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I bisogni specifici derivano dai bisogni fondamentali, costituiscono una necessità individuale della persona,

perché conservi o ritrovi la sua indipendenza nella soddisfazione dello stesso bisogno fondamentale, è

compatibile con le conoscenze attuali, secondo le esigenze dell’essere umano.

Valori:

- L’infermiere ha funzioni proprie, anche se ne condivide alcune con altri professionisti.

- Quando l’infermiere usurpa il ruolo di medico, delega le sue funzioni proprie ad un personale non

qualificato.

- La società desidera un servizio (la funzione propria dell’infermiere) e conta su questo servizio:

nessun altro operatore può svolgere questo servizio al posto dell’infermiere.

Elementi:

- Lo scopo della professione infermieristica è conservare o ristabilire l’indipendenza della persona.

- Il beneficiario forma un tutt’uno che presenta 14 bisogni fondamentali, che è vero sono comuni a

tutti gli individui, ma le loro manifestazioni variano da individuo a individuo, la soddisfazione dei

bisogni per mantenimento della sua indipendenza lo rendono differente dai suoi simili.

- Il ruolo dell’infermiere è un ruolo di supplenza.

- La fonte di difficoltà si trova nella mancanza di forza fisica, volontà e conoscenze.

- L’intervento è un punto focale dell’azione dell’infermiere è il deficit o l’ambito di dipendenza della

persona.

- Le conseguenze volute sono l’aumento dell’indipendenza nella soddisfazione dei 14 bisogni o in

una morte serena. L’aumento dell’indipendenza può consistere in un semplice miglioramento o nella

ripresa totale dell’indipendenza al fine di un periodo di dipendenza. Lo studio dei 14 bisogni

fondamentali rivela che quelli che sembrano appartenere alla bio-fisiologia comportano anche una

componente psico-socio-culturale.

HILDEGARD PEPLAU (1909 – 1999)

Teoria del nursing psicodinamico incentrato su relazione interpersonale assistito – infermiere. Il nursing è la

scienza e l’infermiere l’artista che adatta la scienza personalizzando l’assistenza a misura del suo assistito.

Nasce nel 1909, di diploma in infermiera, cerca approccio con la persona con disagio psichico, si laureerà

poi in psicologia – psicoterapeuta.

Nel suo prestare servizio come infermiera aveva avuto esperienza in luoghi con persone di estremo disagio

psichico, persone immigrate e persone con disabilità. Si definirà un’infermiera con orientamento fortemente

psicologico. Appartiene alla scuola delle relazioni internazionali. È la prima infermiera che dopo la

Nightingale ha un’idea precisa di chi è l’infermiere e cosa deve fare, dando importanza alla relazione,

andando un po’ a discapito degli aspetti tecnici della professione. La Peplau è stata tenente durante la

seconda guerra mondiale, anche lei è quindi di forte tendenza militare.

I quattro componenti di riferimento nel pensiero di Peplau sono:

- Il processo interpersonale: è quello che si crea tra infermiere e assistito, non si parla solo di

relazione ma proprio di fasi all’interno delle relazioni, questo processo di fasi cambia, ed è

determinante per riuscire a stabilire la relazione con la persona. Il processo interpersonale porta alla

riduzione dell’ansia, ma non alla sua eliminazione.

- L’infermiere: assume ruoli diversi a seconda del processo, esiste una sorta di scambio tra lui e

l’assistito, per l’infermiere c’è un arricchimento dalla relazione con l’assistito quanto l’assistito trova

giovamento dall’infermiere.

- L’assistito

- L’ansia: energia che si forma tra assistito e alterazione delle condizioni di salute, che l’assistito non

riesce a fronteggiare, i livelli i ansia vanno a condizionare molti aspetti riguardanti la malattia o la

terapia stessa, quest’ansia non deve essere completamente eliminate, creandosi questa energia se

essa viene canalizzata in maniera positiva diventa motore potentissimo per far migliorare le

condizioni dell’assistito. L’ansia attiva la persona, e può essere quindi un fattore positivo.

Fasi del processo tra infermiere e assistito:

- Orientamento: infermiere e paziente si incontrano per la prima volta, insieme devono identificare il

bisogno.

- Identificazione: il problema è stato identificato, adesso è il paziente che si identifica con coloro che

possono aiutarlo.

- Utilizzazione: il paziente cerca di trarre massimo beneficio dalla relazione, il miglior risultato della

relazione è l’indipendenza.

- Risoluzione: il paziente è indipendente e non si identifica più con l’infermiere.

6 tipologie di ruolo infermieristico in base alle fasi del processo interpersonale:

- Ruolo di estraneo (l’infermiere non dovrà avere pregiudizi)

- Ruolo della persona di sostegno

- Ruolo dell’educatore

- Ruolo di leadership

- Ruolo di sostituto

- Ruolo di consigliere

Modello psicologico: l’infermiere si allontana dalla malattia in sé per sé e si avvicina al significato

psicologico dei sentimenti e dei comportamenti del paziente; questo processo contribuisce anche allo

sviluppo della responsabilità del paziente (impara a contare e a fidarsi degli altri) e dell’infermiere

(l’infermiere non deve giudicare, né controllare, né competere con il paziente).

