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LIVELLO DI APPARTENENZA STORICO CCNL 1999
VI livello, operatore professionale collaboratore di Categoria C, operatore professionale sanitario di prima categoria
VII livello, operatore professionale coordinatore Categoria D, collaboratore professionale sanitario
VIII livello, operatore professionale dirigente Categoria D livello D, collaboratore professionale esperto.
CCNL 2001, per favorire le modifiche dell'organizzazione del lavoro, nonché valorizzare l'autonomia e responsabilità delle professioni è prevista una specifica indennità per coloro cui sia affidata la funzione di coordinamento. L'indennità di coordinamento, in prima applicazione la parte fissa è conferita in via permanente ai collaboratori professionali caposala già appartenenti alla categoria D con reali funzioni di coordinamento. La posizione di coordinatore è conferita dalle aziende al personale appartenente ai profili interessati in possesso in
un’esperienza professionale complessiva in categoria C o D di 5 anni. La parte fissanon è mai revocabile per coloro che l’hanno acquisita in prima applicazione, è revocabile con il venir menodella funzione e la parte variabile è conferita in connessione con la complessità dei compiti di coordinamento,si aggiunge alla parte fissa.
Aree di integrazione
La professione medica, il medico è il professionista che si occupa della salute umana, con la prevenzione,diagnosi e cura. La sua attività può essere prescritta nelle seguenti fasi: eseguire anamnesi, diagnosticaredisturbi o malattie, proporre ed eseguire interventi e cure terapeutiche o palliative. Tutte le fasi dell’attivitàmedica devono essere sottoposte al consenso informato da parte del paziente, salvo quando questi corraimmediato rischio di vita. La formazione è data dalla laurea e specializzazione post laurea, tirocinio, iscrizioneall’Ordine dei
medici provinciali e Codice di deontologia medica. La formazione universitaria per i professionisti sanitari, con il DM 509/99 si riformano i cicli universitari da ciclo unico a due cicli, con diploma di laurea di 3 anni, diploma di laurea specialistica di 2 anni, corsi di perfezionamento, master di primo e secondo livello e dottorato di ricerca. Nel 2001 si ha il raggruppamento di tutte le professioni sanitarie in 4 classi di laurea. Le aree di integrazione, i criteri limite nei confini tra professioni sono designati dal profilo professionale, codice deontologico professionale, curriculum formativo professionale e atto medico. Il Governo clinico, o Clinical Governance, strategia mediante la quale le organizzazioni sanitarie si rendono responsabili del miglioramento continuo della qualità dei servizi e del raggiungimento di standard assistenziali, con la continuità delle cure, integrazione interdisciplinare, orientamento del paziente, aumento della sicurezza, valorizzazione esviluppo delle risorse umane, ottimizzazione nell'uso delle risorse, responsabilità economica e organizzazione e sviluppo della ricerca sono le maggiori aree di integrazione delle professioni sanitarie. L'integrazione multidisciplinare e la Clinical Governance, prevede il coinvolgimento e responsabilizzazione dei diversi professionisti coinvolti nell'erogazione delle cure, ciascuno con proprie competenze e specializzazioni. Il Patto consapevole, fra le diverse professionalità, è su più livelli e consente di condividere le informazioni sul paziente e di gestire assieme il processo di diagnosi e cura e di migliorare l'assistenza pur riducendo i compiti e il processo di performance cliniche sempre più legate alla buona organizzazione, traducendo i percorsi di diagnosi e cura in realtà assistenziali, attiva e consapevole partecipazione del personale alle specifiche attività di competenza previste, miglioramento del clima.organizzativo e recupero dell'identità professionale, miglioramento tecnico professionale, gestionale e la soddisfazione del paziente.
Il governo clinico e gli strumenti per l'integrazione, è organizzata nel presente con linee guida, cartella clinica, budget e terminologia e nel futuro con percorsi diagnostico terapeutici e assistenziali integrati, cartella clinica integrata, audit integrato, budget integrato e glossario aziendale.
Le aree di integrazione sono la presa in carico degli assistiti e delle famiglie personalizzata, continuità assistenziale, multiprofessionalità e multidisciplinarietà, cure primarie e specialistiche, assistenza territoriale e ricovero ospedaliero.
L'equipe interdisciplinare, tutti i membri del gruppo condividono scopi e modelli, modalità organizzative. Le decisioni vengono prese a livello collettivo. Il lavoro in equipe richiede sia la flessibilità che capacità di apertura al confronto con gli altri.
