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Classificazione dei neonati in base all'età gestazionale alla nascita
I neonati si dividono in base all'età gestazionale alla nascita nei seguenti gruppi:
- Estremamente prematuro: 23-28+6 settimane
- Moderatamente prematuro: 29-33+6 settimane
- Late preterm: 34-36+6 settimane
- Termine: 37-41+6 settimane
- Post termine: >42 settimane
I prematuri si differenziano dagli altri neonati per l'aspetto della cute corneo e per gli occhi che vengono mantenuti chiusi.
I prematuri vengono anche classificati in base al loro peso, che viene calcolato in percentile:
- Se il peso è inferiore al 10° percentile, il neonato è SGA (small for gestational age).
- Se il peso è nel percentile appropriato, il neonato è AGA (appropriate for gestational age).
- Se il peso è superiore al 90° percentile, il neonato è LGA (large for gestational age), ovvero figlio di madre diabetica o macrosomico.
Nei parti più complicati con patologia materna, fetale, prematurità o parto cesareo, è necessario il neonatologo. Anche in alcuni parti eutocici che non hanno motivo di complicarsi, si chiama più personale in sala.
naso. • Si valuta il ritmo cardiaco. Se il neonato non ha un ritmo cardiaco, si inizia la rianimazione cardiopolmonare (RCP) con le seguenti fasi: 1. Comprimere il torace del neonato con una frequenza di 120-150 compressioni al minuto. 2. Effettuare la ventilazione con una frequenza di 30 respiri al minuto. 3. Continuare la RCP fino a quando il neonato non inizia a respirare autonomamente o fino all'arrivo del personale medico specializzato.boccaportando così il liquido nelle vie aree inferiori. Per quanto motivo si deve aspirare prima la bocca• Si asciuga e lo si stimola. Se il neonato ha una FC minore di 100 bpm e non risponde si inizia una ventilazione assistita e lo si monitora. Dopo di che si stimola il pianto (non si stimola come primo intervento per lo stesso meccanismo per cui prima bisogna liberare le vie aeree)• Auscultare la FC del neonato per cui si ventila il neonato per 30 secondi e dopo si rivaluta la FC. il primo segnale di corretta ventilazione è l’espansione del torace e l’aumento della FC. Se il torace non si espande, si procede con ventilazione in macchina. Le manovre sono: posizionare la maschera di giusta misura, riposizionare le vie aeree, valutare la suzione, aprire la bocca, controllare se aumenta la pressione. Non vengono fatte le compressioni cardiache perché il neonato non ha mai respirato per cui può ritardare di un minuto (GOLDEN MINUTE), dopo il.primo minuto viene ventilato e non vengono fatte le compressioni, ciò perché il problema è respiratorio in quanto gli alveoli polmonari sono ancora pieni di liquido e non di aria. Quanto ossigeno insufflare è deciso in base a quanto tempo è passato dalla nascita e la somministrazione si basa su dei valori target. L'ossigeno inizialmente non viene dato a nessuno in sala parto ed è sufficiente l'aria ambiente ma può essere somministrato in caso in cui nei primi minuti il neonato inizia a respirare ma sia un po' cianotico o se la saturazione preduttale si inferiore e quindi se è una condizione salvavita. Ciò perché non importa somministrare ossigeno ma spostare il liquido.
PROSECUZIONE DELLE CURE IN TIN (terapia intensiva neonatale)
Un neonato che ha delle problematiche in sala parto viene trasferito in TIN di 3° livello dentro un'incubatrice da trasporto che garantisce durante il trasporto i giusti
Dal sondino si somministra latte materno, artificiale o BLUD (banca del latte).
Le siringhe per l'alimentazione sono viola perché sono le uniche che si connettono al kit di alimentazione e non possono essere usate per accesso venoso.
L'ALIMENTAZIONE PARENTERALE invece è la somministrazione nel torrente ematico e può essere centrale o periferico a seconda del tipo di infusione e ciò si decide in base all'osmolarità e la durata di permanenza (per un periferico l'osmolarità deve essere inferiore ai 600 e la durata breve).
Si posiziona in casi di estrema prematurità si può posizionare il CVO (catetere venoso ombelicale) e come il CVC può andare in contro a complicanze e infezione per cui non può essere tenuto più di una settimana e se si sa già che il neonato deve avere una durata lunga, si cerca di...
Introdurre un CVC tramite PICC (dopo i 14 giorni va cambiato e va cercata un'altra sede) e ha un alto rischio infettivo e bisogna stare attenti all'uso di Iodopovidone e alcool (betadine che essendo carico di iodio può dare problematiche alla tiroide eclorexidina che può irritare).
Il CVO può essere anche un CAO, ovvero un catetere arterioso ombelicale, che però viene messo per neonati che necessitano di più prelievi arteriosi continui o neonati con cardiopatie gravi.
Il CVO è la prima porta per somministrare farmaci in emergenza ed è il CVC per somministrare qualcosa nei primi giorni di vita e può essere tenuto per 5-7 giorni. Se si è in emergenza, viene introdotto di pochi centimetri, mentre se si deve tenere a lungo viene inserito fino alla vena cava inferiore. Ciò perché se si introduce troppo, si può sbagliare via e giungere ad esempio in vena epatica e in emergenza non può succedere di sbagliare.
quindi si inserisce solo di poco. I CVO possono essere a uno o più lume 17Le COMPLICANZE DEL CVC possono essere correlate alla manovra di impianto come:- Puntura arteriosa
- Mal posizionamento
- Pneumotorace
- Ematoma
- Turbe del ritmo e quindi lesione cardiaca
- Rottura del catetere
- Inginocchiamento
- Ostruzione
- Infezione
- Dislocamento
maniera più lenta 18• Farmaci (come la caffeina)• Ventilazione manuale, NIV o invasiva
Di fronte all'apnea l'infermiere deve registrare: il metodo di risoluzione che può essere spontanea, constimolazione tattile, per ventilazione, durata dell'episodio, entità dell'evento, PV registrati.
DISTRESS RESPIRATORIO
Bisogna controllare rientramenti xifoidei o costali, gemito ecc.
Può essere causato da un DEFICIT DI SURFACTANTE e il rischio aumenta con la prematurità e va fatta una profilassi materna con corticosteroidi.
Il SURFACTANTE è una sostanza tensioattiva, è prodotto dagli pneumociti di tipo 2, che nel feto si sviluppano dalla 24esima settimana in poi e ha la funzione di tenere l'alveolo espanso che altrimenti collasserebbe su se stesso. Se vi è un deficit di surfactante si ha un aumento dello sforzo respiratorio, scarso reclutamento alveolare (per cui alcuni alveoli non partecipano alla respirazione),
aree atelettasiche, aumento delle resistenze