La relazione con il paziente è unica e mai routinaria, permette all’infermiere di erogare prestazione

infermieristica volta al miglioramento della salute e del benessere.

Metaparadigma:

- Persona: organismo che vive in un equilibrio instabile, cerca di ridurre l’ansia provocata dai suoi

bisogni. La relazione con l’infermiere è un processo di maturazione dove vi porta valori, convinzioni,

ecc. non comprende la famiglia o le comunità ma solo in singolo che cerca di ridurre/controllare

l’ansia causata dai bisogni, dai conflitti, dalle frustrazioni e dall’ansia. La persona vive un equilibrio

instabile.

- Salute: è lo scopo della relazione, la malattia è un’occasione per un apprendimento basato

sull’esperienza. Implica un movimento in avanti (maturazione) della personalità verso una vita

creativa, costruttiva, produttiva, personale e comunitaria. Il grado di salute della persona è relativo

al grado di ansietà e ala abilità di trasformare l’ansia in comportamenti produttivi.

- Ambiente: è instabile, può promuovere la salute ma anche mantenere o peggiorare lo stato di

patologia. L’infermiere deve tener conto delle tradizioni e della cultura del paziente. È il contesto

dove le relazioni interpersonali avvengono. Non viene definito in modo specifico quale ambito

esistente indipendente dalla persona e non viene discusso il fatto che l’ambiente possa influire sulla

persona.

- Assistenza infermieristica: relazione interpersonale terapeutica e significativa volta al miglioramento

della salute. Raggiunge il suo obiettivo promuovendo lo sviluppo delle capacità dell’assistito di

gestire determinati problemi e godere di salute; è un processo reciproco e di collaborazione che

tenta di risolvere il problema.

Metodi e strumenti: gli infermieri devono attuare le modalità adeguate al paziente. Durante la relazione

l’infermiere assume dei ruoli ben precisi.

DOROTHEA ELIZABETH OREM (1914 – 2007)

Teoria del deficit della cura di sé. La sua teoria enunciata attorno agli anni Sessanta è una delle teorie così

dette generali, affronta in maniera completa una teoria composta da 3 sotto-teorie.

1. Teoria del self-care: il self care è un’attività appresa e finalizzata agli individui. Ogni individuo ha in

sé la caratteristica innata di prendersi cura di sé stesso e dell’ambiente che lo circonda cercando di

modificare i fattori che possono influenzare la vita, la salute, il benessere.

Ci sono 8 requisiti universali, comuni a tutti gli esseri umani, che comprendono la conservazione di

aria, acqua, cibo, eliminazione, riposo, solitudine, interazione sociale, prevenzione dei rischi.

Ci sono 10 requisiti evolutivi che promuovono i processi della vita e della maturazione (infanzia,

adolescenza, vecchiaia, gravidanza, ecc.).

Ci sono 6 requisiti legati all’alterazione dello stato di salute. La malattia e il trauma non interessano

solo strutture specifiche o meccanismi fisici e psicologici, ma anche il funzionamento integrato

dell’essere umano.

2. Teoria del deficit della cura di sé: spiega il perché e il come l’individuo può essere aiutato dal

nursing. Nasce quando le capacità di cure di sé non sono in grado di soddisfare i requisiti di cura di

sé. Il soddisfacimento dei requisiti di cura di sé avviene attraverso i cinque metodi di assistenza. Da

distinguere con il deficit della cura di sé di Carpenito.

3. Teoria dei sistemi infermieristici: descrive e spiega le relazioni che si devono determinare e

mantenere affinché si produca il nursing. Un sistema infermieristico si costituisce attraverso le

azioni.

Metodi di assistenza:

- Agire o fare per

- Guidare

- Insegnare

- Sostenere

- Offrire un ambiente favorevole allo sviluppo

Teoria dei sistemi infermieristici:: la teoria dei sistemi di assistenza infermieristica costituisce la componente

organizzativa del nursing rispetto alla teoria del deficit della cura di sé, poiché descrive l’assistenza

infermieristica e la relazione tra infermiere e paziente necessarie a risolvere i deficit individuati. In tale

teoria, occupa una posizione centrale il concetto di capacità di assistenza infermieristica, intesa come

elemento che caratterizza la professionalità degli infermieri e che li pone nella condizione di progettare e

realizzare un’assistenza infermieristica efficace nei confronti delle persone con deficit di self-care. Orem

descrive tre principali sistemi:

- Sistema di assistenza infermieristica totalmente compensatorio: gli infermieri agiscono direttamente

per il soddisfacimento dei requisiti di self-care dei pazienti.

- Parzialmente compensatorio: infermiere e paziente cooperano.

- Educativo o di supporto: le azioni compensatorie di assistenza sono svolte dal paziente e

all’infermiere è richiesta un’assistenza di merito alle decisioni da prendere, al controllo del

comportamento dell’assistito e all’insegnamento di abilità e conoscenze.

Metaparadigma:

- Persona: essere umano, unità che può essere considerata dal punto di vista biologico, simbolico e

sociale. Ogni individuo ha proprie caratteristiche che lo differenziano dagli altri (non è passivo).

Viene definita come un individuo in grado di riconoscere i propri requisiti di autocura.

- Salute: è

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
10 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SusinaPupina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof De Paola Alberto.