GAVAGE PER NUTRIZIONE ENTERALE:
Utilizzo:
Necessario per bambini di età gestazionale < 30-32 settimane
Somministrazione di latte materno:
• Latte ottenuto con il tiralatte
Coinvolgimento della mamma:
• Contatto pelle a pelle
• Rassicurazione e protezione del neonato
Procedura:
Liquidi somministrati per gravità: utilizzo di siringa e sondino
Materiali e Sicurezza:
Selezione accurata dei materiali:
• Sondini e siringhe specifici
Connettori conformi agli standard internazionali:
• Riduzione del rischio di connessioni accidentali
• Differenziazione tramite colore viola
Consultare le ultime raccomandazioni:
• Normative e linee guida possono variare
Il materiale per nutrizione enterale è di colore viola.
NEI VACCINI
PARAMETRI VITALI
La rilevazione accurata dei PV e la valutazione clinica sono importanti per la gestione
efficace della salute di neonati, bambini e giovani pazienti (0-16 anni). Sono indicativi delle
condizioni generali del paziente e dello stato di salute, ed essenziali dell'accertamento
infermieristico, in questa fase può aiutarci il genitore. Si include osservazione visiva,
palpazione, auscultazione e comunicazione. Già dall’osservazione possono notare
alterazioni della frequenza respiratoria, dalla palpazione rilevare la frequenza cardiaca
utilizzando la radiale nel bambino più grande, mentre in quello più piccolo è più comodo
tenerlo fermo dalla femorale o dalla carotide. L’auscultazione ci serve nella rilevazione della
pressione mentre la comunicazione per eventuali indicazioni del paziente o del genitore,
anche se dobbiamo sviluppare una buona osservazione in quanto il bambino può avere
incapacità di verbalizzare correttamente sintomi e sensazioni. Infine occorre considerare che
i valori sono differenti per età, per questo ci sono degli schemi, non occorre che li
impariamo a memoria ma è importante considerare che i vari parametri hanno solitamente
valori più elevati degli adulti (la PA invece è più bassa).
La rilevazione accurata della temperatura corporea è fondamentale per monitorare la
salute e rispondere tempestivamente a segni di infezione, soprattutto nei bambini che
mostrano maggiori variazioni termiche giornaliere. La temperatura elevata non è indice di
malattia ma di un'infezione sottostante, e in generale questo parametro indica la quantità di
calore presente nel corpo.
Adulti: 36- 37,2 °C (secondo l'Istituto Superiore della Sanità).
Neonati e bambini: circa 37 °C.
Scopo: identificare segni di infiammazione sistemica o febbre.
Febbre: sintomo secondario di una risposta fisiologica a agenti infettivi, non una patologia
(come col mal di gola o con la gastroenterite).
Nei bambini: oscillazioni normali durante il giorno.
• Temperature più basse: 4:00- 8:00
• Temperature più alte: 16:00- 18:00
Termometro: varie tipologie disponibili per diverse aree del corpo.
Lo strumento di prima scelta secondo le linee guida è quello digitale ascellare per una
rilevazione che può avvenire anche in braccio alla mamma mentre il bambino non è agitato
e quindi la temperatura non va ad aumentare (questo vale anche per gli altri parametri).
Abbiamo poi anche quello auricolare ad infrarossi, col quale in questo caso dobbiamo
scegliere il cono della dimensione corretta in base alla grandezza del padiglione auricolare
del paziente. Infine abbiamo il termometro frontale per contatto o a distanza ad infrarossi,
anche se è meno attendibile.
Le sedi che in generale possono essere utilizzate sono il cavo orale, l’area frontale, il canale
uditivo, la piega inguinale, il cavo ascellare ma anche l’ampolla rettale, che ad esempio può
essere preferita alla sede ascellare e alle altre sedi se il bambino non riesce a calmarsi per
una crisi epilettica o per delle convulsioni. In questo caso meglio spalmare sul presidio
dell'olio di mandorle, ad esempio, per evitare lesioni.
Se un bambino riferisce brividi, sente freddo al tatto o se la pelle appare marezzata, la
temperatura deve essere misurata e registrata. Come nell’adulto se ci sono brividi il valore
sta salendo e non bisogna scoprire il bambino, potrebbe essere opportuno effettuare
un’emocoltura, in quanto andrebbe eseguita durante il picco febbrile. La temperatura deve
essere misurata e registrata a tutti i bambini che presentano una manifestazione acuta della
malattia. Il termometro tradizionale dovrebbe stare in sede ascellare per 5 minuti, se ho una
rilevazione a livello rettale il tempo è analogo ma occorre rimuovere 0,5 gradi per ottenere il
corrispettivo valore ascellare (ad esempio se rilevo 36.6 gradi parliamo di 36.1 gradi).
La pressione arteriosa viene misurata in maniera cruenta solo in rianimazione o sala
operatoria, mentre in modo incruento si utilizzano sfigmomanometro e fonendoscopio,
oppure rilevatore automatico elettronico. La differenza è la grandezza del bracciale,
presidio che presenta scritte su di esso le varie indicazioni, questo è importante perché con
un bracciale troppo piccolo avrò una misurazione sovrastimata mentre con uno troppo
grande sottostimata. La rilevazione avviene se il bambino rimane seduto e tranquillo per
almeno 5 minuti, se è piccolo si possono usare tecniche di distrazione, in generale si deve
scoprire il braccio e quando non è possibile la misurazione perché sono presenti dei presidi
sugli arti superiori nel neonato si utilizza la coscia. Anche differenti grandezze di campane
del fonendoscopio devono essere impiegate in base alla dimensione del bambino.
