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AVP

• Spiegazione della procedura

Fondamentale è la TC di centraggio per conoscere il bambino.

Quella che in genere è eseguita nel bambino è una sedo-analgesia, sedazione associata a una quota

di farmaci analgesici che aumentano la tranquillità del bambino. L'obiettivo deve essere raggiunto

selezionando la dose più bassa possibile di farmaci, ottenendo comunque un alto indice terapeutico

per la procedura.

Le combinazioni di sedazione più frequenti sono:

Ketamina+midazolam

• Propofol+midazolam

• Propofol

Ovviamente devono essere monitorati ovviamente tutti i parametri vitali nel corso della sedazione.

Una volta terminato il trattamento si attende la ripresa di coscienza. Una volta ripristati i PV, il

bambino viene ricompensato con un regalo. Per non sedare il bambini(7-8 anni) esistono tecniche

non farmacologiche. La multiprofessionalità è ancora più importante con un paziente pediatrico

oncologico.

La chemioterapia (CHT)

a differenza della RT hanno un effetto sistemico sulla persona. Si definisce CHT la terapia con

prodotti chimici o estratti biologici che ha per scappo la distruzione totale o parziale del tumore per

ridurre il volume e/o i sintomi.

Nel 90% dei casi la CHT è somministrato per via ev, ma può essere somministrata per via orale, IM,

sottocutanea, etc.

È una forma di trattamento più recente della RT: attualmente sono disponibili 60 farmaci

antitumorali. Per molte npl non ancora disseminate, la CHT rappresenta il terzo livello dopo

chirurgia demolitiva e RT. Svolge un ruolo di primaria importanza nel trattamento delle npl con

metastasi precoci.

Può essere utilizzata anche in fase palliativa. Per la cura delle patologie oncologiche non esiste più

l'inventiva del clinico, ma i protocolli sono gli stessi, stessi anche i farmaci.

I farmaci chemioterapici sono classificati in base alla fase o alle fasi del ciclo cellulare su cui

agiscono, oppure in relazione al loro meccanismo di azione.

In relazione al ciclo cellulare i farmaci vengono raggruppati in due grandi classi:

Ciclo specifici

Non ciclo specifici

Agenti alchilanti sono i primi agenti chemioterapici che causano disfunzioni nella riproduzione. I

principali agenti alchilanti sono: Ciclofosfamide, cisplatino, mostarda nitrogeno. La ciclofosfamide

causa danni renali, è altamente cardiotossico, porta a cistiti emorragiche: per questo, verrà insegnato

al paziente a svuotare spesso la vescica e garantire l' idratazione.

Hanno un'azione che impedisce la sintesi delle proteine.

Gli antimetaboliti bloccano il metabolismo della cellula npl sostituendosi a metaboliti normali e

rendono inattive le molecole che ne derivano inibendo gli enzimi. Ne sono esempio il methotrexate

e il 5-fluoracile.

Il Methotrexate garantisce attraverso la somministrazione intrarachide, il superamento della BEE.

Molto utilizzato anche in ambito differente dall'oncologia.

Il 5-fluroracile ha un effetto apicale di azione (NADIR) velocissimo, somministrazione veloce, con

sintomatologia importante, altamente tossico per le mucose, spesso associato con una prevenzione

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di rischio di complicanze alla crioterapia con obiettivo di vasocostringere la tossicità in loco del

farmaco.

NB:la sequenza di azione dei farmaci CHT ha una sua forte rigidità sequenziale

Gli Alcaloidi della vinca sono antimitotici.

I cortisonici nel trattamento delle malattie sistemiche dell'apparato linfocitario quali leucemie e

linfomi; i cortisonici provocano atrofia dei tessuti linfatici inibendo la mitosi dei linfociti.

Vengono utilizzati anche alcuni enzimi come l'asparaginasi e il cisplatino.

Odori, ricordo, colori e immaginare di dover vomitare possono causare l'emesi anticipatoria.

