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CLAMIDIA

È un batterio intracellulare e si comporta per questo come un virus. È l’infezione più frequente al mondo ed È COMUNE ANCHE NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI a differenza della gonorrea.

Per lo più si è ASINTOMATICI e i sintomi se ci sono, possono essere: infezione a livello della cervice e si può avere un’uretrite.

L’infezione può causare infertilità nella donna per cui un’infezione non curata può risalire a livello dell’ovaio e PUÒ INFETTARE IL NEONATO durante il passaggio nel canale del parto ed è più frequente della gonorrea e può andare in contro a risoluzione spontanea e può dare polmoniti interstiziali quasi di tipo virale.

Vi è un sottotipo di clamidia che da un LINFOGRANULOMA VENEREO, che dà infezioni a livello del retto e sono spesso coinvolte persone con numero elevato di rapporti anali.

In Italia non c’è obbligo di

notifica dell'infezione e in altri Paesi vi sono dei test di screening per prevenzione e per una diagnosi precoce e per la terapia, che deve essere fatta anche al partner. SIFILIDE Ha maggiore incidenza nei Paesi in via di sviluppo come nella gonorrea. È causata da un batterio chiamato TREPONEMA PALLIDUM e non è coltivabile in laboratorio. È una malattia che evolve a stadi per cui nel punto di ingresso (dipende se il rapporto è orale, vaginale o anale) vi è la formazione di un'ulcera ovvero un sifiloma e scompare da solo anche senza terapia ma viene sostituito da una sorta di rush cutaneo che può avere una durata di alcuni giorni/settimane, che lascia il posto ad una fase di latenza. Se non è stata trattata con penicillina, ci può essere una forma tardiva che può dare problemi anche ai grandi vasi, a livello delle meningi ecc ed È QUINDI UN TIPO DI PATOLOGIA CHE EVOLVE A STADI. Dato che non è coltivabile in.La diagnosi viene fatta attraverso la ricerca di anticorpi nel siero. Il virus più frequente che causa ulcere genitali è l'herpes simplex, per cui quello di tipo 1 dà solitamente herpes labiale, mentre quello di tipo 2 dà l'herpes genitale, ma non è sempre detto che l'herpes labiale sia di tipo 1 e viceversa. È un virus a DNA. <26Dà> felle infezioni ricorrenti perché non possono essere eliminati dall'organismo ma restano silenti. Vi è un'infezione primaria e poi vari episodi di ricorrenza entro il primo anno, per cui si può avere una riattivazione. L'infezione primaria ha un'incubazione di circa 5 giorni e si hanno delle vescicole infettanti che evolvono in ulcere. Si può avere febbre e infiammazione dei linfonodi regionali. Può risalire nei nervi ed dare meningite e le riattivazioni hanno una sintomatologia più scarsa rispetto alla

primaria. È di facile diagnosi per via delle vescicole ma si può fare una coltivazione virale in laboratorio.

PAPILLOMA VIRUS

Vi sono più di 100 sierotipi diversi e non tutti sono associati a tumore ma spesso causano condilomi. I sierotipi 16 e 18 possono portare al carcinoma della cervice uterina. È un virus a DNA e non si trova nelle secrezioni vaginali o sangue ma è necessario e sufficiente per il passaggio, un contatto tra mucose o cute della vulva e perineo per cui non basta il profilattico poiché le verruche potrebbero essere estese in altre zone.

Vi è un vaccino per la prevenzione dei carcinomi del collo dell'utero ed è un vaccino nona-valente e quindi con 9 sierotipi diversi coinvolti nell'infezione.

Vi è un pap test per donne sopra i 25 anni ma si sta offrendo una ricerca del DNA dei genotipi più a rischio.

HIV. È un'infezione cronica e l'AIDS è solo l'ultima fase.

dell'infezione da HIV ed è accompagnata da una forte diminuzione del sistema immunitario che si manifesta con neoplasie poco frequenti o infezioni da agenti difficili da trattare e patogeni opportunisti che di solito non danno infezione. È un virus a RNA. Si riconoscono varie fasi:

  • Infezione primaria: quando si acquisisce l'infezione attraverso il contatto delle secrezioni con il sangue oppure attraverso il rapporto sessuale. Non è caratterizzata da sintomi specifici e possono essere: febbre, malessere, astenia per cui la diagnosi è difficile. Il virus continua a replicarsi nei linfociti T CD4, i linfociti T CD8. Va a colpire i recettori per i CD4, che si trovano non solo nei linfociti T CD4 ma anche nei macrofagi e altre cellule.
  • Fase cronica-asintomatica: seguita da una fase di latenza per cui non si hanno sintomi ma il virus continua a replicarsi nei linfociti T CD4 e i macrofagi per cui si ha sempre più un calo dei linfociti.

TCD4.• Fase di AIDS conclamato: quando i linfociti T CD4 crollano e l'intero sistema immunitario non funziona più

Dalla fase 1 all'ultima, con l'utilizzo di una terapia, vi è un processo lento o interrotto ma vi è comunque la presenza del virus anche se non si sta replicando.

Non si può guarire dall'HIV perché va a riscrivere il DNA delle cellule, per cui il DNA pro-virale (nuovo, formato dall'RNA virale) si integra nel DNA del paziente. 27

Per la DIAGNOSI si vanno a ricercare gli anticorpi, anche se il tempo di formazione di anticorpi dal momento dell'infezione è di circa 3 settimane, quindi per abbassare questa finestra di tempo, oltre alla ricerca di anticorpi si può andare a ricercare l'antigene p24 del virus.

