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RILASCIAMENTO DELLO SFINTERE INTERNO
CONTROLLO VOLONTARIO
RILASCIAMENTO DELLO SFINTERE ESTERNO
Se l'atto della defecazione viene inibito volontariamente, viene depressa la funzione dei recettori rettali di tensione. La defecazione può essere rinviata (anche di ore) e le feci restano nel retto finché il riflesso della defecazione non viene stimolato da un nuovo movimento di massa.
LA DEFECAZIONE
Le feci vengono espulse in seguito a:
- contrazione dei muscoli addominali
- espirazione forzata a glottide chiusa (contrazione del diaframma)
- aumento della pressione intra-addominale
- aumento della pressione intra-rettale
Confronto tra posizione seduta e posizione accovacciata:
Nella posizione seduta, il muscolo puborettale "stringe" il retto per mantenere la continenza. Nella posizione accovacciata, il muscolo pubo-rettale si rilascia e allinea il retto all'ano.
Posizione per la defecazione:
Per favorire una posizione fisiologica per la defecazione, tenere il busto
flesso in avanti, è importante appoggiare bene i piedi sul pavimento o su uno sgabello, soprattutto per bambini e persone di bassa statura. Per quanto possibile, cercare di favorire una posizione adeguata anche per chi deve evacuare a letto, come la posizione seduta o la posizione laterale con gli arti inferiori flessi. Ci sono diversi fattori che influiscono sull'eliminazione intestinale. La regolarità nelle evacuazioni è importante, poiché l'intestino può essere educato a svuotarsi regolarmente. L'abitudine di evacuare può costituire uno stimolo mentale alla defecazione, mentre inibire lo stimolo può impedire l'acquisizione di un andamento ritmico e favorire il riassorbimento di acqua, causando feci dure. Altri fattori che influiscono sull'eliminazione intestinale includono la mancanza di privacy, ritmi di vita intensi come l'attività lavorativa, l'ospedalizzazione e i viaggi. La dieta gioca un ruolo importante nell'eliminazione intestinale. Le fibre vegetali e i residui alimentari non digeribili aumentano la massa fecale e stimolano il riflesso alla defecazione. Inoltre, la quantità di acqua che si assume influisce sulla consistenza delle feci. Se una persona ha un problema di stitichezza, può essere utile aumentare l'assunzione di fibre e bere più acqua.deficit di liquidi - una quantità maggiore di acqua viene riassorbita nel colon - feci più asciutte e difficili da evacuare
AUMENTO DELLE FIBRE NELLA DIETA DEVE ESSERE ACCOMPAGNATO DA UN ADEGUATO QUANTITATIVO DI ACQUA
Fattori che influiscono sull'eliminazione intestinale
TONO MUSCOLARE - Influenza la motilità intestinale - Rappresenta un supporto all'atto della defecazione - muscoli addominali - muscolatura perineale (es. più debole dopo gravidanza, parto)
IMPORTANZA DELL'ESERCIZIO FISICO
ESERCIZI SPECIFICI PER IL PAVIMENTO PELVICO - es. contrarre la muscolatura perineale come per interrompere la minzione
Fattori che influiscono sull'eliminazione intestinale
PATOLOGIE ANO - RETTALI - La presenza di ragadi anali e/o emorroidi può provocare dolore, difficoltà nella defecazione, incontinenza a gas e feci - dolore inibizione dello stimolo - feci più dure - riassorbimento di acqua - Patologie ano-rettali: defecazione ostruita - Causata da: prolasso della mucosa
rettale
sfiancamento della muscolatura
rettale che dà luogo a un rettocele che protrude verso la vagina
formazione di piccole tasche mucose
evacuazioni 1-2/settimana
tentativi improduttivi
sensazione di dover ancora defecare