La miscellanea di questi tipi di farmaci, porta alla pianificazione di un'assistenza che conoscerà in

partenza la tossicità e il protrarsi degli effetti tossici nel tempo. Avremo differenti tipi di effetti

tossici, quali:

-Effetti immediati:avvengono nel momento della somministrazione della CHT, sono rapidamente

reversibili se trattati. Vomito, eritema cutaneo, febbre, diarrea, aritmie cardiache, sono effetti

immediati. Interessano il midollo osseo, il tratto GI, follicoli piliferi e dei capelli, gonadi.

-Effetti ritardati: avvengono dopo giorni o mesi di distanza dalla somministrazione, in genere

reversibili con la sospensione della terapia, ma sono in grado di determinare gravi danni irreversibili

come danni d'organo, alopecia, mucositi, stipsi, neuropatie periferiche, mielotossicità, danni al

miocardio.

-Effetti tardivi: dopo la fine del trattamento sono quasi sempre irreversibili e difficilmente trattabili.

I principali effetti tardivi sono: sterilità e npl secondarie, fibrosi polmonari, cardiotossicità,

osteoporosi, leucemie.

Preparazione dei farmaci chemioterapici

Visto che i farmaci chemioterapici sono potenzialmente dannosi e molto utilizzati possono causare

effetti di accumulo, fasi acute, nelle persone maggiormente esposte. I chemioterapici sono i farmaci

che possiedono più effetti collaterali tra quelli usati in medicina. La loro tossicità non si esplica

solamente a carico del paziente ma interessa anche l'operatore sanitario che prepara o somministra i

farmaci. Effetti secondari nel personale a contatto professionale con farmaci antiblastici sono

descritti da molti anni.

La patologia è varia e comprende: irritazioni gravi della cute per contatto, patologia da stracaso di

vescicanti in caso di puntura accidentale, congiuntiviti acute, croniche da contaminazione casuale

diretta o da esposizione cronica, senza contatto diretto con gli occhi, reazioni allergiche di vario

tipo, dall'asma all'orticaria al rash cutaneo.

In ogni caso, in caso di incidenti con farmaci antiblastici il personale colpito deve denunciare

esattamente come nel caso di una puntura accidentale con ago/fiala.

Molti chemioterapici sono mutageni, teratrogeni, spermatrogeni e carcinogeni.

Deve essere garantita una formazione al personale in quanto a rischi di preparazione e

somministrazione di questi farmaci, conoscenza di tutti i DPI, allontanamento di alcune persone

dalla preparazione dei farmaci.

Con il DL 626/1994 all. 1-2 si afferma che la preparazione dei farmaci chemioterapici è stata ormai

standardizzata in ocnformità alle norme di sicurezza. La preparazione dei farmaci CHT deve essere

effettuata da personale qualificato e addestrato e deve avvenire in locale adibito, utilizzando la

cappa a flusso laminare verticale.

Le persone affette da pregresse patogoie neoplastiche, problemi neurologici, problemi ortopedici,

donne in gravidanza, post-partum, non possono assolutamente manipolare questi farmaci.

I centri per la preparazione dei farmaci chemioterapici si chiamano UFA.

Per la preparazione, il materiale occorrente è: 7

-cappa a flusso laminare verticale

-Camici per la preparazione e somministrazione di chemioterapici, che sono lunghi fino alla

caviglia e alla manica con polsino di cotone. All'interno c'è una protezione idrorepellente che

protegge gli avambracci e il torace. Sono inoltre accollati e hanno una chiusura nel collo con lo

strappo e una a filo nel torace per lo svestimento veloce dell'operatore

-Guanti appositi

-Mascherine monouso con filtro

-Cuffia

-Calzari in fase di somministrazione

-Occhiali o maschera protettiva in fase di somministrazione

-Dispositivo per la diluizione tipo Securmix

-Telino monouso sterile

-Garze sterili

-Disinfettante

-Seghetto per fiale

-Aghi monouso

-Siringhe sempre luer-lock di diverse dimensioni

-Etichette adesive grandi: i farmaci chemioterapici sono etichettati con etichette speciali in tutto il

