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I DRENAGGI

È un dispositivo atto a favorire la fuoriuscita di liquidi o gas da una cavità preesistente o neoformata. I principali tipi di drenaggi in chirurgia si dividono in:

  • Tubulare
  • Laminare
  • Capillare

I materiali usati possono essere PVC, silicone o teflon e i drenaggi devono avere delle caratteristiche precise come:

  • Flessibilità
  • Morbidezza
  • Antiaderenza
  • Trasparenza
  • Radiopacità

I principi di funzione dei drenaggi sono essenzialmente due:

  • Con aspirazione
  • Per caduta

Il metodo di raccolta più usato in passato era il drenaggio a sifone Bulau che si basava sul sistema per caduta in delle bottiglie di vetro (il sistema poteva essere ad una, due o tre bottiglie). Inoltre su questi dispositivi e su quelli più moderni è montata la valvola di Heimlich che serve per non far ritornare indietro il liquido uscito dalla cavità e possiede un attacco Luer Lock. Oggi si usa invece il sistema PLEUREVAC.

Un contenitore di materiale plastico graduato.

Gli obiettivi dell'assistenza infermieristica sono principalmente:

  • Mantenere la sterilità
  • Mantenere la pervietà
  • Valutazione del secreto per qualità e quantità
  • Educazione della persona portatrice di un drenaggio

Subito dopo l'operazione è consigliabile mobilizzare precocemente il paziente in modo da evitare formazione di trombosi venosa profonda, atelectasie, polmoniti ipostatiche e piaghe da decubito.

ATTENZIONE: in caso di pneumonectomia il drenaggio non è mai posto con aspirazione, ma per caduta!

L'infermiere dovrà collocare il paziente in posizione Fowler o semi Fowler, in posizione di decubito laterale sulla parte operata e cambiare la posizione ogni 2 ore.

In caso di lobectomia l'infermiere dovrà collocare il paziente in posizione Fowler o semi Fowler, in posizione di decubito laterale sul lato sano e cambiare la posizione ogni 2 ore.

Sono aperture artificiali, realizzate abboccando un organo cavo alla cute. Le stomie dell'apparato digerente si dividono in: - Faringostomie - Esofagostomie - Gastrostomie - Digiunostomie - Colonstomie - Ileostomie Le Colonstomie si possono dividere in: - Ciecostomie - Trasversostomie - Colonstomie sinistre In base alla loro durata si dividono in: - Temporanee (morbo di Crohn, tumori del colon o del retto, stenosi non resecabili, ecc.) - Permanenti (mordo di Crohn, lesioni, malattia diverticolare, rettocolite ulcerosa, incontinenze anali, ecc.) Le funzioni delle stomie sono: - Introdurre cibi per un'alimentazione enterale artificiale - Eliminazione delle feci se manca l'intestino distale, se c'è un ostacolo nell'intestino distale o se si vogliono deviare le feci per proteggere un'anastomosi (stomia escludente). In base a come il viscere è anastomizzato alla cute si dividono in: - Stomia

terminale: il tratto intestinale viene anastomizzato per tutta la• circonferenza alla cute

Stomia laterale: il tratto intestinale viene anastomizzato solo in parte alla• cute

Stomia a canna di fucile: il tratto intestinale viene esteriorizzato e• sezionato, ed entrambe le parti vengono anastomizzate alla cute

Stomia su bacchetta: il tratto intestinale viene esteriorizzato ed• estroflesso da una bacchetta che passa dietro il viscere, si pratica poi unapiccola apertura per far uscire il bolo

Le gastrostomie e le digiunostomie hanno una funzione o decompressiva oalimentare.

Le ileostomie e le colonstomie hanno una funzione decompressiva oevacuativa.

Di solito le stomie sono incontinenti, quindi vengono connesse a dei sistemi diraccolta, ovvero le sacche da stomie.

Quindi la scelta del presidio stomale è molto importante e si possono dividerein due gruppi:

A fondo chiuso (feci solide)• A fondo aperto (feci liquide)

Entrambi i dispositivi possono essere

monopezzo o a due pezzi (placca + sacca, uniti da un anello detto flangia)

Inoltre ci sono vari dispositivi per aumentare il relax delle stomie, come ad esempio delle pasticche deodoranti, della paste per proteggere la cute dal contatto con le feci, delle cinture di sostegno, delle polveri, ecc.

L'assistenza infermieristica allo stomizzato è molto importante, infatti è nata la particolare figura dello stomista.

L'assistenza inizia prima del confezionamento della stomia con una continua preparazione psicologica.

Altro aspetto importante pre operatorio è la preparazione intestinale, in modo da arrivare all'intervento con l'intestino pulito.

Segue poi la scelta della sede della stomia, e in seguito va insegnato al paziente a gestirla autonomamente, ad esempio la detersione va effettuata con acqua o con sapone neutro.