Non si può aspettare che passi il periodo cosiddetto finestra nel caso in cui servisse fare una trasfusione di sangue o nel caso in cui un operatore sanitario viene infettato da

Materiale del paziente per cui si va a ricercare l'RNA del virus (o DNA pro-virale) stesso dal plasma. Vi è un protozoo che dà infezione sessualmente trasmissibile come il trichomonas vaginalis (non mette nulla nel compito) o batteri come l'ureaplasma urealyticum, mycoplasmi.

MICROBIOTA VAGINALE

I lattobacilli vaginali producono acido lattico per abbassare il Ph. La diminuzione di questi batteri comporta l'aumento di altre patologie come la vaginosi batterica, che è data da più batteri. Si hanno delle secrezioni dovute al metabolismo di questi batteri. Non è un'infezione grave ma è molto diffusa ed è data dalla diminuzione dei batteri "buoni".

La candidiasi vulvo-vaginale, dovuta per la maggior parte alla candida albicans ed è caratterizzata da più infezioni ricorrenti di candida. Il microbiota dei lattobacilli non è in grado di tenere basso il numero di candida, che tende ad aumentare.

aumentare.

INFEZIONI DELLE VIE URINARIE
Sono endogene e si distinguono in base alla zona anatomica in infezione delle alte vie urinarie o delle basse vie urinarie.
Si distinguono inoltre in IVU non complicate, che si sviluppano in pazienti con normale funzionamento delle vie urinarie e IVU complicate per cui si sviluppano i pazienti con compromissione strutturale delle vie urinarie. (NON NEL COMPITO)
Le IVU sono più riscontrate nelle donne perché l'uretra femminile è più breve di quella maschile e inoltre la prostata ha una funzione antibatterica e perché durante il rapporto sessuale è più facile la contaminazione vescicale.
In caso di presenza di catetere vescicale, la prevalenza è uguale per donne e uomini.
La maggior parte delle infezioni sono di origine ASCENDENTE e quindi dovute alla risalita lungo le vie urinarie di microrganismi di origine fecale.
Le infezioni più frequenti possono essere:
- Cistiti: infezione dellamucosa della vescica urinaria. Vi sono dei segni come disuria, pollachiuria, ematuria, batterinuria, leucocituria.
  • Pielonefrite: infezione del rene e del calice. Caratterizzata da dolore e febbre oltre ai sintomi della cistite.
  • Prostatite: causata in realtà per vie sessuale.
Quando si ha un IVU complicate si ha una serie di altri batteri e si hanno dei batteri multi-resistenti per cui possono esserci nuove infezioni da parte del medesimo batterio. Possono esserci delle infezioni ematogene dovute al circolo sanguigno attraverso il rene, e può essere causata anche dall'antigene della legionella, che passa nell'urina. I batteri che causano IVU sono generalmente batteri che si trovano a livello intestinale e l'escherichia coli riesce a causare un danno perché è un batterio che aderisce all'epitelio dell'uretra e quindi a giungere al livello del rene. La suscettibilità alle IVU è favorita dalla BARRIERA INTESTINALE.

alla sua condizione di benessere o menoperché in un intestino sano i batteri non passano negli strati sottomucosi nelle cellule dell’epiteliointestinale, mentre quando l’intestino non è funzionale si ha il passaggio dei batteri.

La DIAGNOSI viene fatta in laboratorio con esame di urina e la raccolta ideale sarebbe una punturasoprapubica o catetere, mentre per limitare al massimo dei problemi, bisogna eliminare il primo mitto efare una buona detersione della zona uretrale.

Viene fatta al microscopio, oppure con una coltura dell’urina, che potrebbe però essere stata contaminataoppure nel caso in cui il paziente sia sotto terapia antibiotica (e si cerca di vedere se vi è una terapiabatterica con la “prova dell’antibatterico residuo”)

INFEZIONI MATERNO-FETALI

Durante lo sviluppo il feto di trova in un ambiente protetto con le membrane fetali, in più di anticorpi IgG (aforma di Y) riescono a passare la placenta a differenza

delle IgM (pentamero) che non riescono a passare la placenta per le loro dimensioni. 29Si ha inoltre un sistema immunitario aspecifico alla fine del primo trimestre (10 settimane circa), mentre dopo le 10 settimane si ha un sistema immunitario specifico anche se si ha una minore capacità dei macrofagi di fagocitare i batteri e il complemento.

Durante la vita fetale si ha l'ontogenesi, ovvero la formazione e la differenziazione degli organi ed è in questo periodo che c'è più rischio di infezione in quanto l'organo non riesce a formarsi in modo corretto.

LE INFEZIONI SI DIVIDONO IN:

  • INFEZIONI PRENATALI: arrivano durante la vita fetale e quindi nella gravidanza e che arrivano alla placenta e possono arrivare tramite:
    • Circolo ematico
    • Per via vaginale (?)
  • INFEZIONI CONNATALI: acquisite durante il parto
  • INFEZIONI POST-NATALI: acquisite nei primi 1-2 mesi dalla nascita

Un tipo di infezione connatale può essere lo

STREPTOCOCCO AGALACTIAE che normalmente si trova nella vagina e nel retto e il bambino può sviluppare una malattia che però si sviluppa nel
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A.A. 2019-2020
37 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher infermiereinfromato.net di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze di sanità pubblica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Marangoni Antonella.