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Estratto del documento

DIARIO SETTIMANALE ESAME OBIETTIVO

Frequenza delle evacuazioni

Ispezione cavo orale, denti

Caratteristiche delle feci

Deglutizione

Defecazione incompleta

Ispezione addome (distensione addominale)

Defecazione difficile

Tempo necessario per evacuare

Auscultazione dei rumori intestinali (fonendoscopio)

Dolore addominale

Palpazione addome (masse dure nel colon)

Ispezione della zona perineale e dello sfintere anale

Educazione alla salute: raccomandazioni

DIETA

Aumentare l'apporto di liquidi: fino a 1500 - 2000 ml/die (se non controindicato es, cardiopatici) utilizzando bevande e alimenti (es. minestre, zuppe..)

Ridurre alcool - caffeina - cioccolato

Quindi aumentare gradualmente l'apporto di fibre con la dieta: frutta fresca, verdura, pane e cereali integrali

Educazione alla salute: raccomandazioni

ATTIVITÀ FISICA

Basata sulla tolleranza individuale

Se la mobilità è conservata: camminare 20' 1-2 v. al giorno

30-60' per 3-5 v. alla settimana
se la mobilità è limitata: camminare per almeno 20 metri per 2 v. al giorno
persone allettate: flessioni pelviche, rotazioni basso tronco, flessioni delle gambe
Educazione alla salute: raccomandazioni
FAVORIRE UNA PULIZIA INTESTINALE REGOLARE
Trarre vantaggio dal riflesso gastro – colico (pasto stimolante)
Garantire la privacy
Assicurare pulizia, comfort dei servizi igienici
Posizione: altezza adeguata del water
consigliare posizione con busto flesso in avanti; se necessario appoggiare i piedi su uno sgabello
Persone allettate: se necessario, simulare la posizione accovacciata, posizionando la persona su un fianco e facendole flettere gli arti inferiori sull'addome
1. Mangiare tutti i giorni verdure, prediligendo l'assunzione di fibre
2. Bere molto, almeno 1,5 litri al giorno
3. Mangiare lentamente e masticare bene gli alimenti, cercando di mangiare ad orari regolari
4. Educare l'intestino: non reprimere il bisogno di andare in

bagnoAbituarsi ad andare in bagno ad orari regolari.Evitare sforzi eccessivi durante la defecazione

5. Fare esercizio fisico moderato tutti i giorni

6. Evitare i lassativi irritanti

7. Consultare il medico specialista(Società Italiana Unitaria di Colonproctologia)

Considerare inoltre.....Importanza di segnalare al proprio medico una stipsi che insorgaimprovvisamente (patologia???)

In ambito ospedaliero la stispi è spesso il risultato di una serie dieventi che si sovrappongono improvvisamente in seguito a:malattiaospedalizzazioneimmobilitàdipendenza da altriperdita della privacy

TRATTAMENTO DELLA STIPSI

Protocollo Nursing Best Practice Guidelines della RNAO Registered NursesAssociation of Ontario

Quando gli interventi non farmacologici non sono sufficienti, è possibile ricorrere all'uso di lassativi.

Uso di lassativi aumenta con l'etàper gli anziani giunge a percentuali comprese tra il 39% e il 50%

Uso prolungato di lassativi può indurre

stitichezza a causa della perdita della motilità colica

uso mirato e personalizzato

in relazione autosufficienza / dipendenza della persona, mobilità, alimentazione, tipo di problema nell'eliminazione

LASSATIVI

Guida all'uso dei farmaci (Agenzia Italiana del Farmaco)

LASSATIVI DI VOLUME

Da utilizzare quando non è possibile incrementare il consumo di fibra con l'alimentazione

Assorbono acqua ed aggiungono massa al contenuto intestinale

Garantire un adeguato apporto di liquidi per migliorare l'attività del lassativo e per evitare l'occlusione intestinale

L'effetto completo può richiedere alcuni giorni

Es. crusca integrale da aggiungere a cibo, succhi di frutta

crusca finemente macinata (più appetibile, anche sotto forma di pane o biscotti integrali)

metilcellulosa, ispagula, sterculia, utili per le persone che non tollerano la crusca

LASSATIVI DI CONTATTO

Agiscono

aumentando la motilità intestinalePossono causare crampi addominali, diarrea, ipopotassiemiaes. bisacodildocusato sodicoglicerolo (supposte, microclismi glicerolo/camomilla/malva)sennasodio psicolfatoLASSATIVIGuida all'uso dei farmaci (Agenzia Italiana del Farmaco)LASSATIVI EMOLLIENTII lassativi di volume e quelli di contatto possiedono ancheproprietà emollientiUtili nel trattamento delle emorroidi e delle ragadi analies. clismi contenenti olio di arachidi lubrificano e ammorbidisconole feci impattate e stimolano la motilità intestinalees. paraffina liquidaLASSATIVIGuida all'uso dei farmaci (Agenzia Italiana del Farmaco)LASSATIVI OSMOTICIzuccheri o sali che agiscono trattenendo acqua nell'intestino con unmeccanismo osmoticolattulosio produce diarrea osmotica con un basso pH fecale,previene la proliferazione della flora produttrice di ammonio(utile nel trattamento encefalopatia epatica)macrocogollassativi salini: idrossido di magnesio, sali di magnesio,