necessità di andare in bagno più volte
necessità di manovre manuali di svuotamento o di sostegno del pavimento pelvico
Fattori che influiscono sull'eliminazione intestinale
PROCEDIMENTI CHIRURGICI:
Riduzione temporanea della peristalsi (2-3 giorni)
manipolazione diretta dell'intestino
azione degli anestetici
Restrizioni dietetiche
Somministrazione di analgesici (oppioidi)
Immobilità
PROCEDIMENTI DIAGNOSTICI
Dieta povera di scorie
Somministrazione di lassativi e/o clisteri (alterazione 2-3 gg successivi)
Clisma opaco (bario)
Fattori che influiscono sull'eliminazione intestinale
FARMACI
Effetti collaterali di molti farmaci possono causare alterazione della eliminazione intestinale: es. oppioidi, ferro (costipazione), antibiotici
diarrea
FATTORI PSICOLOGICI
Ansia, depressione
Componente psicosomatica
Fattori che influiscono sull'eliminazione intestinale
GRAVIDANZA
Tendenza alla stipsi: fattori ormonali inducono una riduzione della peristalsi nei primi mesi di gravidanza, pressione del feto sull'intestino nel terzo trimestre
ANZIANI
Diverticolosi (formazione di piccole sacche estroflesse della parete intestinale)
Malattie neurologiche possono causare costipazione, incontinenza
Patologie intestinali, es. tumori del colon del retto possono causare occlusione intestinale, alterazioni dell'alvo (es. alternanza di stipsi con falsa diarrea)
LE FECI
COSTITUITE DA:
acqua 75%
batteri (escherichia coli)
residui alimentari
cellule epiteliali 25%
secrezioni intestinali
globuli bianchi
COMPONENTI ANOMALE:
muco (m.infiammatorie)
pus (infezioni)
sangue (ulcere gastroduodenali, tumori)
grassi (m. del pancreas)
microrganismi
parassiti
LE FECI
FREQUENZA:
da 2-3 evacuazioni/die
a 1-3 evacuazioni/settimana
molto
variabileQUANTITÀ GIORNALIERA (circa 120- 200 gr) varia in rapporto a:
- quantità e qualità del cibo ingerito
- quantità dei liquidi assunti
- frequenza delle evacuazioni
LE FECICONSISTENZA COLORE
In condizioni normali marrone chiaro - bruno - verdastro, feci formate per la presenza di pigmenti biliari di consistenza morbida, semisolida FORMA
- Solida 75% acqua Cilindro-conica (riproduce la forma del lume intestinale)
- Semiliquida 85% acqua
- Liquida 90% acqua
ODORE
Sui generis: presenza di scatolo, indolo.. processi di fermentazione e putrefazione
Varia: alimenti assunti, processi infiammatori, infettivi presenza sangue digerito
Caratteri delle feci (la forma)
Varia in relazione alla percentuale di acqua contenuta nelle feci. Es. feci molto dure e asciutte possono assumere forma nodulare (sterco di pecora). Variazioni della forma possono derivare da patologie del retto. Es. stenosi
Alterazioni del colore
FECI ACOLICHE – IPOCOLICHE feci di colore chiaro per
carenza di pigmenti biliari in caso di ostruzione delle vie biliari o patologie epatiche
FECI GRIGE, LUCIDE, CREMOSE
disturbi di assorbimento dei grassi es. malattie del pancreas (steatorrea)
FECI NERE
assunzione di farmaci, es. carbone vegetale, ferro
FECI BIANCHE
dopo indagini radiologiche con mezzo di contrasto (bario)
Alterazioni del colore
FECI ROSSASTRE O CON TRACCE DI SANGUE ROSSO VIVO
presenza di sangue non digerito mescolato con le feci o "verniciate" da striature di sangue rosso vivo, in conseguenza a emorragie dell'ultimo tratto dell'intestino per emorroidi, ragadi, tumori del retto
MELENA
feci color pece o catrame, per la presenza di sangue digerito in caso di emorragia proveniente del tratto alto dell'apparato digerente, es. in caso di ulcere gastro-duodenali, tumori
Ha un tipico odore di sangue alterato.