Anche la pressione è differente nei neonati, in questo caso il valore però è più basso che
nell’adulto. Se si hanno dubbi nella rilevazione, essa viene effettuata per 3 volte calcolando
la media. Può essere difficile rilevare la PA manualmente nei neonati e nei bambini piccoli
perché non sono disposti a cooperare o a rimanere fermi per un periodo di tempo sufficiente,
pertanto, dovrebbe essere utilizzata una macchina elettronica che misuri la pressione
sanguigna mediante oscillometria. La suzione, il pianto e l’alimentazione possono
influenzare le misurazioni della PA, come per gli altri parametri. Se il valore dovesse risultare
costantemente alto dalla lettura su un dispositivo elettronico, bisognerebbe rimisurarla
utilizzando in questo caso un apparecchio manuale.
La frequenza respiratoria indica il numero di atti respiratori effettuati in un minuto, in
assenza di patologie varia normalmente in base all'età del paziente. Un'alterazione della
frequenza respiratoria può essere indice per la rilevazione della saturazione, la quale
potrebbe risultare bassa.
Alterazioni fisiologiche
Lieve aumento della FR durante attività fisica è considerato normale e fisiologico.
Alterazioni patologiche
Aumento della FR e FC: in presenza di dispnea e affanno, la FR elevata può indicare una
condizione patologica.
Tachipnea transitoria del neonato (TTN)
Condizione: distress respiratorio dovuto al ritardo nel riassorbimento del liquido polmonare.
Sintomi: cianosi, tachipnea, alitamento delle pinne nasali alla nascita
Gestione: somministrazione di ossigeno, monitoraggio con emogasanalisi arteriosa
Durata: solitamente risolto in pochi giorni.
Fattori di rischio: nascita pretermine, parto cesareo elettivo senza travaglio.
Altre cause di tachipnea
Non polmonari:
• Chetoacidosi diabetica
• Intossicazione da salicilati
• Insufficienza renale
• Insufficienza circolatoria Se nelle rilevazioni delle frequenze non
si riesce a rimanere per un minuto, lo si
fa in 30 o 15 secondi e si moltiplica per 2
o per 4.
La saturazione è la percentuale che
indica il rapporto tra l’emoglobina satura
di ossigeno e l’emoglobina totale nel
sangue, riflette la capacità dei globuli
rossi di trasportare ossigeno ai tessuti e
agli organi. Condizioni associabili sono
l’ipossiemia, cioè la riduzione della
saturazione dell’ossigeno con
conseguente carenza di ossigeno nei tessuti (ipossia), mentre fattori influenzanti sono
l’età, lo stile di vita, e le patologie respiratorie.
Anche il metodo di somministrazione di ossigeno deve adeguarsi al soggetto, nei
bambini è consigliato l’impiego di cannule nasali, da fissare con dei cerotti delicati e da
monitorare periodicamente.
Per la rilevazione della saturazione si posiziona una fascetta adesiva monouso sul piede
del bambino. Consigliato per evitare sfregamenti con l’altra gamba è utilizzare la garze in
modo da fasciare l’arto e riposizionare il calzino. La rilevazione può avvenire anche sul polso
della mano.
FEBBRE
La febbre è la causa più frequente, in età pediatrica, di preoccupazione per le famiglie e di
accesso ai servizi di pronto soccorso. Circa il 50 % dei bambini giungono al pronto soccorso
per il problema “febbre”.
Parliamo di una risposta dell’organismo a un agente esterno (virus o batteri) perché con il
rialzo della temperatura corporea l’organismo rende più difficile la proliferazione batterica o
virale, alcune volte compare in concomitanza con la dentizione oppure con le vaccinazioni.
In genere si parla di febbre quando la temperatura supera i 37 °C. Occorre tuttavia
precisare che la temperatura corporea varia da bambino a bambino e che nei bambini può
innalzarsi anche per cause fisiche come dopo uno sforzo o dopo l’esposizione prolungata al
sole, il clima molto caldo e umido. Inoltre va segnalato che la temperatura segue un ritmo
circadiano, è quindi normale rilevare una temperatura più bassa la mattina e più alta la sera.
In caso di febbre occorre tenere sotto controllo la temperatura ma non è necessario
individuare una temperatura limite oltre la quale somministrare farmaci, più importante è
osservare il bambino e trattare l’innalzamento della temperatura quando questa comporta
per lui un disagio fisico.
Il farmaco principale è il paracetamolo e non è opportuno somministrarlo se ci sono allergie,
se ci sono state somministrazioni ravvicinate o non efficaci, in questi casi si passa spesso al
brufen (nurofen).
La febbre può essere correlata alla disidratazione e uno dei problemi collaborativi più
importanto in ambito pediatrico è lo squilibrio elettrolitico, lo si nota dalla secchezza della
pelle, delle mucose, dagli occhi infossati, e bisogna intervenire con la somministrazione di
liquidi per os o ev, il tutto tenendo conto dei liquidi in uscita. Per effettuare questo
monitoraggio può essere effettuato il peso-pannolino o possono essere utilizzati dei
sacchetti adesivi.
All’inizio ovvia
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infermieristica pediatrica
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