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Il miocardio si comporta elettricamente come un sincizio
Il rallentamento del nodo atrio-ventricolare è indispensabile per permettere la contrazione atriale un attimo prima di quella ventricolare, migliorando in tal modo l'efficienza della pompa.Pacemaker artificiale
Il pacemaker artificiale è un dispositivo elettrico che: - Agisce da stimolatore cardiaco generando impulsi elettrici che vengono applicati al cuore tramite elettrocateteri - Si inserisce in prossimità del cuore in una tasca sottocutanea - Supplisce alla funzione del miocardio specifico di produrre il battito cardiaco. Recentemente sono stati creati nuovi sistemi di stimolazione che, grazie alle nanotecnologie, permettono di connettere il pacemaker ad una singola Cardiocapsula, interamente contenuta all'interno del cuore, eliminando l'elettrocatetere.Elettrocardiogramma
L'Elettrocardiogramma (ECG) è la registrazione delle variazioni elettriche cheaccompagnano il battito cardiaco, rilevate per mezzo di elettrodi collocati sulla pelle a riposo o sotto sforzo. Le variazioni di dimensioni e durata delle onde dell'ECG permettono di individuare anomalie del ritmo cardiaco e della conduzione.
Onda P: Depolarizzazione degli atri, sistole atriale → Complesso QRS: Depolarizzazione dei ventricoli, sistole ventricolare → Onda T: Rilassamento dei ventricoli, diastole ventricolare. → Tutti gli eventi associati ad un battito cardiaco durano circa 0,8 secondi. Talvolta però la regolarità del ritmo sinusale viene perduta ed il cuore può battere con irregolarità provocando aritmia.
Le alterazioni del ritmo possono comportare:
- Tachicardia: accelerazione dei battiti →
- Bradicardia: rallentamento eccessivo dei battiti →
- Extrasistole: battiti che compaiono al di fuori del normale ritmo cardiaco. →
L'ECG dinamico (Holter) è una metodica diagnostica che consente di monitorare
L'attività elettrica del cuore durante un intervallo di tempo più o meno lungo, solitamente corrispondente a 24-48 ore.
Frequenza cardiaca 60-90 bpm
Frequenza cardiaca media 72 bpm
FC>100 bpm tachicardia→FC<60 bpm bradicardia→420 bpm: brillazione ventricolare è un aritmia caratterizzata da un'attivazione rapidissima ed irregolare dei ventricoli che diventano incapaci di generare una contrazione valida e si verifica un arresto cardiaco in cui si ha un cuore elettricamente vivo ma meccanicamente morto. Questa aritmia è la più frequente causa di morte improvvisa nella popolazione.
Le aritmie possono compromettere la capacità del cuore di pompare il sangue in periferia, le cause sono molteplici:
- Fattori eccitanti: stress, caffeina, nicotina..
- Malformazioni congenite
- Patologie delle coronarie
- Infarto del miocardio
- Valvole cardiache difettose
- Ipertiroidismo
- Carenza di potassio
Vasi
sanguigni➔Si distinguono tre tipi di vasi: arterie, capillari, vene.
Le arterie trasportano il sangue in senso centrifugo, sono presenti due grandi arterie, l'arteria polmonare e l'aorta. Queste due arterie fuoriescono dai ventricoli destro e sinistro, si rami cano in arterie di medie dimensioni che riforniscono i vari distretti del corpo. Tali arterie si rami cano in arterie di calibro minore dette arteriole, le quali all'interno di organi e tessuti si rami canoulteriormente in vasi microscopici detti capillari.
I capillari a gruppi con uiscono in piccoli vasi detti venule che a loro volta si riuniscono in vasi di calibro sempre maggiore detti vene le quali trasportano il sangue dai tessuti al cuore. Una gran parte del volume di sangue dell'organismo è contenuto nelle vene. Le vene degli organi addominali (fegato e milza) e della cute costituiscono delle vene riserve ematiche. Le arterie e le vene presentano una parete costituita da tre strati di tessuto detti
produce una diminuzione della pressione sanguigna.provoca una riduzione. Le arteriole danno origine per ramificazione alle arteriole terminali di calibro ancora più inferiore dalle quali si originano le metarteriole che immettono il sangue nei capillari. Nei punti in cui le metarteriole danno origine ai capillari sono presenti anelli di muscolatura liscia detti sfinteri precapillari che regolano il transito del sangue nelle reti capillari degli organi.
I capillari sanguigni sono vasi di calibro molto ridotto e garantiscono lo scambio per diffusione di sostanze nutritive, ossigeno, anidride carbonica e altre molecole tra il sangue e i liquidi extracellulari. Il loro numero varia in base all'attività metabolica del tessuto che irrorano; la cartilagine, la cornea e il cristallino ne sono privi.
