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La terapia per la lussazione dell'anca

La terapia va fatta centrando l'anca nella sua posizione fisiologica e si rimodella completando il proprio sviluppo. Per tenere l'arto in posizione vengono usati dei precisi presidi ortopedici come dei divaricatori rigidi. Può anche avvenire per trazione incruenta, immobilizzazione con gesso o riduzione cruente tramite chirurgia per osteotomia femorale, acetabuloplastica, osteotomia pelvica.

Quando si ha la lussazione si ha il segno di Trendelemburg per cui i muscoli dei glutei sono ravvicinati fra loro. Si possono sviluppare dei vagismi o rotazione del femore.

Per la lussazione inveterata invece si può fare una protesi. Per le sublussazioni invece si fa una derotazione o una plastica a livello del bacino.

Le complicazioni per un intervento di riduzione dell'anca sono le OSTEOCONDROSI della testa del femore, ovvero delle alterazioni osteo-cartilaginee che deformano un'epifisi, un'apofisi o un osso breve in via di ossificazione le quali evolvono lentamente.

Colpiscono lo scheletro in accrescimento, causano dolore e vi è un danno alla circolazione e causa la necrosi ischemica delle strutture coinvolte. L'osteocondrosi può appunto essere nell'apofisi e quindi ad esempio nella tibia o può essere nell'epifisi come nel femore, come nel caso della malattia coxa piana. L'eziologia è traumatica, genetica dellacartilagine o genetica della coagulazione.

La diagnosi per osteocondrosi della testa del femore avviene tramite RX, ecografia ed esami di secondo livello. Nella radiografia sono distinguibili 4 stadi: il primo è iniziale ed è lo stadio del nucleo metallizzato (vedere come si chiama), stadio della necrosi e stadio 3 e 4 terminale.

L'osteocondropatia in età evolutiva può causare un'epifisiolisi ed è più frequente nei maschi e può essere:

  • Pre epifisiolisi, vi è un ispessimento della cartilagine, si può avere un piccolo

scivolamento ed è difficile da diagnosticare. Se viene diagnosticata vengono messe delle viti

Epifisiolisi acuta o post trauma dove si ha un distacco ipofisario a livello della cartilagine di accrescimento e viene trattato come una frattura

Epifisiolisi sub-acuta o cronica, è una frattura con dolore acuto.

Le DEVIAZIONI ASSIALI DEL GINOCCHIO possono essere:

Varismo <>

Valgismo ><

Recurvazione (all'indietro)

Può essere causato da ginocchio varo e può essere congenito o acquisito. In un bambino si può correggere andando a fermare la crescita della cartilagine dal lato storto. Mentre in un adulto vengono tolti dei cunei e si mettono viti e placche.

La SCOLIOSI è un difetto che colpisce tre piani diversi:

Colonnale per cui si ha una deviazione laterale della colonna

Sagittale per cui si forma più cifosi o lordosi

Ruotato

La scoliosi è definita come un difetto maggiore di 10° e si classificano

come Scoliosi funzionali per cui vi è un arto più corto o un difetto contratturale e che fa apparire storta la colonna Organiche che può essere: - Idiopatica per cui non vi è una vera causa o per lo meno è sconosciuta ed è prevalente nel sesso femminile. Si ha una tendenza all'evoluzione della scoliosi. - Secondarie da deformità congenite, paralitiche o miopatiche (da paralisi o danno dei muscoli spesso associate a cifosi, sono elastiche e correggibili), osteopatiche (tumori, rachitismo e danni all'osso), post-traumatiche. Si può creare una curva principale e una di compenso. Le due si distinguono con il test di Adam facendo piegare il paziente, se la linea è diritta è funzionale mentre se è storta è organica. Il problema della scoliosi è prima di tutto estetico. Il trattamento viene fatto in base alla gravità e alla possibilità evolutiva. Per valutarle la gravità.si manifesta spesso con dolore localizzato e persistente, gonfiore e limitazione dei movimenti. La diagnosi viene confermata tramite esami di imaging come la radiografia, la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM). Il trattamento dei tumori ossei dipende dal tipo e dalla stadiazione della malattia, ma può includere interventi chirurgici, chemioterapia e radioterapia. La prognosi dipende dalla precocità della diagnosi e dal tipo di tumore.È il dolore dovuto alla sollecitazione della struttura più innervata dell'osso ovvero il periostio data dalla crescita dell'osso. Il secondo sintomo è la limitazione funzionale e meccanica. È impossibile fare una diagnosi precoce per la rarità della malattia, per i sintomi specifici e per un fattore psicologico legato all'ignoranza del paziente. La diagnosi avviene attraverso: - Radiografia ed è possibile vedere un osso più o meno addensato e le dimensioni della lesione, se è contenuta all'interno dell'osseo oppure se fuoriesce dal compartimento d'origine. L'osso sano intorno a questa lesione crea dei margini poco distinti. - Esami di laboratorio e in seguito con - TAC e RMN per individuare meglio la lesione e la RMN permette di studiare il midollo osseo e l'interessamento dello scheletro. Entrambi gli esami vanno effettuati con mezzo di contrasto perché permette di evidenziare i

Vasi e i rapporti anatomici tra la lesione e le altre strutture.