mondo ma in Italia pochissimo, fluorescente di notte, con un simbolo tondo simil-ragno, simbolo

interazione della CHT

-Antisapril 10%: antisettico. Da tenere sempre vicino durante la manipolazione di liquidi biologici

di pazienti che fanno CHT, che devono essere raccolti sempre nella stessa maniera in cui si prepara

il farmaco chemioterapico. Non deve essere mai effettuata la raccolta urine, ovviamente, su un

paziente che fa CHT

-contenitore rigido da aghi contrassegnato dalla dicitura rifiuti ospedalieri speciali

Stravaso di farmaci chemioterapici

Per quanto riguarda lo stravaso, è portino ricordare che i farmaci antiblastici sono suddivisi in:

-Irritanti: farmaci che, se stravasano, possono dare calore e infiammazione nel sito di infusione o

lungo la vena in cui viene somministrato ma non provocano distruzione tissutale. Ne sono esempio:

bleomicina, carboplatino, BCNU, ciclofosfamide, isofosfamide cisplatino, 5-fluoracile, melfalan

tiotepa.

-Vescicanti necrotizzanti: farmaci che se stravasano, possono determinare danno cellulare o

distruzione tissutale, dolore severo e/o prolungato. Ne sono un esempio: antracicline, mitomicina,

alcaloidi della vinca.

In caso di stravaso, l'infermiere deve interrompere immediatamente la somministrazione di farmaco

per evitare ulteriori danni, avvertire il medico e aspirare la soluzione insieme a 5cc di sangue per

eliminare più farmaco possibile.

Su prescrizione medica, può esistere utile la somministrazione di antinfiammatori locali o per via

generale e antidoti. Deve inoltre essere rimosso l'ago e applicata sul sito dello stravaso una borsa di

acqua di ghiaccio o acqua calda, iniettando localmente l'antidotro e medicando con pomate

steroidee e/o anestetici locali, in base al protocollo correlato al farmaco stravaso to.

In caso di stravaso da alcaloidi della vinca, effettuare impacchi caldi nella zona circostante il punto

di inoculazione, non usare il ghiaccio. Somministrare 1500 UI di Ialurochinasi sc con iniezioni

multiple attorno all'area stravasata o ev facendo seguire impacchi caldi, in alternativa Sodio

bicarbonato8.4% sc 5ml oppure desametasone 1mg/ml ( max 4 mg) sconsigliato l'uso di

idrocortisone. DMSO topico 50-70%. 8

In caso di stravaso dato da antracicline somministrare desametasone 1mg/ml ( max 4 mg) sc o ev

oppure Idrocortisone sodio succinato ( max 25 mg) sc o ev oppure Sodio bicarbonato 8.4% in

associazione impacchi di ghiaccio ( 15-20 minuti ogni 4-6 ore per almeno 3 giorni) DMSO topico

50-70% applicare ogni 6 ore per 14 giorni lasciare asciugare all'aria , far seguire da impacchi di

ghiaccio di 15-20 minuti.

Altri chemioterapici che possono stravasare e relative terapie di trattamento allo stravaso, sono:

Carboplatino:Sodio tisiolfato10%m4ml+6 ml di soluzione fisiologica sc 3 ml oppure Ialurochinasi

ev o sc+ applicazioni intermittenti di ghiaccio

Carmustina:Sodio bicarbonato8.4%sc5ml oppure Sodio tisiolfato 10% m4 ml+6 ml di soluzione

fisiologica sc 3 ml

Cisplatino:Sodio tisiolfato10%m4ml+6ml di soluzione fisiologica sc 3 ml + applicazioni

intermittenti di ghiaccio

Dacarbazina:Sodio bicarbonato8.4%sc5

In caso di contaminazione della cute, sciacquare im

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
15 pagine
SSD Scienze mediche MED/48 Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher irehhh di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica nella cronicità e disabilità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Rasero Laura.