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Arte e Scienza

La arte è un'attività a uno scopo, che si esercita sulla base di conoscenze, esperienza, abilità e intuizione.

La scienza consiste nella conoscenza sistematica di determinati fenomeni fisici, naturali, psichici, che si ottiene mediante l'osservazione, l'esperimento, l'induzione e la deduzione.

Nell'infermieristica, arte e scienza sono correlate in quanto l'attività professionale è influenzata dalle conoscenze scientifiche.

Il metodo scientifico è la modalità con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà. Esso consiste nella raccolta di evidenza empirica e misurabile attraverso l'osservazione e l'esperimento, e nella formulazione di ipotesi sottoposte al vaglio dell'esperimento.

Se l'ipotesi è verificata più volte ed accettata dalla comunità scientifica, diventa un fatto.

Pasteur).1 – GENESI E SVILUPPO DELL’INFERMIERISTICA

L’assistenza infermieristica è vecchia quanto l’uomo, già l’assistenza che una donna dava al parto moltissimi secoli fa, può essere considerata un’assistenza infermieristica.

Negli anni ‘60-‘70 l’assistenza infermieristica si svolgeva prevalentemente negli ospedali, dove era svolta dalle infermiere professionali (prevalentemente donne, molte religiose e soprattutto queste occupavano un ruolo di coordinamento) e dall’infermiere generico (anche maschi che hanno mansioni molto limitate e che non prendono decisioni ma che eseguono solo gli ordini).

Ma è solo dagli anni ‘80 in poi che l’assistenza infermieristica in Italia subisce un processo di professionalizzazione.

All’inizio degli anni 70 si apre un dibattito sul ruolo dell’infermiere, grazie alle influenze derivanti dai paesi anglosassoni.

Le prima scuole per infermieri hanno luogo in

Italia solo alla fine dell'800 per lopiù annesse agli ospedali e sono pochissime a livello nazionale, ma è grazie al 1Decreto Regio n° 1832 del 1925 che si istituiscono ufficialmente le scuole infermieri e nel 1938 i programmi di studio vengono unificati a livello nazionale.

Nel 1954 vengono istituiti i corsi per infermiere generico, ma anche queste scuole hanno una preparazione molto bassa.

Inoltre, sempre nello stesso anno, grazie alla legge 1049/54, viene istituito il Collegio IPASVI (infermiere professionali, delle assistenti sanitarie visitatrici e delle vigilatrici d'infanzia).

Dal 1975 invece si ha una crescita esponenziale delle scuole infermieristiche, anche se ancora poche di loro insegnavano il nursing e la maggior parte preparava ancora solo su una base pratica.

La legge 833/78 instaura invece un sistema sanitario gratuito e non mutualistico, instaura le USL e instaura un sistema di finanziamento a piè di lista (più giorni di ricovero,

più finanziamenti). Nel 1991 la legge 341 (legge Ruberti) istituisce i diplomi universitari triennali e quindi anche quello in scienze infermieristiche. Il D.L. 502/92 invece, riordina la disciplina in materia sanitaria e comprende l’organizzazione delle USL, l’organizzazione delle competenze sanitarie, instaura le aziende ospedaliere, instaura un sistema di finanziamento a prestazione e prevede l’iscrizione alle scuole infermieristiche solo ai possessori di un diploma quinquennale. Il D.M. 739/94 individua la figura professionale dell’infermiere con il seguente profilo: “l’infermiere è l’operatore sanitario che in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale (articolo 2229) è responsabile dell’assistenza generale infermieristica”. E ancora “l’assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale ed

L'articolo 42/99 riconosce l'infermieristica come professione sanitaria e abroga il mansionario (legge 225/74).

Ruoli e funzioni dell'infermiere:

  • L'infermiere è il soggetto più vicino alla salute del malato e la definizione dell'OMS del concetto di "salute" segna un notevole progresso: "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e quindi non solo assenza di malattia o infermità".
  • Quindi al personale infermieristico compete l'assistenza globale all'individuo, mirata al soddisfacimento dei suoi bisogni.
  • L'intervento infermieristico quindi non è incentrato sulla malattia, ma sulla persona, attraverso un'azione intesa come CARE (assistere) e non CURE (curare), attraverso un approccio olistico (visione su tutti i fronti).
  • All'infermiere vengono riconosciute come sue funzioni la prevenzione, l'assistenza, l'educazione alla salute,
riabilitazione e la facoltà di intervenire nell'ambito delle cure palliative per garantire qualità di vita e di morte. Inoltre l'infermiere può lavorare anche come libero professionista e quindi non solo come dipendente di un ente pubblico o privato. Le 11 prestazioni essenziali dell'infermiere sono: 1. Assicurare la respirazione 2. Assicurare alimentazione ed idratazione 3. Assicurare l'eliminazione di urina e feci 4. Assicurare l'igiene 5. Assicurare il movimento 6. Assicurare il riposo 7. Assicurare la funzione cardiocircolatoria 8. Assicurare un ambiente sicuro 9. Assicurare la comunicazione 10. Assicurare un procedimento terapeutico 11. Assicurare un procedimento diagnostico 3 – IL PROBLEM SOLVING Il piano di assistenza migliore per lavorare al meglio e risolvere i problemi dell'assistito deriva dal problem solving, il quale è un processo scientifico basato su una struttura teorica che utilizza un procedimento sistematico.