I capillari hanno pareti sottili formate da un unico strato di endotelio, circondato da una membrana basale.
La distribuzione del sangue nel loro interno è regolata:
- Dalla muscolatura liscia
Le arteriole sono dei vasi sanguigni che regolano il flusso di sangue attraverso i tessuti. Partono dalle arterie principali e si ramificano fino a raggiungere i capillari.
I capillari sono i vasi sanguigni più piccoli e sono responsabili degli scambi di sostanze tra il sangue e i tessuti circostanti. Sono costituiti da una singola cellula endoteliale che forma una parete sottile e permeabile.
Le arteriole possono influenzare il flusso di sangue attraverso i capillari grazie alla loro capacità di contrarsi o dilatarsi. In alcuni tessuti, i capillari sono direttamente collegati alle venule, mentre in altri formano reti molto ramificate.
La quantità di sangue che fluisce attraverso i capillari dipende dalle esigenze metaboliche del tessuto. Se il tessuto ha bisogno di poche sostanze, solo una piccola parte della rete capillare sarà attraversata dal sangue. Se le esigenze metaboliche aumentano, il sangue affluisce in tutta la rete capillare.
I capillari possono essere classificati in base alla loro struttura e alla loro localizzazione anatomica:
- Capillari continui: presentano cellule endoteliali interconnesse e una lamina basale continua. Questa struttura permette solo il passaggio di ioni e piccole molecole attraverso le fessure intercellulari. I capillari continui si trovano nei muscoli, nel tessuto nervoso e nel tessuto connettivo.
- Capillari fenestrati: hanno una lamina basale continua ma l'endotelio è provvisto di pori. Questi pori permettono scambi rapidi tra i capillari e i tessuti circostanti. I capillari fenestrati si trovano nelle ghiandole endocrine, nel rene e nell'intestino.
esercitata dal sangue sulla parete del vaso che tende a spingere il liquido negli spazi interstiziali.
Pressione osmotica: determinata dalle molecole proteiche, ad esempio l'albumina, contenute nei vasi che tende a richiamare il liquido all'interno dei capillari.
L'ossigeno e l'anidride carbonica diffondono a causa di una differenza di pressione parziale che si registra tra il sangue e il liquido interstiziale.
- L'ossigeno diffonde dal sangue arterioso al liquido interstiziale per differenza di pressione.
- La CO2 passa dal liquido interstiziale nel sangue per gradiente di pressione opposto.
La pressione parziale di un componente di una miscela di gas è la pressione che questo eserciterebbe sulle pareti del recipiente che lo contiene, qualora occupasse da solo tutto il volume a disposizione dell'intera miscela alla stessa temperatura.
Vasi venosi:
- Venule: vasi che raccolgono il sangue refluo dai capillari. Presentano una struttura simile a quella delle
Le arteriole si distinguono però per una tonaca media scarsamente sviluppata e una parete casale più sottile.
Vene: vasi che ricevono il sangue dalle venule e lo riportano al cuore. Rispetto alle arterie hanno una tonaca media meno spessa, una parete meno elastica e una maggior ampiezza dell'ume interno. Possono essere presenti inoltre delle valvole interne a nido di rondine che impediscono il reflusso di sangue.
Le vene possono essere distinte in:
- Vene di tipo recettivo: vene di grosso calibro provviste di parete sottile, ricevono notevoli quantità di sangue per gravità. Vene della testa e del collo che ricevono il sangue refluo della parte superiore del corpo e confluiscano nell'avena cava superiore.
- Vene di tipo propulsivo: vene provviste di parete più spessa con ricco corredo muscolare e valvole a nido di rondine. Vene del tronco e degli arti inferiori che spingono il sangue verso il cuore in senso contrario alla forza di gravità.
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I sistemi valvolari a nido di rondine sono valvole presenti nelle vene di tipo propulsivo e devono il loro nome alla loro particolare forma che ricorda un nido di rondine.
Si presentano come tasche dell'endotelio del vaso sporgendo nel suo lume e la loro chiusura provocata dalla pressione del sangue impedisce il reflusso. Sono disposte in coppie per questo vengono definite bigemine.
La debolezza o la perdita della funzionalità di queste valvole a nido di rondine determinano le vene varicose in quanto esse diventano incapaci di contenere il reflusso del sangue.
Il ristagno ematico determina l'aumento della pressione sanguigna e la dilatazione delle pareti delle vene che perdono elasticità.
Sintomatologia: sensazione di pesantezza delle gambe, crampi notturni, formicolio, bruciore e gonfiore.
Il ritorno del sangue al cuore attraverso le vene