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STRATEGIE PER RIDURRE IL DOLORE:
- usare una buona tecnica
- cambiare l’ago dopo aver aspirato il farmaco
- utilizzare aghi con minor diametro
- applicare digitopressione sul sito di iniezione per 10 secondi prima dell’iniezione
- distendere la cute
- penetrare velocemente la cute
- incoraggiare la persona a rilassare la muscolatura
- iniettare la soluzione lentamente
Complicanze possibili:
- dolore
- contratture muscolari
- irritazione locale
- infezioni
- sanguinamento
- noduli persistenti
- danno permanente del nervo sciatico
- fibrosi
- ascesso
- necrosi del tessuto
- gangrena
- reazioni allergiche
REGOLE DI PRATICA CLINICA PER EFFETTUARE CORRETTA TERAPIA INIETTIVA
rimuovere correttamente la protezione metallica dei flaconi
disinfettare la membrana dei flaconi
retrarre lo stantuffo della siringa prima di inserire l’ago nella membrana per
immettere nel flacone la quantità d’aria uguale al volume da aspirare
in aspirazione mantenere la punta dell’ago immersa nella soluzione (inclinare il
flaconcino se necessario)
ASPIRAZIONE FIALA
- picchiettare con l’unghia sulla parte superiore della fiala per rilascio il
farmaco
- rompere il collo della fiala avvolgendola con una garza sterile o tampone
imbevuto di soluzione antisettica
- porre la fiala su superficie piana e aspirare senza che l’ago entri in contatto
con i bordi della fiala, oppure mettere la fiala su un lato
- non aspirare aria
SOVRACCARICO DI LIQUIDI:
- aumento PA
- aumento FR
- aumento FC
- dispnea e rantoli 22
- distensione vene giugulari
- aumento di peso corporeo
Embolia gassosa:
- dolore al torace, alla spalla, alla schiena
- dispnea
- ipotensione
- polso debole
- cianosi
- perdita di coscienza
TERAPIA TOPICA
Definizione: applicazione di farmaci sulla cute e sulle mucose per ottenere un effetto
locale o sistemico.
I farmaci topici/percutanei sono preparati sotto forma di creme, unguenti, soluzioni,
pomate, gel, lozioni, instillazione di soluzione sulla cute e sulle mucose per trattare
patologie locali o infezioni.
I farmaci transdermici sono preparati sotto forma di cerotti o di gel;
sono assorbiti attraverso la pelle per ottenere effetti sistemici
VANTAGGI
- Scarsi effetti collaterali sistemici
- Scarsa invasività della manovra
SVANTAGGI
- Farmaci poco maneggevoli e difficili da applicare
- Breve durata d’azione che richiede ripetute applicazioni
I cerotti cardiologici hanno una pellicola protettiva da applicare al di sopra.
SCOPI:
- Pulire o eliminare materiale necrotico da una ferita/lesione
- Reidratare la cute
- Ridurre infiammazione locale
- Alleviare segni e sintomi locali
- Fornire barriera protettiva
ASSORBIMENTO
Dipende da:
- Natura della sostanza a eccipienti
- Caratteristiche della cute
- Sede e modalità di applicazione
Sulla mucosa i farmaci trovano applicazione a livello:
- Congiuntivale
- Nasale
- Auricolare
- Uro-genitale
ESECUZIONE DELLA PROCEDURA
- Detergere la superficie cutanea con acqua e sapone ed asciugare perfettamente
- Spremere il farmaco dal tubetto o prelevarlo dal suo contenitore usando
l’applicatore
- Spalmare in modo uniforme una piccola quantità di farmaco sulla cute seguendo
il decorso del pelo 23
- Proteggere se richiesto la parte trattata con bendaggio
Nelle ustioni o in caso in infezioni usare materiali rigorosamente sterili
Esecuzione della procedura
APPLICAZIONE DI FARMACI TRANSDERMICI
Tempistiche di rilascio variabili tra le 24 e le 72 ore
Attenzione alla temperatura corporea oltre i 38.5°C c’è rischio che si stacchi
Cap. 19 pag. 317-318-319-320craven
Gocce nasali 320
Via inalatoria 321+da 338 a 340
Rettale 320
Inistillazione di gocce nell’orecchio differenza con bambino (domanda)
VIA DI SOMMINISTRAZIONE RETTALE
Vantaggi:
- Evita azione delle vie digestive
- Costa poco
- Si somministra a malati con nausea, vomito o irritazioni alle vie digestive
Svantaggi
- Assorbimento del farmaco spesso incompleto
- Incapacità della persona a trattenere la terapia
- Presenza di ragadi, emorroidi, fistole, pregressi interventi chirurgici alla prostata
e al retto
TERAPIA ENDOVENOSA
È l’infusione di un liquido all’interno di una vena per prevenire o trattare squilibri
elettrolitici…
OBIETTIVO TERAPEUTICO
- Mantenimento
- Ripristino
- Trattamento
- Diagnosi es: MDC endovena
- Monitoraggi
- Palliativo
Perché viene prescritta una terapia EV?