  1. clismi difosfati (clisma fleet)
  2. Somministrare con un adeguato apporto di liquidi
  3. Possibili effetti collaterali: iperperistalsi, coliche intestinali, flatulenza
  4. Trattamento della stipsi
  5. Protocollo Nursing Best Practice Guidelines della RNAO Registered Nurses Association of Ontario
  6. STITICHEZZA ACUTA
  7. Si inizia con supposte, rettoclisi o lassativi per svuotare il retto
  8. Educare l'intestino a un regolare ritmo di evacuazione
  9. Quindi si attua un programma di gestione intestinale con interventi preventivi
  10. Approccio graduale: opportuno iniziare con un lassativo formante massa
  11. Se il lassativo formante massa non è ben tollerato o è inefficace, sostituirlo o affiancarlo con un lassativo osmotico (per 3-4 giorni) o un lassativo di contatto
  12. Se non compare nessun effetto, valutare con il medico l'opportunità di passare a lassativi di maggior effetto

stipsi

Protocollo Nursing Best Practice Guidelines della RNAO Registered Nurses Association of Ontario

STITICHEZZA ACUTA

In pazienti che hanno difficoltà nella evacuazione: è possibile aggiungere supposte di glicerina

Se presente un fecaloma, è bene procedere con un clistere salino o oleoso

Continuare fino al ripristino della normale attività, quindi impostare un programma di prevenzione

Trattamento della stipsi

Protocollo Nursing Best Practice Guidelines della RNAO Registered Nurses Association of Ontario

STITICHEZZA CRONICA (prolungata fino a durare mesi o anni)

  1. Utilizzare metodi non farmacologici
  2. All'occorrenza integrare con il trattamento farmacologico:
    • lassativi formanti massa, utili nei soggetti che seguono una dieta povera di fibre
    • lassativi salini osmotici che devono essere assunti per brevi periodi (non più di 3-4 giorni) e in modo intermittente in modo da aiutare l'intestino a riattivare un regolare ritmo di evacuazione
  3. Se i lassativi

osmotici non sono efficaci o tollerati si possono inserire per brevi periodi i lassativi di contatto

Controllare ogni 2-4 settimane l'attività intestinale e modificare le dosi di farmaco necessarie

Linee guida per il trattamento di un fecaloma negli adulti

La presenza prolungata di feci nel retto va trattata immediatamente con supposte di glicerina o microclismi lubrificanti

Possono essere necessari trattamenti ripetuti con supposte di glicerina, microclimi o enteroclismi di piccolo o grande volume

Per ammorbidire, stimolare l'evacuazione e/o lubrificare le feci si possono aggiungere lassativi per bocca, scelti in base alle caratteristiche delle feci (es. all'esplorazione rettale feci morbide o pastose, feci solide e dure)

L'evacuazione manuale delle feci deve essere l'ultima alternativa, quando tutti gli altri interventi si sono rilevati inefficaci.

ENTEROCLISMA

ENTEROCLISMA

Introduzione di una soluzione nel retto e nel colon allo scopo di stimolare l'eliminazione

intestinale CLISTERE DI PULIZIA per trattare stipsi e fecalomi prima di interventi chirurgici e diagnostici CLISTERE DI RITENZIONE per ammorbidire/lubrificare la massa fecale indurita e facilitare l'evacuazione deve essere trattenuto nell'intestino per un tempo più prolungato meno frequentemente usato per istillare farmaci nel retto Controindicazioni: Presenza di ragadi anali, emorroidi, fistole anali Patologie infiammatorie ed infettive del colon Pazienti cardiopatici in particolare con disaritmie ENTEROCLISMA AGISCE PER: AZIONE MECCANICA (distensione intestinale) dipende dal volume dei liquidi introdotti e dalla pressione esercitata sulla parete intestinale AZIONE CHIMICO-FISICA (effetto irritante – effetto osmotico) dipende dal tipo di soluzione utilizzata AZIONE TERMICA indicata la temperatura corporea 37- 38°C (azione emolliente sulle feci; t° più basse possono provocare crampi addominali, più alte lesioni mucosa) ENTEROCLISMA TIPI DISOLUZIONE IPOTONICA

Si tratta generalmente di acqua di rubinetto. L'acqua viene richiamata nei tessuti ma l'evacuazione viene stimolata prima che una quantità apprezzabile di liquidi venga richiamata grande volume nell'organismo – svuotamento immediato del colon) 750-1000 ml (distensione) 1500 – 2000 ml

SOLUZIONE ISOTONICA

Soluzione fisiologica

SOLUZIONE IPERTONICA

Tende a richiamare acqua nel lume intestinale basso volume. Ad esempio glicerolo, mannitolo 120-150 ml. Permette quindi di somministrare quantità inferiori di liquido

ENTEROCLISMA

VOLUME DELLA SOLUZIONE: volume standard (700-1000 ml) – grande volume (1500 – 2000 ml). Ad esempio in preparazione di esami diagnostici o interventi chirurgici. Piccolo volume in genere clisteri preconfezionati di (120-150 ml) di soluzione ipertonica o olio di vasellina

RETTOCLISI IPERTONICA

Clisteri evacuativi di piccolo volume con una soluzione ipertonica, ad esempio mannitolo. Viene istillata molto lentamente (goccia-goccia). Occorre regolatore di flusso, la persona

viene posizionata sulla padella
ENTEROCLISMA
PRESSIONE DI SOMMINISTRAZIONE
Alta pressione: irrigatore a circa 90-100 cm di altezza rispetto al corpo della persona. Controindicato in caso di difficoltà a ritenere il liquido
Media pressione: irrigatore a circa 50 cm - condizione più frequente
Bassa pressione: i
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
42 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica Clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Cianfanelli Elisabetta.