Allo scopo di risolvere un problema. Le fasi del problem solving sono:

  • Raccolta e classificazione dei dati
  • Deduzione
  • Diagnosi
  • Ipotesi d'intervento
  • Intervento
  • Verifica

La raccolta dati può essere:

  • Oggettiva: cartelle cliniche, documentazione sanitaria, dati anagrafici, stato di famiglia, lavoro, istruzione, origini, ecc.
  • Soggettiva: impressione della persona, richieste, opinioni, tutto ciò che comunica, la famiglia, il suo contesto di vita, ecc.

La raccolta dati può essere effettuata tramite l'intervista che può essere:

  • Direttiva: cioè su una scheda prestampata
  • Non direttiva: cioè basata su domande aperte in modo da interagire col malato

Per effettuare un'intervista bisogna:

  • Prepararsi all'intervista
  • Creare l'ambiente adatto
  • Raccogliere dati
  • Usare tecniche di comunicazioni efficaci

Inoltre l'uso dei sensi è molto importante per

effettuare una buona diagnosi eper raccogliere dati. Con la vista si possono notare: aspetto generale, respiro, sistema cardiocircolatorio, apparato gastroenterico, apparato urinario, pelle, protesi, udito, attività motoria, linguaggio verbale e non. L'udito serve nel caso di colloqui o interviste con il paziente. Col tatto invece si possono notare: temperatura, tono muscolare, masse, aree dolenti, tremori, umidità della pelle. Infine con l'olfatto si possono notare: l'odore dell'alito, odore delle ferite, l'odore delle secrezioni. Per l'accertamento dei dati sono molto importanti le scale di valutazione:

  • Scala di Braden (rischio piaghe da decubito)
  • Scala di Barthel
  • Scala di Glasgow (pazienti in coma)
  • Scala per rilevare l'intensità del dolore
  • Indice di Apgar (valutare il neonato)
  • Ecc.

Esistono vari tipi di problem-solving:

  • P.S. spontaneo: reazioni riflesse spontanee.
  • P.S. per prova ed errori:
soluzioni difficili, possibili senza premeditazioni.
  • Scelta aleatoria con alta possibilità di errori.

P.S. per intuizione: basato su impressioni e su esperienze precedenti. Può portare ad errori e non è valido professionalmente.

4P.S. con metodo scientifico: procedimento logico e sistematico per risolvere problemi. Si avvale di: riconoscimento del problema, raccolta dati da tutte le fonti, formulazione ipotesi correlate ai dati sottostanti, preparazione ed applicazione di un piano, verifica risultati finali.

Cosa molto importante al fine di risolvere un problema è saper individuare le risorse a nostra disposizione che possono essere risorse umane e risorse materiali.

Gli obiettivi che ci si pone da raggiungere alla fine del problem solving sono di 3 tipi:

  • Cognitivi: cioè che il soggetto sappia
  • Affettivo-relazionali: cioè che il soggetto sappia essere
  • Psicomotori: cioè che il soggetto sappia fare

4 – IL

in modo adeguato e promuovere la salute dell'individuo. Il processo infermieristico è composto da cinque fasi: valutazione, diagnosi, pianificazione, implementazione e valutazione. Durante la fase di valutazione, l'infermiere raccoglie informazioni sul paziente, la sua storia clinica, i sintomi e le condizioni attuali. Successivamente, viene effettuata una diagnosi infermieristica, che identifica i problemi di salute del paziente. Nella fase di pianificazione, vengono stabiliti gli obiettivi e i risultati desiderati per il paziente, insieme a un piano di assistenza personalizzato. Durante l'implementazione, l'infermiere mette in atto le azioni previste nel piano di assistenza, fornendo cure dirette al paziente. Infine, nella fase di valutazione, viene valutato il progresso del paziente verso il raggiungimento degli obiettivi stabiliti e viene apportata qualsiasi modifica necessaria al piano di assistenza. Il processo infermieristico è fondamentale per garantire una cura di qualità e centrata sul paziente. Attraverso una valutazione accurata, una diagnosi corretta e una pianificazione adeguata, l'infermiere può fornire un'assistenza mirata e personalizzata, promuovendo il benessere e la guarigione del paziente. In conclusione, il processo infermieristico è uno strumento essenziale per gli infermieri nel fornire cure di qualità. Attraverso una valutazione approfondita, una diagnosi accurata e una pianificazione adeguata, l'infermiere può garantire un'assistenza personalizzata e centrata sul paziente, promuovendo la salute e il benessere dell'individuo.

Salute el'infermiere non può trattare un uomo come se fosse avulso dall'ambiente. Ciò che accomuna tutte le teoriche infermieristiche è:

Il metaparadigma di nursing: tutte le teoriche si occupano di persona, ambiente, salute, assistenza infermieristica

Il concetto olistico della persona: l'uomo è tutt'uno e l'insieme è maggiore rispetto alla semplice somma delle sue parti

Si possono anche raggruppare molte delle teoriche in due grandi paradigmi:

Il paradigma della totalità: secondo questo paradigma c'è una sorta di frazionamento dell'uomo e le teoriche appartenenti a questo gruppo dividono l'uomo in parti o funzioni per metterne meglio a fuoco i problemi ed ipotizzare gli interventi infermieristici

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
10 pagine
1 download
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher wallacekr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Gigliotti Fulvio.