- Mantenere o ripristinare liquidi per il fabbisogno giornaliero dei liquidi corporei
- Infondere elettroliti per mantenere il normale bilancio elettrolito dell’individuo
- Garantire energia attraverso la somministrazione di glucosio
- Avere una via di accesso per somministrare farmaci EV
- Via di accesso per somministrare i derivati del sangue
- Via di accesso situazioni di emergenza
SOLUZIONI ENDOVENOSE
- Cristalloidi liquidi chiari
- Colloidi liquidi che contengono proteine e molecole di amido
La percentuale di liquidi corporei totali in relazione ad età e genere
Diminuisce con aumentare dell’età 24
OSMOLARITÀ DEI LIQUIDI
- Liquido ipotonico <250mEq/kg idratazione cellule durante trattamento
diuretico
L’acqua dai vasi va alla cellula
- Liquido isotonico aumentare il volume circolante (ipotensione legata a
ipovolemia)
- Liquido ipertonico usate in caso di interventi chirurgici in quanto riducono il
rischio di edema
ESEMPI DI SOLUZIONE ISOTONICA
Glucosio 5% in acqua
Ringer o ringer lattato
Emagel
Elettrolitica reidratante
Albumina 5%
Fisiologica 0,9%
Bicarbonato 1,4%
ESEMPI DI SOLUZIONE IPOTONICA
Fisiologica 0,45%
Glucosio 2,5% in acqua
Cloruro di sodio 0,33%
ESEMPIO DI SOLUZIONE IPERTONICA
Glucosio 5% in fisiologica 0,45%
In fisiologica 0,9%
Glucosio 5% in ringer lattato
Fisiologica 0,45%
Cloruro di sodio 3%
Albumina 25%
Cloruro di sodio 7,5%
METODI DI SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA
1. Infusione continua
Vantaggi:
- Mantenimento livelli sierici stabili
- Possibilità di infondere più sostanze
Svantaggi:
- Ridotta autonomia motoria della persona
- Aumento rischio di incompatibilità per somministrazioni multiple
2. Infusione intermittente
Vantaggi:
- Somministrazioni ripetute di diversi farmaci
- Raggiungimento di elevati livelli sierici per brevi periodi
- Maggiore mobilità della persona negli intervalli tra le somministrazioni
Svantaggi:
- Alto rischio di contaminazione
- Può determinare periodi durante i quali i livelli sierici del farmaco sono troppo
bassi per essere efficaci 25
POSSIBILI COMPLICANZE
- Infiltrazione, si presenta con
Cute edematosa, pallida, fredda e dolente.
Lenta velocità di infusione
Assenza di ritorno ematico
Esistono delle scale per determinare il livello di infiltrazione
- Tromboflebite
Cute calda, dolente ed arrossata
La vena può sembrare dura
Lenta velocità di infusione
Esistono delle scale anche per flebite
- Infezione
Locali:
rossore, calore, presenza di materiale purulento
Sistemici:
febbre, freddo, malessere e conta GB elevata
- Sovraccarico di liquidi
- Embolia gassosa (CVC)
REAZIONE PIROGENA:
effetto indesiderato causato da una sostanza introdotta nell’organismo per via
parenterale che determina innalzamento della TC.
INTRODUZIONE E CONTROLLO DEI CATETERI VENOSI PERIFERICI
I CVP sono dispositivi che permettono di collegare la superficie cutanea con una vena
del circolo periferico.
Il calibro si misura in gauge ed esiste un codice di colore standard.
Il CVP è composto da una cannula esterna di vario calibro e di materiale
biocompatibile e da un mandrino o stiletto, inserito all’interno della cannula con la
punta che fuoriesce dalla parte distale della cannula con impugnatura e camera di
reflusso trasparente.
Garantisce > stabilità e tenuta nel tempo rispetto al butterfly.
È indicato per somministrazione dei farmaci in infusione continua e intermittente, per
esami ematochimici, per somministrazione di farmaci in emergenza, di emoderivati o
per la nutrizione parenterale periferica. 26
Gli aghi cannula di nuova generazione sono dotati di un dispositivo di sicurezza che si
attiva durante o dopo l’estrazione dell’ago e copre completamente la punta dell’ago,
preservando dal rischio di punture accidentali anche durante la fase di smaltimento
del catetere.
La scelta del catetere venoso periferico dipende dalle caratteristiche chimico-fisiche
delle soluzioni da infondere, dal volume e dalla velocità di infusione, dalla durata della
terapia, dalla preferenza e dal piano terapeutico complessivo.
La scelta del dispositivo più appropriato in base all’uso è importante per accrescere i
benefici terapeutici del paziente e ridurre al minimo disagi e costi.
L’obiettivo è quello di usare il dispositivo meno invasivo con il minor rischio di
complicanze per tutta la durata della terapia.
La misura del diametro esterno di un catetere è espressa in french
La misura del diametro interno è indicata in gauge
Ogni diametro della cannula è identificato da un codice colore
standard
La lunghezza del catetere è espressa in cm
Maggiore è il gauge e più piccolo è il calibro della cannula
Gli aghi cannula più comunemente utilizzati sono: 18G, 20G,
22G, 24G.
Selezionare il dispositivo del calibro più piccolo possibile
rispetto al calibro della vena
- cannule venose di grosso calibro sono associate a un > rischio di complicanze
infettive rispetto a quelle di calibro minore, per l’aumentato trauma fisico al vaso
durante il posizionamento
- cateteri di calibro più piccolo permettono un > flusso ematico all’interno del vaso
diluendo così la soluzione infusa e quindi l’azione lesiva locale,
L’infermiere deve possedere le conoscenze e le competenze per selezionare il
dispositivo più appropriato per l’assistito e per la terapia e ridurre al minimo eventi
avversi.
Scelta del sito di inserzione:
- ispezione e palpazione
- diametro sufficiente a contenere il CVP
- sede tale da consentire al paziente un buon livello di comfort
vene metacarpali
cefalica
basilica
mediana antibrachiale
vene mediana cubitale
evitare vene
- a livello delle pieghe anatomiche o delle articolazioni
-