caratteristiche specifiche necessarie
all’operatività dei propri dipendenti) Il software è legato al diritto d’autore e di
conseguenza per poterlo utilizzare bisogna acquistare la licenza d’utilizzo.
Esistono però diverse categorie di software: commerciale (acquistato su licenza),
di pubblico dominio (non è protetto da diritti d’autore ed è gratuito e
personalizzabile), shareware (lo scarico gratuitamente ma posso utilizzarlo
completamente per un periodo di tempo limitato ed è soggetto a diritti d’autore),
freeware (protetti da diritto d’autore ma ad uso libero) e rentalware (vengono
utilizzati in affitto ovvero contro pagamento di un costo fisso e vengono spesso
utilizzati dalle piccole medie imprese che non vogliono comprare la licenza e
vogliono evitare di fare aggiornamenti). Un fenomeno negativo che si sta
diffondendo sempre più è la pirateria informatica ovvero la capacità di utenti di
craccare i software. Per creare un software bisogna utilizzare degli algoritmi, dei
linguaggi di programmazione e dei programmi traduttori. L’algoritmo è l’insieme
di operazioni che devono essere eseguite per ottenere un output dato un
determinato input. I linguaggi di programmazione sono i linguaggi macchina e
possono essere: prescrittivi/imperativi usati per trasformare gli algoritmi in
software basati su una serie di istruzioni a struttura sequenziale; procedurali
ovvero una sottoclasse della tipologia precedente tra cui troviamo BASIC, C e
PASCAL ovvero linguaggi di programmazione semplici e diffusi; descrittivi usati
per interagire con i database e sono molto facili da utilizzare perché l’utente si
dedica a specificare cosa vuole ottenere come soluzione dal problema non come
deve essere risolto (es. SQL); orientati alle conoscenze quindi legati alla
formalizzazione delle conoscenze ed orientati agli oggetti come JAVA, un
ling