Scintigrafia ossea,

PET

Per tumori del muscolo la radiografia non ha alcuna utilità anche se si possono solo vedere delle calcificazioni e non vi è dolore. Per i muscoli invece viene fatta piuttosto un'ecografia che consente di distinguere una lesione solita da una liquida (come in caso di cisti), distingue i margini della lesione e permette di valutare la vascolarizzazione.

Per fare la diagnosi per neoplasie dell'osso però bisogna chiedere il parere del patologo che darà il grado della neoplasia se presente. Non viene fatto l'esame citologico perché non permette di individuare il grado e la manovra può causare ematoma e infezione.

Viene fatta piuttosto un esame istologico e quindi del tessuto. Per ottenere il tessuto si può usare un grosso ago con cui si estrae del tessuto, oppure attraverso una biopsia incisionale risuturando poi per strati per evitare un ematoma.

Ciò permette di classificare il tumore in benigno e maligno: se si ha una lesione benigna si avrà lipoma, condroma ecc. Bisogna fare anche una Tac ai polmoni perché le neoplasie dell'osso danno metastasi proprio al polmone.

Per determinare il grado del tumore, una lesione può essere:

  • Lesione latente: statica o guarisce spontaneamente
  • Lesione attiva
  • Lesione aggressiva

I sarcomi dei chirurghi vengono stadiati in base a:

  • Grado di malignità: a basso o alto grado
  • Situazione anatomica: intra-compartimentali o extra-compartimentali
  • Presenza di metastasi
  • Margine chirurgico, per cui viene definito l'intervento in conservativo o demolitivo e vengono pianificati i margini prima dell'intervento e si distinguono in:
  • Margine intra-lesionale, quando si entra nel tumore
  • Marginale, quando la lama del bisturi ha sfiorato il tumore e viene asportato solo quello
  • Margine ampio se si è asportato anche del tessuto sano
  • Radicale

Quando viene asportato tutto il compartimento anatomico per un tumore maligno, bisogna fare un intervento con margine ampio e viene fatta una ricostruzione con protesi.

La più frequente neoplasia dello scheletro è l'OSTEOSARCOMA, per cui le cellule neoplastiche hanno una matrice che assomiglia a quella ossea e nella maggior parte dei casi nasce dentro l'osso. Questa malattia colpisce bambini e adolescenti tra i 12 e i 18 anni, è più frequente nei maschi e in alcune sedi anatomiche come il ginocchio e quindi il femore distale o la tibia prossimale perché più soggetta ad accrescimento. Non vi è una lesione preneoplastica ma la malattia insorge improvvisamente causando dolore. In natura, l'osteosarcoma è più frequente nelle razze canine di maggiori dimensioni, quindi questa malattia è associata alla crescita. Possono dare delle skip metastasi che, se non tolte, possono dare delle recidive. Dannometastasi.

clinicamente evidenti all'esordio nel 20% dei casi. Nella maggior parte dei casi vi sono delle metastasi microscopiche ai polmoni.

Per la terapia dell'osteosarcoma si fa all'inizio una chemioterapia preoperatoria, si segue con un intervento quasi sempre conservativo e infine una chemioterapia post-operatoria e la prognosi di pazienti senza metastasi alla diagnosi è del 60%. Attualmente la radioterapia non si fa quasi mai.

Un altro tumore frequente è il SARCOMA DI EWING, si presenta soprattutto in età infantile, può nascere in qualsiasi parte dello scheletro, non dà matrice, i bambini hanno febbre, leucocitosi e somiglia più a un'infezione dell'osso. Viene usata chemio e radioterapia e ha una prognosi del 60%.

Un terzo tumore frequente è il CONDROSARCOMA, che produce matrice cartilaginea, si sviluppa in adulti o anziani. Ha delle sedi preferenziali come il femore, dà dolore e non risponde alle chemioterapie.

dunquel’unica terapia è l’intervento chirurgico anche se questa malattia dà delle metastasi, che non rispondono achemio.I carcinomi che danno metastasi alle ossa sono mammella, prostata, polmone, rene e tiroide. Sono tumorifrequenti e le conseguenze sono: dolore per compressione e indebolimento dell’osso a cui segue unafrattura patologica. Le sedi in cui s verificano maggiormente le metastasi sono lungo la colonna, nell’anca,spalla, omero.Dal punto di vista clinico si possono avere:
  • Metastasi ossea con anamnesi remota
  • Metastasi ossea sincrona a carcinoma primitivo
  • Metastasi ossea come prima manifestazione clinica
Una FRATTURA è l’interruzione della continuità di un osso che si verifica quando una sollecitazionemeccanica ne supera i limiti di deformabilità.Può essere dovuto ad un trauma ad alta energia oppure a bassa energia (fratture patologiche o da stress).il trauma può essere diretto come nel

Caso di fratture da urto, da schiacciamento penetranti oppure fratture indirette.

Dettagli
A.A. 2020-2021
9 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher infermiereinfromato.net di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze cliniche dell'area chirurgico-specialistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Baldini Nicola.