Equipe multiprofessionale perché tante figure professionali lavorano in modo armonico tra loro e condizionano il proprio compito attraverso correlazioni fatte da confronti, suggerimenti e pareri. Il riconoscimento dei ruoli prevede il credito intellettuale, autorità e autorevolezza. Lavorare in team, uscire dall'isolamento mono professionale di molte categorie, condivisione dei processi diagnostici, terapeutici, riabilitativi ed assistenziali. Riduzione del burn out, maggiore semplificazione nell'affrontare i complessi problemi di salute e malattia. La capacità di stare e lavorare in equipe vuol dire collaborare, mettersi in discussione, dare il giusto peso ai problemi e alle varie conflittualità, e bisogna rispettare delle regole per stare in equipe, come rispettare l'altro riconoscendogli i valori, riconoscere i propri limiti e sapere che l'altro può aiutarci a superarli, riconoscere la propria precarietà, apprezzare il lavoro degli altri.
Saper ascoltare e comprendere, esprimere il proprio parere liberamente, essere disponibili ad accettare le varie opinioni, avere autocontrollo ed essere disponibili alla comunicazione e alla collaborazione.
GLI OPERATORI DI SUPPORTO
L'attività di supporto all'assistenza infermieristica è sempre stata presente nel corso dell'esistenza del Servizio Sanitario Nazionale. Spesso confusi con gli infermieri stessi. Lo stesso profilo dell'infermiere dice che l'infermiere agisce sia individualmente che in collaborazione con altri operatori sanitari e sociali e per l'espletamento delle funzioni si avvale, ove necessario, dell'opera del personale di supporto. L'infermiere contribuisce alla formazione del personale di supporto.
L'OTA è l'operatore tecnico dell'assistenza, svolge la propria attività nei servizi di degenza ed opera sotto la diretta responsabilità del capo sala o in una assenza.
Dell'infermiere professionale. Le funzioni professionali sono: attività alberghiere, pulizia e manutenzione di utensili, collaborazione con l'infermiere professionale. Opera in ambito sanitario ospedaliero. Il percorso formativo si articola in 670 ore e i macro contenuti sono: igiene, attività domestiche alberghiere, igiene della persona, alimentazione, primo soccorso, mobilizzazione e posizionamento.
L'OSS è l'operatore socio sanitario, operatore che svolge l'attività indirizzata a soddisfare i bisogni primari della persona e a favorire il benessere e l'autonomia dell'utente in ambito sociale, sociosanitario e sanitario. Le funzioni professionali sono: assistenza diretta ed aiuto domestico alberghiero, intervento igienico sanitario e di carattere sociale, supporto gestionale, organizzato e formativo. Opera sia nel settore sociale che in quello sanitario, strutture residenziali, ambiente ospedaliero e domicilio dell'utente.
Il percorso formativo è di almeno 1000 ore e i macro contenuti sono: organizzazione dei servizi socio sanitari, aspetti socio relazionali, prevenzione ed educazione della salute, attività assistenziale e sociale nell'infanzia, nell'anziano, nell'handicap e nel disagio psichico. L'infermiere generico è un operatore con importanti compiti affidabili da parte del personale infermieristico professionale. Ha una formazione molto contenuta in termini temporali. La frequenza dei corsi da parte dei dipendenti privi di qualificazione è incentivata con diversi provvedimenti. Le ore di frequenza ai corsi sono scontate attraverso il riconoscimento dell'esperienza lavorativa maturata, alla fine del corso viene rilasciato un attestato di infermiere generico. Nel 1980 si ha la chiusura definitiva dell'esperienza lavorativa agevolata, però i generici avranno la possibilità di iscriversi al corso triennale per infermiere.professione di OTAA e ne definisce le competenze e le responsabilità. L'OTAA è responsabile dell'assistenza agli utenti in ambito socio-sanitario, svolgendo attività di supporto e di cura. È in grado di gestire situazioni di emergenza e di fornire supporto psicologico agli utenti e alle loro famiglie. L'OTAA lavora in equipe multidisciplinari, collaborando con altri professionisti del settore socio-sanitario. È in grado di utilizzare strumenti e attrezzature specifiche per l'assistenza e di gestire la documentazione relativa alle attività svolte. L'OTAA può lavorare in strutture residenziali, ospedaliere, ambulatoriali o a domicilio.finalità di supporto di tale operatore, qualificando l'area di autonomia per quanto riguarda le mansioni alberghiere mentre risulta dipendente dall'infermiere per compiti di assistenza diretta.
L'addetto all'assistenza di base (ADB), è una professionalità che opera nel settore della sanità e dell'assistenza sociale. Si occupa di assistenza diretta, sia a domicilio che nelle strutture di cura residenziali. Opera in collegamento con i servizi e con le risorse sociali. Ha una formazione regionale o provinciale di 600 ore. Gli sbocchi occupazionali sono servizi di assistenza domiciliare, residenze sanitarie, cooperazione sociale e centri diurni. Le competenze: cura della persona, igiene domestica, alimentazione, cura della salute, piano d'intervento, utilizzo della comunicazione, raccolta di dati e informazioni sulla situazione dell'utente e valutazione periodica dei risultati ottenuti.
L'operatore socio sanitario, è
L'operatore che a seguito dell'attestato di qualifica conseguito al termine di specifica formazione professionale, svolge attività indirizzata a soddisfare i bisogni primari della persona, nell'ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale.