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Metodologia della ricerca

PROGRAMMA1 – EBN2 - CODICE DEONTOLOGICO, LINEE GUIDA, PROCEDURE E PROTOCOLLI3 – PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI NELLA RICERCA4 – METODOLOGIA DELLA RICERCA5 – MODELLI ORGANIZZATIVI ASSISTENZIALI6 – IL PROCESSO INFERMIERISTICO

1 – EBN (EVIDENCE BASED NURSING)

Nel corso degli ultimi 10 anni c’è stata la diffusione del movimento dell’EBN, o Infermieristica basata sull’evidenza. L’EBN viene definita come il processo tramite il quale gli infermieri assumono le decisioni cliniche utilizzando le migliori ricerche disponibili, la loro esperienza clinica e le preferenze del paziente, in un contesto di risorse disponibili. Quindi l’attività professionale infermieristica deve essere basata sull’evidenza scientifica (quindi sulle linee guida di provata efficacia). L’obiettivo dell’EBN è di identificare attraverso delle ricerche e la revisione sistematica, le evidenze della pratica infermieristica.

quindi bisogna eliminare tutto quello che è inefficace, inadeguato, troppo costoso e potenzialmente pericoloso. Le revisioni sistematiche localizzano e valutano i dati di studi scientifici, basati su dati empirici e li applicano all'assistenza basata sull'evidenza. Il processo dell'EBN si divide in varie fasi: - Formulare il quesito: consiste nel tradurre il problema clinico e/o assistenziale in una domanda per il quale è possibile trovare una risposta. - Ricercare la letteratura: una buona ricerca identifica il materiale sia pubblicato che non pubblicato o in lingue diverse dalla nostra, quindi bisogna ricercare nei database, nelle riviste, nelle bibliografie, ecc. - Valutare criticamente i risultati della ricerca: l'infermiere che valuta le ricerche scientifiche dovrebbe porsi alcune domande per capirne la validità (quali sono i motivi che hanno spinto l'autore a fare questo studio?, la metodologia usata è appropriata al problema?, ecc.).

campo di ricerca?, chestudio è stato effettuato?, ecc.).Naturalmente bisogna capire poi se queste ricerche fornisce dei risultativalidi.Applicare nella pratica le evidenze trovate: richiede una preventiva• valutazione delle caratteristiche del campione (fattori anagrafici,psico-fisici, socio-culturali, ecc.) e dei pazienti ai quali verranno applicatele evidenze, tenendo conto dell’efficacia clinica e dei costiValutare i risultati ottenuti: una volta che i dati sono stati raccolti e• applicati si deve attuare una verifica clinica per valutare se la praticaquotidiana risponde al criterio della migliore pratica possibile.Il processo di verifica comprende varie fasi: PROGETTARE LA VERIFICA(ad esempio la decisione dei casi da includere), MISURARE LA PRATICAQUOTIDIANA (soprattutto attraverso questionari e l’osservazione) eINTRAPRENDERE AZIONI CONCRETE (se i risultati sono buoni gli operatoridevono ricevere un riconoscimento, se i risultati non sono

Sufficienti bisognerà correggere il comportamento errato). 22 – CODICE DEONTOLOGICO, LINEE GUIDA, PROCEDURE E PROTOCOLLI

Per ogni infermiere è importante non perdere mai di vista il proprio mandato professionale, ed è questo lo scopo del codice deontologico.

Nel 1960, l'IPASVI crea il primo codice deontologico, in cui vengono indicate le coordinate etiche degli infermieri.

Nel 1977 questo codice sarà rivisto e abbreviato, nel 1999 il codice deontologico viene riscritto in modo da dare spazio alle esigenze di autonomia professionale dell'infermiere.

Questo codice rimarrà in vigore fino al 2009, quando l'infermiere non viene più definito come l'operatore sanitario dotato di un diploma abilitante, ma come il professionista sanitario responsabile dell'assistenza infermieristica, grazie anche all'abolizione del mansionario con la legge 42/99.

Il nuovo codice fissa le norme dell'agire professionale, dando molto

spaziosoprattutto alla responsabilità dell’infermiere ed è formato da 51 articoli.

Una linea guida è un insieme di raccomandazioni, sviluppate sistematicamente, basate sull’evidenza scientifica a favore o contro un determinato intervento e vengono prodotte da società scientifiche, associazioni professionali o istituzioni sanitarie.

Hanno lo scopo di aiutare tutte le figure professionali a scegliere la più appropriata assistenza sanitaria in specifiche circostanze cliniche.

Le linee guida non vengono concepite come uno schema da applicare in modo rigido, ma come una sintesi delle migliori informazioni scientifiche disponibili circa le modalità di diagnosi, cura e assistenza.

La procedura è una forma di standardizzazione (uniformare attività e prodotti sulla base di norme e modelli di riferimento appropriati) più elementare di una sequenza di azioni definite.

Lo scopo delle procedure è quello di descrivere la

La modalità ottimale di esecuzione di una tecnica, sia essa semplice o complessa, ha l'obiettivo di ridurre la variabilità di comportamento ed esecuzione di una determinata azione.

Perché una procedura abbia successo, è necessario che sia condivisa da tutti gli utilizzatori e che sia continuamente revisionata.