Le complicanze o patologie stomali possono avvenire molto spesso per errori nel confezionamento della stomia, infatti l'apertura della

può essere troppo stretta (stenosi) o troppo larga (ernie parastomali), oppure l'ansa abboccata non deve essere né troppo lunga né troppo corta. Le complicanze precoci sono:
  • Edema
  • Emorragie
  • Dermatiti
  • Ascessi
  • Necrosi
  • Distacco
Le complicanze tardive sono:
  • Ernie
  • Prolasso
  • Stenosi
  • Fistole
  • Granulomi
ORGANIZZAZIONE AZIENDA OSPEDALIERA I vari ospedali dislocati nelle ASP si dividono in varie tipologie:
  • AO: (Azienda ospedaliera)
  • IRCCS (istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, che comprende l'INRCA, ovvero istituto nazionale ricovero e cura per anziani)
  • Ospedali HUB (secondo livello): gli HUB sono i principali ospedali della zona che comprendono le unità operative e le specializzazioni più complesse, i quali sono coadiuvati dagli ospedali Spoke
  • Ospedali SPOKE (primo livello): gli SPOKE sono gli ospedali con le unità operative più semplici
Direttore amministrativo per ogni ASP. Ogni presidio ospedaliero ha un Direttore sanitario e un Direttore amministrativo. Inoltre, ogni ospedale HUB ha un Direttore sanitario e un Direttore amministrativo, mentre gli ospedali SPOKE, gli ospedali zona montana, gli ospedali ad indirizzo riabilitativo e i CAPT hanno solo un Direttore sanitario.Direttore amministrativo, mentre il direttore generale stesso è nominato dalla giunta regionale. I DIPARTIMENTI Il dipartimento è un'organizzazione integrata di unità operative omogenee affini e complementari, ciascuna con obiettivi specifici, ma che concorrono al perseguimento di comuni obiettivi di salute. Nei dipartimenti possono essere presenti Unità operative semplici o complesse. Nell'esempio dell'ospedale di Cosenza: DIPARTIMENTO DI MEDICINA: UOC: Cardiologia respiratoria- Fisiatria- Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva- Geriatria- Medicina- Nefrologia Dialisi e Trapianti- Neurologia- Pneumologia- UOS: Endocrinologia e diabetologia- Malattie infettive- Broncologia- Allergologia- DIPARTIMENTO DEI SERVIZI: UOC: Anatomia patologica- Farmacia- Emotrasfusioni- Laboratorio analisi- Microbiologia e virologia- Neuroradiologia- Radiodiagnostica- UOS: Radiologia interventistica- DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA: UOC: Chirurgia generale- Chirurgia

vascolare- Oculistica e trapianti- Otorinolaringoiatria- Urologia-UOS: Chirurgia d’urgenza- Chirurgia plastica- Chirurgia toracica- Odontostomatologia-DIPARTIMENTI D’EMERGENZA:UOC: Anestesiologia- Rianimazione- Neurochirurgia- Medicina d’urgenza-UOS: PS e triage-DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE:12UOC: Chirurgia pediatrica- Neonatologia- Ginecologia e ostetricia- Pediatria-UOS: Andrologia e fisiopatologia della riproduzione- Senologia- Anestesia e parto indolore-DIPARTIMENTO ONCOEMATOLOGICO:UOC: Oncologia- Ematologia- Dermatologia- Radioterapia- Medicina nucleare-UOS: Pneumologia oncologica- Senologia diagnostica-PRESIDIO UNICO OSPEDALIEROFlussi informativi sanitari, epidemiologia e statistica sanitaria, SDO, CUP,gestione liste attesa, ticket, poliambulatori, ALPI, gestione rischio clinico,edilizia, impiantistica ospedaliera, ecc.TEORIE DEI BISOGNIRUOLO, FUNZIONE E ATTIVITA’ DELL’INFERMIERE:Il ruolo è la parte che l’individuo recita in un

Il contesto sociale si esplica con una serie di funzioni. Le funzioni sono un insieme di attività concorrenti ad uno scopo. L'attività è la suddivisione delle funzioni in un insieme di compiti. Il compito invece è l'elemento di base utile per esplicare le attività e deve essere chiaro e ben definito.

Le funzioni dell'infermiere sono:

  • Assistenziale (preventiva, curativa, palliativa, riabilitativa)
  • Educativa e pedagogica
  • Organizzativa
  • Ricerca

Queste funzioni fanno riferimento alle seguenti leggi:

  • 225/74: istituzione del mansionario
  • 739/94: profilo professionale dell'infermiere
  • 42/99: abrogazione del mansionario

La legge 739/94 dice: l'infermiere è l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale, è responsabile dell'assistenza generale infermieristica.

L'assistenza infermieristica preventiva,

curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale ed educativa. Le principali funzioni sono la prevenzione della malattia, l'assistenza dei malati e l'educazione sanitaria.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
17 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher wallacekr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Doldo Patrizia.