Il protocollo è uno schema ottimale della sequenza di comportamenti da adottare in relazione a un determinato iter diagnostico, terapeutico o assistenziale (quindi un protocollo è formato da più procedure).

Ha lo scopo di massimizzare l'appropriatezza di un iter diagnostico, terapeutico o assistenziale.

La costruzione di un protocollo è formata da una fase elaborativa e da una fase operativa.

La fase elaborativa comprende:

  • Identificazione della situazione: ad esempio, gestione di un CVC
  • Analisi della situazione: analisi del comportamento degli operatori e ricerca bibliografica
  • Identificazione della popolazione interessata:

infermieri e medici a• contatto con il paziente

Stabilire gli obiettivi assistenziali: ridurre, prevenire e controllare le• infezioni

Definire le fasi operative: riunioni, suddivisioni compiti e durata• dell’applicazione del protocollo

La fase operativa comprende:

Titolo ed obiettivo: ad esempio GESTIONE DEL CVC•

Risorse umane e materiali: identificare il numero di operatori e il• materiale occorrente

Procedure e tempi: ad esempio, nelle prime ore successive all’impianto,• disinfettare, applicare garza, controllare, ecc., successivamente….. ecc.

Verifica dell’efficacia e dell’efficienza: ad esempio, l’applicazione del• protocollo ha ridotto del 20% le infezioni, ecc.

Valutazione: in riunione si decide se adottare il protocollo o meno•

Eventuale rielaborazione•

3 – PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI NELLA RICERCA

La protezione dei diritti umani durante la ricerca mira a proteggere i soggetti da eventuali danni

derivanti dalla loro partecipazione ad uno studio, tali soggetti hanno il diritto di non incorrere in alcun danno fisico o emotivo e nel caso in cui ce ne sia la possibilità, devono conoscere le eventuali lesioni prima di firmare il consenso informato (rispettando il diritto di non subire danni). La valutazione dei rischi e dei benefici è chiamato rapporto rischio-beneficio, quindi i benefici devono superare i rischi. Il rapporto costo-beneficio invece costituisce lo standard principale con il quale valutare in modo etico le procedure di uno studio, per il calcolo di tale rapporto è richiesta la considerazione dei benefici, dell'importanza della ricerca e dell'entità dei rischi. In alcuni casi però i soggetti possono essere a rischio di coercizione in quanto possiedono una limitata capacità di comprendere i benefici dello studio (bambini, anziani, disabili mentali, pazienti sedati o incoscienti, moribondi, ecc.), quindi in ogni tipo di indagine.bisogna accertarsi prima che ogni soggetto comprenda tutte le procedure in modo da permettergli di prendere una decisione informata. Alcuni dati da raccogliere possono ledere la dignità e la privacy dei soggetti, infatti in molti questionari si chiede di fornire dati "sensibili" (reddito, credenze, ecc.), quindi la scelta del paziente di rifiutarsi di rispondere corrisponde al diritto alla privacy e alla dignità. Il diritto all'anonimato e alla riservatezza invece prevede il diritto di tenere gli individui che partecipano ad una ricerca senza nome, limitando l'accesso alle informazioni raccolte. La riservatezza è la protezione dei dati dell'assistito che non possono essere divulgati senza il permesso del diretto interessato. Infine, si garantiscono i diritti umani utilizzando il consenso informato e la revisione dei protocolli di studio da parte del IRB (Institutional Review Board) paragonabile al comitato etico in Italia. Questi comitati sono.

composti da revisori che hanno la responsabilità di controllare che il comportamento del ricercatore sia rispettoso dei principi etici.

Gli elementi chiave del consenso informato sono:

  • Deve essere firmato prima della partecipazione alla ricerca firmando un• apposito modulo
  • Tale consenso deve essere suddiviso in sezioni, usando un gergo chiaro e• leggibile
  • Alcuni soggetti come gli anziani o i bambini potrebbero non essere in• grado di firmare il consenso, quindi è necessaria la firma dei genitori o del tutore legale
  • Il consenso deve contenere il titolo dello studio, le persone coinvolte, le• ragioni per cui un soggetto dovrebbe partecipare, gli obiettivi da raggiungere, una descrizione dettagliata delle procedure, i rischi potenziali per il soggetto, i benefici potenziali, la libertà del soggetto di lasciare lo studio in qualsiasi momento, ecc.

5 – METODOLOGIA DELLA RICERCA

La ricerca infermieristica è un processo circolare di risoluzione dei

problemi che raccolgie dati, li analizza e li elabora, traendone nozioni evitando di influenzeda parte del ricercatore. Quindi la ricerca è un processo che permette agli infermieri di porsi quesiti per migliorare l'assistenza infermieristica. Le aree di priorità della ricerca infermieristica sono il campo della teoria e della pratica. La metodologia della ricerca si divide sostanzialmente in 3 fasi: Fase concettuale: consente di definire il problema per cui effettuare una ricerca bibliografica. Fase empirica: è il momento di passaggio dall'ipotesi alla ricerca vera e propria, identificando il campione di interesse. Fase interpretativa: in questa fase i dati vengono analizzati ottenendo dei risultati che verranno comunicati al pubblico (attraverso la pubblicazione). Il campione de
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
9 pagine
1 download
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher wallacekr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica III e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Fantuzzi Guglielmina.